Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Love_in_idleness    07/05/2010    4 recensioni
Ricordi di questo lungo viaggio - momenti felici e tragici, momenti bui e luminosi incorniciati dagli sfondi più diversi. Tra la neve di Celes e il deserto di palazzi collassati di Tokyo, fino a Nihon, col suo cielo che sembra fatto di carta di riso, e le antiche rovine di Clow che ancora custodiscono la loro sacralità avvolte nella sabbia. Luoghi ed epoche. Perdere qualcosa ad ogni passaggio.
Eppure era chiaro fin dal primo sguardo che tra di noi esisteva un legame invisibile.
[Credits agli Anathema per ogni singola parola dell'album A Natural Disaster]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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and 01

1.

Harmonium

 

 

And these days my hands are tied
These days I think you'll find
I'm not me now a light has died
It's too real to run and hide

Troverai che

non sono io –

 

No che non puoi capire. È uno sforzo troppo grande, è come guardare in un Disegno così vasto da farti girare la testa e penetrarlo, ed essere cosciente di tutto – immediatamente.

È – Magia.

È stata Magia. Ma di una portata tanto sconvolgente che nemmeno io ho potuto comprenderla. Ero solo un bambino, allora. Ed ero ferito a morte e spaventato, e volevo vivere (allora volevo vivere). Io ero fatto di Magia. La mia Magia era azzurra, velata di cielo, velata di luce, eppure non era abbastanza, perché il Disegno di quelli che stanno sopra di noi e che ci guardano era così ampio da rendere la mia piccola cupola blu soltanto un dettaglio in un qualsiasi angolo.

Loro possono vedere. Avanti, indietro. Ora, oggi. Ieri e Domani. Possono vedere tutto – il Disegno lo possono vedere al completo, possono distinguere ognuno di noi e stringerci e manipolarci, e soffocarci.

Se vogliono, possono dissolverci.

Perché loro lo vedono interamente, immediatamente.

E io e te, invece, ci lasciamo spostare senza fare nulla e senza sapere nulla.

“Sei sveglio?”

Oh, non puoi capire.

“Stupido mago…”

Forse potresti capire qualcosa se almeno io fossi sincero. Se io –

Puoi intuire quello a cui stai andando incontro?

 

La notte è fredda e penetrante in questo posto. Sale con lentezza dalla terra assieme alla nebbia, e ricopre tutte le cose e le addormenta. Ma io sono l’Unico Occhio sul mondo – azzurro di una luminosità diurna, pallido di una chiarezza cristallina – così falso

Mi nascondo tra le pieghe della camera buia. Questo luogo mi fa paura. Mi mette angoscia. Una strana sensazione si è impadronita di me dal primo istante che ho messo piede in questo mondo. Infinity. Infinito, senza fine. L’infinità è un concetto spaventoso. Con un unico occhio scintillante posso guardare dentro l’abisso dei mondi? Posso vederci attraverso?

E questo è nulla.

 

Feel free to comprehend
What I see will never end
It can't be now that life is gone
It's too real to overcome

Ci sono cose che non posso capire. Non ora, non domani. Non quando sarò morto. Sono le cose che riguardano il Disegno, intessuto dal Fato e da mani così potenti da schiacciarmi inesorabilmente. Ma le vedo. Le vedo col mio Unico Occhio. Sono infinite. Ci stiamo passando attraverso.

Ci sono le cose che invece posso capire, perché sono faccende del tutto umane. Sono le cose che faccio più fatica a distinguere anche se sono sotto lo sguardo di ogni giorno. Ad esempio, Kurogane.

“Non ci riesco.” Dico.

“Lo so.”

La voce di Kurogane è qualcosa di reale e percepibile. Passandomi attraverso posso sentirla risuonare, e posso risuonare con essa. La afferro come un filo invisibile, un’onda sonora che mi trattiene ancorato all’oscurità di questa stanza.

“Se tu non dormi, stupido mago, nemmeno io posso addormentarmi.”

Sorrido.

“Oh, Kuro-rin, non voglio disturbare il tuo sonno.”

Lo sguardo tagliente di Kurogane è qualcosa di reale e pericoloso. I suoi occhi-freccia (sono due) possono bruciare e devastare. Lo fanno spesso. Sono quel genere di magia che –

“Tsk.”

Scrolla le spalle.

“Non per questo –“

No.

Quando parla, Kurogane mi guarda sempre negli occhi. Nel mio unico occhio. E io so senza ombra di dubbio che è sincero. Qualsiasi cosa lui stia dicendo, è con gli occhi mi sta parlando della verità, è lì che devo cercare. Tutti i discorsi tra di noi, le parole, i litigi, non valgono niente. Può parlare per ore senza minimamente avvicinarsi alla confessione dello sguardo, perché  sa che io so leggere. Lui non ci riesce.

“Domani abbiamo il torneo.”

“Sì.”

Cosa dice: io so. Che mi stai nascondendo il tuo segreto. Io so che non sei sincero. Ci stai pensando ora. Io so che ci stai pensando. So che sono gli incubi a tenerti sveglio.

Prova a capire, Kurogane. Prova anche solo a sforzarti di concepire il Disegno senza affondare. Senza distruggerti. Prova a capire quello che mi porto dietro al mio unico occhio.

 

And this days my hands are tied…

 

Cosa dice: io ci sto provando. Non posso credere che ci sia tutto quell’orrore.

Ma non sai niente, niente… Chii mi ha chiamato. Ashura-ou è sveglio. Il cerchio sta per chiudersi. Il destino, così come l’ho letto osservando il Disegno, si compie. Che tu lo voglia o no.

 

I was floating in the water –

 

Ricordo.

Il re addormentato riposa sul fondo del pozzo della torre del palazzo di Celes. Io l’ho messo a giacere lì sotto.

Ricordo il freddo pungente dell’acqua e la sensazione come di aghi ghiacciati che trafiggono la pelle, e oggi qualsiasi freddo, qualsiasi freddo, non è nulla in confronto. Perché era un gelo che mi penetrava il cuore. Dopo tutto, mi sono fermato per qualche secondo a guardarmi indietro. È stata la mia debolezza. Lasciavo sul fondo del pozzo la mia vita – il mio re, mio fratello, il mio nome. Ogni cosa restava là sotto, a quelle profondità oceaniche e cristallizzate, e si congregava in un ghiaccio perenne. Lasciavo tutto ciò che avevo.

Ricordo. Il volto di Fay, il Fay originario, distrutto dagli stenti e il volto del mio Re, così bello come quello degli antichi sovrani incisi nella pietra. Mio Re, ti ho reso immortale. Una statua di marmo. Non più una goccia di sangue, non un istante di follia –

Ricordo. Distaccarmi da quel mondo sommerso e tornare a galla è stato un sollievo e una sofferenza. Ricordo l’addio. Ricordo di aver pensato che in un certo senso è meglio essere quello che muore, che quello che deve dire addio. I sensi di colpa sono come aghi ghiacciati che trafiggono la pelle.

 

I was trying to live my life
It wouldn't let me

Per quanto mi sia sforzato, non ogni cosa è davvero rimasta là sotto. Il Destino è tornato a galla con me. E i Fantasmi. I Fantasmi me li sono portati dietro tutti quanti. Chiari come la luce dell’aurora, trasparenti come le nostre giornate al Nord, leggeri e letali come la neve. Si sono aggrappati al mio mantello e ora mi seguono ovunque attraverso le dimensioni e lo spazio. Con quelle facce cadaveriche coperte di ghiaccio – le posso vedere ogni volta che chiudo gli occhi. Parlano con la voce dell’odio.

 

It wouldn't let me
Let me let me let me

Prova a leggere nei miei occhi, Kurotan: non posso farci niente.

Ho le mani legate.

Ora.

Per un secondo, immaginando di non essere perseguitato né da maledizioni né da fantasmi, ora l’unica cosa che farei sarebbe alzarmi e baciarti. Ma non posso, perché domani ucciderò la Principessa e per questo tu mi odierai e i vostri volti si uniranno alle schiere di fantasmi che popolano i miei sogni, e il tuo mi ammonirà per sempre con i tuoi occhi-freccia, e sarà lo sguardo più doloroso.

Non posso. Non puoi capire. Puoi solo provarci. Non – sai niente. Nemmeno sai chi sono veramente. Il mio nome è…

E come possiamo dormire la notte con questo pensiero?

 

 

 

___

 

Ehm. Hello. Sono arrivata anche in questo fandom. Yeah. Vorrei spiegarvi un paio di cose prima riguardo a questa fanfiction al mio fanwriting e blablabla. Scusate per la lunghezza di queste note °^°

 

Cosa numero uno: CAPITOLI. sono otto capitoli. Conclusi. Nel fandom di Saint Seyia sono tristemente nota per i miei tempi di aggiornamento escatologici, ma alla fine aggiorno sempre <3. No, dai, ho passato un mese a scrivere questa cosa <3. E’ parte di me.

Cosa numero due: SONG-FIC. Non mi sento di considerare questa fic una song-fic. Io scrivo sempre sull’ispirazione della musica e il fatto che abbia inserito il testo delle canzoni è perché questa volta tra le due cose si è creata un’assonanza perfetta. Me ne stavo lì sul mio lettino a studiare quando ho fatto partire A Natural Disaster degli Anathema e ho ascoltato queste meravigliose parole e: “Mioddio questa è una Kuro/Fay!” Giuro. Ho cominciato a gongolare per la camera sotto gli occhi stupefatti della mia coinquilina che fortunatamente non parla italiano. Ed ecco cos’è successo. Gli Anathema hanno preso il sopravvento perché hanno scritto dei testi meravigliosi e straordinariamente accurati per Tsubasa à gli Anathema sono fanboy. Logico?

Sul serio, se avete voglia ascoltate l’album, è una perla. Magari mentre leggete la fic?

Cosa numero tre: CANON. Oh, sono straordinariamente inaccurata con tutto quello che è canon. Non ho mai voglia di andare a controllare le esatte parole, le esatte descrizioni e quant’altro. Perdonatemi. A volte sbaglio ._.

Cosa numero quattro: STILE. Forse… ho esagerato con la sperimentazione. Boh. Mi scuso.

Cosa numero cinque: PANCACKES. Che sono più simili a crepes, ma tant’é. Ne riceverete uno per ogni recensione!

 

Baci, alla prossima.

   
 
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