La lama affilata trapassa la tenera carne.
Si apre uno squarcio sul collo del padre.
Il sangue cola incessantemente dalla ferita.
Un rivolo di liquido vermiglio fa capolino dalle labbra dell'uomo.
Gli occhi si spalancano.
Il respiro manca. Si blocca in gola.
Lo sterminatore di demoni cade a terra.
Spira.
Lascia questo mondo, ucciso dal suo stesso seme.


Sango combatte.
I lunghi capelli castani legati in una coda ondeggiano ai suoi movimenti.
Un respiro.
Un altro.
Combatte con tutte le sue forze.
Il fruscio di un fendente di spada.
Un soldato nemico cade a terra.
La sua anima vola verso l'alto.
La fanciulla si gira.
Vede tutto.
Il padre che cade a terra.
La terra che diventa rossa.
Un ragazzino che si erge sulla figura dell'ormai defunto padre.


"Kohaku..."

Egli si volta.
I suoi occhi sono vitrei.
Impugna la lama dannata.
Quella stessa lama che ha portato il loro amato padre alla morte.
Sconvolta.
Cosa dire?
Come fare?
Che cosa fare?


Si volta per affrontare un altro nemico.
Il suo Hiraikotsu gli spezza un arto.
La spada lo finisce.
E' un attimo...
Il dolore la travolge.
La sua schiena.
Caldo.
E poi subito freddo.
Sente il sangue sgorgare dalla sua ferita.
Sente la lama, conficcata nella sua carne.
Ansima.
Piano...
Poi forte.
Le stanno mancando le forze.
Sudore sulla sua fronte.
Si guarda attorno.
Si volta.
Eccolo, è lì.
Il suo amato fratellino la fissa con quegli occhi privi di pupille.
Sono proprio quegli occhi il suo ultimo ricordo.
Così freddi...
Vuoti.
Privati di qualsiasi vitalità.
Spenti.


Crolla.
Le sue gambe cedono per prime.
Il busto le segue.
Eppure, nonostante il colpo mortale, respira ancora.
Può sentire l'umidità della terra fra le due dita.
Può sentire il formicolio ai piedi.
Può vedere, anche se in modo sfocato, ciò che la circonda.
Cerca di trascinarsi verso il padre.
Non può credere che sia morto davvero...
Vuole accertarsene.
Lui, così forte e valoroso...
Può essere morto?
Si sforza.
Ma non riesce.
Si ferma a pochi metri dal defunto genitore.
Non ha più sensibilità.
Le gambe sono ferme.
Il cuore rallenta il suo battere.
Il suo respiro si fa affannoso.
La vista si appanna...
Sta per dire addio a questo mondo.


Un'ombra la sovrasta...
E' lui.
Kohaku.


"Fratellino..."
Da quella posizione non può vederlo in viso.
Sente la sua guancia umida.
E calda.
Una lacrima?
Vede l'ombra di Kohaku muoversi.
Egli si inginocchia.
Un singhiozzo.
Poi un altro...
Piange.


"Aneue! Cosa ho fatto?!"
Altre lacrime.
Lacrime amare.
Lacrime di dolore.
Lacrime calde che rigano le sue gote...
Sango sorride.
Il suo fratellino è tornato quello di sempre.
Vorrebbe tanto vedere i suoi occhi.
Vorrebbe vedere il brillio che li riempie per l'ultima volta...


"Kohaku... Sdraiati qui accanto a me."
Obbedisce.
Si distende velocemente accanto alla sorella.
Le prende la mano.
La accarezza.
I rivoli salati continuano a sgorgare dai suoi occhi...
Sango si sofferma su di essi.
Non sono più vitrei e spenti...



"Kohaku... Mettiti in salvo, ora..."


"No, aneue! Non posso lasciarti qui!"


"Sì... Tu devi farlo. Ormai io non posso muovermi... Scappa. Scappa e vai il più lontano possibile.
Non dovranno trovarti... Ti prego... Fallo per me. Va' via..."
Il fanciullo la fissa attraverso le lacrime.
L'anima della sorella la sta abbandonando...
Tra poco non sarà che un involucro di carne.

Il busto di Sango si contrae.
Uno spasmo.
Un altro.
Un rivolo di sangue scende lungo il mento.
Accenna un ultimo sorriso.
Il cuore si ferma.
Gli occhi si chiudono.
Ha lasciato questo mondo... Per sempre.
La sua mano, che stringeva quella di Kohaku, allenta la presa.





Un urlo di dolore squarcia il silenzio.