NdA:
Sto cercando di scrivere un prologo alla storia "Le cose non vanno mai come
credi", però ho problemi col computer e non so se dovrò formattarlo, per
cui, per ora vi posto il primo capitolo.
Non
so quando riuscirò a postare il secondo o il terzo o il quarto o quanti ce ne
saranno. Per ora ho scritto solo questo e non andrò avanti fino a che il pc non
mi torna apposto, visto che, se me lo formattano perderò tutto.
Titolo
fic: Torna da me
Titolo
capito: Naze?
Traduzione
capitolo: Perchè?
Erano
passati mesi dall'ultimo bacio che ci eravamo dati, quanto mi mancavano i suoi
occhi, i suoi sorrisi, la sua voce.
Era
da molto che non la vedevo.
Kagome
era tornata nella sua epoca. Mi aveva lasciato qui, da solo.
Tutti
i giorni andavo davanti al pozzo, l'aspettavo, aspettavo che tornasse.
Naraku
era morto e la sfera era nelle mie mani.
Per
un esame era dovuta andare via... durante la sua assenza
Non
sapevo cosa fare.
Il
mio desiderio l'avevo esaudito, ma il pozzo non funzionava più.
Kagome,
dove sei? Cosa fai? Mi starai pensando? Ti sei dimenticata di me?
Volevo
vederla.
Ogni
notte, quando riuscivo ad addormentarmi, la sognavo.
Sognavo
di poterla riabbracciare, di poterla baciare, di poterla coccolare come facevamo
in passato.
Ma
il passato non è il presente, e questo ogni giorno si tramutava in futuro, un
futuro dove lei non c’era. Dove lei non era vicino a me a tenermi la mano.
Apro
lentamente il palmo della mano, era lì, la piccola Shikon, me la ricordava e più
la ricordavo e più soffrivo.
“Inuyasha…”
Lentamente
mi volto all’indietro, verso una voce familiare. Una voce fredda e distaccata.
“Perché
resti lì? Lei non tornerà più…” Sembrava quasi che fosse contenta,
forse lo era davvero.
“Sei
stata tu?”
“No…
è stata la sfera. Allontanati dal passato, ora potremmo fare la vita che
avremmo voluto, ormai, più di cinquanta anni fa no?!” Le sue parole mi
fecero venire un brivido
“Dovrei
dimenticarmi di lei? Di Kagome? Della persona che amo più di tutto e di
tutti?”
“Il
destino ti è avverso Inuyasha, ma puoi sempre avere me. Il tuo primo amore!”
“Tu
sei morta, sei solo un corpo creato da una strega. Non sei Kikyou, da quando sei
tornata… non lo sei mai stata!”
Lentamente
si avvicina a me e mi accarezza la guancia con la mano, la scosto velocemente.
“Non
prenderai mai il suo posto!!!” Le urlo, ormai disperato
“Quella
ragazzina è la mia reincarnazione, praticamente sono io!” Mi risponde a
tono cambiando espressione del viso, da fredda a infuriata
“No…
sarà pure la tua reincarnazione, ma lei è diversa da te!”
“Ne
sei sicuro?”
“Certo…”
“Bene…
finchè non cambierai idea, io me ne andrò in giro… appena capisci di
amarmi… torna da me, vieni a cercarmi!” Lievemente mi sorride. Kagome è
la reincarnazione di Kikyou, eppure sono così diverse…
La
miko si allontana a passo lento e prima di sparire tra gli alberi della foresta
si gira verso di me per guardarmi.
Kikyou
mi dispiace, ma tu non sei lei!
Mi volto nuovamente verso il pozzo, il piccolo Shippou piangeva guardando al suo interno “Perché? Perché se ne è andata? Avete litigato?”
"No..." Rispondo triste guardando a terra "La Shikon, quando si è unita e tutti i pezzi si sono ricongiunti, ha chiuso definitivamente il pozzo."
"Non è giusto... Kagome... non la rivedremo più?" domanda il piccolino con le lacrime agli occhi ed alzando il viso verso i miei occhi.
"La
rivedremo, riuscirò a riportarla qui, ci riuscirò vedrai!" Dico sicuro
di me sedendomi vicino al pozzo.