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Autore: Mala Mela    06/07/2010    8 recensioni
“…Allora, Kushina, ti andrebbe di venire a mangiare del ramen con me?”.
Minato te lo chiede gentilmente, subito dopo averti tratta in salvo, come il perfetto principe azzurro; occhi azzurri, capelli biondi… insomma, non ha nulla da invidiare ai personaggi delle favole.
[Minato/Kushina]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Yondaime
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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» Ramen e affini «

 

 

“…Allora, Kushina, ti andrebbe di venire a mangiare del ramen con me?”.
Minato te lo chiede gentilmente, subito dopo averti tratta in salvo, come il perfetto principe azzurro; occhi azzurri, capelli biondi… insomma, non ha nulla da invidiare ai personaggi delle favole.

Alcuni shinobi di Kumogakure ti avevano attaccato alla sprovvista, per poi rapirti e approfittare del tuo particolare chakra per chissà quale malvagio piano.

Ma Minato è corso in tuo aiuto, ha seguito la strada lasciata dai lunghi capelli rossi e alla fine… beh, alla fine ti ha trovato.

Glielo devi, accettare il suo invito ti sembra il minimo, ma hai ancora qualche riserbo nei suoi confronti.

Abbassi gli occhi, fissi la punta dei tuoi sandali, imbarazzata come non mai; non ne conosci il motivo, ma non riesci a far altro che nascondere la tua gratitudine dietro uno strano velo di timidezza.

Inaudito.

“No” rifiuti con un filo di voce, arrossendo. “Non sei obbligato a invitarmi” ribadisci scuotendo la testa. “Davvero!”.

Il ragazzo ti squadra spaesato, gli occhi cerulei spalancati e perplessi.

“O-obbligato?” domanda quasi balbettando; sembra non credere alle tue parole.

“Sì” rispondi allora risoluta. “Sto bene, non devi sentirti obbligato ad essere gentile con me! Sono pur sempre la pedante e presuntuosa ragazzina di Uzu!”.

Minato sorride.

“Ma mi farebbe molto piacere offrirti il pranzo. O la cena, come preferisci.” ribatte gioviale. “E in ogni caso non ti trovo presuntuosa: sei ambiziosa. È una buona cosa, no?”.

Arrossisci nuovamente di fronte alla disarmante gentilezza del ragazzo. Non sai se accettare o meno, sei… spaesata; all’accademia non ti hanno preparata per certe situazioni, cavolo!

“Beh, non lo so… a dire il vero io… f-forse dovrei allenarmi, però…”.

“Per favore” mormora gentilmente, sorridendo.

Sei interdetta, non hai la minima idea di cosa fare. Le tue guance sono in fiamme; Minato Namikaze riesce sempre a metterti in imbarazzo, sia con la sua bravura, la sua genialità, sia col suo modo di fare scherzoso e allo stesso tempo garbato.

“Devo chiedere al sensei!” sbotti infine, cercando una scusa per allontanarti. Non vuoi mostrarti debole come una ragazzina qualunque, tu sei Kushina Uzumaki!

“Va bene” concorda lui, seraficamente. “Fammi sapere, ok? Sono certo che Shisui ti lascerà un po’ di tregua… dopo tutto quello che hai passato, intendo!”.

Rabbrividisci leggermente.

Sei grata a Minato perché ti ha salvato, ma quando sei in sua presenza ti senti strana.

“O-ok, glielo chiederò”.

La conversazione finisce.

 

Sedete entrambi al chiosco dell’Ichiraku e, involontariamente, il gomito di Minato sfiora il tuo. Non puoi fare a meno di sorridere: non hai mai provato tante emozioni diverse in un solo giorno.

Paura, quando ti hanno rapita; terrore, quando hai compreso ciò che volevano da te; sollievo, quando sei stata salvata; gioia, quando ti sei resa conto che si trattava di Minato; infantile imbarazzo, quando quest’ultimo –da sempre irraggiungibile- si è dimostrato gentile con te.

Non con una dodicenne qualunque, ma con Kushina Uzumaki, l’ultima arrivata, la mocciosa soprannominata “pomodoro” per via del suo volto paffuto e dei suoi curiosi capelli vermigli. Sei decisamente in preda all’incredulità: non pensi di meritarlo. A Konoha, fin ora, nessuno si era mostrato tanto cordiale e gentile nei tuoi confronti.

“Ti piace il ramen?” ti chiede Minato con tono gioviale, rompendo il silenzio che si è creato tra voi.

“Scherzi? Io lo adoro!” esclami, forse troppo entusiasta, infatti ti correggi subito “Cioè… volevo dire che… sì, mi piace! Non volevo urlarlo… sai, a volte sono un po’ troppo…”.

“…troppo?” conclude lui al posto tuo.

“Beh, sì” ammetti imbarazzata. “Mi spiace”.

Lui scoppia in una delle sue solite risate cristalline.

“Non deve dispiacerti!” ti rassicura. “Lo trovo carino! È qualcosa di spontaneo, naturale… mi piace”.

Lo dice come se fosse la cosa più normale del mondo, ma la tua faccia acquista il medesimo colore dei tuoi capelli.

“Dai, adesso basta” sbotti vagamente a disagio. “Rischi di farmi andare il ramen di traverso!”.

“Allora… spero di fartelo andare di traverso per sempre”.

Spalanchi gli occhi, incredula.

“No, scusa!” esclama lui, finalmente impacciato. “Volevo solo… essere romantico, ecco!” conclude, ridendo di se stesso.

Non puoi fare a meno di sorridere.

“Non era per nulla romantico, sei proprio una frana” lo prendi in giro.

Vi guardate in silenzio per un breve istante, poi continui.

“In ogni caso anch’io vorrei che mi andasse di traverso per sempre” dici rallegrandoti. “Nei limiti del possibile, ovvio!”.

In quel momento entrambi capite che siete fatti l’uno per l’altra.

Più o meno.

 

<3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ennesima MinaKushi made in Mela, smielata e tutto il resto. Mi scuso per queste cavolate, ma ora che ho finito anche la maturità la mia vita è priva di senso!

Spero vi piaccia comunque, nonostante faccia cariare i denti <3

 

 

Clà-senza-ragione-di-vita

   
 
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