Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: angelseyes81    11/05/2010    7 recensioni
Una notte fredda, la notte dove tutto ricomincia. Vecchi e nuovi personaggi s'incontrano in un luogo che dovrebbe essere del tutto neutrale, ma che alla fine si dimostra l'opposto. I desideri e le emozioni della protagonista vengono messe in luce tramite i suoi pensieri più reconditi. Le domande della piccola Yuuki, avranno mai risposta...Leggete e lo scoprirete. CAPITOLO MODIFICATO CAUSA ERRORE NELLE DIMENSIONI DEL TESTO. SPERO COSì VADA MEGLIO. REVISIONATO
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'La Luce Rossa Del Peccato Originario'
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Ieri sera ho ascoltato questa canzone e non so perchè ma mi è venuta in mente Yuuki, e i pensieri che le sono passati nella mente quando ha incontrato Zero per la prima volta dopo un anno e cosa io credo sperasse. Partendo dal fatto che sono una fan di questa coppia e che mi piacciono da morire, mi è venuta fuori questa specie di song fiction che in realtà è solo una OneShot. Spero piaccia anche a voi, com'è piaciuta a me, e che i suoi pensieri non risultino troppo contorti, ma in realtà è quello che penso la ragazza provi nella situazione in cui si trovava in quel momento e chi sà anche un modo per me di dare un senso alle sue azioni
ATTENZIONE SPOILER!!!
Leggete e fatemi sapere che ne pensate, scrivetemi qualsiasi cosa, anche se sono critiche, in questo modo saprò se la storia vi è piaciuta e se no capirò cosa non è andato nel verso giusto! Sono ben accette specialmente le critiche, grazie!
PS: La canzone mettetela a ripetizione fino alla fine della storia.


http://www.youtube.com/watch?v=RvnkAtWcKYg


I vampiri possono essere felici?


Questo brusio continuo mi confonde la mente.
Chiunque in questa stanza non smette di parlare,
guardarmi,
studiarmi.
Cercano di capire cosa farò,
come mi comporterò,
in che modo reagirò.
Ma nulla sulla mia maschera di cera lascia trapelare l’angoscia che si agita nel mio cuore.
“ Proteggerò chi amo di più…!”
Queste le parole che ho pronunciato pochi secondi prima che il mio caro Onii-sama mi ha chiesto, nel suo modo gentile e rispettoso di sempre, di togliermi dalle scatole…
Perché?
Perché tutti, in questo maledetto mondo, cercano sempre e solo di difendermi?
Perché io stessa non sono in grado di farlo?
Cosa c’è di sbagliato in me?

Gli invitati continuano imperterriti a fissarmi, con quegli occhi ricolmi di bramosia e paura.
Io sono la loro preda.
Loro potrebbero essere facilmente le mie.
Ma nulla in me, mi porta ad essere sicura e superba come il mio dolce e gentile onii-sama.
Io non riesco ad essere una fiera famelica, pronta a sferrare il mio attacco alle spalle di un essere che, inerme e inconsapevole, potrebbe morire da un momento all’altro.
Che cosa sono io?
Un purosangue, certo.
Ma in realtà?
In realtà qual è la vera me stessa?
E’ quella che nella sua stanza al buio si dibatte perché incerta sull’assecondare o meno gli istinti, cercando di far prevalere la ragione sulla follia?
Il vampiro con l’animo umano…
No!
Nessuno mi definirebbe in quel modo.
Forse…
Solo Yori-chan oserebbe farlo.
La mia amabile compagna di stanza e dolce amica fedele.
Ha affrontato l’impossibile per vedermi stasera e io, non posso far altro che invischiarla in ulteriori problemi.
Perché?
Sono un essere completamente inutile, impossibile da definire.
Una donna che non sa chi è veramente e che non sa neanche cosa vuole davvero.
Come può una persona del genere arrogarsi il diritto di difendere qualcuno?
Sono stupida o cosa?

Il mio sguardo volge veloce alla stanza ancora ricolma di hunter e vampiri e che con diffidenza osservano me e Sara, gli unici purosangue rimasti alla festa in questo momento.
Ouri-sama, anche lui è scomparso.

Non si conoscono i dettagli ma di sicuro sospettano di noi.
Che stolti!
Se solo sapessero che ragazzina indifesa sono, non esiterebbero un secondo a prosciugarmi, godendosi a pieno il dolce sapore del mio sangue fresco.
Lo so.
Ma la fortuna è che nessuno mi conosce veramente.
Neanche io.
Neanche chi ha condiviso con me la mia intera esistenza.
Kaname mi ama, più della sua vita stessa.
Anzi mi ha chiesto che se mai mi fossi decisa a lasciarlo, avrei dovuto ucciderlo con le mie stesse mani…
Il solo pensiero mi blocca il respiro, la gola stringe e mi sembra d’annegare in un mare di dolore.
“Com’è possibile che tu sia mio?”
Ancora adesso me lo chiedo, nonostante lui sappia cosa davvero alberghi nella mia anima.
Nonostante lui sappia chi c’è nel mio cuore oltre lui.
La persona che da sempre mi protegge e mi dà nutrimento, per lo spirito e per il corpo, Kaname.
Perché non mi basta?
Cosa mi costringe a rimanere ancora e inspiegabilmente legata ad un mondo che non mi appartiene più?
Sono troppi i dubbi e le domande che mi pongo, ma niente mi porta a qualche risposta.
Quella bambina che lotta strenuamente per uscire fuori e prevalere in me, non mi da pace.
L’istinto di nutrirmi del sangue dell’uomo che amo.
Il volerlo tenere stretto a me fino a divorarlo per impadronirmi dei suoi stessi sentimenti e per renderlo parte del mio corpo, mi fa sentire…
Disumana!
In effetti io lo sono.
Come quasi tutte le persone che sono in questa villa stasera.
Come i miei nuovi ed adorabili nemici, pieni di buone parole e di gesti riverenti nei miei confronti…
Vostr’altezza…” dicono, ma a tutto pensano, fuorché al fatto che io possa essere la loro regina, enigmatica, misteriosa, forte, intoccabile, disumana…
Mia madre era così? E mio padre?
Sicuramente il mio caro zietto lo era!
S’è fatto trasportare dalla noia o era semplice gelosia quando li ha attaccati?
Perché ha fatto tutto questo?
Nulla…
Il vuoto.
Tutti vogliono proteggermi non dicendomi la verità.
E io vago sola e triste, senza sapere il vero motivo della mia sofferenza.
Perché Rido ha ucciso i miei genitori?
Se non l’avesse fatto forse, adesso, sarei ciò che tutti si aspettino che io sia.
La regina oscura dei vampiri.
Ma la realtà è che io non sono così, non lo sono affatto!

Scendiamo lentamente le scale in completo silenzio, sotto il costante sguardo della folla di presenti.
Sara-sama è scomparsa, o almeno così sembra visto che non la trovo e non sento il suo odore tra la platea di spettatori.
Poi d’improvviso, giro leggermente la testa, scorgendo il volto dell’uomo che negli ultimi dieci anni s’è preso cura di me.
Mi osserva triste allontanarmi di nuovo da lui.
Dal sorriso che mi ha rivolto nel momento in cui ho oltrepassato la porta della scena del delitto, sembrava molto felice di vedermi, ma allo stesso tempo potevo percepire la sua mestizia.
Per il suo temperamento, sicuramente avrebbe voluto abbracciarmi, chiamarmi la sua “Figlioccia”, sentirsi dire di nuovo Papà.
Ma le circostanze erano al quanto inopportune, e il ruolo che stava ricoprendo in quel momento non gli ha permesso di assecondare i suoi veri sentimenti, nonostante la palese preoccupazione per l’accaduto.
Kaien Cross.
La persona alla quale fui affidata dieci anni fa da Kaname.
E’ stato un padre perfetto nonostante le sue stranezze!
Ho sempre adorato quel suo modo di fare e le sue idee a volte strampalate.
Ma adesso capisco perché desiderava ardentemente l’unione dei nostri due mondi.
Probabilmente lui sapeva tutto, ma io ero troppo piccola per capire, per capirlo.
Per interpretare i suoi improvvisi silenzi e i discorsi senza senso che più di una volta affrontava con noi.
Era a conoscenza della mia vera natura e probabilmente mi conosceva anche prima, ma per qualsivoglia motivo, lui ha sempre desiderato la fine di questa guerra.
“Fiere in forma umana che cacciano tra gli uomini, mimetizzandosi tra loro.”
Era così che una volta li aveva definiti, ed era consapevole che, il riportare la pace, sarebbe stato l’unico modo per convivere in maniera pacifica.
E lo desiderava, in un modo che nessuno, neanche io, aveva mai capito.
La difficoltà nel suo progetto sta proprio nel non tenere in considerazione il nostro istinto primordiale.
Quello che ci spinge a nutrirci di sangue umano.
Noi non vorremmo realmente convivere con loro, ma bensì usarli, come pura e semplice carne da macello.
Perché allora continuare questa farsa?
Semplicemente perché gli hunter ci combattono? O per cos’altro?
Naturalmente non mi è stato spiegato, e come al solito continuo a brancolare nel buio.
Anche Kaname sicuramente aveva accettato le sue condizioni, solo ed esclusivamente per proteggermi, ma in realtà di neanche questo sono certa.
Il direttore era un cacciatore di vampiri, il migliore, da quello che ho sentito ed ho potuto vedere durante lo scontro dello scorso anno, e a quanto pare era ed è ancora stanco di questa lotta continua, quindi sta cercando di costituire un regno di mezzo, un oasi felice, in cui creare una convivenza con queste due realtà completamente distinte senza arrendersi mai.
Lo ammiro per questo.
E lo desidero tanto anch’io.
Perché?
Non so perché, ma forse è anche un po’ colpa sua se io ora mi trovo con questo dilemma.
Sono cresciuta tra gli umani, e sono affezionata a molti di loro.
Mi hanno insegnato ad amare, ad essere sensibile, spiritosa, felice…
Chissà se questa parola è fatta anche per i vampiri?
I vampiri possono essere davvero felici?
Tutti mi sembrano stanchi di vivere o insoddisfatti.
Chi desidera più potere, chi di non essere solo, chi di essere rispettato, ma nessun vero buon sentimento.
Tutti noi siamo infelici.
Questa natura, non la capisco.
Io sono triste, sono completamente diversa da loro, sia per la mia vita attuale, sia per quella precedente, sia per la mia classe sociale, ma lo sono anch’io.
Un purosangue con sentimenti umani.
Tutto è così confuso.
Il solo pensare che mi nutro di sangue per vivere mi rivolta lo stomaco.
Io sono una belva rinchiusa in un corpo di donna che non invecchierà mai.
Perché la mia natura è così infausta da essere odiata da tutti coloro che mi hanno circondato fin’ora e non solo?
Non potrò sopportare ancora per molto questa situazione…
Non posso sopportarla per l’eternità!
Voglio che nessuno delle persone che amo soffra, questo è vero, ma per quanto questo durerà?
Riuscirò a mantenere tutti i miei propositi senza ferire nessuno?
E, cosa più importante, riuscirò a tornare serena anche solo in minima parte, come lo ero prima?

Il mio cuore è in tumulto mentre il rumore dei miei passi diventa sempre più assordante intanto che Aidou silenzioso mi fa strada verso l’uscita.
Povero ragazzo!
E’ costretto ad assistermi in ogni istante della giornata pronto ad intervenire in ogni momento.
Ed ora, io, non vorrei far altro che scappare via da lui e correre, via, lontano da tutto e da tutti, per calmare lo scompiglio del mio cuore.
Perché la mano che ora stringo al petto mi riporta alla mente quell’unico istante in cui ho potuto toccare l'unica persona in grado di risvegliare in me ciò che ho tentato di nascondere per tutto quest’anno.
Il sangue ribolle imperterrito e la sete è diventata quasi intollerabile.
Se Kaname fosse qui, potrei in qualche modo chetarla, ma non si spegnerà mai!
Lo so, ed anche lui ne è consapevole.
Vorrei solo che la sua immagine scomparisse inesorabilmente dalla mia mente.
Ma non ci riesco!
La sua presenza nella sala mi ha tormentata dall’istante esatto in cui sono entrata.
Nel momento stesso che i nostri occhi si sono incrociati il cuore ha iniziato a battere all’impazzata, talmente forte che avevo paura che chiunque in quella stanza avesse potuto sentirlo.
I rimbombi erano così forti nelle mie orecchie che avevano ovattato qualsiasi altro rumore fosse nella sala.
Ho dovuto distogliere fulmineamente lo sguardo per cercare di calmarmi, ma non è servito a molto.
Poi, quando la situazione è diventata troppo pericolosa per la nostra “ospite speciale” sono dovuta intervenire, ma…
Chi voglio prendere in giro?
So benissimo che sono andata lì, non per Sara, non per Yori, ma solo per lui!
Avevo bisogno di parlargli, di toccarlo e di perdermi in quegli occhi d’ametista così profondi e inconfondibili che ancora adesso non vogliono lasciare il mio cuore.
Pensavo di riuscire a resistere al suo odio, alla sua riluttanza nei miei confronti.
Volevo restargli lontana, nonostante i miei sentimenti, per dargli la forza e uno scopo per sopravvivere, ma a quanto pare, non sono in grado di mantenere questo proposito nel migliore dei modi.
Sono la persona che più l’ha ferito dopotutto!
Colei che gli è stata accanto per tutto il tempo in cui lui lottava silenziosamente contro la sua ascesa verso il livello E, e non avevo capito nulla, poi, nel momento in cui tutto era diventato chiaro, gli avevo promesso di rimanergli sempre accanto.
Cosa che non ho fatto, perché mi sono rivelata essere il suo peggior incubo, il suo peggior nemico…
Un purosangue…
Di nuovo!
Questo aggettivo è la cosa più bella e al contempo la peggiore che mi sia stato affibbiata!
Il solo fatto di appartenere a questa razza mi porta ad essergli lontano, miglia e miglia…
Ma non so più cosa potrà trattenermi ancora…
Come siamo arrivati a questo punto?
Non lo capisco.
Non voglio capire, accettare che tu debba essere la persona dalla quale devo tenermi alla larga.
Lo so!
Ti amo…
Più di me stessa, più della mia natura, più della mia vita.
Tenerti distante mi strazia l’anima più di qualsiasi dolore si possa provare, ma tu non puoi capire come mi sento, come mi sono sentita quando con non curanza mi hai chiesto di allontanarmi da te…
Ho cercato di convincere me stessa che l’unica cosa che desideravo fosse Onii-sama, che non ero la persona giusta per te, ma sono tutte bugie.
Non riuscirò a starti lontana ancora per molto…
Il mio cuore brucia come attanagliato da fiamme eterne, che non lasciano scampo.
Il suono del tuo sangue, sotto le mie mani è stata una dolce nenia che ha rinnovato in me questa insopportabile sete di te.
Come posso decidere cos’è giusto quando il tuo profumo mi annebbia la mente?
Come posso mantenermi lucida quando il sapore delle tue labbra ancora mi tormenta l’animo costantemente?
Vorrei distruggere il tuo orgoglio e tenerti definitivamente con me.
Abbandonarmi all’istinto che prevale ogni volta che il tuo ricordo mi riporta alla mente i momenti più belli della mia vita, quando piano, piano, mi sono accorta che i miei sentimenti nei tuoi confronti stavano cambiando, trasformandosi in qualcosa di molto simile a quelli che provo per Kaname, ma che allo stesso tempo erano completamente diversi…
E’ questo che non sopporto!
Vi amo talmente tanto che il pensiero di dover vivere senza uno di voi mi uccide.
Ma non posso continuare così…
La mia decisione è stata quella di restare accanto al mio Onii-sama ed ora, t’ho perso per sempre…
No, NO, NO
Non riesco ad accettarlo!
Il mio sangue si agita incontrollatamente come una serpe che non fa altro che nutrirsi del mio corpo. Desidero il tuo sangue, così tanto da non desiderarne altri in certi momenti, e questo è uno di quelli…
Mi volto confusa intorno, come se qualcuno stesse ascoltando i miei pensieri, ma non è così.
Tu non li hai sentiti, io non te li ho detti.
Ed ora ci stiamo per allontanare di nuovo, inesorabilmente e io mi sento mancare.
Affanno, ma il mio accompagnatore non sembra accorgersene.
Poi qualcosa scuote fortemente la mia anima.
E’ impercettibile, ma reale.
Non sto sognando, è davvero ciò che penso?
I miei sensi super sviluppati non possono sbagliarsi, sei tu!
Quel briciolo di lucidità che mi teneva legata alla concretezza è svanito nel momento in cui ti sei avvicinato.
Il tuo profumo è troppo prezioso per essere dimenticato, e io di certo non posso non avere la sicurezza che mi sei vicino.
Dove?
Non lo so!
Mi fermo d’improvviso.
Aidou se ne accorge e si volta per guardarmi interrogativo.
Lui non l’ha sentito, perché è troppo lontano, forse, ma io sì.
“Cosa c’è?”
Mi chiede attendendo una risposta.
“Io…Ho dimenticato una cosa…importante nella stanza al piano di sopra.”
“Allora? Possiamo venirla a riprendere in un secondo momento, ma adesso dobbiamo andare, sai cosa ha detto Kaname-sama.”
“No, ti prego. E’ importante! Puoi andarla a riprendere? E' uno scialle, dovrebbe essere sulla poltrona.”
Sospira scontento, e voltato le spalle, riprende a ritroso il cammino che abbiamo percorso fin’ora.
Nel momento esatto che lui scompare dalla mia vista, inizio a correre.
La traccia sta sparendo, ma di sicuro sei ancora in questi sotterranei, da qualche parte.
Non posso lasciar perdere.
Ho bisogno di vederti, ancora, prima di perderti di nuovo.
Non posso attendere una altro anno.
Guardo disperata ogni svincolo e ogni nuovo corridoio.
Il tuo odore sembra farsi costantemente più forte ad ogni svolta, e, anche se in realtà non ho la più pallida idea di dove sto andando, non mi fermerò!
Corro disperata finché non ti vedo.
La mia velocità è elevata e i centimetri vengono bruciati in un lampo.
Tu sei lì, poggiato con una mano al muro angusto di questa galleria.
Sembri quasi tenerti per paura di cadere.
Poi un fremito attraversa il tuo corpo e ti vedo sobbalzare.
Ti giri con gli occhi spalancati dall’incredulità, incontrando il mio sguardo e in quel momento mi sento morire.
La testa mi gira e solo per fortuna riesco a fermarmi a pochi passi da te.
Restiamo così, immobile ad osservarci.
Non so spiegare preciso cosa provo in questo istante, ma le lacrime iniziano a scendere senza che riesca a controllarle.
Tu rimani immobile mentre un piccolo scatolo ti rotola giù dalla mano.
Sono compresse ematiche.
Quelle che mio fratello non vuole che io assuma.
Tu invece, sembri averne prese molte ma non ne sono sorpresa, anzi, mi sento quasi felice.
Egoista da parte mia…
Come al solito, ma questo significa che anche tu stai sentendo la gola riarsa dalla sete come me…
Non posso più controllare le mie azioni.
Solo il mio cuore detta i movimenti.
Mi avvicino a passo svelto e in un istante, la mia mano tocca il tuo viso, per avvicinarlo al mio.
Le bocche si toccano con violenza.
Lo so, non fa parte del mio essere vampiro, ma della mia parte umana sì!
Istintiva ed impulsiva allo stremo.
Sento il tuo sapore nella bocca, è piccola, impercettibile.
Stranamente i miei denti si sono acuminati, lacerando la carne succosa del tuo labbro, insieme alla mia.
Sento quella piccola goccia bagnare la mia lingua e scendere lenta nella gola.
Mi sembra quasi di vederla, scivolare solitaria sui miei tessuti spegnendo un po’ quel fuoco che fino a pochi istanti prima mi stava dilaniando.
Senza accorgermene apro gli occhi per osservare il tuo dolce viso.
E’ vicino, tanto, e quasi esasperato dall’estasi che il mio sangue sta provocando anche in te.
Sento i tuoi denti appuntirsi e le tue mani spostarsi sul mio viso per evitare qualsiasi interruzione di contatto.
Il tuo morso.
Così dolce e lacerante da farmi perdere la ragione.
Sento il labbro sanguinare ancora di più, mentre con la lingua ti aiuti a lambire il dolce nettare cremisi che ne fuoriesce.
E’ una sensazione mai provata prima, neanche Kaname, quando si nutre di me, mi provoca queste sensazioni.
L’ho desiderato così tanto.
Non riesco a farlo smettere.
Le tue zanne si staccano, cercando di non continuare a ferirmi, ma con la bocca continui a carezzarmi, rendendomi sempre più folle ad ogni tuo tocco.
Non resisto, ho bisogno di te, e la pazzia ricomincia.
Mentre la tua mano stringe il mio corpo, finalmente mi avvicino al tuo collo e, dopo averlo baciato avidamente, riesco a nutrirmi di te, della tua essenza tanto anelata.
Un pizzico e il tuo sangue inizia a bagnare fluidamente le mie fauci donandomi una pace mai provata prima.
Una pienezza, una forza inimmaginabile.
Era quello che intendevi, quando dicevi “sentire il suono del sangue che entra nella propria bocca”. Ma non era come l’avevo immaginato, o come è stato fin’ora.
Anzi, sembra la melodia più dolce che avessi mai ascoltato.
Sembrava come se il tempo si fosse fermato in quell’attimo di pura felicità che stiamo assaporando insieme.
Smetto di bere e lentamente comincio a baciarti sul punto ferito, per poi riposizionare le mani sul tuo viso per poter incrociare di nuovo quegli occhi che tanto ho desiderato…
“Ti amo…”
Sono le uniche parole che riesco a dire.
Sembri sereno come mai t’ho visto prima.
Una mezza luna sghemba si dipinge sul volto, bellissimo, contornato dai tuoi capelli di seta lunare.
Avvicino il naso ad essi e di nuovo quel profumo mi assale portandomi completamente in estasi, mentre ti sento stringermi sempre di più…
Ciò che sto provando è una sensazione di piena ed assoluta beatitudine.
Mi merito di provarla?
E perché non dovrei?
Non so cosa potrebbe succedere da questo momento, ma sono sicura di riuscire a rinunciare di nuovo a lui?




“Hey, Yuuki...Yuuki Cross. Svegliati, siamo arrivati.”
Una voce calda e familiare mi distacca dal sonno che mi aveva rapito alla fine della festa, rendendo quasi palpabili i desideri che si sono risvegliati in questa strana e struggente serata.
“Feh, era solo un sogno.” Dico sussurrando.
Distratta guardo Aidou e gli sorrido mesta, per poi voltarmi verso il finestrino ed aprendolo.
L’aria è fresca e mi dona quel pizzico di lucidità che in quel tratto di strada mi ha abbandonato, regalandomi il più fugace dei sogni felici, ma anche il più agognato.
Forse è vero, nel mondo dei vampiri non esiste la parola “Felicità”, perché ciò che sto provando adesso è un senso di vuoto incolmabile che mi distrugge dentro.
Non avrei mai creduto di poter perdere così tanto scegliendo la strada che mi porterà al mio futuro.
Perché perdere te, Zero, è stata la cosa più dolorosa che abbia mai provato e nulla potrà restituirmi la gioia di quei giorni in cui, ignara, vivevo la mia vita al tuo fianco.
La tristezza è immensa e i miei sensi di colpa tornano ad assalirmi mentre la carrozza ormai si è fermata per farmi scendere davanti la villa lussuosa che mio fratello ha scelto per noi, costringendomi a ritornare definitivamente alla realtà.
Sospiro sconfitta e stanca, consapevole di ciò che mi aspetta e rassegnata mi diriggo verso la porta d'ingresso.

“T’ho tradito di nuovo Onii-sama. Sono pronta per essere punita da te, ancora una volta…”


  
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