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Autore: Eylis    12/10/2010    1 recensioni
Dedicata a chi ha già partecipato ad uno dei miei concorsi (vedi forum EFP), a chi ne è stato incuriosito e a chi non ne ha mai sentito parlare questa raccolta vuole essere la mia "partecipazione" a tali concorsi. Troverete quindi una storia per ogni edizione uscita. Maggiori spiegazioni seguono nel primo capitolo e indice della raccolta.
[Original Concorso 01] Il Castello e... Lei - Tenebre e Sogni
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Original Concorso 01] Il Castello e... Lei - Tenebre e Sogni


4. Amea

Luce
Layna correva, correva con tutte le sue forze attraverso gli immensi saloni ed i lunghi corridoi del Castello Sepolto, perché non poteva attendere un secondo di più per parlare con Anaya. Doveva sentirla!
Arrivata nel suo angolo prediletto quasi si scaraventò sul terreno, e finalmente chiuse gli occhi.
“Layna?”
“Anaya! Adesso so tutto, Nuun mi ha raccontato! Non poteva farlo prima perché non ero ancora pronta, anche se non ho capito perché ma adesso sì! E anche perché gli ho detto di te, e gli ho chiesto delle voci, e…”
“Tesoro dolce, così ora sai?” Layna ammutolì: allora Anaya sapeva tutto? Come in risposta al suo pensiero la voce dentro di lei proseguì. “Tu sei la mia gemella di terra, io so tutto di te. Sono parte di te, come tu sei parte di me.”
“Ma allora perché io non sapevo nulla?”
“Perché non era ancora tempo.” “Io non…” Ma qualcosa la fermò. Una mano, invisibile, si posò sul suo cuore e la tranquillizzò.
“Raccontami.”
Buio




Luce
E Layna raccontò tutto quello che Nuun le aveva spiegato.
Raccontò dei grifognani, di quello che facevano ai sogni, di come curavano che il legame tra gli umani e le Amee potesse crescere forte e sano.
Raccontò di come un giorno fosse nato un legame speciale tra un’umana appena nata ed un’Amea, e di come avesse scoperto con immensa sorpresa che si stava parlando di lei, perché nella sua prima notte di vita aveva stabilito senza saperlo quel contatto. Di come i suoi genitori, intuendo inconsciamente che quel legame avrebbe rubato loro la loro bambina, avessero ingenuamente cercato di rinchiuderla agli occhi del mondo.
Raccontò di come i grifognani fossero venuti a casa sua e l’avessero portata via, uccidendo i suoi genitori, e qui la sua voce si incrinò leggermente. Non si ricordava di loro, ma qualcosa le diceva che avrebbe dovuto provare dolore per questo.
Infine, raccontò di come Nuun, incaricato di vegliare sul legame tra lei e la sua Amea, avesse deciso di accoglierla nel Castello Sepolto, seppure questo significasse portarla via dal suo mondo. Perché lui aveva capito che il destino di Layna non era un destino comune a tutti gli uomini, lei aveva di fronte a sé qualcosa di terribilmente immenso, ma l’avrebbe ottenuto solo a condizione di poter creare un legame inseparabile con la sua Amea.
Quello che Layna tenne per sé, pur senza comprenderne il motivo, era che la sua Amea era così speciale per un motivo: il grifognano le aveva infatti spiegato che solitamente le Amee erano anche chiamate Sorelle. Ma, una volta su mille, un umano poteva incontrare un’Amea nata dalla sua stessa anima, e questa Amea veniva definita anche Gemella di Terra.
Buio




Luce
“Layna, io ti amo.” La ragazza sorrise immensamente a quelle parole.
“Lo so! E adesso so anche perché! Perché noi siamo così legate da sentire la mancanza l’una dell’altra così forte, e perché fin da quando sono arrivata qui, grazie al potere della terra, ho potuto conoscerti!”
“Davvero credi che sia la terra a permetterti di sentirmi?” Perplessa Layna obbiettò.
“Non è così?”
“In realtà tu mi hai sempre sentita, anche se non te lo ricordi. La terra non ha alcun legame con un’Amea, ma evidentemente ce l’ha con te: grazie alla concretezza della terra tu riesci ad isolare i tuoi pensieri e chiuderti in te stessa, là dove risiedo io.”
“Ma allora tu sei sempre con me?” Le parve di avvertire un dolce sorriso.
“Sempre, mio cuore, sempre. Non mi separerò mai da te. Ma tu non sei sempre con me, a volte esci per stare nel tuo mondo. E allora io sono triste perché mi manchi.”
“Io… non credevo di poter essere sempre con te!” Ancora una volta quella presenza incorporea sorrise.
“Ora imparerai.”
Buio




Luce
“Vorrei tanto poterti incontrare…”
“Succederà presto, tesoro, te lo prometto. Eppure, anche se tu non ricordi, hai già realizzato questo tuo desiderio, che in fondo è sempre stato nel tuo cuore.”
“Non è possibile! E quando? Io non mi ricordo, come potrei dimenticarmi d’averti vista?” Anaya parve respirare nell’aria attorno a loro.
“Ricordi il giorno in cui sei arrivata qui?” Qualcosa dentro Layna si ruppe, come un velo squarciato, e lei ebbe un moto di assoluta sorpresa.
“Eri tu!”

Sì, era lei, ed ora ricordava quel corpo che quel giorno era apparso invisibile ai suoi occhi. Dopo aver sfiorato la sua mano tutto si era dissolto alla sua vista, aveva solo potuto osservare Nuun che trasportava con delicatezza qualcosa che lei non poteva scorgere. Ma ora capiva che in realtà il suo cuore aveva visto, e d’improvviso rammentò ogni dettaglio. Quelle mani fini, da bambina, quel volto delicato, un pigiamino giallo. Occhi di luna. Incredula ebbe la tentazione di aprire gli occhi, ma non lo fece per paura di perdere Anaya.
“Fallo, Layna, credici.” Piano allora, titubante, la ragazza socchiuse le palpebre. E di fronte a lei stava una ragazza dalle mani fini, un volto delicato, un vestito come il suo. Occhi di luna.
“Tu sei… me?”
Buio
  
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