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Autore: Kano_chan    24/09/2005    8 recensioni
eccomi di nuovo a voi con una storia ambientata nel tenkai buona lettura!!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ESPRIMI UN DESIDERIO.

 

Questa mia piccola fic spero sia di vostro gusto, per chi ha bisogno di rasserenarsi un po’ e di tranquillizzarsi forse può essere un toccasana.

Adesso godetevi il racconto e commentate!

By Kano-chan

Legenda:

---------- = cambio scena

“”= pensieri

- = discorso diretto

 

“ma chi me l’ha fatto fare?!”

Questo fu il primo pensiero che attraversò la mente del dio biondo, mentre scivolava sul pavimento bagnato.

La vena sulla tempia iniziava a pulsare.

Sia per il fatto che ormai era bagnato da capo a piedi ma soprattutto per le risate che si levavano da un bambino di fronte a lui, il quale non accennava a smettere.

Tentò di utilizzare tutto il suo self-control ma alla fine esplose.

 

-VUOI SMETTERLA?!!!- urlò infuriato rimettendosi in piedi.

 

Per tutta risposta si vide puntato addosso due occhioni pieni di stupore.

 

-         ma konzen perché te la prendi così?! Eri talmente buffo!!!- rispose ancora una volta goku con la sua immancabile sincerità.

 

Che poteva farci? Si chiese il suo tutore

Semplicemente nulla! Era da più di mezzora che cercava inutilmente di fare il bagno a goku, alla fine come sempre era finito lui pieno di sapone al posto della scimmia.

 

-         allora visto che ti diverto tanto vorrà dire che ti farò lavare da un mio servo!-

rispose.

 

Fece qualche passo, raggiunse la porta, mise la mano sulla maniglia e si bloccò.

Sentì un brivido gelato lungo la schiena, partito dal punto in cui il ragazzino l’aveva cinto, bagnandogli ovviamente la lunga veste pure dietro.

Il dio strinse i pugni, levandone uno in alto e abbattendolo sulla testa castana di goku.

 

-         NON TI SEMBRO GIÀ ABBASTANZA BAGNATO PER COLPA TUA?!-

Tuonò fulminandolo con gli occhi viola.

 

La saru si massaggiò il punto colpito trattenendo le lacrime che gli erano salite agli occhi per il dolore. Ma si sfogò urlando a sua volta.

 

-         NON PUOI ME L’AVEVI PROMESSO!!!-

 

Konzen si portò una mano alla fronte emettendo un lungo sospiro, e trovando la risposta alla domanda che si era posto mentalmente poco prima.

Era stato lui a dirglielo!

 Stato via dal palazzo per tre giorni, quando era tornato, visto che goku non la smetteva di piagnucolare sul fatto che l’aveva lasciato solo e visto che doveva farsi il bagno gli aveva promesso che sarebbe stato lui a lavarlo.

 

-         e allora vedi di smetterla! Non ho tempo da….-

la frase gli si troncò in gola mentre un'altra gli stava salendo alle labbra.

 

-         dove diavolo è finito quel moccioso?!-

 

dove prima c’era goku si vedeva solo una pozza di acqua che proseguiva sino allo stipite della porta leggermente aperta.

Se l’era svignata, quella piccola peste nel suo attimo  di distrazione se l’era data a gambe senza neppure vestirsi.

Afferrò il primo asciugamano che gli veniva buono e partì come una furia sbattendo la porta dietro di se.

 

-         e ora dove vado?- konzen guardò ai due lati del corridoi deserto vista l’ora tarda.

 

Pensò di andare verso l’ufficio di Tempou per vedere se era andato lì a chiedere asilo.

 Ma il suo sguardo fu attratto dal riflesso della luce della luna sul pavimento bagnato alla sua sinistra.

Accelerò.

Si stava chiedendo per la quarta volta dove potesse essere, quando vide una figura ferma proprio nel mezzo del giardino, gocciolante col naso all’aria.

Per quanto gli fu possibile rimase calmo strepitando

 

-         RAZZA DI SCIMMIA UBRIACA CHE CAVOLO CI FAI LÌ?!!!-

 

Ma goku non diede segno di averlo udito mentre invece molte finestre si accesero rivelando che chi prima stava dormendo ora era ben sveglio.

 

-         è diventato pure sordo- mormorò a denti stretti il dio raggiungendo il ragazzino e posandogli sulla schiena l’asciugamano.

 

-         Allora ti decidi a rispondermi?!-

 

Come nulla fosse…

La vena tornò a pulsare e il pugno ad abbattersi sulla testa di goku, il quale guaì come un cane ferito prima di distogliere lo sguardo dal cielo per andarlo a fissare sulla figura troneggiante del suo tutore incazzato nero.

 

-         perché continui a picchiarmi?!- chiese con aria imbronciata

 

-         e osi pure chiedermelo? È dieci minuti che ti sto chiamando!-

 

guardò il bimbo che era tornato ad ammirare il cielo.

 Konzen si costrinse a rimanere calmo per il quieto vivere.

 

-         mi vuoi spiegare cosa fissi con tanto interesse?- domandò rassegnato

 

goku non si voltò ma indicò verso l’alto.

 

-         prima è successa una cosa strana….-

 

si fermò come se tentasse di visualizzare nuovamente la scena per raccontarla meglio.

 

-         e cosa di grazia?-

 

il dio biondo non vedeva nulla di diverso nel cielo, sempre come al solito una miriade di piccole sfere che illuminavano sotto di loro.

 

-         prima… una stella è caduta!- esclamò come se fosse impossibile

-         allora vorrà dire che hai solo visto una stella cadente-

disse konzen

 

-         ma… perché mi guardi così?-

 

goku gli si era fatto vicino e guardava il dio con due iridi d’oro sgranate

 

-         sai sempre un mucchio di cose l’unico che ti batte è lo zietto ten!!! Mi spieghi come fanno a cadere?-

 

il ragazzino gli si aggrappò alla veste continuando a fissarlo.

 

-         non ho voglia! Ora vieni è tardi dobbiamo rientrare-

 

si girò ripercorrendo il giardino, con molta fatica visto che goku gli si era appiccicato dietro.

 

-         caaaattivo!!!! Non è giusti perché non mi spieghi mai nulla?!-

 

-         ti ho detto che non ho voglia!-

 

la saru non insisté più, si limitò a seguire konzen continuando però a rimuginare sulla scena vista prima e ad adocchiare ogni tanto fuori dalle ampie finestre del corridoio.

In uno di quegli attimi andò a sbattere contro il tutore fermatosi per aprire la porta dell’appartamento.

 

-         stai ancora pensando a quello vero?- chiese entrando e dirigendosi verso la propria camera.

 

-         In effetti…. – rispose il ragazzino trotterellandogli dietro in attesa di spiegazioni.

 

Il ragazzo intanto si sedette sul letto

 

-         se ti spiego il motivo ti vai a mettere il pigiama e poi fili a letto?-

 

-         certo certo!!! – gli rispose saltando a sua volta nel letto, e procurando notevoli scricchiolii.

 

Il dio sorrise soddisfatto, il ricatto era sempre l’arma più potente avrebbe perso cinque minuti del suo tempo ma poi avrebbe potuto riposare tranquillamente.

 

-         Bene… allora le stelle cadenti non sono altro che piccoli frammenti di una stella che dopo aver viaggiato per lo spazio cadono sulla terra-

 

si voltò verso goku il quale aveva letteralmente la bocca aperta per lo stupore.

 

-         e a cosa servono?!-

 

-         beh c’è una credenza sulla terra che dice che chiunque veda una stella cadente può esprimere un desiderio.-

 

l’espressione del bimbo se possibile diventò ancora più meravigliata

 

-         e tu konzen hai qualche desiderio da esprimere?- chiese

il dio spostò lo sguardo sulla finestra aperta di fronte a lui il suo sguardo si fece pensieroso.

Qualche desiderio… in effetti non ci aveva mai riflettuto… però…

Si costrinse a scacciare quei pensieri dalla mente.

Cosa gli succedeva? Non gli erano mai importate queste cose e poi non ci credeva neppure.

 

-         la lezione è finita ora vai a dormire!- ordinò a goku, che naturalmente protestò.

 

-         Perché non rispondi alla mia domanda?! E daiiii!!!-

 

Per tutta risposta il ragazzo si coricò girandosi dall’altra parte.

 Ma l’eretico non si diede per vinto tirandogli una ciocca dei lunghi capelli dorati.

Con il risultato di ricevere una cuscinata in pieno viso che lo fece cadere a terra.

Rassegnato e con un ultimo – cattivo konzen- si diresse verso il bagno dove si rivestì per poi andare a coricarsi nel proprio letto, fissando il cielo sperando di vedere un'altra stella cadere.

 

“ chissà qual è il desiderio di konzen?” si chiese sistemandosi meglio sotto le coperte.

 

“ di sicuro uno lo deve avere… mi piacerebbe potergli regalare una di quelle stelle cadute… da qualche parte dovranno pur atterrare…” pensò.

 

“ sì gliene troverò una!”

e con tutti questi buoni propositi in mente si addormentò.  

 

----------

 

Konzen si svegliò, avrebbe dormito ancora a lungo, ma un raggio di sole filtrato da dietro le imposte semi chiuse si proiettava proprio sul suo occhio.

Ancora intorpidito fece uno sforzo mettendosi a sedere.

Poi si alzò del tutto aprendo le ante che gli rivelarono una splendida giornata di sole.

Era passata l’alba da poco, una leggera brezza gli rinfrescò il viso svegliandolo del tutto.

 Decise di andare nella sala dove avrebbe preso un caffè e più tardi tentato di svegliare goku, il che sarebbe stata una impresa titanica.

Aprì la porta e si ritrovò goku sveglio che….

 

-         perché diamine stai frugando nei miei cassetti?!-

 

il bimbo si paralizzò con una mano infilata nello scomparto superiore della scrivania del tutore. Si voltò lentamente dipingendosi quella che ha suo dire era un’espressione innocente.

 

-         nulla…- tentò di evadere richiudendolo con uno scattò e avviandosi verso la sua camera.

 

Ma la presenza alquanto inquietante dietro di lui lo indusse a fermarsi all’istante.

 

-         non mi sembra che tu non stessi facendo nulla….- disse minaccioso il dio.

 

Lo infastidiva terribilmente quando qualcuno toccava le sue cosa senza permesso.

 

-         sbrigati a dirmi che facevi oppure salti la colazione!- lo minacciò

 

a goku vennero i brividi alla schiena, non che una certa fitta allo stomaco al pensiero della possibilità che saltasse la colazione.

 

- non posso dirtelo è un segreto!!!- gli rispose arretrando di qualche passo.

 

- come sarebbe a dire che è un segreto? Non c’entrerà mica quello scemo di ken-ren?!-

 

- no non c’entra lui!!! Ma non posso dirtelo!-

 

- non ti arrabbiare!!!- si affrettò ad aggiungere vedendo lo sguardo non poco omicida di konzen.

 

-         tu…-

 

il ragazzino non gli lasciò il tempo di finire la frase.

 Corse verso la porta che dava sul corridoio la aprì e prima di sparire disse

 

-         non lo farò più prometto!!!-

 

E richiuse la porta.

 Il ragazzo continuò a fissare la porta di legno scuro ormai chiusa.

Chissà cosa passava per la testa a quella stupida scimmia.

Sperava solo che non fosse niente di distruttivo.

 

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Goku dopo aver corso per un  buon tratto si fermò, e si sentì mancare.

 Che  cosa aveva fatto! 

O meglio che cosa non aveva fatto!!!

Un terribile pensiero si presentò senza troppi complimenti alla mente del bambino.

 

-         oddio e ora come faccio? Dove vado a fare colazione?!-

 

Ebbene sì nella fretta di scappare da konzen aveva rinunciato davvero a mangiare.

Peccato che non sapeva se avrebbe resistito!

Il suo stomaco cominciava a dare preoccupanti segni di reattività.

Rifletté “tornare da konzen?”

 No mai l’avrebbe chiuso in camera finché non gli avesse detto cosa ci faceva con le mani nel suo cassetto.

Rimase un attimo pensieroso poi, la soluzione arrivò fulminea.

In un nano secondo goku sfrecciava già dalla parte opposta dove si trovava l’entrata per il palazzo, vicino all’edificio dove viveva lui.

 

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Che tranquillità… in effetti troppo tranquillità!

Konzen bevve l’ultimo goccio del suo caffè fissando il fondo della tazza.

Goku non aveva neppure fatto colazione.

 Non gli sembrava di averlo potuto spaventare così.

Aveva urlato molto di più a volte per banalità.

Poi comunque a pensarci bene non era colpa sua, lui aveva tutto il diritto di sgridarlo visto cosa stava facendo!

Si alzò appoggiando la tazza sul tavolino, aveva un mucchio di lavoro da fare e doveva sbrigarsi o quella vecchiaccia di sua zia non l’avrebbe più lasciato in pace.

Anche se non poté non essere almeno un po’ preoccupato per goku, era capace di fare qualsiasi cosa pur di mettere sotto i denti qualcosa di commestibile che gli riempisse lo stomaco.

Si augurò con tutto il cuore che non fosse andato a rubare nella dispensa del palazzo principale!

Sbuffò e decise di mettersi al lavoro.  

 

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Toc toc

 

Il rumore si ampliava nel grande salone.

Peccato che la porta non accennasse ad aprirsi.

Goku si sedette allungando le gambe sul tappeto rosso e incrociando le braccia sullo stomaco che non smetteva di far rumore.

 

“accidenti ma dov’è finito?! tutto questo correre per nulla.”

 

 Pensava che se fosse andato dallo zietto di sicuro sarebbe riuscito a racimolare qualcosina da mangiucchiare, invece non era valso a nulla.

 

-         ohhhh e adesso?! Ancora un po’ e muoio qui di fame!!!- brontolò

 

-         non mi sembra un bel posto per morire!!!-

 

il bambino alzò lo sguardo incrociando quello divertito di un ragazzo dai corti capelli neri, che dipinto sulla faccia aveva un sorriso da spaccone.

 

-         kenni-chan!!!- esclamò la saru tutta felice saltando in piedi.

 

-         scimmia che ci fai lì per terra non è ora di colazione?!- chiese alquanto stupito dell’incontro mattutino.

 

-         Ohhh fratellone sto morendo di fame non è che…-

 

Guardò il ragazzo con aria da cagnolino fradicio. (come mi vengono queste espressioni?! o__O nd kano_chan)

 

-         Ha ha ha  certo vieni con me!- rise scompigliandogli i capelli castani.

 

Girò la maniglia e spinse.

…………..

……………

-         ma tu guarda! Sì è pure chiuso dentro!-

 

ken-ren tirò fuori dal taschino una piccola chiave d’ottone che infilò nella serratura. Ma la chiave girò a vuoto. Il ragazzo assunse una faccia prima sorpresa, poi appoggiò la testa sulla porta.

 

-         che ti succede? Perché non riesci ad aprirla?!-

 

chiese goku guardando con curiosità lo strano comportamento del soldato.

Dapprima non rispose alla domanda postagli, cominciando a battere (piano)  la testa sempre nello stesso punto alternando il battito con – non di nuovo!!!-

 

-         uffa che c’è?!- chiese ancora seccato tirando una manica al ragazzo.

 

Ken-ren sembrò tornare in se ma si limitò a dire

 

-         tu aspetta qui! torno subito- e con passo svelto sparì presto dalla vista della saru.

 

 

 

Passarono alcuni minuti.

“ ma dove è finito il fratellone?!” goku cominciava a perdere la pazienza, non era  mai rimasto così a lungo senza cibo.

Ad un certo punto la porta alle sue spalle si aprì rivelando al suo interno una montagna di scartoffie e libri nonché uno spossato ken-ren.

Col fiato corto il ragazzo spostò con un piede i libri che ancora ingombravano il passaggio.

 

-         ecco fatto!-

 

goku entrò tentando di non finire lungo disteso sul pavimento.

Mancava solo una cosa ora che erano entrati…. trovare il proprietario di tutto quel caos.

Il soldato avanzò verso la grande scrivania in fondo alla stanza, sulla quale si vedeva uno strano rigonfiamento sotto la coltre di fogli.

l ragazzo ne fece cadere a terra alcuni.

Sotto si trovava tempou addormentato.

 L’amico lo scrollò.

 

-         mhhhh chi è?- il generale si tirò su mettendosi a posto gli occhiali e guardando la fonte del suo risveglio.

 

-         Indovina chi se non il tuo adorabile subordinato?!-

 

-         Allora eri tu ad aver fatto tutto quel baccano prima!- chiese con uno sbadiglio.

 

Il sopracciglio di ken-ren si alzò di non poco.

 

-         scusa se ti ho svegliato topo da biblioteca! Ma dato che il tuo disordine ha reso impossibile entrare dalla porta ho dovuto entrare dalla finestra il che non è stato molto semplice!!- ribatté con aria seccata.

 

Il dio si grattò la nuca sorridendo come suo solito. Si sentì un tonfo dietro di loro. La sua testa fece capolino da dietro ken-ren.

 

-         O mio dio goku!!!!-

 

Tempou si precipitò sul ragazzino che era svenuto su pino.

 

-         ops me n’ero scordato…-

 

il rosso prese un tramezzino avanzato dal giorno prima e si avvicinò al bambino mettendoglielo sotto il naso.

 La bocca di goku scattò andando a tranciare di netto il panino e quasi la mano del portatore.

 

-         ehi vacci piano o rimarrò mutilato!!!-

 

-         che ci fai qui goku?!- chiese gentilmente il dio sedendosi vicino a lui.

 

-         non ho fatto colazione, dato che konzen si è arrabbiato con me e sono scappato. Allora ho pensato di venire qui!- rispose vivacemente tra un boccone e l’altro.

 

-         capisco…-

 

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konzen incominciava a essere irrequieto.

 Goku era dalla mattina che non si vedeva.

 Pensava, andando su e giù per il suo studio incapace di non dimostrare la propria preoccupazione.

Alla terza volta che passava di fronte alla porta questa gli sbatté sul naso, procurandogli una fitta lancinante.

 

-         consegna a domicilio! È lei che ha ordinato una scimmia?!-

 

-         e non chiamarmi scimmia!!!-

 

-         forza bambini non litigate!  ciao konzen ma che?!-

 

il terzetto composto da ken-ren, goku e tempou era entrato or ora nello studio, peccato che l’inquilino non era affatto per la quale in quell’istante.

Tenendosi una mano sul naso chiese con una placata collera

 

-         chi è che ha aperto la porta?!-

 

        io-  rispose il soldato.

 

Appena finita la frase dovette schivare numerosi suppellettili da scrivania lanciati da un più che mai incazzato konzen.

 

-         IDIOTA QUANDO IMPARERAI A BUSSARE? MI HAI QUASI SPACCATO IL NASO!!!-

 

-         Oggi tira una brutta aria!- disse tempou sorridendo divertito alla scena.

 

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-         non vi sembra di essere stati fin troppo qui?!- chiese seccamente il biondo dio.

 

-         Ma sommo konzen ci vorrà mica dire che la disturbiamo?!- lo schernì ken-ren

 

Era sera.

 Goku  anche se con qualche pugno sulla testa era andato a dormire mentre di là i tre ragazzi erano rimasti a discutere dei problemi sempre più frequenti del tenkai.

Il bambino però non dormiva, era seduto sul davanzale della finestra intento a guardare in su, nella speranza che qualche stella cadesse, così da poterne seguire il tragitto e riuscire magari l’indomani a trovare il luogo nel quale atterravano.

 

“ uffa ma perché non ne passa nessuna stasera?!”

“ oggi speravo di trovare il posto ma a differenza di come pensavo konzen nella sua scrivania non aveva delle mappe di campi stellati, pensavo fossero lì visto che sono cose preziosissime se esaudiscono i desideri!!”

 

goku continuava a osservare, ma il collo incominciava a dolergli e gli occhi a chiudersi.

 Se non fosse andato a letto subito avrebbe corso il rischio di addormentarsi lì e di cadere di sotto.

Scese dalla sua postazione si infilò nel futon e chiuse gli occhi.

 

“ domani proverò a chiedere a tenni-chan! Lui sa sempre un mucchio di cose saprà anche quello” e si addormentò.

 

Anche l’altra stanza era silenziosa segno che anche gli altri erano tornati nei propri alloggi per riposare.

 

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-         kooonzen io vado dallo zietto ci vediamo più tardi!!!-

 

uscì correndo, aveva appena finito di mangiare.

 

-         non combinare disastri!!!- gli urlò inutilmente dietro il suo tutore.

 

Si versò un altro po’ di caffè preparandosi per un’altra giornata a controllare e firmare documenti per quella arpia di zia che si  ritrovava.

Il ragazzino intanto era già davanti alla porta porpora dell’ufficio di tempou.

Spinse la porta che questa volta si aprì.

Il che per puro miracolo visto che se possibile c’era ancora più caos.

 

-         ciao goku!- lo salutò allegramente il dio mentre scendeva da una scaletta intento a riporre dei volumi immensi.

 

-         Ciao zietto!!!- rispose sorridente il bambino.

 

-         Eilà!! Che hai combinato stavolta scimmia? Hai fatto di nuovo infuriare il tuo adorabile tutore?- chiese ken-ren uscendo da una porta laterale con un asciugamano sulle spalle e i capelli umidi, non avendo voglia di tornare al suo appartamento si era fermato lì per farsi una doccia.

 

-         No nulla del genere. Sono venuto per chiedere una cosa a tenni-chan!-

 

-         Dimmi pure, farò il possibile per aiutarti.-

 

Goku prese fiato e tentando di essere più naturale possibile chiese

 

-         dove si possono trovare le stelle cadenti quando cadono?!-

 

i due ragazzi si scambiarono uno sguardo stupefatto.

 

- ti sei totalmente rincretinita scimmia?!-

 

- no!!! Quando cadono devono pur arrivare da qualche parte!!- ribattè irritato.

 

Il generale ridacchiò.

 

-         mi spiace goku ma le stelle cadenti si distruggono quando cadono sulla terra e quindi è impossibile recuperarne una…- 

 

sul viso della saru si dipinse un’espressione delusa e allo stesso tempo triste.

 

-         Dici davvero?- chiese ancora con la speranza che il dio se ne uscisse con uno scherzo. Invece

 

-         Sì mi spiace ma perc..-

 

Toc toc

 

La domanda venne interrotta dal bussare alla porta.

 

-         avanti- disse tempou

 

all’entrata apparve un messaggero che dopo essersi inchinato disse

-         il generale dell’armata dell’est è richiesto per un consiglio nell’ala principale-

 

-         d’accordo. Mi dispiace ma devo proprio andare ciao goku!-

 

e uscì seguito dal messaggero.

il bimbo sospirò desolato, suscitando la curiosità del rosso.

 

-         e dimmi. Perché vorresti sapere dove so trova questo luogo?!-

 

-         non te lo posso dire!!!- esclamò il ragazzino

 

ma il soldato non mollò la preda e con tutta l’astuzia che possedeva passo ad un'altra tattica

 

-         beh fai come ti pare, peccato perché forse ti potevo aiutare!- disse con aria indifferente voltandosi cominciò a camminare e a contare mentalmente.  

 

“ 1”

“2”

“3”

 

-         aspetta!!!-

 

prima di voltarsi di nuovo verso goku sorrise soddisfatto di se stesso.

 

-         mi prometti che se te lo dico, lo terrai segreto?!-

 

-         certo lo giuro- immancabilmente quasi come se fossero attratte tra di loro le dita si incrociarono dietro la sua schiena.

 

-         Ok. Ecco… vedi io…. Volevo regalarne una a konzen!- disse diventando tutto rosso in viso.

 

Gli occhi di ken-ren brillarono il che voleva dire solo una cosa…. Scherzo in arrivo.

 

-         ma dai! Allora sei fortunato perché io so dove si trova quel luogo!-

 

-         davvero?! – esclamò goku raggiante poi riflettè e chiese

 

-         ma lo zietto ten aveva detto che non si potevano trovare!!-

 

-         naaaa! Figurati solo che lui non lo sa!-

 

goku non sapeva se credergli o no, tempou sapeva sempre un mucchio di cose e di raro sbagliava.

Però le stelle cadenti erano una cosa non troppo nota e forse lo zietto non lo sapeva.

Dopo averci pensato bene su tornò a guardare il ragazzo di fronte a lui e annuì con la testa.

 

-         bene! Allora viene qui che ti spiego!-

 

scaraventò per terra le carte che ingombravano la scrivania si sedette prendendo un foglio bianco.

 

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Konzen si passò una mano sugli occhi stropicciandoli, incominciavano a dolergli.

 A forza di fissare quelle carte sarebbe diventato strabico.

Spostò la sedia e si alzò dirigendosi verso la finestra.

La aprì, l’odore dell’umidità era nell’aria, il cielo si era rannuvolato all’improvviso.

Grandi nuvoloni neri si stavano addensando, minacciando un violento temporale, un lampo si vide in lontananza avverando le previsioni.

 

“ goku non è ancora tornato” pensò.

 Ma tanto al primo accenno di tuono l’avrebbe visto correre come una saetta in casa per andarsi a rifugiare nel suo letto, i temporali chissà come mai lo terrorizzavano.

 Chiuse la finestra, ritornò a sedersi, doveva finire prima che divenisse troppo tardi….

“chissà cos’à per la testa quella bakasaru? È dall’altro ieri che si comporta in modo strano.

 A volte lo vedo fermo a fissare verso l’altro. Penserà mica ancora a quella storia delle stelle?! Ma no! Figuriamoci a che cosa gli potrebbe servire?!”

 

---------------

 

goku vagava apparentemente senza una meta nel vasto tenkai.

 

-         devo dire a kenni-chan che non è proprio bravo a fare le mappe-

 

il bimbo in mano aveva un pezzo di carta.

 Sopra c’era scarabocchiata una pista da seguire per raggiungere il fantomatico prato dove atterravano le stelle.

Però era da quasi un ora che seguiva quelle istruzioni e non si vedeva niente di diverso.

 

-         qui dovrei uscire dal palazzo-

 

sempre con gli occhi puntati sul foglio si diresse fuori dal palazzo attraversando il cortile che dava su un enorme prato che si perdeva a vista d’occhio.

 Era molto bello pieno di fiori e alberi.

 Goku rimase incantato e fu sicuro che lì avrebbe trovato quello che stava cercando.

 L’ultima scritta diceva di percorrere tutto il prato fino ad aver trovato una grossa palma (so che nel tekai non ci sono palme era per far capire l’ingenuità di goku nd kano-chan).

 L’eretico cominciò a correre per il prato guardandosi intorno e allontanandosi sempre più dai palazzi…

 

---------------

 

il vento con l’avvicinarsi della sera era diventato sempre più forte e freddo.

Goku rabbrividiva stringendosi più che poteva alla sua maglietta, si guardò intorno.

 

-         dov’è il palazzo?!- si chiese con una sensazione di angoscia crescente.

 

Piccole gocce incominciarono a cadere.

 

-         Dove sono capitato?!-

 

si guardò intorno con disperazione alla ricerca di un punto di riferimento… ma non c’era nulla né un albero che avesse già visto né una roccia.

Cominciò a tremare.

 Un lampo rischiarò il prato facendolo apparire quasi spettrale, dopo di che arrivò un tuono che fece strillare la saru.

 La pioggia si fece più incessante, bagnando i suoi capelli castani e rendendo l’erba scivolosa.  Un altro fulmine attraversò il cielo, goku si mise a correre terrorizzato, scivolò cadendo e sporcandosi di fango.

Gli occhi incominciarono a riempirsi di lacrime che andarono a inumidire ulteriormente il suo viso.

 Arrancò verso un albero appoggiandosi al tronco, strinse le ginocchia al petto.

 Il nodo alla gola gli impediva quasi di respirare l’unica cosa che disse era un disperato bisogno di calore e luce.

 

-         Konzen- sussurrò.

 

-         Dove sei?!-

 

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il dio biondo chiuse le imposte che per la violenza del vento sbattevano con un ritmo costante.

 

-         È tardi quando pensa di tornare quella scimmia?!-

 

Sicuramente si era perso a leggere uno dei soliti libri che tempou gli prestava, decise di andare a riprenderlo.

Uscì.

Incominciò a dirigersi verso l’ufficio del generale con passo svogliato.

 

Un lampo, un rombo, una voce – konzen dove sei?!-

 

Il dio si fermò di colpo guardando dietro di se, ma non vide altro che il corridoio malamente illuminato dalle torce appese alle pareti.

Riprese a camminare.

 

“ strano a forza di sentire tutto il giorno il richiamo di quella baka, ho pure le allucinazioni.”

 

Ma inspiegabilmente c’era qualcosa che non andava, qualcosa che gli metteva ansia.

Perso in questi pensieri passò oltre la porta dell’ufficio, fece qualche metro prima di accorgersene e tornare indietro.

Bussò; da dentro venne come sempre la voce amichevole del dio castano.

 

-         avanti!-

 

konzen entrò senza perdersi in convenevoli disse

 

-         sono venuto a riprendere la scimmia!-

 

-         giorno anche a te! Comunque se parli di goku non c’è se ne andato nel primo pomeriggio!-

 

sorrise ma la sua espressione cambiò quando vide quella preoccupata di konzen.

 

-         scommetto che tu non l’abbia più visto da questa mattina…-

 

il dio annuì,

 

-         e non so neppure dove possa essere… a voi non ha detto dove andava?-

 

-         no, io sono andato via ma lui era ancora qui, con ken-r…-

 

al generale venne un illuminazione. Gridò

 

-         KEN-REN!!!-

 

-         Si tempou?-

 

Da dietro uno scaffale spuntò la chioma rossa del soldato.

 

-         per caso sai dove è finito goku? Perché il proprietario lo vorrebbe indietro…-

 

una goccia apparve dietro la nuca del rosso

 

-         p.. perché non è ancora tornato?!- chiese tradendo la sua preoccupazione.

 

-         Da dove sarebbe dovuto tornare?- lo fulminò konzen

 

-         Mi sa che vi devo dire una cosa….-

 

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la sensibilità alle mani cominciava ad andarsene e un leggero formicolio si stava impadronendo dei suoi arti.

Ormai non tremava più, e l’immancabile fame andava ad aggravare ulteriormente la situazione.

“ fa così freddo….”

Il rumore del temporale era costante come un ruggito senza fine

“ voglio tornare a casa…. Voglio tornare da konzen!”

le lacrime ricominciarono a sgorgare al pensiero del suo tutore.

 

-------------

 

-         CHE COSA HAI FATTO??!!!- urlò un più che infuriato konzen.

 

Ken-ren fece qualche passo indietro

 

-         sì voleva sapere dove era quel posto e io ho pensato di fargli uno scherzo e…-

 

non poté continuare konzen aveva uno sguardo da medusa… pietrificante.

In quel momento il rosso sapeva che cosa passava per la mente del dio: la sua morte nel modo più atroce!

 

-         credo che la tua vendetta dovrà attendere almeno dopo che avremmo ritrovato goku…- disse tempou quasi leggendo nel pensiero di konzen.

 

-         sì… ora dimmi dove l’hai mandato!!!-

 

-         la mappa arrivava fino al grande campo dietro l’ala principale-

 

il generale sospirò guardando fuori il brutto tempo non accennava a calmarsi.

 

-         se davvero è la sarà meglio sbrigarsi…-

 

-         già…- rispose konzen non potendo ignorare la preoccupazione via via crescente.

 

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nel grande prato lo scroscio della pioggia misto ai tuoni rendeva quasi impossibile udire qualsiasi altra cosa.

 Una figura minuta si guardava intorno intorpidita.

 

“e se konzen non riuscisse più a trovarmi? Che cosa succederebbe?”

“che domanda sciocca konzen non è il tipo da disperarsi…

 

la paura e la angoscia crebbero a dismisura.

Goku si tirò in piedi incominciando a correre alla cieca urlando con quanto fiato aveva

 

-         KONZEN!!! KONZEN AIUTAMI!!!-

 

--------------

 

“ ma dove può essere?!”

 

il biondo dio era arrivato al campo menzionato da ken ren, i lunghi capelli d’oro si bagnarono e fastidiose ciocche gli si appiccicavano sulla fronte.

 

-         GOKU DOVE SEI?!-

 

Dovette riconoscere che era alquanto spaventoso per un bambino ritrovarsi da solo in mezzo al nulla e con un tempo del genere.

 

-         GOKU RISPONDIMI!!!-

 

L’eretico correva, non sapeva più cosa fare, non vedeva vie di uscita da quella situazione

 

-         goku….-

 

“ chi mi chiama? Sei tu konzen?”

 

non sapeva se crederci eppure quella voce sembrava proprio la sua…

 

-GOKU!!!-

 

sì era proprio la sua e lo stava chiamando per nome!

 

-         SONO QUI KONZEN!!!- urlò il ragazzino.

 

Il biondo sentì la sua voce e si diresse verso il punto da cui sembrava provenire.

Poco più in là vide la figura della saru impalata.

Goku si girò, appena lo vide gli corse incontro abbracciandolo alla vita mentre altre lacrime cominciavano a scendere dagli occhi lucidi e arrossati.

 

-         konzen mi dispiace tanto!!! Non sapevo più dove andare mi sono perso e poi…-

 

-         non è il momento di spiegazioni. Quelle me le darai una volta rientrati!-

 

il dio prese goku in braccio incamminandosi verso il palazzo.

 

“ come sto bene ora…” pensò goku guardando le ciocche dei capelli di konzen muoversi al ritmo dell’andatura.

 

Il bimbo strinse le braccia intorno al collo esile del tutore.

 

-         konzen…-

 

il ragazzo non sembrava infastidito da quel gesto di affetto.

 

-         mi spiace non ho trovato il tuo regalo… ma non andrò mai più via da te!-

 

-         che regalo?!-

 

ma goku non rispose, konzen abbassò lo sguardo, sorrise.

 

-         vorrà dire che me lo dirai quando ti sarai svegliato-

 

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il dio riattraversò i grandi corridoi, aprì la porta dell’alloggio e si diresse verso la sua camera.

Qui adagiò goku sul letto, appena gli staccò le braccia dal proprio collo il bambino cambiò espressione da rasserenata a dispiaciuta.

Pian piano aprì gli occhi.

 

-         ciao konzen- disse sorridendo.

 

-         Forza togliti quei vestiti sporchi e vai a lavarti!- gli ordinò

 

Questa volta la saru non fece motto e si diresse verso il bagno.

Qualche minuto dopo tornò in camera del tutore infagottato nel suo pigiamino.

 

-         che c’è?! Ti ho già detto che le spiegazioni le rimandiamo a domattina è troppo tardi!-

gli disse spostando lo sguardo da sopra il giornale che stava leggendo coricato nel letto.

 

-         non… non è che posso dormire con te per stanotte?- chiese speranzoso.

 

Konzen stava per chiedergli il motivo quando un tuono rimbombò per tutta la camera.

In un attimo rannicchiato di fianco a lui c’era goku.

 

-         ehi scimmia chi ti ha dato il permesso?-

 

ma il bimbo lo guardò con aria supplicante.

 

-         tsk moccioso! Fa come ti pare!-

 

chiuse il giornale, lo appoggiò sul comodino e si sistemò sotto le coperte guardando il soffitto.

Sentì due braccine stringersi intorno al suo.

 

-         che…-

 

si bloccò, goku non era sveglio si era addormentato nel giro di due secondi.

 

 Konzen sbuffò.

 

- idiota…- e anche lui si addormentò serenamente.   

 

-------------

 

“ che stupida scimmia!” pensò il pomeriggio seguente mentre ripensava alle spiegazioni dategli da goku sul fantomatico regalo.  

“ cercare una stella cadente da darmi…” gli sfuggì un risolino all’idea di cosa possa passare per la mente ai bambini.

La mattina appena sveglio aveva lasciato goku tranquillo a riposare nel suo letto ed era

andato a fare una visitina “amichevole” al caro ken-ren, poco dopo era uscito da lì con il fiato corto e accompagnato da lamenti (di ken-ren) e risate (di tempou).

I suoi pensieri furono interrotti di nuovo dal bussare alla porta del suo ufficio.

 

- avanti-

 

la porta si aprì e ne entrò goku con le mani nascoste dietro la schiena.

 

-         che vuoi scimmia?!-

 

il bimbo mise il broncio

 

-         non trattarmi così se no non ti do il regalo!!!-

 

konzen sospirò e visto che goku non proseguiva intuì di dovergli chiedere cosa fosse.

 

-         che cos’è?-

 

sul viso del ragazzino si dipinse un enorme sorriso, si avvicinò piano alla grande scrivania e appoggiò sopra i documenti del tutore un disegno che ritraeva una stella cadere dal cielo.

 

-         mi ha aiutato lo zietto ten, mi avrebbe aiutato anche il fratellino ma ha detto che di stelle ne aveva viste già troppe la sera prima…- aggiunse pensieroso.

 

 Poi guardò konzen.

Non riusciva a capire se lo gradiva oppure no, così aggiunse.

 

-         Adesso puoi esprimere il tuo desiderio!!!-

 

Konzen guardò il disegno poi goku, anche sul suo viso apparve un sorriso che lasciò spiazzato il ragazzino.

 

-         non ne ho bisogno perché si è già avverato…-

 

-         ti voglio bene-

 

FINE

 

Commenti: scusare ci ho impiegato anni a metterla a posto perchè prima faceva proprio schifo! ^^" Sorry!

 

  
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