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Autore: Chanellina94    03/06/2010    17 recensioni
Ehilà! Leggendo fictions qua e là, mi è venuta l'idea per questa storia... E' da un po' che lavoro ai primi capitoli, l'idea mi piaceva molto e mi sembrava un vero peccato sprecarla...
La fiction parte da NM, da quel fatidico giorno nella foresta... Ma se, come regalo di compleanno, Edward avesse ceduto alle richieste di Bella e avessero fatto l'amore?
Poi, i Cullen partono e Bella rimane sola a Forks.. o meglio, non proprio "sola"... E' infatti incinta e il padre del bambino non può essere che Edward! Anzi, dei bambini!
Così, con l'aiuto dei Quileute prima, e anche dei Volturi poi, Bella diventerà una valente vampira della Guardia e i suoi tre gemellini (Renesmee, Lucas e Sophie) cresceranno con una famiglia allargata, ma senza padre... E se un giorno incontrassero i Cullen, senza però conoscerli? Che succederebbe?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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family 12 Ehm ehm...
*l'autrice fa capolino dietro alle quinte, sperando di non beccarsi verdure volanti a causa del suo mostruoso ritardo*
Mi cospargo umilmente il capo di cenere (facendo attenzione ai capelli, che li ho lavati ieri x) ) e vi chiedo perdono in ginocchio...
Ma l'importante è che sono qui adesso, no?
Allora, non perdo tempo rispondendo alle recensioni, che magari inserirò a fondo pagina, ma vi metto subito il capitolo... magari così deciderete di risparmiarmi la vita... anche se, se mi uccidete, non saprete mai come continua la storia... E fu così che mi guadagnai l'immunità fino alla fine della storia... x) Poi mi sa che dovrò trovarmi delle brave guardie del corpo... ^.^"
Okay, basta con queste fanfalucche!!! Ecco il capitolo.
XoXo Silvy

Capitolo 12 - Start the Party!
Sophie pov

“Ragazze!! Scendete che è ora!!! Ci aspettano sulla scogliera!!!”
Quando Jake ci chiamò dal piano di sotto, finii di farmi i capelli (infilandoci un semplice cerchietto nero in mezzo) e guardai Ness. Come me, indossava un semplice paio di pantaloncini corti e una maglietta, con sopra un giacchino di jeans. I capelli erano raccolti in una coda alta.
Scendemmo in salotto dove c’erano nostro fratello e Jake che ci aspettavano.
“Billy non viene?” domandai, mentre Nessie era occupata a... salutare, diciamo, Jacob.
“E’ già alla scogliera” rispose Luke.
“Okay...” io e mio fratello ci avviammo alla porta, quando ci accorgemmo che gli altri due erano rimasti indietro, ancora presi dai loro “saluti“.
“Ehi, piccioncini! Potremmo farla corta? Io ho fame!” esclamai, fissandoli trucemente.
Loro si staccarono di botto e arrossirono, poi ci seguirono verso l‘auto, Nessie con lo sguardo fisso sul pavimento e Jacob con un sorrisetto imbarazzato.

*10 minuti dopo - alla scogliera *
“Ciao a tutti!”
Salutai i licantropi con un sorrisone. Nonostante fossi una mezza vampira, io li adoravo dal primo all’ultimo.
Adoravo Seth e Quil, sempre con la battuta pronta e ancora dei bambinoni.
Sam, il capobranco, una guida per tutti i lupi di La Push.
Poi c’erano Jared e Embry, un po’ più seri di Quil e Seth, ma comunque due grandi amici.
E c’era Paul... un po’ troppo irascibile, forse, ma in fondo era simpatico.
E Leah... Leah era la sorella maggiore che non avevo mai avuto. Allegra e solare, da bambina adoravo passare i pomeriggi a giocare con lei nel nostro giardino.
“Ehilà! Come butta, gemelli?”
“Tutto alla grande!” esclamai, sedendomi fra Quil e Seth.
“Vostra madre? Lei e Cullen hanno chiarito?”
“Uhm...” facemmo tutti e tre una smorfia in sincrono “Sì e no. Non ha voluto dirci nulla, però almeno si parlavano civilmente quando li abbiamo salutati prima...”
“E’ già un bel passo avanti, rispetto a quando minacciava di dargli fuoco” osservò Sam, scatenando l’ilarità intorno al fuoco.
“Davvero!” esclamò Jacob “anche se di sicuro, se avesse deciso di bruciarli, non mi sarei opposto...”
Leah gli fece la linguaccia. “Ovvio che non ti saresti opposto! Anzi! L’avresti aiutata molto volentieri, ammettilo!”
Si strinse nelle spalle. “Può essere.”
Mi schiarii la voce. “Allora... Fra quanto si mangia?”

Mandai giù l’ultimo morso del mio quinto hot dog e, con un sospiro soddisfatto, mi appoggiai completamente alla spalla di mio fratello.
Quando tutti finirono di mangiare, calò un silenzio strano... non imbarazzante, ma pieno di aspettativa.
Tutti si girarono verso Billy, il vecchio nonno di Quil, Sam e Jacob. I quattro capi della tribù di La Push e membri del Consiglio degli Anziani... il che era un po’ un controsenso, pensando che in realtà Jake aveva solo 21 anni... Ma l’importante è crederci.
Billy si schiarì la voce, poi iniziò a raccontare una storia.
Inizialmente, cercai di prestare attenzione e di seguire lo svolgimento dei fatti, ma dopo pochi minuti, come sempre, la mia mente iniziò a divagare...
Chissà cosa stavano facendo mamma e papà in quel momento? Che stessero parlando? Magari quando saremmo tornati, avrebbero già fatto pace...
E Alec? Era a caccia? Uffa...
Billy tacque e, al suo posto, iniziò a raccontare il signor Ateara. Parlò di una lotta fra il primo branco dei lupi Quileute e alcuni vampiri...
Anche in questo caso, la mia mente non riuscì a stare attenta per più di 10 minuti.
Poi, iniziai a fantasticare sulle battaglie a cui avrei potuto partecipare se avessi fatto parte della Guardia degli zii... Epici combattimenti, lotte all'ultimo... beh, forse non proprio all'ultimo sangue, ma credo di aver reso l'idea... Piani di azione, strategie, missioni di sorveglianza...
Qualcuno mi tirò una gomitata nelle costole, causandomi una fitta di dolore... Ma che... EJ!
"Ahia, stronzo!" sibilai "Che vuoi? Mi hai fatto male!"
"Sof! Stanno parlando di papà! Ma possibile che non ascolti mai niente?"
Uh? Parlavano di papà? Massé! Che due... perché mi perdevo sempre le parti più interessanti? Devo imparare a restare concentrata e a non divagare ogni dieci secondi... Potrei farmi dare ripetizioni da EJ... Lui è un asso a restare concentrato su qualcosa... riesce a leggere lo stesso libro senza perdersi in fantasticherie anche per ore...
Ecco! Come volevasi dimostrare! Lo sto rifacendo! Uffa!!!
“... Ma il capo dei nuovi venuti parlò ad Ephraim Black con i modi di un uomo e gli giurò di non voler fare del male ai Quileute. I suoi strani occhi gialli, in qualche modo, provavano ciò che diceva: lui era diverso dagli altri bevitori di sangue. I lupi erano in svantaggio numerico: non aveva senso che i Freddi cercassero una tregua, quando avrebbero potuto vincerli.  Ephraim accettò. I Freddi hanno sempre rispettato il patto...”
Eccolo qua! Mi chiedevo quanto ci sarebbe voluto perché tirassero in ballo “il grande patto”... o “la grande fregatura”, come l’ho molto gentilmente soprannominata... Beh, il soprannome originale era un po’ meno educato, ma quando mamma mi ha sorpreso ad usarlo me ne ha dette un sacco e una sporta, perciò l’ho censurato...
Insomma, mi sembra proprio una stupidata che i vampiri, anche se vegetariani, non possano entrare nel territorio del branco... Per esempio... E’ una vera rottura non poter mai andare in spiaggia con Jane, ma soprattutto con Alec... Che palle!!!
Sventolai una mano in aria.
“Ho una domandaaaa!!!”
“Dì pure!” mi incitò Billy
“Allora! Ma perché il patto? Cioè, capisco allora, quando non sapevate se potervi fidare o meno, ma adesso, che bisogno c’è? Tanto lo sapete che sono in grado di controllarsi! Mamma e noi tre ne siamo la prova vivente!”
I lupi tacquero un secondo.
“In effetti, la bambina non ha tutti i torti...” ammise Seth.
Lo fulminai. “Se mi dai un’altra volta della bambina o mi chiami un’altra volta Lilian, giuro che di te non rimarranno che frammenti talmente piccoli che ci metterai un decennio a guarire completamente!”
Alcuni risero, mentre Billy e il signor Ateara tacevano pensierosi.
“Al prossimo consiglio discuteremo se sia il caso o meno di modificare o eliminare il patto...” decise Billy alla fine.
Annuii, soddisfatta. Questo è stato solo un piccolo passo per noi, ma è un grande passo per i vampiri, nell’obbiettivo della pace con i licantropi...
Uuuh!! Ma quanto ci so??? Potrei fare il... [NdA: qui Sophie guarda verso il pubblico come se fissasse un punto lontano nella telecamera, come fanno nei film] ... Presidente degli Stati Uniti d’America!
Ahah! Viva me!!! [NdA: Qui una Sophie in miniatura saltella sul posto battendo le mani]
Ricominciai a pensare ai cavoli miei, smettendo definitivamente di prestare attenzione alle storie... solo quando i lupi presero fuori un altro pacco di patatine aromatizzate alla paprika formato famiglia emersi dalle mie fantasticherie... Che per la cronaca erano molto affascinanti!
“Allora, Sophie... come ti sembrano i Cullen?” mi domandò Sam
Mi strinsi nelle spalle.
“Non saprei... dopotutto li conosco solo da oggi pomeriggio... Comunque, così a pelle mi piacciono... Oh, e adoro Alice e Emmett! Sono troppo forti!”
“Quali sono Alice e Emmett?” domandò Quil, curioso.
“Alice è quella piccolina con i capelli neri che non sta ferma neanche a puntarle contro un lanciafiamme, Emmett è quello grosso che sembra un armadio a quattro ante!” spiegai.
Continuammo a chiacchierare a lungo, finché la luna non fu alta nel cielo e i suoi raggi spandevano una luce argentea sul nostro cerchio di amici.
“Yawn!” Nessie sbadigliò vistosamente “Credo tia ora di andale a nanna...”disse, facendo la voce di una bambina piccola.
“Tii!!” esclamai reggendole il gioco e iniziando a parlare come una bimba di tre anni “Voio andale a ninna... tono tanca!”
I lupi risero alla nostra performance.
La serata si concluse così, fra baci e abbracci, saluti e scherzi. Io e i miei fratelli lasciammo la scogliera accompagnati da Jake, che spingeva Billy sulla sua carrozzina.
Raggiungemmo la casa una mezz’oretta dopo. Le luci erano spente, la porta era chiusa a chiave. Evidentemente, mamma era davvero andata a caccia o da qualche altra parte!
Salii le scale velocemente: l’unica cosa che volevo era cacciarmi sotto le coperte al più presto, e farmi una bella dormita lunga almeno dodici ore, se non di più!
Mi infilai il pigiama che avevo messo in valigia e mi lavai i denti.
Poi, sprofondai nel mondo dei sogni ancor prima di posare la testa sul cuscino.
   
 
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