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Autore: xXx_Lady_Dark_xXx    27/07/2010    2 recensioni
Lettera alla mia migliore amica, scritta in un momento di sconforto. Mary ti voglio bene. Con tutto il mio affetto, Stefy.
Genere: Generale, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Mary,
ti scrivo questa lettera con un motivo non preciso, ma che comunque è qualcosa che sento di fare.
Vorrei dirti che sono addolorata per la perdita di tua nonna, in un certo senso era come se fosse anche un po' la mia.
Era una persona davvero unica; ricordo ancora quando ballava seduta sulla sedia, quando ci cantava quelle canzoni della sua giovinezza – che non l'ha mai abbandonata - che a volte ci facevano ridere, o quando con il suo bastone tentava di colpirci scherzosamente o per il semplice motivo che la facevamo arrabbiare.
Con il tempo tutto questo non è stato più possibile, e potevamo soltanto parlarle – guardandola sulla sua sedia o nel suo letto -, e il più delle volte la guardavamo riposare.
Adesso che non c'è più, io non posso sapere come tu ti senta, non posso provare e comprendere il tuo stesso dolore, perchè io non so cosa voglia dire la perdita di un mio familiare; certo, quando è morto mio nonno qualche giorno prima di Natale – anche se non l'ho mai conosciuto – piangevo, e piangevo per il dolore e per la sofferenza che mia madre provava. Poi ho smesso, e ho deciso di essere forte per lei, per farle superare quel brutto momento d'angoscia. Tu adesso devi cercare di fare la stessa cosa per tua madre, - il dolore per lei è più forte avendo perso sua madre anche se non lo lascia trapelare e soffre in silenzio, - ed è per questo motivo che tu devi confortarla, infondendole coraggio. Sii forte.
La vita purtroppo va avanti, - anche se per voi sembra essersi fermata – va avanti per tutti.
Conserverò – e conserverete – per sempre nel cuore la sua immagine, la sua vitalità, il suo essere speciale a modo suo, la sua bontà, la sua allegria; tutto di lei conserveremo. 
Avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori.
Aveva una voglia inarrestabile di vivere, - che si è fermata il giorno del suo novantesimo compleanno, - molti dicono che abbia smesso di soffrire, e non posso far altro che dargli ragione.
Lei adesso è lassù da qualche parte, e sono sicura che vi proteggerà e che vi aiuterà sempre.
Lei, in altri tempi come Alison ed Hete avrebbe illuminato l'Egitto di luce divina con quel suo viso – anche se con i segni che le ha lasciato il tempo – raggiante, puro ma soprattutto vero.
Mi è dispiaciuto moltissimo non essere stata presente al funerale, avrei tanto voluto esserci per poterla salutare un ultima volta. Purtroppo il fato – o dovrei dire il sonno – si è messo contro me e Viviana impedendoci di essere presenti. Ci eravamo organizzate entrambe per andare insieme il giorno prima. Lei rimasta a trascorrere la nottata da te non è riuscita a chiudere occhio, e di conseguenza quando con la mattinata è salita è crollata. Ricordandomi di non aver lavato i pantaloni, alzandomi alle cinque del mattino per lavare a mano i pantaloni che dovevo indossare, subito dopo averli stesi sono tornata a letto sprofondando nuovamente tra le braccia di Morfeo. 
Dormendo in attesa di una sua chiamata – che tra l'altro non è mai arrivata – mi sono ritrovata ad alzarmi quasi all'ora di pranzo – come accade sempre del resto – furente.
Avevo i nervi a fior di pelle, credevo che la vena del collo potesse scoppiarmi da un momento all'altro. Nel pomeriggio è salita Viviana accompagnata da Sabrina e mi ha detto quel che era successo. Inutile dire che ho passato il tempo nella stanza da pranzo a piangere con le canzoni di Tiziano Ferro e Alessandra Amoroso, ma in particolar modo con Loredana Errore “Ragazza occhi cielo”, per il semplice fatto che mi ricordasse tua nonna – visto che per me aveva gli occhi del colore del cielo.
Subito dopo mangiato – dopo aver parlato un po' – io e Vivy abbiamo deciso di scendere da te per darti un po' di compagnia, ma vedendoti da fuori con i tuoi cugini ci è sembrato inopportuno.
Ed è per questo motivo che siamo salite a casa sua guardandoti dal balcone, ci sei sembrata distante, distaccata nei nostri confronti, come se ce l'avessi con noi. Ci sono rimasta male, ho pensato subito al peggio, perfino adesso ci sono un sacco di pensieri e domande che continuano a non avere nessuna risposta che mi passano per la mente.
So che tutto questo dovrei dirtelo di persona, ma non sono brava con le parole, scrivendo mi viene più semplice esprimermi, so che ti sembrerà sciocco ma è così.
Qualunque cosa ho fatto, o pensi che io abbia fatto, mi piacerebbe che me ne parlassi apertamente. La base di un buon rapporto d'amicizia si basa sulla sincerità e sul dialogo a mio parere. 
Mi piacerebbe che tu ne parlassi con me, che ti confidassi, che tu mi esprima ciò che senti, ciò che ti turba, vorrei che mi considerassi un'amica degna di tutto ciò.
Forse non lo sono, - forse non lo sarò mai - ma ci spero, la speranza è l'ultima a morire.
So di non essere stata sempre l'amica che hai sempre voluto, l'amica che desideri avere al tuo fianco, l'amica con cui condividere tutto nel bene e nel male; ma sono sempre tua amica, vorrei che un giorno tu potessi considerarmi realmente tale e vorrei che tu potessi ritenermi abbastanza degna per fare tutto questo.
Non sono quel genere di persona che parla sempre di sé, non mi è mai piaciuto, ma sono una che sa ascoltare. Tengo sempre tutto dentro, vorrei poter esternare tutto ma non ci riesco. Forse tu hai il mio stesso problema, ma solo perchè io non riesco non vuol dire che non ci riesca anche tu. Provaci.
Io non ti considero solo una mia amica, tu per me sei la mia MIGLIORE amica. Il bene che ti voglio non finirà mai di cessare, neanche fra un milione di anni. Il bene che ti voglio è sincero, vero.
Ti vorrò un bene infinito per tutta la vita, e se fossi un immortale te ne vorrei per l'eternità.
Tu per me sei speciale, sei la sorella che ho sempre voluto. Non abbiamo lo stesso sangue, - in realtà come mi dicono spesso non ho nemmeno lo stesso sangue di Sabrina e Denise - , ma per me sei mia sorella.
Una sorella che vorrei che capisse che io ci sono, ci sono sempre stata e sempre ci sarò per lei.
Se hai bisogno chiama, perchè niente mi farebbe più piacere che trascorrere il mio tempo con te, anche in un momento come questo. Mi piacerebbe anche solo poterti stare vicina, in silenzio.
In questi giorni sembra che la mia presenza ti irriti, che ti infastidisca, per questo ho paura di presentarmi alla tua porta. So che dovrei essere io a scendere, a starti vicina. 
Ma contro la tua volontà non posso, non senza il tuo consenso; non ce la faccio.
Mi sentirei - e mi sento - un intrusa nella tua vita. 
Non so perchè, ma sento che è così, sento che tu non voglia che io faccia parte della tua vita. Come se questi 16 anni per te non valessero - e non sono valsi - mai niente.
Forse mi faccio troppe paranoie, chi lo sa... 
Spero che tu mi capisca, e che cercherai di comprendere le mie parole e le mie paure.

Ps: Avevo pensato di scrivere in cartaceo il tutto, ma con la mia pessima calligrafia non mi è sembrato il caso. 


Un caloroso abbraccio e tantissimi baci,
Ricorda, ti voglio bene.
Stefy.

   
 
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