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Autore: _moonlight    09/07/2010    13 recensioni
"No! Aspetta un secondo” lo fermò Sakura alzandosi a sua volta, “c’è una cosa che vorrei fare” ammise.
Sasuke la guardò circospetto, “stuprarmi?” domandò ironico.
Facciamolo” disse lei decisa.
“Dovrei sapere di cosa stai parlando?”
“Ho detto: facciamolo.”
L’Uchiha la guardò, “e se io non volessi?”
Genere: Romantico, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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State attente, una di queste piccole flash non  ha un doppio senso! Può stare all’inizio, alla fine o anche in mezzo (:
Ah un ultima cosa, è una What if ambientata sia in shippuden che nella prima serie. Penso che si capisca.
L’importate però è ben altro!

 

 

Sasuke, Sakura
&
 
i doppi sensi

 

 

 

 

 

1.
“Sasuke-kun, guarda!”
Sakura cominciò a correre verso il suo compagno di squadra, con un largo sorriso.
Alla vista della ragazza l’Uchiha sbuffò scocciato, chiudendo il libro appena aperto.
“Cosa?” masticò con fatica, guardandola solo per grazia.
La ragazza ignorò i modi bruschi di lui e gli si parò davanti, “sono cresciute?” domandò, dondolando sul posto.
Sasuke alzò le sopracciglia, e le dedicò uno sguardo poco convinto, “vuoi saperlo davvero?” chiese.
Sakura annuì serenamente, sperando con tutto il cuore in una risposta positiva.
“Beh…” abbozzò Sasuke, “nemmeno un po’.”
Gli occhi smerlando di Sakura si spalancarono per lo stupore, per poi rattristarsi.
“Come no, guarda bene.”
“ Le vedo Sakura, sono davanti a me. E sono come prima.”
“Ma sei sicuro? Dai…” supplicò Sakura, avvicinandosi ancora un po’.
Sasuke sobbalzò quando vide una piccola lacrima uscire dagli occhi della ragazza. Poverina, non doveva essere facile per lei.
“No dai, cioè-- Stanno bene, sono in armonia con tutto il resto. Ehm… e poi sono carine!” cercò di dire il moro, per sistemare la situazione.
“Tu credi?” domandò Sakura, rincuorata.
Sasuke annuì, “si certo. Ma ora non piangere eh” aggiunse.
Lei si asciugò la piccola lacrima e sorrise ancora una volta, “Grazie allora, ci vediamo dopo! Ti faccio sapere se crescono.”
Appena si allontanò, Sasuke non riuscì a non pensare a quanto fosse testarda e talmente imbranata a tentare di far crescere quelle ciocche di capelli in una sola settimana.
“Insopportabile” disse poi, tornando a leggere il libro.
Chissà, forse sarebbero cresciute davvero.

 

 

 

 

 

2.
“Lo devi fissare ancora per molto?” domandò  irritato.
Sakura era senza parole, “ ma è così-“ prese un respiro, “grande!” esclamò.
Doveva ammetterlo Sasuke, che era un po’ in imbarazzo, quello si che era davvero un bel complimento.
“Si lo so” si vantò, “sono sempre stato dotato.”
“E ti credo! Ma quanto è lungo?”
“Non l’ ho mai misurato.”
Sakura sorrise, “ eh cavolo, dovresti farlo.”
Ad un tratto arrossì, “ma sei sicuro che entra?”
“Ma certo! Che domanda fai” esclamò Sasuke.
Sakura si alzò per guardarlo negli occhi, “ complimenti eh.”
Poi girò le spalle e se ne andò.

 Ma davvero quel pesce che aveva… pescato era così grande? Infondo era sempre stato bravo a catturarli da piccolo.
E si… doveva per forza entrarci nella padella.

 

 

 

3.
“Ehi Sakura! Ma- che fai!”
Il moro guardò la compagna darsi da fare con la mano.
Lei sorrise angelicamente.
“Niente, voglio solo vedere se sono…” rispose la ragazza, prima di essere interrotta da un gemito.
Era di piacere vero?
Sakura continuò, curiosa di vedere la reazione di lui.
“Aaah…” si fece scappare il ragazzo, “cavolo Sakura, io---“ non riuscì a continuare, mentre l’altra mano si chiudeva a pugno.
“Sto andando bene?” domandò Sakura.
Sasuke si posò la mano sulla bocca mentre la mano di lei continuava a muoversi.
Su e giù, su e giù.
“Vuoi che smetta?” chiese ancora la ragazza, vedendo un'altra smorfia colorare il viso di Sasuke.
Tra un po’ all’Uchiha non gli venne un infarto, “NO!”  urlò troppo velocemente.
“Cioè… come vuoi----mmh.”
Sakura rise, “allora sto andando bene?” domandò entusiasta.
“Non montarti la testa.”
“Se dici così smetto.”
Sasuke non rispose, “su, zitta e continua.”
Ad ogni movimento di lei, seguiva un suo gemito.

 Poverino, doveva fargli davvero male la schiena.

 

 

 4.
“Uchiha, dove hai intenzione di ficcare quelle dita?” domandò un’irritata Sakura.
“In qualche buco, dove se no?” rispose Sasuke.
Sakura quel giorno era davvero irascibile, “ah sì, Ino?” chiese, ancora.
“Ino che cosa!? Ma sei impazzita?!” esclamò l’Uchiha, picchiettando con le dita sulla testa, per far intendere che quella di Sakura era vuota.
“Ma che ne so, tu ‘ste dita le metti in tutti i buchi che conosci!”
“Tu sei pazza.”
“ E non mi toccare con quella mano piena di…”
“dita?” l’anticipò Sasuke, “ e dai, che ti piacciono tanto.”
“Non mi piacciono affatto, sono troppo secche e non lavorano come dovrebbero” negò Sakura.
“Allora vado dalla Yamanaka, lei si che sa apprezzare” suggerì il moro.
Sakura lo prese per un braccio, “tu non ti muovi da qui” disse gelosamente.
“E…” gli suggerì Sasuke.
“E puoi mettere quelle dita dove ti pare.”
“Mi devi pregare!” esclamò Sasuke divertito.  
Sakura roteò gli occhi “ sei masochista?... ehi! Ok, ok… Nobile Uchiha Sasuke, vorrebbe lei mettere quelle dita nel buco in modo che io possa aggiustare per bene i fiori che si sono afflosciati?”
Sasuke sorrise trionfante, “ ma sei sicura che servano due dita per aggiustarli, non serve un ramo?”
“Devi mettere le dita, me l’ha insegnato Ino” disse, “ ma non lì, in questo buco più avanti… ecco bravo… così!”
“Ammettilo, ci so proprio fare.”

 

 

 

5.
“Vuoi leccarlo o no!?”
“No.”
“E dai e non fare la santarellina!”
“Ti ho detto di no” disse Sakura.
“Leccalo dai” continuò Sasuke.
La ragazza spalancò gli occhi “perché mai dovrei leccarlo?!” chiese.
“Perché ha un buon sapore.”
“Questo lo dici tu!”
“… e non solo” continuò Sasuke malizioso.
Deviò per poco un pungo “stronzo!” esclamò Sakura.
“Lecca.”
“Non voglio!”
“Come sei acida…”
“Se prima volevo leccare ora non più.”
“Non sai che ti perdi.”
Sakura sbuffò vedendolo andare via, “ e va bene” si arrese, “ma una leccatina sola eh”
“Tranquilla che è buono.”
La ragazza sospirò, “ ma che palle! Se poi mi viene mal di stomaco a leccare sto strano gelato… ti picchio”

 

 

 

6.
Sakura bussò alla porta di casa di Sasuke.
“Senti ti devo dire una cosa, rispondimi sinceramente. Sei vergine?” chiese appena lo vide apparire alla porta.
Sasuke la guardò perplesso, “ ma che domande sono?” rispose di rimando.
“Sono domande a cui devi dare una risposta, leggi… è un sondaggio di Konoha” l’infermò Sakura.
Sasuke prese il block notes dalle mani della ragazza e lesse tutti i nomi.
“Ma un po’ di privacy no?”
“Me l’ha detto Tsunade di chiederlo in giro…”
“E tu vai a chiedere in giro se la gente e vergine o no?” chiese scettico Sasuke.
La ragazza annuì, lui posò di nuovo lo sguardo sui nomi elencati.
“Tu non sei vergine?” chiese a Sakura, stupido.
Lei negò.
“E tu?” chiese poi.
Era leggermente imbarazzata, andare li e chiedergli se fosse vergine. Che figura.
“No, sono Leone”
Sakura sospirò, “hahaha! Ho vinto la scommessa con Ino, lei pensava che tu fossi vergine.”
“Io non posso essere vergine” disse il ragazzo”… sono nato il 23 Luglio”

 

 

7.
“Oh santo Hokage!”esclamò Sakura, all’estremo.
“Sakura… io sto per…” borbottò Sasuke.
“Tranquillo. Non fa niente.” Lei gli sorrise sorniona.
Sasuke spinse un'altra volta e poi si lasciò andare, ma che cosa stava succedendo?
Doveva capirlo almeno un attimo prima, eppure era così preso che si era lasciato trasportare.
Entrambi erano stesi per terra, ed ansimavano.
“Forte” disse Sakura alla fine, chiudendo gli occhi, “dovremmo farlo più spesso non trovi?”.
Sasuke annuì, “magari coinvolgiamo Naruto…”
“Ma sei pazzo, lui poi ci uccide a tutti e due.”
“Hai ragione… ha troppa… energia.”
Sakura sospirò, “ la prossima volta, vai più forte.”
“Più forte di così!”
“Dai che sono sicura che riesci a volare anche più in alto.”
Sasuke la guardò, “spreco tanto chakra” disse cercando di sorridere.
“Pazienza allora, ma sei bello anche quando ti trasformi sai?”

 

 

8.
“Guarda che carino! Si è alzato.”
“Ti diverte tanto? Beh a me no… per niente”  mormorò contrario Sasuke.
Sakura cominciò a ridere, “ io lo trovo davvero adorabile.”
“Ma quale adorabile e adorabile, è solo uno stronzo che sta sempre in piedi.”
“Ma tu sei proprio insopportabile eh! Sta giù e non ti va bene, sta su e nemmeno quello…!”
Sasuke sembrò esasperato, “ ma deve stare su quando voglio io! Non quando lo decide lui.”
“Ma già è un bene che sta su, pensa se era sempre moscio. Che noia”
“Mi da fastidio” borbottò contrario.
“Ahahahah! È un piccolo soldatino” disse Sakura.
“Vuoi giocarci?” chiese Sasuke.
“Morde?”
“Dipende da cosa gli fai”
“Allora provo…”
Sakura cominciò ad accarezzare il cucciolo che Sasuke aveva trovato in missione. Ormai era sempre attaccato a lui, dormiva sempre… ma quando si alzava, riusciva anche a stare a due zampe.
Peccato che Sasuke non riuscisse ad ammaestrarlo.

 

 

9.
“Sei pronta?”
“Io non mi tiro mica indietro… tu?”
“Nemmeno io” disse Sasuke.
Sakura lo guardò, gli sembrava così buffo che lui potesse essere agitato in un momento del genere.
Lui era Uchiha Sasuke, non poteva provare certe cose.
“Quindi non ci tiriamo indietro.” Continuò il ragazzo
“No.”
“Anche perché dopo… sarà difficile, fermarmi” sospirò sulla sua pelle.
“Faccio io o tu?”
“Vuoi fare prima tu?”
“Ma hai portato i…”
“No cazzo.”
“Stupido” disse Sakura.
“Facciamo senza?” domandò Sasuke titubando.
Sakura ci penso vari secondi e poi annui, “Non farmi male però”.
“Ok”
Ed entrambi provarono a buttarsi da un dirupo, per vedere chi dei due atterrava prima.
Roba da scemi!
“ Sono arrivata prima io!”
“Ma cosa dici! Sono arrivato prima io!”

 

 

 

10.
Sakura e Sasuke si trovavano seduti, aspettando Kakashi e Naruto arrivare.
Le ore passavano e nessuno dei due sembrava aver intenzione di farsi vivo.
“Non è che abbiamo sbagliato posto?” domandò Sakura.
“Magari abbiamo sbagliato l’ora” precisò Sasuke.
La ragazza roteò gli occhi, “perché solo noi due?” chiese.
Sasuke fece spallucce, passandosi la mano tra i capelli, “e che vuoi che ne sappia. Stavi pensando a qualcosa quel giorno?” disse Sasuke per incalzare, stranamente, una conversazione.
“Non di preciso, e tu?”
“Nemmeno io” ammise sbuffando.
Si alzò lentamente, pulendosi i pantaloni sporchi di terra e proferì parola.
 “Beh allora io vado.”
“No! Aspetta un secondo” lo fermò Sakura alzandosi a sua volta, “c’è una cosa che vorrei fare” ammise.
Sasuke la guardò circospetto, “stuprarmi?” domandò ironico.
“Facciamolo” disse lei decisa.
“Dovrei sapere di cosa stai parlando?”
“Ho detto: facciamolo.
L’Uchiha la guardò, “e se io non volessi?”
Lei ci penso qualche secondo.
“Fa niente, vuol dire che lo faccio io”  disse Sakura prima di prendere tutto il coraggio che teneva in corpo, prendere tra le mani il viso  del compagno e annullare brevemente la distanza tra le labbra.
Quando si staccò sorrise angelica, “ volevo fare questo. Cosa avevi capito”
“Tutto quello che mi hai fatto capire in questi anni, ecco cosa” disse il moro.

 

 

******

 

Avete capito qual è quella senza doppio senso xD ?
Ahahahahahaha piccola cavolata per passare il tempo <3

 

 

 

 

 

   
 
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