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Autore: Gondolin    27/08/2010    1 recensioni
[ American Idol: Adam Lambert/Kris Allen (slash appena accennato), Allison Iraheta ]
In un futuro imprecisato, Kris è un architetto di onde sonore. Quando suo fratello lo porta in una sorta di parco divertimenti, si ritrova suo malgrado a seguire un Bianconiglio misterioso che lo trascinerà molto più in profondità del previsto...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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#3. Desiderio Svelato

 

Disco rodeo

In my kaleidoscope

Cleopatra knows

What's down the rabbit hole

 

“Lui fa musica in una maniera... selvaggia. Io... non riesco a spiegare”.

Daniel rise senza capire. “Certo che per essere uno che odiava quel genere di divertimenti ti sei appassionato davvero tanto. “Se vuoi ci torniamo. Potresti portare anche Katy stavolta”.

Kris ebbe una fitta di gelosia all'idea di condividere quel mondo segreto con Katy. Le voleva bene, un bene immenso e se aveva trovato la forza di non cedere subito alle lusinghe del mondo in fondo al pozzo, di non restare lì in mezzo ai pericoli, era stato per lei. Ma mostrarlo no, non sarebbe stato possibile. Anzi, probabilmente lei non avrebbe visto nulla, si sarebbe persa in una fantasia sua come era successo a Daniel, che pure era suo fratello. In ogni caso, portarla lì, dove c'era Adam, gli sembrava oltremodo sbagliato, sbagliatissimo, e in un certo qual modo imbarazzante, come invitare un'amante a un matrimonio.

“No”, si disse, “no, Kris vecchio mio qui c'è qualcosa di sbagliato. Come un'amante a un matrimonio? Ma da dove ti vengono certe frasi? Lei è tua moglie, non un'amante!”, tentò di redarguirsi severamente, ma tutto quello che ne ottenne fu un misero perdersi nel ricordo di Adam. Quel maledetto, l'aveva stregato! Aveva detto bene, avrebbe dovuto chiamarsi Eva, e... “Ma chi voglio prendere in giro? Sono stato io lo sciocco a cadere laggiù. Ed ora? Ora non riesco a non ripensarci. Come farò a restare in questo mondo tutta la vita? È così che succede a tutti quelli che poi iniziano a drogarsi o a farsi fare collegamenti illegali, biochip e storie varie? Vedono un posto troppo bello per essere vero e poi vogliono tornarci? Ma a me non interessava poi così tanto il posto. Posso permettermi un viaggio in campagna, se voglio. E allora...? Kris Allen, sei un emerito cretino, ecco cosa. Sei un emerito cretino, e se ti sei innamorato di quell'Adam lo sei ancora di più”.

Si morse il labbro inferiore per non scoppiare a piangere di fronte a suo fratello. “Io vado”.

“Ma... Kris, tutto bene? Stavamo parlando, poi ti sei perso nel tuo mondo, e...”

“Sì, sì, sto bene. Ciao”.

Non poteva essersi innamorato di nessuno. Non poteva perché aveva già Katy, la sua piccola, dolce e meravigliosa Katy. Meravigliosa. Quell'aggettivo gli ricordò Alice nel Paese delle Meraviglie, e gli sfuggì un sorriso amaro. E soprattutto non poteva essersi innamorato di uno che non sapeva nemmeno se era reale o frutto delle luci di un carrozzone, un'allucinazione da psychocyrcus.

 

(Who are you?)

(Who are you?)

(Who are you?)

Who, Who, who are you?

(Who are you?)

Who, Who, who, who are you?

(Who are you?)

(Who are you?)

 

Il pensiero di Katy gli aveva messo una fretta improvvisa. Uscì e si lasciò cadere nell'auto, digitando in fretta le coordinate di casa: non aveva nessuna voglia di guidare, anche se di solito gli piaceva, lo aiutava a distendere i nervi. Si addormentò immediatamente, risvegliandosi dopo un'eternità -o almeno così gli parve a causa del sonno agitato e dei sogni confusi- sulla soglia di casa con gli occhi impastati di sonno che faticavano a mettere a fuoco.

Era piuttosto tardi e quasi sicuramente Katy stava dormendo, ma Kris sentiva l'assoluto bisogno di vederla, ti sfiorarla, di aggrapparsi a lei, la sua realtà. Entrò trafelato nella loro camera da letto quasi sbattendo la porta per l'agitazione.

Katy però non si accorse di nulla. Non si mosse nel sonno, non dette alcun segno di vita, e Kris le si avvicinò piano, il cuore che gli martellava contro la gola, nelle orecchie, nei polsi. Ma fu con gesti calmi, dolci, che le sistemò il lenzuolo sulle spalle nude e le sfiorò la fronte fresca. Era bella, Katy, ma gli parve immensamente, irraggiungibilmente lontana nella pace del sonno. Sarebbe mai riuscito a dormire di nuovo così, con lei, accanto a lei, in quella pace? Non ora, di cero.

Infilò una mano nella tasca del giubbotto e ne trasse la piuma. Come aveva detto Adam, ora risplendeva di un'infinità di colori. Era come osservare gocce di vernice sciogliersi in un'acqua brillante, come guardare il sole senza lenti, come affondare un dito in uno dei vecchi schermi a cristalli liquidi e vedere le immagini distorcersi intorno all'avvallamento. Kris si sentì stringere il cuore alla vista di quella bellezza. Così bizzarra, così pericolosa. Non poteva rinunciarvi. Non subito, almeno.

Decise: sarebbe tornato allo psychocyrcus un'ultima volta. Solo per rivedere la magia, per riascoltare il canto del Bianconiglio e la risata della Cappellaia. Avrebbe fatto poi la sua scelta. Forse poi sarebbe tornato al suo mondo quieto, si disse senza crederci davvero.

Posò la piuma sul comodino, come un dono o un messaggio. Certo, Katy non poteva sapere da dove venisse, ma Kris pensò che fosse giusto, in qualche strano modo, che lei la tenesse. Le baciò una mano, abbandonata sul cuscino accanto al volto, e le sorrise.

Poi uscì di casa.

  
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