“Grazie per avermi difesa.”
La ragazza distesa sul lettino sussultò, girando la testa di scatto. Quando vide la bionda principessa, si tranquillizzò. Solo lei, Naminè de’ Laci, principessa di Radiant Garden, era in grado di muoversi così delicatamente da non far rumore.
“Dovere.” Era la verità, in effetti. Essendo lei la sua guardia del corpo, era normale che si fosse messa davanti all’Heartless che stava attaccando la principessa, e che avesse ricevuto il colpo al petto al posto suo.
“Kairi, non è affatto dovere. Potevi morire.” I grandi occhioni blu della ragazza erano dilati per via della preoccupazione.
“Oddio, hai pianto?” Kairi lo chiese così, di getto, senza pensarci.
Naminè arrossì, mentre gli occhi si facevano (se possibile) ancora più tristi e grandi.
“Ascoltami, ne abbiamo parlato. Io, prima o poi, morirò dando la mia vita per te. E ne sarò felice.”
“Davvero?” sembrava intuire qualcosa, glielo si leggeva in quegli occhi tristi.
“Sì. Promesso.”
***
Un Heartless. Due. Tre. Quegli esseri continuano a dissolversi, falciati dal Keyblade della guardia del corpo. Un Heartless le si para davanti. Un Neoshadow. Li ha sempre odiati quelli. Un colpo dell’essere, diretto al petto. Chiude gli occhi, attendendo il dolore.
Che arriva puntuale, al cuore, quando vede che Naminè (la sua Naminè) è a terra. Il petto che sanguina.
La principessa esibisce ancora sul volto quel suo sorriso triste, quel sorriso così bello. E la fissa, gli occhi spalancati. E tristi. Sempre e eternamente.
“Ti amo” le sue ultime parole.
“Anche io”, le sussurra la rossa, rivelandole infine il suo segreto.
E per la prima volta, gli occhi di Naminè si fanno felici.