Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Harleequinzel    15/07/2010    5 recensioni
Roxas era prezioso. Roxas era tutto. Non sarebbe mai scappato dalle sue braccia e, libero come un bolla, volare via per poi smettere di esistere. Mai.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bubble

Era bastato poco a farlo felice.
Axel aveva trovato uno di quei barattolini in un negozio e guardando un bambino che ne usciva felice, il barattolo stretto in un pugno, si era detto che era il gioco perfetto per Roxas.
Ne aveva preso uno, uno blu come i suoi occhi. Poi, al ritorno al castello, gliel'aveva regalato.
Roxas l'aveva studiato con una cura quasi disarmante, poi, il nasino arricciato dall'odore del sapone, aveva tolto il coperchio, scoprendo che sotto di esso c'era qualcosa di bagnato. Una stecca, con due cerchi verso l'estremità, uno più piccolo e l'altro più grande. Ci aveva guardato, riprendendo dentro la figura di Axel, come se fosse una fotocamera, e dopo un po' si era reso conto che all'interno del cerchio c'era qualcosa. Una sorta di pellicola trasparente, luccicante.
Axel aveva ghignato e con fare saccente puntato l'indice verso l'alto. «Ci devi soffiar dentro, piccolo. E' così che si fa.»
Roxas aveva inarcato un sopracciglio, le labbra serrate in un'espressione confusa e così Axel aveva dovuto mostrarglielo.
«Guarda, devi solamente bagnarlo e soffiare nei cerchi. Dopo fa tutto da solo.» E detto ciò, ci aveva provato, lasciando che una miriade di bolle contornassero la figura esterrefatta di Roxas. Poi il rosso gli aveva porto di nuovo il barattolo. «Su provaci. L'ho comprato per te!»
Un sorriso quasi costretto, poi un tentativo e un attimo dopo Roxas si era ritrovato a fissare quelle bollicine una più grande dell'altra volare ovunque, per poi poggiarsi leggiadramente sul pavimento, scoppiare nell'aria oppure infrangersi sulla tunica sua o del numero VIII.
E aveva riso. Roxas aveva riso, continuando a ripetere lo stesso gesto e, senza vergogna, danzare tra quelle bolle, continuando a produrne di nuove ancora, ancora e ancora.
Axel lo guardava e, appoggiato al muro di un corridoio del castello, sorrideva.
Roxas era prezioso. Roxas era tutto. Non sarebbe mai scappato dalle sue braccia e, libero come un bolla, volare via per poi smettere di esistere. Mai.
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Harleequinzel