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Autore: Freya Crystal    04/07/2010    10 recensioni
- Ciao principe azzurro. Cosa ci fai qui? -
Lui mi fissò spalancando gli occhi, come stordito. Sembrava
stesse cercando di mettere ordine nella sua testa. Decisi di aiutarlo.
-    Io mi chiamo Mary Alice. E tu, bel
principe? Sei un principe, non è vero? –
-    Mary Alice… -
sussurrò lui con voce morbida e carezzevole. Mi
ricordò quella del mio papà, rassicurante e dolce.
Feci una smorfia e distolsi lo sguardo dalla finestra, sconsolata.
-    Perché sei triste? Che ti
prende? –
Tornai a guardare il principe. – Tanto è inutile
che io parli con te. Tu non sei reale. E’ meglio se cerco di
dormire, la notte è appena cominciata. –
Il principe rise e il calore di quel suono solleticò il mio
cuore. – Io non sono reale? Sei sicura? Toccami, e ti
dimostrerò che sono veramente qui. –
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Precedente alla saga
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Il mio Dio


Erano passati due anni dalla mia prima chiacchierata con Audrey. Non l’avrei mai dimenticata.
Quando mi aveva preso una mano tra le sue e aveva iniziato ad accarezzarmi il palmo con le dita, aveva dilatato gli occhi, suscitandomi uno strano senso di inquietudine. Quei caldi e vivi occhi castani erano avvolti da un alone di mistero, che le conferivano un’aura diversa da tutte le altre persone presenti nel centro di cura.
Inizialmente Audrey mi aveva detto che ero speciale, sorridendo e increspando la fronte sottile ogni qualvolta le sue dita cambiavano direzione sul palmo della mia mano. Era sembrato che stesse davvero leggendo la mia vita, o meglio, che ne stesse tracciando i contorni.
Per un attimo avevo creduto di aver davanti a me una persona col mio stesso problema, o dono, come lo chiamava il signor Foster. Ma poi, quando Audrey mi aveva mollato la mano e si era allontanata di scatto da me, punta da un’invisibile ape, le mie speranze si erano tramutate in paura e dispiacere.
-    Ti ho spaventata? – le avevo domandato.
-    N-no. Non tu… No. –
Audrey si teneva una mano sul cuore ed evitava di incrociare il mio sguardo. Aveva gli occhi di una bambina spaesata la cui pelle avvizzita e la magrezza ne testimoniavano l’invecchiamento precoce.
Negli ultimi due anni avevo trascorso le mie giornate parlando del più e del meno col signor Foster, viaggiando in mondi lontani, immersa nei suoi discorsi bizzarri. Lui stesso mi aveva detto di non badare al comportamento di Audrey, perché un giorno avrei scoperto da me cosa l’aveva turbata tanto.
-    Non sarebbe giusto che tu lo scoprissi prematuramente. Sai, si dice che Audrey sia specializzata nella lettura della mano, che è il motivo per cui si trova qui. Era tanto intuitiva che l’hanno considerata pazza. La gente teme ciò che non conosce, perciò non lo accetta e non lo vuole credere. Audrey è qui perché ha voluto regalare troppo a chi non l’ha saputa capire. –
Il signor Foster conosceva Audrey e aveva avuto occasione di parlarle svariate volte, tutto sommato lei non era tanto diversa da me. Anche io non sarei stata capita se avessi detto che vedevo il futuro, o se avessi provato a parlare a qualcuno delle mie visioni.
Erano passati due anni e i miei genitori non erano venuti a prendermi.
Erano passati due anni, ma non ero guarita.
Erano passati due anni  e Caleb si era sempre preso cura di me.
Erano passati due anni e Samantha non mi aveva più fatto visita nei sogni.
Fu la notte del mio decimo compleanno, che lo vidi per la prima volta.
Colui che aveva sostituto la costante figura di mia sorella durante il sonno.
Mi dava le spalle, e la sua figura era sfocata. Io ero molto più bassa di lui, perciò mi apparve come la statua di un irraggiungibile dio. Correvo a perdifiato per raggiungerlo e toccarlo, ma le mie braccia non potevano arrivare alle sue spalle. Quello era un sogno muto. Forse, semplicemente non sentivo il bisogno di parlare, quasi temessi di allontanare quel dio con la mia voce, se lo avessi chiamato.
Ad un certo punto riuscii ad avvicinarmi, e lui si accorse della mia presenza.
In quello stesso momento, incolpai la mia curiosità. E se l’oggetto del mio desiderio avesse avuto un viso orribile, come i mostri che popolavano gli incubi? Mi sarei svegliata e avrei iniziato ad urlare come due anni prima? Samuel, il medico cattivo, mi avrebbe picchiata ancora?
Trattenei il respiro, quando il dio voltò la testa di lato. Delle onde di arruffati capelli biondi gli schermavano gli occhi, tuttavia l’incarnato luminoso della sua guancia non mi sfuggì. Rimasi incantata.
Quando il dio stava per voltarsi del tutto, mi ritrovai a fissare il soffitto nero della mia stanza ad occhi sbarrati.
Mancava ancora poco all’alba. A mezzanotte avevo compiuto dieci anni.
Che quel dio fosse il mio regalo di compleanno? Era possibile che avessi avuto una visione durante un sogno?
Mi rigirai nel letto, cercando di riprendere sonno e di non pensare al dio biondo almeno fino al sorgere del sole.
Il sole… Il sole che tanto amavo mi ricordava i suoi capelli dorati…


*******


Il giorno del mio compleanno fu l’ennesimo in cui fui costretta a quell’assurda terapia che mi prosciugava le forze.
La prima volta che la provai, rimasi scioccata. L’oggetto della mia visione si era avverato in tutta la sua sconcertante realtà.
Subito dopo aver mangiato, Caleb mi portò nella stanza dove tutti gli altri medici mi avrebbero esaminato come un topolino da esperimenti. Mi lasciai legare i polsi e le caviglie quando mi distesero sul duro tavolo piatto quanto una lastra di vetro. Chiusi gli occhi e non dissi una parola, mentre le voci concitate dei medici che mi toccavano e mi aprivano le palpebre mi rimbombavano nelle orecchie in un incessante ronzio.
Mi piazzarono, anche quel giorno, uno strano apparecchio sulla testa che mi provocava delle fastidiose scosse, lasciandomi intontita.
A quale scopo dovevano riservarmi quel trattamento faticoso?
A quale scopo dovevano immobilizzarmi? Non ero una bestia piena di muscoli, ma una bambina alta un metro e un braccio.
Decisi di rimanere zitta e immobile fino a che i medici non sarebbero stati soddisfatti. Non li avrebbero fermati le mie grida.
Quando finii la terapia, caddi vittima di una stanchezza opprimente. Non riuscivo a formulare un pensiero o una frase di senso compiuto, né a muovermi. Venni portata nella mia stanza e dormii fino all’alba.
Quello che non sarei mai riuscita a capire, era l’effetto di quella cura, che, invece di rinvigorirmi e farmi sentire più normale, mi destabilizzava.
Cominciai seriamente a pensare che fosse colpa della mia ostinazione ad essere speciale se non riuscivo a guarire.
-    Tu non sei malata, Mary Alice. – mi disse il signor Foster, durante un nuvoloso pomeriggio d’autunno. – Quando lo capirai che tu non devi dimostrare proprio niente a nessuno? Resisti, un giorno il tuo angelo ti verrà a prendere per portarti via di qui. –
Due anni erano pochi agli occhi delle persone, eppure quell’arco di tempo era bastato per farmi cambiare opinione sul signor Foster. Avevo iniziato ad accorgermi di quanto fossero candidi e sottili i suoi capelli e bassa la voce. Le iridi verdi e brillanti che mi avevano convinta dell’esistenza degli angeli avevano perso il loro potere e non riuscivano a rincuorarmi come in passato. La mia innata freschezza infantile si era inumidita, lasciando posto al dubbio di fronte ai miracoli e ai misteri sulla bocca del bizzarro vecchietto che mi aveva sempre tenuto compagnia.
Stavo crescendo. Stavo crescendo troppo presto. E non volevo farlo.


*******


Spazio dell’autrice: il ritardo è clamoroso, lo so. E’ colpa mia senza dubbio XD Il motivo è che ho altre due long-fiction in corso. Devo completarne una prima o impazzirò a cercare di aggiornarne una dopo l’altra. E poi c’è il fattore ispirazione, con cui devo fare continuamente i conti. Il capitolo è striminzito, ma spero di riuscire a produrne di più “ricchi” in seguito.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono, sempre se dopo così tanto tempo ci siano ancora XD
Ringraziementi e risposte alle recensioni:

 edwardina4e [Contatta] Segnala violazione
 15/06/10, ore 16:05 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
grazie ;)
 SaraCullen_ [Contatta] Segnala violazione
 13/06/10, ore 16:09 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
... Jasper d'ora in poi sarà onnipresente XD Fisicamente... manca ancora un po'!
 darling [Contatta] Segnala violazione
 03/06/10, ore 23:56 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Anche io adoro Alice *-* Fondiamo un'associazione per lei? XD
Audrey è particolare, purtroppo credo che nei capitoli a venire non ti starà tanto simpatica...
 Mademoiselle Shy [Contatta] Segnala violazione
 03/06/10, ore 15:13 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Sì, ho cercato di rendere l'idea che questi "matti" appaiono come tali perché etichettati con questa parola. In altri casi, lo sono perché hanno facoltà particolari come quelle di Alice, o perché sono diversamente normali. Sto cercando di far vedere le cose in questo modo attraverso gli occhi di Alice, perché non riesco a non immaginarla come una bambina che vede sempre il bello delle cose con la sua fantasia.
 annuccia_ [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 13:21 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Grazie cara ;) Audrei non ha fatto ancora la sua ultima apparizione!
 Luna Renesmee Lilian Cullen [Contatta] Segnala violazione
 02/06/10, ore 12:39 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Sono contenta che la storia ti piaccia, non mi sarei aspettata un entusiasmo del genere, perchè questa storia mi è venuta in mente in un improvviso capriccio. A presto, spero ;)
 PAZZA96 [Contatta] Segnala violazione
 01/06/10, ore 19:42 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Se dovessi notare che sta diventando noiosa, fammelo notare senza alcun indugio ;)  Grazie per il consiglio, sto cercando di farci attenzione.
 Isangel [Contatta] Segnala violazione
 01/06/10, ore 18:25 - Capitolo 5: 4) Il disegno della tua vita
Grazie per il tuo sostegno^^ Ora la scuola è finita, ma come vedi ho un'altro grattacapo: 3 storie da scrivere XD Audrey è forse il personaggio più strano che descriverò, ma non credo che lascerà felici molti lettori XD Non ho potuto descrivere la terapia, del resto a raccontarla in prima persona è come ricordare un video mal registrato. La terapia è sicuramente una delle cose che Alice dimenticherà per prime... per sua fortuna ;)
 Kary_TomKaulitz [Contatta] Segnala violazione
 07/06/10, ore 02:32 - Capitolo 1: Prologo
Eheheh, avevi già recensito. Ma sentir ribadire un opinione mi fa solo piacere. Grazie per i complimenti.
 Sorrow_Writer [Contatta] Segnala violazione
 31/05/10, ore 21:20 - Capitolo 1: Prologo
Grazie per entrambe le risposte, mi fa piacere che la maggior parte dei lettori abbia deciso di leggere la storia che avevo in mente dall'inizio *-*


  
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