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Autore: Neko    19/09/2010    3 recensioni
Naruto ha trovato una famiglia che lo ha accolto a braccia aperte sin dalla nascita, nonostante la sua condizione di Jinchurichi. Ma qualcosa lo spingerà a scappare e a crearsi una nuova "famiglia"
Genere: Avventura, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jiraya, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Cap 17 : Jinchuuriki riuniti

 

Passarono diversi mesi e la calma sembrava essere tornata nel paese del fuoco, ma era solo apparenza e questo era ben chiaro all’hokage e chiunque sapesse dell’Akatsuki.

Nell’ultimo periodo però sia Tsunade che Naruto, ricevettero diverse missive, che li informarono della cattura di numerosi bijuu.

Sei in totale.

Entrambi erano molto preoccupati.

Naruto cercava di fingere che tutto andasse bene, ma i messaggi che riceveva dai suoi amici dell’organizzazione, non erano molto confortanti. Il fatto che già sei dei demoni codati erano stati catturati, faceva temere il ragazzo per la sua incolumità e per quella dei suoi amici.

Tsunade invece era preoccupato per il figlio e per l’intero villaggio. Sapeva che Naruto nell’Akatsuki aveva degli alleati, ma i membri che gli erano contro, non le presagivano niente di buono.

In circolazione erano rimasti il Kyuubi, l’Hachibi e lo Shikaku e i tre paesi che li costudivano, avrebbero dovuto collaborare affinchè non accadesse niente ai loro jinchuuriki.

Tsunade chiese di fare in modo di riunire tutte e tre le forze portanti sotto la protezione di un unico villaggio, dove avrebbero potuto aver maggior garanzie di sicurezza, dato che l’Akatsuki avrebbe trovato difficoltoso combattere con tre jinchuuriki contemporaneamente, più i vari ninja che avrebbero messo a repentaglio le loro vite pur di proteggere i tre.

Il raikage non fu d’accordo con l’iniziativa di Tsunade, dato che riteneva che il fratello, l’otto code, fosse benissimo in grado di difendersi da solo e che il suo villaggio bastava per annientare tutte le minacce che si sarebbero messe contro suo fratello.

L’hokage provò a convincerlo di non sottovalutare il nemico. Da quello che Naruto le raccontava, l’Akatsuki nascondeva molto di più di quello che aveva fatto sapere nei loro fugaci incontri nelle varie missioni. Inoltre, il fatto che non si avevano informazioni su alcuni di loro, rendeva ancor più pericolosa la situazione.

Il raikage rimase fermo sulla sua posizione, ma Tsunade non si arrese. Sapeva che  l’otto code era un jinchuuriki in gamba e quindi la sua assenza, avrebbe garantito meno protezione per gli altri due Jinchuuriki, ma fece la sua proposta anche al Kazekage. Esso fu d’accordo, ma non si volle prendere la responsabilità di quanto sarebbe accaduto se i due bijuu fossero stati catturati.

Tsunade non disdegnò l’idea di dover ospitare a Konoha il secondo Jinchuuriki, dato che così non avrebbe dovuto perder di vista il figlio, ma gli dispiaceva il fatto che il Kazekage, l’avesse appoggiata solo per togliersi dai piedi un problema. Infatti, lo Shukaku, nonché “figlio” del capo villaggio, era alquanto pericoloso e impossibile da eliminare.

Il ragazzo aveva la stessa età di Naruto e non poteva credere che un ragazzo potesse compiere le atrocità che il Kazekage le aveva descritto in una sua lettera.

 

Naruto e Sakura stavano tornando alle proprie abitazioni, dopo essersi abbuffati all’Ichiraku ramen.

“Sai, comincio ad adorare quel posto. Il ramen è buonissimo. Comunico ufficialmente che è il mio piatto preferito!”

Sakura rise “Quando eri all’akatsuki cosa mangiavate?”

“Per di più cibi precotti. Nessuno sapeva cucinare…forse Konan sapeva fare qual cosina, dato che una volta lo beccata preparere qualcosa per Pain, ma non c’era un bel legame tra lei e il mio gruppo, quindi dovevamo arrangiarci. Se poi metti in questione che la spesa la dovevo fare io, in quanto non ricercato da tutto il mondo, puoi solo immaginare cosa compravo!” disse Naruto divertito. “Ogni singola cosa che mi capitava sotto il naso pur di fare in fretta. Odiavo svolgere quella mansione. Quindi le volte in cui si mangiava decentemente erano poche!”

“Più che una banda di criminali, l’akatsuki sembra quasi una normale famiglia!” disse Sakura divertita.

Bhe per certi aspetti lo è…ovviamente quando non vanno in giro a uccidere qualcuno!”

Sakura si rabbugliò “Senti Naruto. A te è mai capitato di dover uccidere qualcuno per un loro ordine?”

Naruto la guardò sorpreso della domanda. Scosse la testa “No,  ne ho visti uccidere molti però, a volte anche in modo alquanto crudele!”

Sakura sgranò gli occhi per la leggerezza con cui l’aveva detto.

Il ragazzo non ci aveva fatto caso, era talmente abituato a vedere omicidi, che gli sembrava quasi una cosa normale.

 

Continuarono a camminare, quando sentirono delle voci conosciute e sentendo un po’ di caos decisero di andare a dare un’occhiata.

“Ehi Shikamaru, cosa succede?” chiese il biondo raggiungendo l’amico, che era alquanto seccato.

Chouji si è scontrato per caso con quel tizio e ora non vuole lasciarlo andare!” disse il Nara, indicando un tipo vestito di nero con un trucco pesante in faccia e una marionetta dietro la schiena.

Non era solo, accanto a lui si trovava anche una ragazza da quattro codini biondi.

“Dai Kankuro, non perdere tempo con quel grassone. Lascialo andare, voglio andare a farmi un bagno rinfrescante!” disse la ragazza.

“Accidenti a te Temari. Questo moccioso mi è venuto addosso e deve pagare!” disse Kankuro spingendo a terra Chouji.

Naruto si avvicinò al compagno tranquillamente “Ehi, ti sei visto allo specchio stamattina? Sei tutto sporco in faccia!” disse  guardandolo negli occhi.

“Babbeo è trucco!” disse Temari innervosita.

“Oh scusa, non credevo che il tuo amico avessi certe tendenze, o dovrei dire amica?” disse bleffandosi di lui sogghignando.

Kankuro lo afferrò per la tuta, alzandolo da terra.

“Come ti permetti moccioso!”

“Mi permetto, come tu ti permetti  di fare il bullo con i miei amici!” disse per niente intimorito dalla situazione.

bhe direi che mi divertirò di più a giocare con te!” disse Kankuro ghignando.

“Che schifo! Sai parlare senza sputare? Sai, mi sono giò fatto la doccia stamattina!” disse  Naruto, facendo arrabbiare maggiormente Kankuro, il quale caricò un pugno per  colpirlo.

“Fermati Kankuro!” disse una voce proveniente da un albero.

Il ragazzo si gelò sul posto e lentamente voltò lo sguardo  guardando il fratello minore.

Gaara” disse con voce tremante.

Il ragazzo dai capelli rossi, con una grossa giara sulle spalle, scese dal suo nascondiglio, mostrandosi ai presenti.

Tutti, tranne Naruto, sussultarono a vedere lo sguardo gelido e carico d’odio del ragazzo.

“Se pensi che fissandomi in quel modo, tu mi faccia paura, hai scelto la persona sbagliata!” disse Naruto.

Kankuro fece un passo avanti e disse “Tu moccioso, non ti conviene giocare con il fuoco. Tu non sai chi hai davanti!”

“Nemmeno voi! Quindi state attenti a quello che fate.” Disse minaccioso, fissando Gaara per poi sospirare “Non sono io che ho cominciato a fare il prepotente e non ho nessun interesse a continuare a perdere tempo con voi!” disse girandosi e raggiungendo i suoi amici “Quindi se non vi dispiace noi ce ne andiamo!”

Naruto, i tuoi piedi!” disse Sakura spaventata.

Il ragazzo abbassò lo sguardo, per vedere della sabbia circondarlo lentamente.

“Interessante. Controlli la sabbia!” disse Naruto voltando il capo verso Gaara.

Gaara calmati!” disse Temari impaurita “Lascia perdere quel moccioso, non ne vale la pena!”

“Taci. Ho voglia di uccidere e se non lui, sceglierò te!” disse il ragazzo gelando con uno sguardo la sorella.

“Ehi, calma” disse Chouji muovendo le mani “Ci siamo solo scontrati, che bisogno c’è di arrivare ad uccidere” disse Chouji preoccupato, vedendo che la sabbia aveva quasi interamente ricoperto Naruto.

Shikamaru provò ad attuare la sua tecnica dell’imprigionamento dell’ombra, ma Gaara era ancora sotto l’ombra dell’albero, facendo sì che la sua ombra fosse irraggiungibile.

“Accidenti, non posso fare niente!” disse il Nara mordendosi il labbro.

Naruto!” gridò Sakura cercando di liberare l’amico dalla sabbia.

Il ragazzo sorrise “Non vi preoccupate. Non mi farà assolutamente niente!” disse prima di venire completamente inghiottito dalla sabbia.

Gaara guardò con aria indifferente il corpo intrappolato del biondo e cominciando a stringere il pugno disse “Funerale del deserto!”

Kaknguro e Temari girarono la testa per non osservare la terribile scena che si sarebbe susseguita, a causa della tecnica attuata dal fratello.

“Funerale del deserto!” ripetè Gaara, stringendo nuovamente il pugno.

“Cosa succede?” chiese Kankuro.

Il rosso allentò la presa e richiamò a sé la sabbia.

Naruto, tutto bene?” chiese Sakura, prima di notare che il compagno era completamente avvolto dal chakra del Kyuubi.

“Ma che diavolo…”cominciò Shikamaru sorpreso da quello che gli comparve davanti gli occhi.

Naruto aveva gli occhi rossi, i graffi delle guance inspessiti, i canini allungati e uno sguardo cattivo.

“Doveva forse succedere qualcosa?” chiese Naruto a Gaara sogghignando, il quale non si era scomposto a vederlo in quelle condizioni.

“Chi è quello? Un mostro?” dissero Temari e Kankuro all’unisono, beccandosi un occhiataccia sia dal fratello che dal biondo.

“Ripetetelo ancora un volta e vi faccio fuori!” disse Naruto, il quale, a causa del potere che aveva richiamato a se, aveva cambiato nuovamente personalità.

Naruto in una mossa veloce, lanciò uno shuriken verso Gaara, il quale non venne minimamente scalfito grazie alla sua barriera di sabbia.

Il biondo sorrise “Interessante, sarebbe divertente lottare contro di te... Gaara!” disse per tornare alle sue sembianze normali “Ma direi che uno scontro tra due jinchuuriki creerebbe non pochi danni!”

“Sai quanto me ne importa. Per me questo villaggio è solo un luogo pieno di gente da uccidere!” disse incrociando le braccia.

“Wow, carattere difficile il tuo! Indovino, infanzia difficile e odio costante da parte di tutti. Giusto?”  disse Naruto avvicinandosi a lui e fissandolo negli occhi.

Gaara non si scompose “A quanto pare tu no!” disse spostando il suo sguardo verso gli amici del biondo.

Naruto scrollò le spalle “So cosa significa sentirsi solo e odiato da tutti, ma io ho trovato persone che mi hanno voluto bene e che nonostante la mia condizione, non mi hanno visto come un mostro da eliminare!” disse, guardando principalmente Kankuro e Temari.

I ragazzi si sentirono interpellati e non ebbero coraggio di sostenere il suo sguardo.

“Non mi interessa avere amici!” disse Gaara.

“Si, è più semplice odiare e sterminare chiunque ti capiti a tiro. L’ho pensato molte volte. Ma se vuoi qualcosa di più dalla vita, questo tuo atteggiamento non ti è di aiuto!” gli disse Naruto.

Gaara si girò “Non conosco altri modi di vivere. L’unico modo che ho di sentirmi vivo, è appropriarmi della vita di qualcun altro!” disse facendo sussultare i presenti.

“Oh bhe, allora buon divertimento. Vedi solo di non uccidere i miei amici, se no è la volta buona che sarai tu a morire!” disse Naruto voltandosi di spalle anch’esso.

 

Quando i due gruppi si separarono, nessuno dei due fiatò per lungo tempo.

“Ragazzi, evitate quanto più potete quel tizio dai capelli rossi, mi sono spiegato?” disse Naruto serio.

Chouji annuì “Io non ho capito molto di quanto accaduto!”

“è successo che Naruto e quel tizio, sono due Jinchuuriki!” disse Shikamaru con aria annoiata.

“Non sembra preoccuparti!” disse Naruto sorpreso.

“Basta che la tua cara volpe, non mi venga a mordere e possiamo essere ottimi amici!” disse il Nara con un sorriso abozzato.

“Non sai quanto vorrei che anche la gente del villaggio, la pensasse come te!” disse Naruto sospirando.

Bhe se fossi pericoloso, il villaggio sarebbe già distrutto a mio parere! Ehi, a Kyuubi non piacciono le patatine vero? Posso stare tranquillo e mangiarmele io?”

Naruto lo guardò confuso, cercando di capire se Chouji dicesse davvero o se stesse scherzando, ma vedendolo difendere il pacchetto di snack da Shikamaru, disse “Tranquillo, nessuno te le tocca!” disse sorridendo.

Sakura camminava affianco ai ragazzi, ma il suo pensiero era al trove.

“Sakura, cos’hai? Qualcosa ti preoccupa’” chiese Naruto, dopo essersi accorta del suo turbamento.

“Stavo pensado a quanto successo. Secondo te Gaara ora si divertirà ad uccidere gli abitanti di Konoha?”

Naruto sospirò “Forse. Se uccidere è la sua unica ragione di vita, difficilmente lo si riuscirà a fermare!”

“Ma dobbiamo fare qualcosa. Non possiamo permetterlo. Naruto, dobbiamo avvertire qualcuno!” disse Sakura stringendo i pugni.

Naruto scosse la testa “Calmati. Mia madre mi aveva detto del suo arrivo e che sarebbe stato un ragazzo difficile. Lo terrò d’occhio, non preoccuparti!”

Sakura sgranò gli occhi “Ma quello potrebbe fare del male anche a te!”

Naruto sorrise a trentadue denti “Non ti preoccupare. Hai visto prima no? Non ha potuto scalfirmi e io non ho potuto scalfire lui. I nostri Bijuu ci proteggono, per il solo fatto che se muoriamo noi, anche loro ci accompagnano nella tomba! Se Kyuubi si sentirà minacciato,ricorrerà al suo chakra!”

Sakura sussultò “Ma non ti ha protetto quando Sai ti ha trafitto!”

Naruto alzò la mano e col dito indice indicò un no “In realtà mi ha protetto anche in quel frangente. Il colpo di Sai avrebbe dovuto colpirmi in un  punto vitale e uccidermi quasi all’istante, invece il chakra l’ha deviato in modo tale da garantirmi la soppravivenza. La differenza tra il mio bijuu  e quello di Gaara e che se lo Shukaku, impedisce alla sua forza portante una qualsiasi ferita, Kyuubi evita solo danni mortali, ma non mi protegge da qualsiasi cosa. La tecnica di Gaara non mi avrebbe lasciato scampo e per quello ha formato una specie di barriera, ma Kyuubi non può mica essere vigile 24h su 24h, stando dietro a un ragazzino che non fa altro che ficcarsi nei guai!” disse Naruto divertito.

Sakura sorrise “Sai? Detto così sembra quasi che i bijuu siano buoni!”

“Tutti siamo buoni, se c’è un torna conto!” disse Shikamaru portandosi le mani dietro la testa “Ma dato che l’azione buona dei bijuu viene fatta proprio per proteggere se stessi, definirli buoni non è esatto, direi  egoisti!”

“E cosa volete? In fin dei conti sono sempre demoni!” disse Naruto alzando le spalle.

 

Calò la notte e tutto il villaggio era tranquillamente a dormire, ignaro che sopra le loro case, qualcuno “vegliava” sul loro sonno.

“Dormite razza di poveri ingenui, mentre io mi diverto!”

Una grossa quantità di sabbia, cominciò a volteggiare sul cielo di Konoha, pronta a colpire. Poi un lampo rosso e la minaccia si dissolve.

Naruto apparve dietro le spalle di Gaara, che si trovava sul terrazzo dell’hokage.

“Forse nel tuo villaggio eri abituato a fare stragi, ma finchè sei nel mio, cerca di startene buono o ti metto la museruola!” disse il biondo.

“Sei tremendamente fastidioso. Non sai quanta voglia avrei di ucciderti!” disse Gaara guardando Naruto con odio.

bhe dato che non puoi, che ne diresti di farci quattro chiacchiere?” cheise il biondo avvicinandosi a lui e sedendosi a terra.

Gaara osservando la luna disse “Non ho voglia di parlare con te! Voglio solo sentirmi vivo!”

“Lo sai che ci sono molti altri modi per divertirsi oltre ad uccidere? Perché non vai a ballare o al cinema o ti alleni?”

“Questo lo trovi divertente?” chiese Gaara spostando il suo sguardo sul ragazzo.

Naruto annuì “Hai mai provato a fare una di queste cose?”

Il rosso scosse la testa.

“Oh ma dai. In che mondo sei vissuto!” disse il biondo alzando un sopracciglio.

“In un mondo dove sono sempre stato disprezzato e ho sempre dovuto lottare per sopravvivere!” disse Gaara con rabbia.

Naruto lo fissò, poi con un movimento veloce di gambe, fece lo sgambetto a Gaara facendolo cadere a terra. “Scusa amico, mi stava venendo il torcicollo a furia di doverti guardare dal basso all’alto!”

Gaara ringhiò, per poi sistemarsi meglio.

“Se vuoi possiamo provare a fare una di queste cose insieme. Tranne ballare, in quel caso ci vorrebbe una ragazza!” disse Naruto divertito.

Gaara sgranò gli occhi “Tu mi stai invitando a fare qualcosa insieme? Perché?”

Naruto si rattristò “Perché so cosa provi. So cosa vuol dire non sentirsi apprezzato, sentirsi  insultare dalla gente e sentirsi dire che devi morire. So cosa si prova a sentirsi solo ogni istante della tua giornata e a desiderare la morte di tutti coloro che ti hanno fatto soffrire!”

“Tu non puoi saperlo. Non sei come me. Tu hai degli amici e dei genitori che ti amano” fece una pausa “Amore, non ha significato per me questa parola!”

“Pensi che io abbia sempre avuto tutto questo? Si, ho sempre avuto dei genitori che mi hanno sempre amato, ma…a volte non era sufficiente. Da bambino ero spesso da solo perché mio padre era in viaggio e mia madre al lavoro. Quando uscivo per poter giocare con altri bambini, venivo respinto e il villaggio se la prendeva sempre con me. Non ricordo un giorno in cui sono tornato a casa e mia madre non abbia dovuto curarmi qualche ferita. Quando poi ho scoperto di essere stato addottato…in quel frangente ho odiato tutti, genitori compresi e ho desiderato di distruggere tutto  e tutti. Però ho incontrato delle persone, che hanno visto in me qualcosa di buono, mi hanno fatto vedere che anche un mostro può essere amato. Mi hanno spinto a tornare qui, dove credetti di essere respinto anche da coloro che chiamavo mamma e papà, invece sono stato accolto a braccia aperte, mi hanno inserito in una squadra e mi sono fatti molti amici. Ancora oggi molti abitanti ce l’hanno con me e non ti nascondo la voglia che ho di prenderli a calci, ma non lo faccio e sai perché? Per amore di quelle persone. Loro amano il villaggio e i suoi abitanti e rischierebbero la vita per proteggerlo e io rispetto questa loro volontà. Un giorno un mio caro amico mi disse, se non vuoi proteggere il tuo villaggio, allora proteggi coloro che ami. Ora Gaara ti chiedo, hai qualcuno che ti sta a cuore?”

Gaara rimase silenzioso per un po’ “Avevo una persona. Ha tentato di uccidermi e per difendermi io ho ucciso lui!”

Naruto non si scompose “Qualcun altro ancora in vita?”

Gaara scosse la testa.

“I tuoi fratelli?”

“Loro mi vedono solo come un mostro!” disse Gaara freddo come il ghiaccio.

“Ok, da una prima apparenza, non sono sembrati simpatici nemmeno a me, ma hai mai provato a non minacciarli di morte? A dialogare con loro, anche solo a salutarli e chiedere loro come stavano?”

Gaara scosse la testa.

Bhe prova e vedi cosa accade. Vedrai, se fai entrare nel tuo cuore qualcuno e quel qualcuno fa entrare te nel suo cuore, basta una sola persona e la tua vita cambia. Forse non subito, avrai molti dubbi all’inizio, ma vedrai che è così! Poi se vuoi puoi essere mio amico!” disse Naruto sorridendo.

T-tuo amico?” chiese sgranando gli occhi.

Naruto annui “Chi meglio di un mostro, può capire un altro mostro? Mi sembri un tipo simpatico, dalla scorza dura, ma interessante. Poi non dimenticare che dobbiamo stare uniti in questo periodo, ora che all’Akatsuki mancano solo più i nostri bijuu. Non vorrai dargliela vinta spero?”

Gaara scosse la testa “Ovvio che no. Se provano anche solo ad avvicinarsi li ammazzo tutti!”

“Anche su sto punto dobbiamo fare un discorsetto!”

 

Passarono altre due notti a parlare. Naruto faceva di tutto pur di far desistere Gaara dall’uccidere qualcuno e col tempo, sembrava che il rosso cominciasse ad avere dei dubbi sul suo atteggiamento. Aveva anche provato ad avere un rapporto di maggiore confidenza con i fratelli, i quali rimasero notevolmente sorpresi.

Naruto invitava Gaara ad ellenarsi con lui e il suo gruppo e a causa della stanchezza, dato le notti in bianco, capitava che il biondo si addormentasse di botto durante qualche combattimento.

Nonostante questo, Naruto, sapendo che il rosso era costretto a notti insonni, stava con lui, sia perché sapeva che Gaara ne avesse bisogno, sia perché era lui stesso bisognoso di qualcuno che lo comprendesse totalmente.

Gaara si sentiva come rincuorato dalle lunghe chiacchierate con Naruto.

Un giorno Naruto decise di invitare Sakura, Sasuke e Sai ad andare a vedere un film di azione insieme a lui e a Gaara.

Il rosso aveva accettato l’invito, più che altro incuriosito dal provare nuove emozioni.

Sakura rimase un po’ sulle sue, spaventata da Gaara, mentre Sasuke si infischiava di tutto quello che gli accadeva intorno e Sai aveva rischiato più volte di farsi uccidere dal rosso, per le sue battute fuori luogo.

Il film si mostrò avvincente e Gaara non mostrando nessun sentimento in particolare, ammise che il film non era stato male, soprattutto la parte dei vari combattimenti, dove la gente moriva come niente.

Naruto scoppiò a ridere a quella confessione, affermando che il rosso era fin troppo prevedibile.

“Ehi, vi va di andare a mangiare…” iniziò Naruto, ma un uccello che si era posato sulla sua testa, lo interruppe.

“Guardate, ha un messaggio sulla zampa sinistra!” disse Sakura.

Naruto afferrò il volatile e prese il bigliettino.

La sua preoccupazione era visibile sul volto di tutti e prendendo in disparte Gaara, iniziò a leggere.

 

Pain è entrato in possesso dell’Hachibi, l’estazione comincerà fra un paio di giorni e durerà all’incirca tre giorni. Ci è giunta notizia che lo Shukaku si trova a Konoha con te. Purtroppo non possiamo più fare molto, presto probabilmente ci vedrai costretti ad attaccare il tuo villaggio.

Vai via se riesci e cerca un posto sicuro, dove puoi essere trovato difficilmente. Arrivati a questo punto difficilmente riusciremo a ritardare ancora il capo.

Stai attento.

Itachi

 

Naruto strinse con rabbia il foglietto per poi recarsi subito da Tsunade.

La donna venne messa al corrente di quanto accaduto e sul suo volto si potè leggere parecchia preoccupazione. Prese anche in considerazione l’idea di Itachi di far allontanare i due jinchuuriki dal villaggio per proteggerli, ma Naruto si oppose.

“Non se ne parla nemmeno, allontanarmi non cambierà le cose, ma le ritarderebbe solamente. Il villaggio verrebbe comunque attaccato. Voglio provare a combattere e evitare danni ingenti e niente di quello che potrei dirmi potrà farmi cambiare idea” disse Naruto determinato.

Naruto, se anche Itachi ti suggerisce di andartene, significa che Pain è molto convinto su quello che sta facendo e se è riuscito ad acciufare l’Hachibi, voi due non avete molte speranze!”

Naruto strinse i pugni “Mamma, ti ricordo che ho vissuto con Pain per quattro anni e per quanto non conosca tutti i suoi segreti, so di certo che è un ninja estremamente potente, su cui difficilmente si può sperare di uscire vivi da uno scontro con lui. Ma non permetterò mai che venga fatto del male a te e ai miei amici, senza che abbia posto resistenza. Pain non vuole solo acciuffare i bijuu, ma vuole anche divertirsi a vedere il dolore sul volto delle persone, soprattutto sugli abitanti di Konoha, il villaggio che lo ha reso quello che è!” disse Naruto facendo sussultare Tsunade.

“Se come dici tu, i suoi genitori sono stati uccisi da dei ninja di Konoha, allora sia che tu ci sia, sia che tu sia nascosto, attuerà la sua vendetta!”

“Esattamente!”

Naruto, devi dirci tutto quello che sai sul suo conto, in modo tale da poter preparare un piano di difesa!” disse Tsanade decisa.

“Come ho già detto, non so molto sui suoi poteri. So che non si fa mai vedere, ma usa dei cadaveri per muoversi e comunicare, con l’ausilio del rinnegan!”

Tsunade sussultò “Il rinnegan? Non può essere…quell’arte oculare è…è una leggenda!”

“Esiste e Itachi teme molto quell’occhio. Infatti dubito chei suoi poteri si limiti al controllo sui morti!” disse Naruto.

“Quindi con molta probabilità ci ritroveremo ad affrontare un nemico di cui non sappiamo niente!” disse Gaara intervenendo per la prima volta.

Naruto annuì “Esatto, comunque sia, non ho paura. Posso contare sul tuo aiuto Gaara?”

Il rosso lo fisso stupito. Dagli occhi del biondo poteva leggere fiducia nei suoi confronti.

Sentii qualcosa riscaldarsi all’altezza del petto e accennando un sorriso e annuendo disse “Ti coprirò le spalle!”

 

************

Tadan! Eccomi di nuovo qua. Tengo a precisare che non ho abbandonato la fanfic, sono solo un po’ a corto di idee e quindi ci metterò un po’ ad aggiornare.

Chiedo scusa per l’attesa.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Inizialmente non avevo nessuna intenzione di inserire Gaara, poi non so come, scrivendo sto capitolo è saltato fuori.

Spero che vi vada bene.

Fatemi sapere. Recensite.

Ringrazio tutti coloro che mi seguono e che hanno espresso la loro opinione. Arigatou.

Ciao

Alla prossima

Neko =^_^=

 

  
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