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Autore: Biancaneve    11/09/2005    5 recensioni
E' una storiella senza pretese,scritta tanto per provare. J.J. è un ragazzo timido,omosessuale e tremendamente insicuro. Qui ci sono le sue vicende:qualche guaio,ciclisti indiscreti,mamme impiccione,fratelli troppo perfetti,amori inaspettati e altro. That's all,folks...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amanti e omicidi.



Jamie camminava verso casa,bagnato dalla testa ai piedi,un pulcino zuppo che ritorna al pollaio in piena notte. Era come in trance…ripensava e ripensava a tutto quello che era successo quella sera in poco più di mezz’ora. La camelia rossa…che buon odore aveva!Fruttato,dolce…,e il parco di notte…com’era bello!Con quella luna luminosa…con con…,Jamie sentì il cuore battere forte,con quei capelli così biondi,morbidi,la pelle liscia,quegli occhi…quella bocca come una ciliegia…
All’improvviso si rese conto che di solito un Parco non ha capelli e occhi e bocca…
Si diede una manata in fronte,irritato.
Lui NON stava pensando a Ron…
No.
Assolutamente.
Non gli era mai piaciuto Ron.
Non gli era mai piaciuto e non stava pensando a lui.
Com’è che si dice?L’importante è crederci.
Jamie arrossì nella notte.


Erano le sette del mattino del 28 ottobre e Jamie era in bagno,davanti allo specchio,e osservava con fare critico un neo sul sopracciglio,piccolo, vero,ma J.J. era un perfezionista.
Odiava quel neo.
Jamie sapeva essere molto vanitoso;sbuffò e tracciò con l’indice un linea invisibile lungo una altrettanto invisibile ruga d’espressione sopra la bocca.
Piccola,ma fastidiosa.
Si sarebbe fatta più evidente negli anni e ne sarebbero venute altre,profonde,antiestetiche.
Jamie rabbrividì…:si sentiva un prematuro Hugh Grant,senza occhi azzurri e fascino da attore.
Uno Hugh Grant con le rughe e basta.
J.J. aveva paura d’invecchiare.Una delle sue tante paure,uno dei suoi tanti formaggi.
Jamie pensò alla crema per la pelle,ci fantasticò per un momento…uno solo,per poi lasciarsi andare al solito film:

Oh, ancora lei…sì,la crema antirughe…certo…,facciamo una anche per Bob?

“Maledetto farmacista!”Sbottò Jamie dando un pugno sul lavandino.
“…Sai,J.J….tutto questo odio per il mondo intero non ti fa bene.Voglio dire,non è una cosa da tutti l’insult…”
“Piantala,Dan.Parlavo fra me…”
“Ecco appunto…io non sto qui a farti la predica,solo,ammettilo:non è una cosa da tutt…”
“Ho detto piantala.”Jamie era irremovibile e il fratello ubbidì,se ne andò zitto zitto come era arrivato.
Fratelli…


Jamie scese a fare colazione e trovò Polly con le lacrime agli occhi e lo sguardo perso nel vuoto,il cordless nella mano destra.
“J.”Cominciò piano piano…”Ha chiamato zia Elsa.”
“E allora?…Oh no,non dirmelo:si è fatta un altro amante perché non ne può più del marito.Non piangere:magari è la volta buona che scappa con lui e ci lascia tutti in pace.”
“Oh Jamie,quanto sei cinico!…Tu non capisci..”
“NO,infatti.Non capisco una donna che sento lamentarsi da ventisei anni,quasi ventisette,del suo infelice matrimonio e del pasticcio di pollo che suo marito adora cucinarle nella vana speranza che lei si strozzi con un ossicino.Se ne andasse e basta!…Se ha sposato un imbecille non è colpa nostra!”Jamie sbuffò e incrociò le braccia.
“Tesoro tu forse non ti rendi conto…,zio Martin…”
“Oh certo!Io non mi rendo mai conto di niente!Io sono piccolo e immaturo,vero?…Per di più sono anche gay,quindi figuriamoci cosa ne posso capire….”Jamie aveva alzato la voce.
“No…no,vedi…”
“Sì mamma,vedo.Vedo chiaramente che è una schizzata,che sono entrambi schizzati,sono due pazzi e andrebbero rinchiusi e tenuti il più lontano possibile da noi!”
“Jamie,tesoro,tu non sai quello che…vedi,zio Martin…”
“Mamma ti prego!Io so abbastanza per rendermi conto della situazione!”
Jamie aveva gridato.Polly era scoppiata in singhiozzi.
“E’ MORTO!TUO ZIO E’ CADUTO DALLA SUA CASA SULL’ALBERO ED E’ MORTO!”
J. si zittì,…”Oh,..”Restò pensieroso per un momento,poi…:”Che morte idiota.”Borbottò.
“Potresti almeno mostrarti dispiaciuto.So che non amavi molto Martin,ma era sempre tuo zio…”
Jamie si distrasse e un nitido ricordo si presentò senza bussare…


“Jaaaaamieeeee…la vedi quella striscia grigia e morbida sul marciapiede?…Bella vero?”
Un Jamie di circa otto anni si strinse nelle spalle.
“Oh sì che è bella,te lo dico io…è bella perché sotto ci sono tante monetine da cinquanta…,tante belle monetine,tutte da cinquanta cents;che coincidenza,non costano esattamente cinquanta cents le liquirizie che ti piacciono tanto?”
Jamie,interessato,fece di sì con la testa.
“Beh…allora che aspetti a prenderle?…Ah già,ormai le avranno già prese tutti gli altri bambini…”
“Ma magari se mi sbrigo ne è rimasta ancora qualcuna!”Rispose una vocetta acuta e ingenua.
Jamie corse e infilò mani e piedi nella calce fresca appena versata sull’asfalto.
Quella sera il telegiornale raccontò dell’assurda impresa di cinque vigili del fuoco che avevano tirato fuori un bambino da una strada.
Il servizio si chiamava:”I bambini non si trovano sotto i cavoli,ma sotto il marciapiede.”


“Jamie?Jamie?!…Insomma mi stai ascoltando?”
“Eh?”
Polly alzò gli occhi al cielo…”Il funerale.”
Jamie le lanciò un’occhiata confusa.
“Tuo zio è morto,vorrai almeno andare al funerale.”
J. la guardò esterrefatto.
“Mamma,io non ho alcuna intenzione di andare al funerale di quel pazzo;ti dirò di più:sono quasi felice della sua incapacità artigianale e della capanna sull’albero malriuscita.”
“Jamie!E’ morto!Un po’ di rispetto!”
“Mamma,stiamo parlando di zio Martin…”Esclamò Jamie avvicinandosi alla madre e fronteggiandola,”Un uomo che passava il suo tempo libero addestrando topolini mongoli e aizzandoli contro sua moglie!”
Polly sospirò,infine…”Andrai a quel funerale,Jamie,cascasse il mondo giuro che verrai con me,dovessi portarti a guinzaglio.


La mattina del funerale pioveva;dal cielo color cenere cadevano pesanti gocce d’acqua che schizzavano il soprabito di Jamie e rimbalzavano sul suo ombrello.
Zia Elsa piangeva disperatamente,da brava moglie rimasta vedova,seppure tutti i presenti sapevano che quella vedovanza non le pesava affatto.
Jamie rimuginò su un eventuale omicidio:non sarebbe stato difficile manomettere la scala a pioli o segare una trave…,si voltò a guardare quella sua zia minuta,ma bella,che si sforzava di piangere quando probabilmente non aspettava altro che di andarsene da lì con un suo amante.
“Oddio…che…sigh…che tragedia..!Sigh…”Elsa era scossa da melodrammatici singhiozzi.
Sì,l’aveva ammazzato,concluse Jamie con una cinica noncuranza.

Aveva detto al signor Morgan,quella mattina,che non sarebbe potuto andare al lavoro per “Lutto di famiglia”E il boss,ovviamente,non aveva replicato.
Almeno aveva guadagnato un giorno di riposo.
La cerimonia era appena finita e Jamie era uscito nel cortile dietro la chiesa insieme agli altri parenti,insieme alla piccola,fragile,perfida zia Elsa.
Se ne stava appoggiato al muretto da un quarto d’ora buono quando si sentì tirare la manica e vide Polly fissarlo con una strana espressione.
“Che c’è?”
“Ho saputo una cosa strana…,quasi buffa…”
“Cosa?”
“Zio Martin…lui..ha lasciato a tutti qualcosa,sai,nel testamento…”
“Oh…a me avrà lasciato giusto i pesci rossi.”
“Oh no…ti sbagli,e anche molto.”Polly fece un sorriso emozionato…”Ti ha lasciato ben più della piccola Roxane…ti ha lasciato la casa a Summerside.”
Jamie non reagì subito.La consapevolezza si fece strada in lui e dopo qualche secondo…”Oddio…beh…EUREKA!”Sorrise e abbracciò la madre tutto contento,eccitato corse fuori e mise mano al cellulare.
“Chris?Ehi Chris non sai quello che è successo…”
La gente guardava perplessa quell’omino in nero che rideva e si agitava appena uscito da un funerale,con le campane che ancora suonavano a morto.
“Non puoi immaginarlo…sono COSì FELICE!!!”
“Signor Johnson,buon giorno…spero che questa sua incontenibile gioia non dipenda dal suo…lutto di famiglia…”
Jamie restò pietrificato nel sentire la voce gelida del Signor Morgan dietro le sue spalle.
Morgan alzò un sopracciglio e Jamie esibì un sorriso stiracchiato.
“Che coincidenza…,S-signore…”



Eccoci qui:piaciuto il capitolo?...Spero di non avervi deluso,mi raccomando commentate!
Nn posso ringraziarvi singolarmente,oggi ho molta fretta...alla prossima!
Baci,Bianca.
  
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