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Autore: angiebear_chan    17/10/2010    3 recensioni
"Avrei voluto in tutti i modi darti un pezzo di quella serata. Beh, sono riuscito a regalarti il cielo"
Cosa farebbero i membri dell'Akatsuki se vivessero ai nostri giorni? Chi sarebbero i loro amici? In quanti guai potrebbero cacciarsi?... senza dubbio in moltissimi... una fantasia in cui i nostri eroi si muovono nella Grande Mela facendo ridere, creando pasticci e, si spera, facendo anche sognare ed emozionare un po'.
Dopo anni di silenzio torna la storia dell'Akatsuki a New York con una versione 2.0 di un capitolo che mi sta particolarmente a cuore: la proposta di matrimonio di Hidan.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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A.K.A.T.S.U.K.I. queste chiare lettere si possono ammirare sulla facciata di un grosso edificio in cui sono contenuti un ufficio legale, l'ufficio della task-force anti-terrorismo e l'ufficio del più famoso detective privato di tutta New York... le lettere sono la sigla delle iniziali dei fondatori della società, tre fratelli i cui nomi però sono andati perduti insieme alla possibilità di dare un senso al nome dell'edificio...

 

 

 

CAPITOLO 1

 

Le 7.30 del mattino, una donna si diresse verso l'entrata dell'edificio; era alta, con lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo ed indossava un elegantissimo tailleur e scarpe col tacco...

non appena entrò nell'atrio si trovò davanti ad un enorme acquario in cui il 'pesciolino' dell'ufficio nuotava allegramente avanti e indietro guardando di tanto in tanto la 'pianticella' che cresceva al suo fianco... normalmente si sarebbe fermata a fare un piccolo salutino ma quel giorno non ne aveva il tempo; gettò un distratto -ciao- ai due mentre passava loro davanti e prese l'ascensore dirigendosi al terzo piano: 'ufficio legale'.

Non appena entrò si diresse nell'ufficio principale, quello del suo capo, e poggiò un caffè bollente ed una scatola di aspirine sulla scrivania di noce; appena in tempo perchè, pochi minuti dopo la porta si aprì ed entrò un uomo barcollante ed evidentemente nel bel mezzo dei postumi di una sbornia colossale.

La donna lo osservò: era molto alto, lei non lo superava nè riusciva a raggiungerlo nemmeno con i tacchi come in quel momento; aveva i capelli molto chiari, quasi bianchi e degli occhi stupendi: di un viola ghiacciato che ti scrutavano scavandoti fino in fondo all'anima facendo scoprire emozioni sconosciute... ma quello che la donna adorava di più di quell'uomo stupendo erano il suo sorriso strafottente, ammiccante e malizioso al tempo stesso e la deliziosa nota di perversione che lo caratterizzava sempre e comunque.

Non appena l'uomo la vide con le aspirine ed il caffè biascicò:

-Oh Angel ti adoro, davvero... come sapevi che ne avrei avuto bisogno?-

-Vede signore...-

-Angel, lo sai che quando siamo solo noi due puoi tranquillamente darmi del 'tu'...-

-Hidan, era evidente che ti sarebbero servite visto che ieri sera tu, Deidara, Pain, Alice e Konan siete andati tutti insieme a bere da Kakuzu e siete rimasti anche dopo che io me ne sono tornata a casa... ah, tra l'altro... se provi di nuovo a chiamarmi alle 4.00 del mattino per farmi delle avances tanto perverse giuro che...-

-Che...?-

-Ti ammazzo con le mie stesse mani...-

-Ma...! Ma...! Eppure non ti sto antipatico vero?-

-Certo che no, sai perfettamente che non mi stai antipatico... solo ti odio quando mi svegli all'alba ubriaco fradicio biascicando volgarità...-

-Perdonami Angel- disse Hidan poggiando la testa sulla scrivania...-è solo che, lo sai, tu sei la prima donna a cui penso quando sono ubriaco...-

-Ehm... oooookay, lo considererò un complimento...- disse Angel dirigendosi verso la porta...

-Oh Angel!- la chiamò improvvisamente Hidan...

-Sì Hidan? Cosa c'è?-

-Mi fa male la testa... dammi un bacino sulla bua... magari mi passa!-

Il rumore della porta che sbatteva coprì l'imprecazione di lei e la risata divertita di lui.

Erano ben tre anni che lavorava in quell'ufficio legale... e sin dal primo giorno in cui vi aveva messo piede e aveva potuto ammirare lo splendido sorriso del suo capo allora ventitreenne ma già famoso per non aver perso nemmeno una causa, se ne era innamorata; ma lui aveva la fama di essere uno sciupafemmine e non aveva mai tenuto una segretaria per più di qualche mese... tra lei ed Hidan c'erano solo cinque anni di differenza e lui aveva subito cominciato a farle delle 'proposte' che però Angel aveva sempre rifiutato: lui era un uomo da una notte e via... evidentemente lo erano anche le sue precedenti segretarie ma lei no, lei non era quel genere di persona e, sebbene avesse la morte nel cuore, aveva sempre rifiutato tutte le sue avances nascondendo il suo desiderio dietro rabbia, freddezza e, spesso, violenza verso quell'uomo così terribilmente seducente che la tentava come il serpente del paradiso terrestre.

Lei voleva avere una relazione seria con quell'uomo... non voleva aiutarlo a svagarsi per una notte e poi ritrovarsi senza un lavoro e con solo quei miseri ricordi a farle compagnia... ed evidentemente la sua tecnica aveva funzionato: era stata la prima segretaria di Hidan a resistere per più di due mesi... ed ora ricopriva quest'incarico da tre anni... anche se, a volte, più che di un avvocato... le sembrava di doversi prendere cura di un bambino piccolo e particolarmente perverso...

Proprio in quel mometo nell'ufficio entrò una ragazza dai lungi capelli neri che certo non indossava gli abiti più adatti ad un ufficio legale ovvero una maglia dei Gun's roses,un giubotto di pelle e dei pantaloni neri con una catena; questa ragazza era Alice; lavorava al secondo piano nell'ufficio dedicato alla task-force ed era la segretaria di Deidara.

La ragazza si avvicinò barcollante alla scrivania di Angel e disse:

-Angel... per favore! Sai cosa voglio!-

Angel sospirando estrasse dalla borsa la seconda scatola di aspirine e la porse alla ragazza dicendole: - e con questo il debito tuo e di Deidara sale a 50$... -

-Ma chi sei, la sorella gemella di Kakuzu?!?-

E, ancora barcollante, si diresse verso l'ascensore il quale si aprì lasciando passare una donna che portava una rosa di carta fra i capelli... la donna barcollò (ma tò) verso la scrivania...

-An...-

-Tieni...- la interruppe Angel porgendole la terza ed ultima scatola di aspirine... -e ricordati... tu e Pein mi dovete 35.62$...-

-sesese Lady Kakuzu...- disse la donna sparendo nell'ascensore...

Sospirando Angel rettificò il pensiero di poco prima: non solo Hidan sembrava un bambino... tutti quelli che avevano in qualche modo a che fare con quell'edificio erano dei bambini piccoli!!!

Con quei pensieri in testa Angel si apprestò a svolgere il suo lavoro quando, improvvisamente, arrivò un uomo con grandi occhi verdi che teneva sempre una sciarpa davanti al viso... era Kakuzu, il proprietario del bar dietro l'angolo che era diventato un po' il punto di ritrovo per tutti coloro che lavoravano all' A.K.A.T.S.U.K.I.

L'uomo si avvicinò alla sua scrivania e le sorrise calorosamente (anche se Angel non poteva esserne sicura data la sciarpa... ma ormai riusciva a decifrare le espressioni di quell'individuo tanto simpatico...)...

-Ciao Angel carissima! Dovrei parlare con Hidan...-

-Perchè? Cos'è successo?-

-Beh ecco, vedi... ieri sera quel gran bast... ehm... il tuo capo se n'è andato senza pagare la sua parte del conto...-

-Mmmmh, ho capito; vieni kakuzu...- disse Angel alzandosi dalla sua scrivania e accompagnandolo sino all'ufficio di Hidan; aprì la porta e... Hidan aveva aperto la finestra e stava per usarla come via di fuga per evitare di pagare...

-BRUTTO PEZZO DI BIIIIIIIIIP ALLONTANATI SUBITO DA QUELLA BIIIIIIIIP DI FINESTRA!!!!!- urlarono Angel e Kakuzu all'unisono...

-Angel ma tu da che parte stai?- chiese Hidan mentre combatteva accanitamente contro Kakuzu che, nel frattempo, stava cercando di prendergli il portafogli...

-Dalla parte del giusto!!! E fino a prova contraria sei tu che non hai pagato il conto!-

-Per forza! Questo strozzino ha dei prezzi che sembra venda distillati d'oro invece che alcolici!!-

Nel frattempo però Kakuzu era riuscito a prendere il tanto agognato portafogli... lo aprì e...

-Hey!! ma è vuoto!!- disse fulminando Hidan con lo sguardo...

-Ovvio che è vuoto... ieri sera ho speso tutti i miei soldi giocando a poker contro quel barbone di Tobi... ha sempre indosso quella dannata maschera e non riesco mai a leggergli l'espressione!!-

-Hidan!- disse Angel esasperata...- lo sai che quella maschera è stata prescritta a Tobi dal suo psicanalista dopo che Alice lo aveva riempito di botte avendolo trovato che abbracciava Deidara... non ricambiato,ovvio...-

-Certo, certo che lo so... ma ormai potrebba anche toglierla! È accaduto più di un anno fa!!!-

-eeee... si vede che si trova bene...- disse Angel -ma ora il problema principale non è questo... ma i soldi che devi a Kakuzu...-

-Esatto- aggiunse quest'ultimo

-Beh, mi spiace, ma io di soldi non ne ho più...- disse Hidan guardando poi Angel con aria supplichevole... -non è che tu potresti... solo per questa volta!- aggiunse velocemente alla vista dello sguardo della donna.

-Ok, va bene... ma solo per questa volta...- disse lei prendendo il suo borsellino – allora Kakuzu... quant'è? -

-164.83$- disse lui tendendo la mano pronto ad afferrare i soldi...

Angel fulminò Hidan con lo sguardo e pagò la cifra... ormai aveva smesso di contare il denaro che Hidan le doveva... sapeva che era solo tempo perso... quell'uomo era un caso disperato.

Nel frattempo al secondo piano...

Alice scese al secondo piano dove si trovava la sezione task-force e si diresse,con la scatola di aspirine e due bicchieri ricolmi di cappuccino,verso l'ufficio del suo capo: Deidara.

Prima di entrare bussò delicatamente la porta per non aumentare il suo, e quello del suo capo, malditesta e ricevendo come risposta un "entra pure" aprì la porta e si avvicinò alla scrivania del suo affascinante superiore...

Il biondino in quel momento era seduto sulla sedia girevole dello studio con le gambe accavallate appoggiate alla scrivania; aveva allentato la cravatta rossa, la camicia aveva i primi tre bottoni slacciati e i lunghi capelli biondi erano tutti spettinati... una visione paradisiaca per la ragazza, che da quando era stata assunta btre anni prima assieme ad Angel, se ne era completamente innamorata, anche se non era ancora riuscita a dirglierlo per paura di perdere il suo lavoro e per paura di ricevere un'altra batosta amorosa da aggiungere alla sua, purtroppo vasta, collezione...

-Buongiorno capo!Ecco la nostra aspirina giornaliera!

-Grazie!Ma io cosa farei senza di te?

Ogni santa volta che i due andavano al bar di Kakuzu con i colleghi tornavano a casa completamente sbronzi e la mattina dopo si svegliavano con un malditesta assurdo...

-Alice a quanto ammonta adesso il nostro debito con Angel?-domandò il capo ingoiando la pastiglia con il cappuccino caldo che lo svegliò quasi totalmente...

-Ammonta a 50$- rispose affranta la ragazza

-Gli hai chiesto uno piccolo sconto?-chiese Deidara con una piccola speranza negli occhi azzurro cielo

-Ma figurati!Ormai non ci provo neanche più!- ribattè la mora- per me quella ragazza è la figlia illecita di Kakuzu!

-Ah ah ah è vero!Ma ora diamoci da fare!

Alice stava per consegnare al suo capo le pratiche del giorno ma qualcosa, o meglio qualcuno, la fermò...

-BUONGIORNOOOOO!- urlò un ragazzo con una maschera arancione a forma di spirale entrando nell'ufficio

-Buongiorno Tobi...-salutò esasperato il biondino

-Vaffanculo Tobi- disse la mora non molto felice di quella visita mattutina

-Tobi è molto felice!Ieri ha svuotato il portafoglio ad Hidan!Che bel..

-Bene Tobi se sei qua per imparare a lavorare bene, invece se sei qui per vantarti di aver spennato quel povero gigolò allora puoi anche uscire da questo ufficio- lo interruppe acida la ragazza...

-Alice!Non fare così!- sentenziò il biondino -Ora per favore vai a controllare i documenti riguardanti il nostro nuovo caso; io insegnerò qualcosa in più sul nostro lavoro a Tobi-

-Grazie Sempai-e il ragazzo mascherato stava già per andare ad abbracciare Deidara ma, appena notò Alice che si stava dirigendo verso l'appendiabiti con una faccia da"prova solo a sfiorarlo e te lo ficco in un posto in cui non batte il sole", cambiò subito idea ed estrasse dalla sua ventiquattrore delle pratiche da analizzare con il suo maestro.

La ragazza sospirò uscendo dall'ufficio; non le era mai piaciuto quel figlio di papà mezzo rincretinito che non perdeva occasione per saltare addosso al suo capo... lo odiava e a stento riusciva a trattenersi dal massacrarlo di botte; solo un anno prima aveva perso definitavamente il controllo e, detto in poche parole, gli aveva spaccato la faccia... da quel giorno il ragazzo portava sempre quella stupida e ridicola maschera arancione... grr... lo odiava davvero... lo avrebbe preso a calci dalla sera alla mattina.

Con queste osservazioni si diresse verso la sua scrivania appena al di fuori dell'ufficio del suo superiore e iniziò ad analizzare le noiose pratiche assegnatele da Deidara.

Arrivata soltanto alla metà dei fogli guardò l'ora...erano già le dodici spaccate!Doveva andare a mangiare da Kakuzu con tutti i suoi colleghi!

Prima però entrò nell'ufficio per consegnare la parte del lavoro già svolta, e vi trovò il suo leader che sbatteva la testa ripetutamente contro la scrivania mormorando di tanto in tanto un "ma perchè proprio a me" o un"ma come fa ad essere così scemo"e un Tobi del tutto spaesato che non riusciva a capire più niente...

-Lascia stare! Per oggi basta così! Puoi andare!- esclamò distrutto il povero biondino

-Sì!Sempai!- e il ragazzo uscì dallo studio trotterellando felice

-Tutto okay? Deidara?-chiese preoccupata la sua assistente

-Sì sì..non ti preoccupare...raggiungiamo gli altri ora-

Deidara prese il suo capotto, lo indossò, si rassettò, raggiunse con un sorrisone la segretaria e si avviò con lei al ritrovo del gruppo chiudendosi alle spalle la porta del suo ufficio.

Nell'atrio dell'edificio si trovarono davanti Hidan che, piegato in due, cercava di evitare le cartellate di Angel... ma cos'era successo?

Qualche ora prima... terzo piano

Angel si mise di buona lena a sbrigare il lavoro di tutte le mattine: casi, casi e casi di persone che chiedevano l'aiuto del suo capo... l'avvocato che non aveva mai perso una causa; quei poveri clienti non sapevano però che l'imbattibilità di Hidan non era dovuta alla sua bravura come avvocato, ma al suo incredibile fascino... l'uomo infatti si premurava soprattutto di avere una giuria di sole donne durante tutti i casi in cui era coinvolto... o quanto meno... composta per la maggioranza da donne.

Qualche ora dopo Angel era completamente immersa nel lavoro, concentratissima, tanto che si spaventò leggermente quando vide comparire davanti a sè la figura del suo capo...

-Hidan cosa c'è? Qualcosa non va?-

-Angel è mezzogiorno! Su avanti andiamo a mangiare!! - disse lui sempre pronto ad interrompere il lavoro...

-Ok, ok, va bene... vorrà dire che finirò di sbrigare tutte queste pratiche oggi pomeriggio- disse Angel rassegnata...

i due presero l'ascensore e si diressero nell' atrio dove si fermarono aspettando Deidara, Alice, Konan, Pein e, se Alice non lo aveva già ucciso, Tobi...

-Angel! Possibile che se ti interrompono sul lavoro hai sempre quella faccia contrita?!?- chiese Hidan esasperato

-Scusa, è solo che a casa ho un libro bellissimo che voglio finire ma se continuo a portarmi a casa il lavoro perchè QUALCUNO non me lo lascia finire in ufficio... non riuscirò mai a terminarlo!!!-

-Fai come me... vai subito alla fine e la parte centrale la salti...-

-Razza di imbecille...-

-Uff... dai avanti, che libro è?-

-È un thriller bellissimo si intitola 'corri'... non vedo l'ora di scoprire chi è l'assassino...-

-Ah, l'ho già letto... l'omicida è la cuginetta... mi chiedo perchè facciano sempre dei finali così improp...- si interruppe notando lo sguardo assassino della segretaria -ops... forse non lo volevi sapere...-

-RAZZA DI BRUTTO IDIOTA, IMBECILLE, TROGLODITA CHE NON SEI ALTRO!!!!- ruggì Angel colpendolo con la sua valigetta...

A quel punto vennero raggiunti da Deidara ed Alice e, poco dopo, anche dagli altri e si diressero tutti insieme verso il ristorante-bar-panetteria-creperia-ciambelleria-pasticceria-chi più ne ha più ne metta di Kakuzu...

   
 
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