Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |       
Autore: JackoSaint    13/07/2010    4 recensioni
... il titolo parla già da sè: in questa fic rivivremo alcuni momenti dell'infanzia e dell'adolescenza dei nostri amati Gold Saints! La storia non segue un filo conduttore, è appunto una raccolta di brevi racconti cronologicamente collegati: un tema molto ricorrente sarà la difficoltà di Aiolia nell'accettare la morte del fratello Aiolos...
(Scritta da Giorgia)
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1. In spiaggia



Ciao a tutti!!!! è un periodo un po' strano, quello che sto passando... le giornate filano via molto velocemente ed io le passo al computer a scrivere e a mettere giù idee... idee che anche se non mancano, stranamente scarseggiano... mah!, sarà periodo!!! Non so ancora quanti capitoli farò di questa fic, perchè mi è venuta in mente al momento, ma in programma ho anche altre storie... e intanto per intrattenervi speriamo che questa basti... buona letturaaaa! Gio ^_^

________________________________________________________________



I CAPITOLO: IN SPIAGGIA




IN SPIAGGIA... MARCARE IL TERRITORIO...




Al Santuario c'era una sola spiaggia, una grande e bianca spiaggia. Qui verso sera si radunavano molti ragazzi che, per riposarsi dopo le molte ore di allenamento, decidevano di passare qualche ora in compagnia degli amici.

Adesso voi penserete che almeno qui si potesse trovare la pace e non ci fosse motivo per litigare con gli altri e per fare a botte... ma non era così.

Vedete, la spiaggia di sera diventava un campo di battaglia: ognuno, grande e piccolo, si ritagliava per sè il proprio possedimento di terra, perimetro sacro in cui nessuno poteva entrare se non chi l'aveva segnato.

Solitamente però non erano presenti tanti gruppetti di ragazzi, ma solo due: quello dei grandi (che comprendeva anche i Gold Saints) e quello dei piccoli.

I grandi occupavano la parte est della spiaggia, i piccoli quella ovest, ma non mancavano quelli che cercavano di violare il possedimento altrui.

Quello sera, infatti, quel prepotente di Death Mask che tanto spaventava i bambini voleva a tutti i costi fare il bagno nelle acque comprese nel territorio dei più piccoli; ma non fece neanche in tempo a poggiare un piede dentro il perimetro sacro che il piccolo Aiolia gli sbarrò la strada, guardandolo minacciosamente - seppur dal basso verso l'alto.... - :

- Non puoi entrare - gli disse il bambino rizzando il pelo, - è il nostro territorio - .

Death Mask gli lanciò un'occhiata che in quella circostanza avrebbe spaventato persino un toro infuriato. - Sparisci bambinetto - .

Aiolia non mosse un passo: era fantastico vedere come, seppur piccolo e all'apparenza innoquo, potesse dimostrare una decisione ed un coraggio spropositati. - No - .

Death Mask allora gli rispose con una faccia falsamente stupita. - No?? E se vengo dalla tua parte che mi fai? - .

- Ti picchio - .

Pur essendo giovane anche lui - aveva undici anni - Death Mask non si tirava di certo indietro! - Aiuto! - fece fingendo di essere spaventato. La sua voce si effeminò ancora di più quando si ritrasse leggermente alzando di poco la gamba destra e coprendosi il volto. - Aiuto, mi vuole picchiareeee! - .

Il piccolo Aiolia non sopportava essere preso in giro. Strinse i pugni. - Io porto i miei otto anni orgogliosamente. Un giorno diverrò grande e forte più di te e ti spupazzerò per bene! - .

Parole grosse per un bambino della sua età! Death Mask ritornò un po' più serio. Gonfiò il petto. - A chi credi di far paura, specie di insetto bipede? - .

Aiolia non fece in tempo a rispondere perchè da dietro arrivò Milo. - Lia, Lia, vieni a gioc- - .

- Ehilà, chi si vede! - lo fermò Death Mask, stupito, mettendo le mani sui fianchi e sporgendosi col busto nel loro perimetro. - Il biondo! - Allungò una mano con l'intento di scompigliargli i capelli, ma Aiolia fu più svelto e dandogli una spinta lo fece barcollare nuovamente nel suo perimetro. - Ti ho detto che non puoi entrare! - .

- Ma io non sono entrato! - .

- Con il busto sì! - gli rispose Milo.

Death Mask ebbe improvvisamente un moto di stizza. Fece per entrare nel loro perimetro con l'intento di "educarli" - a suo modo, ovviamente... -, ma dietro di lui arrivò Shura:

- Che succede? - Shura a quei tempi aveva quattordici anni: al Grande Tempio era molto rispettato, in primis perchè aveva già ottenuto la Gold Cloth, ma anche perchè sapeva farsi rispettare.

Death Mask gli lanciò un'occhiata stizzita. - Questi piccoletti non vogliono che io entri nel loro perimetro! - .

Shura era impassibile. - Non vedo perchè dovresti dar loro fastidio. Anche dalla nostra parte ci sono delle belle acque in cui tuffarsi - .

Death Mask tacque, poi spostò gli occhi su Aiolia: sapeva che tra i due il rapporto non era poi così saldo, dato quello che era successo tra Shura ed Aiolos, così partì al contrattacco: - E non mi dire che ti dà fastidio se picchio questo bambinetto qui! - Indicò così Aiolia che, impassibile, non si mosse. Milo stava osservando, in silenzio.

- Certo che mi darebbe fastidio, è comunque un bambino - fu la risposta - sconcertante, almeno per Death Mask - di Shura, che poi incrociò le braccia sul petto. - Ora dai, torniamo dagli altri - .

- No! - quasi urlò Death Mask. - Non posso darla vinta a questi due mocciosi! - .

- Ma sono bambini - Niente, Shura era irremovibile. - E poi se li tratti con dolcezza non ti fanno nulla - .

Aiolia e Milo iniziarono ad innervosirsi:

- Con... dolcezza? - fece il primo stringendo denti e pugni per trattenersi. - Siamo in guerra. Questo è il nostro territorio, perciò ritornate dai vostri amici - .

- Altrimenti?? - lo incalzò nuovamente Death Mask. - Ah già, altrimenti mi picchi... scusa, me lo ero dimenticato - .



INIZIA LA BATTAGLIA...



Aiolia stava per caricare quando un urlo terrorizzato provenne dal mare, o per meglio dire dalle acque nel perimetro dei bambini.

Milo ed Aiolia si voltarono subito, come fecero anche Shura e Death Mask e gli altri ragazzi sulla spiaggia.

- L'ho preso!, l'ho preso! - Quella era la voce di Aphrodite, lo svedese di dieci anni che stava dalla parte dei più grandi. - Ehi, ragazzi!, Death!, abbiamo un ostaggio! - .

Che stupido scherzo. Per un momento Shura soprattutto aveva temuto il peggio. Death Mask corse verso l'amico completamente galvanizzato ed in quel preciso istante i presenti videro che Aphrodite stava trascinando sulla spiaggia del terriorio dei più grandi un bambino, che probabilmente qualche secondo fa stava nuotando con tranquillità nel mare.

Death Mask sprizzava felicità da ogni parte del corpo: - Wow Phro, complimenti! - .

In quel momento gli altri bambini iniziarono a correre verso il perimetro dei più grandi, urlando all'unisono il nome del bambino preso come "ostaggio":

- Mu!!! Mu!!! - .

Shura allora abbassò il capo e chiuse gli occhi: - Che stupido scherzo... - .

Il corteo di bambini urlanti si bloccò non appena Death Mask sbarrò loro la strada. - Mi dispiace, ma il vostro amichetto resta da questa parte! - .

- Nooooo! Noooooo! - .

- Sììììììì invece - .

Il piccolo Aldebaran fece per superare il perimetro, ma davanti a lui si posizionò Aphrodite con in braccio il piccolo Mu, che scalciava per liberarsi: - Mi dispiace, dovrete riprendervelo! - .

Death Mask rise di gusto. - Ma come hai fatto, Phro, ad intrometterli nel loro inviolabile perimetro? - .

- Se nuoti sott'acqua mica qualcuno ti vede, eh! - .

- Sei un genio, Phro! - .

Aiolia e Milo corsero allora a raggiungere i compagni. Shura rimase invece lì dov'era.

- Ridacci Mu! - urlò Milo appena si trovò davanti Aphrodite. Il suo volto era una maschera di furia. - Noi siamo in maggioranza! - .

- E allora? - fu la risposta del giovane svedese. - Noi siamo più grandi, quindi abbiamo più diritti - .

Aiolia non riuscì più a trattenersi: con la furia di un leone in gabbia, con la potenza di un toro infuriato si lanciò verso Aphrodite, con l'intenzione di riuscire a creare una via di fuga all'amico Mu.

I bambini lanciarono degli urletti di stupore, che andarono ad intensificarsi quando Aiolia, ancora in volo, fu afferrato da Saga, che nel frattempo aveva raggiunto Death Mask e Aphrodite.


LA RISOLUTEZZA DI SAGA...



Il giovane Saint dei Gemelli metteva i brividi a tutti. Lui, alto e fiero, nei suoi sedici anni di vita aveva saputo crearsi una gran bella reputazione.

Aiolia sentendosi stringere dalle sue forti mani cercò di liberarsi, artigliandogli la pelle e mordendogli il collo, ma era tutto inutile: Saga non voleva proprio lasciarlo andare. Quando parlò, sembrò che pure il mare ed i gabbiani tacessero: - Aphrodite, razza di deficiente, lascia quel bambino. Scherzi simili non sono degni di un pretendente alla Gold Cloth - .

Il giovane svedere lasciò allora Mu, che ancora tutto fradicio corse dagli altri bambini, nell'altro perimetro, andando ad abbracciarli tutti.

Death Mask abbassò un po' la cresta. - Saga... uffi, rovini sempre tutto - .

Saga non gli diede retta. Con stupore di tutti strinse a sè il piccolo Aiolia in quello che sembrava una specie di abbraccio, ottenendo così che il bambino si calmasse. - Giovane Leone, non sfoderare così inutilmente le tue zanne. Ne avrai bisogno, un giorno - .

Aiolia non disse nulla. Si lasciò dolcemente portare nel proprio perimetro, dove fu adagiato a terra; poi Saga si voltò e ritornò nel proprio territorio, allontanandosi.

Death Mask e Aphrodite sbuffarono, si misero le mani in tasca e, a testa bassa, se ne andarono.

Ancora una volta i bambini avevano vinto una battaglia. 


______________________________________________________________

Bene bene... mi è piaciuto scrivere questo capitolo e spero che a voi abbia fatto piacere leggerlo... grazie e grazie per tenermi compagnia durante la noiosa estate! Gio ^_^


   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: JackoSaint