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Autore: Isy_264    21/10/2010    4 recensioni
Svegliarsi una mattina con uno sconosciuto nel letto può essere sorprendente.
Svegliarsi con uno sconosciuto senza ricordare nulla della sera passata può essere preoccupante.
Ma se questo ragazzo si rivela convinto di essere il vostro fidanzato, beh, in quel caso il tutto diventa veramente allarmante!
(Quarta Classificata al contest "Multifandom for Albert Einstein" indetto da NonnaPapera! sul forum di Efp)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quarta Classificata al Multifandom Contest for Albert Einstein indetto da NonnaPapera! nel forum di Efp (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9292961).

Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io:
ma sono pazzi gli altri o sono pazzo io?

(Albert Einstein)

Accadde una notte![i]


Prologo – Dormo o son Desto?:

Strusciò il viso sul cuscino e gemette leggermente: la luce del sole estivo, quella traditrice, entrava tra le fessure delle persiane colpendo i suoi occhi, rendendogli impossibile il riposo.
Sospirò pesantemente cercando di scrollarsi di dosso quella strana sensazione di fastidio che lo aveva sorpreso appena sveglio e alzò il braccio destro che sentiva addormentato:
“Mmm...”
Non riusciva a ricordare così aveva fatto la sera prima, sì, rammentava la festa, rammentava le persone e quel deficiente del suo amico che gli riempiva il bicchiere, ma da un certo punto in poi tutto si faceva così confuso...
Strusciò il braccio sul lenzuolo per cercare di riprenderne possesso e stupendosi nel non riuscire nemmeno a muoverlo come voleva, mentre un leggero cerchio alla testa iniziava a farsi sentire. Doveva aver bevuto veramente tanto... - pensò dolorante.
Improvvisamente un peso a cui non aveva fatto ancora caso - ma che effettivamente quasi lo schiacciava - scomparve di colpo, e qualcosa di umido gli sfiorò il collo.
“Mmm...” Cos'era?
Si stiracchiò leggermente, strofinando il viso sulla stoffa del lenzuolo - era una sensazione piacevole, una sensazione che non ricordava da tempo...almeno...un anno? No, di più, il suo ex non era una persona così dolce, anzi, non lo era per niente, chissà poi perché erano stati assieme...forse all’altro affascinava andare con gli italo-americani come lui, di certo non poteva essere per...no, un attimo, cosa stava pensando?
La sua mente pulsò dolorosamente alla fatica di quel ricordo poco appropriato, bloccando quello strano vaneggiamento dovuto forse al sonno mentre qualcosa dentro di lui si svegliava ulteriormente: quella era una sensazione decisamente strana, e... e...inusuale!
Spalancò gli occhi di colpo, sedendosi sul letto e notando appena il peso, ancora posato su di lui, che gli ricadeva addosso in un gemito di replica, talmente tanto concentrato a trovare una spiegazione plausibile per tutto quello, da non accorgersi nemmeno di averla davanti.
“Mmm...ben svegliato Kyle...”
Abbassò gli occhi stupito, strizzandoli fastidiosamente per mettere alla luce chi aveva parlato, focalizzando così un bel ragazzo moro con la pelle chiara e gli occhi assonnati che cercava di rialzarsi dalle sue ginocchia: “...oh...” mormorò sovrappensiero, pensando chissà a cosa.
Il ragazzo aveva la linea del cuscino che gli segnava la guancia, notò, e un viso gentile oltre che confuso che lo osservava di rimando, era così...affascinante...
Affascinante?
In quel momento la mente gli si schiarì di colpo, ritrovò la parola e l'unica cosa che gli venne in mente fu un:
“Aaahh...e tu chi accidenti sei??? Che ci fai qui? Via, via, via, VA' VIA!”

Uno sconosciuto dentro la mia camera da letto, uno sconosciuto sotto le mie coperte, uno sconosciuto sdraiato su di me!!!

Afferrò il lenzuolo e si coprì fino al mento dopo essersi rannicchiato contro la testiera del letto, realizzando in quel momento la sua attuale situazione e - “Oh cielo..” - il non trascurabile fatto di essere nudo!
“Sono, sono...oddio, chi sei, tu chi sei!?!”
Vide l'altro studiarlo come se fosse impazzito per poi aprire la bocca incerto e sorridergli gentilmente:
“Kyle ma...come chi sono? Il sonno la mattina ti uccide proprio, tesoro.”
...
...Prego?
Spalancò gli occhi scioccato e sbatté le palpebre perplesso: tesoro? Tesoro? Era pazzo? E come sapeva il suo nome? Che ne sapeva lui di...di come si svegliava la mattina? Ma stava ancora sognando? E quel sorriso, ah, c'era qualcosa in quel sorriso che proprio non gli piaceva!
D'un tratto una fitta alla testa lo costrinse a gemere malamente e a fargli ricordare del dolore che il panico aveva temporaneamente coperto.
“Oh, Kyle, cos'hai? E' la testa? Ti porto un’Aspirina se vuoi.”
Strizzando gli occhi lo osservò con attenzione indicando una porta alla sua destra.
Lì, con due occhi spalancati, la bocca socchiusa e la mente vuota, Kyle guardò quell'uomo uscire dalla stanza, dalla SUA stanza, per dirigersi verso il corridoio e scomparire così dalla sua vista. Era completamente nudo.
Bene. Bene.
“Ma bene cosa, deficiente!!!” gemette esasperato.
Gli facevano male tutte le ossa, la testa pulsava, il sole non si decideva a lasciarlo in pace e uno sconosciuto aveva dormito nudo nel suo letto. Per non parlare delle cose che gli aveva detto!
Calma, c'era bisogno di ragionare.
Non ricordava nulla della sera precedente ma evidentemente qualcosa doveva essere successo e prima di tutto era necessario capire chi fosse quel ragazzo. Sì, i documenti!!!
Abbassò lo sguardo verso il pavimento, stringendo gli occhi per vedere meglio e notando che sia i suoi vestiti che quelli dell'altro giacevano indisturbati per tutta la stanza.
Trovò infine un paio di pantaloni a lui sconosciuti in fondo al letto e decise di avvicinarsi certo che lì fosse il portafoglio; in realtà aveva talmente tanta voglia di dormire per poi svegliarsi e capire che era stato tutto un brutto sogno che sarebbe andato a...
“Iiihhh, ma che schifo!!!”
Il ritrovo di un paio boxer che di certo non erano suoi – rosa, figuriamoci se lui aveva dei boxer di un simile colore! - e che aveva scovato per caso tra vestiti e lenzuola, interruppe i suoi pensieri e lo inorridì leggermente, “...che schifo...” mormorò ancora, frugando poi tra le tasche di quelli che si erano rivelati dei jeans scuri.
“Vediamo, ved... Eccolo! E adesso vediamo chi sei...sei...”
“Ehy, che fai?”
Raddrizzò la schiena di scatto, lasciando che portafoglio e carta d'identità cadessero per terra, quando, il movimento troppo brusco che aveva fatto, lo costrinse a gemere di nuovo.
“Attento, ecco, ho trovato solo un Moment nell’armadietto, però non è scaduto” gli sorrise lo sconosciuto mostrandoglielo, “e in cucina c’erano solo questi” aggiunse allungandogli dei cracker “mangiane almeno un paio prima di prenderlo, okay?”
E a lui non toccò far altro che sospirare.

*

Seduto sul letto, con gli occhi che gli bruciavano e le palpebre pesanti, guardava in silenzio l'uomo che aveva davanti.
“Senti...”
“Dimmi, tesoro.”
“Ma perché...perché mi chiami tesoro?” gli chiese esasperato senza riuscire a trattenersi, accantonando per un secondo la vera domanda.
“Probabilmente perché penso che a me piacerebbe essere chiamato così invece che Davide.”
Davide! Davide, il maniaco si chiamava Davide!
“Ah... aaah...c-certo...” mormorò per prendere tempo, pronto per la prossima mossa, e in fondo si sa, la regola numero uno è “mai contraddire i pazzi”!
“E' terribile...” sussurrò sbadigliando.
“La testa?” fraintese l'altro “Mi spiace, so quanto è fastidioso quando fa male. Se ti rincuora sei sempre stato scorbutico la mattina Kyle, almeno oggi hai una scusa!” lo sconosciuto scosse la testa come per alleggerire quella piccola battuta, poi sospirò, “Comunque, beh, volevo dirti solo che sono felice che ci siamo chiariti ieri, dopo tutto questo tempo” ridacchiò imbarazzato, “ora però devo andare al lavoro tesoro, mi spiace ma mi faccio sentire in giornata, okay? Scusa se ti lascio anche se stai male ma devo proprio, tu cercherai di dormire, sì?”
Kyle lo fissò distaccato e assonnato: quel ragazzo parlava davvero a raffica – pensò prima di rendersi conto che aveva a malapena sentito le parole che gli aveva detto e che gli si erano presentate piuttosto come un bisbiglio soffuso.
Sospirò stancamente cercando di dipanare la nebbia che iniziava ad accecarlo e sdraiandosi sul letto, doveva chiarire, doveva spiegargli che non sapeva chi era, eppure una sensazione di sonnolenza lo stava sommergendo in pieno, attirando il suo volto verso la morbidezza del lenzuolo in quel momento così ammaliante.
Pensò vagamente al MomentAct[ii] che aveva preso e che, da tempi immemori, gli dava quell’effetto, e sospirò ancora esasperato. In fondo poteva rimandare un po’ ancora, no? E l’altro doveva andare al lavoro, bastava non aprirgli quando sarebbe tornato…
“Sì?”
A quella voce insistente lo fissò distratto e annuì lentamente, qualunque cosa gli avesse chiesto.
Doveva far chiarezza, no, almeno una bella dormita...
Si accomodò meglio nel letto, spostandosi dolorante di lato e nascondendosi sotto le coperte per proteggersi dal sole, quando un leggero bacio gli sfiorò le labbra.
Lì, spalancò finalmente gli occhi per la prima vera volta nella mattinata, ritrovandosi solo con un saluto che echeggiava nell'aria…e una strana sensazione allo stomaco che non sentiva da una vita.


Continua...

[i] L’idea (e solo quella) per il titolo è tratta dall’omonimo film degli anni ’30 di Frank Capra con C. Gable.

[ii] Nel foglietto illustrativo del MomentAct alla nota “Guida dei veicoli e utilizzo di Macchinari” c’è scritto: 'Di norma l’assunzione del prodotto non altera la capacità di guida né l’uso di altri macchinari. Tuttavia dovrebbero usare cautela coloro che svolgono un’attività che richiede vigilanza, qualora, durante la terapia, notassero sonnolenza, vertigine, depressione.' – Solitamente questo avviene in pazienti davvero sensibili e in preda a facili colpi di sonno ma d’altronde a mia mamma a volte qualche sciroppo fa davvero questo effetto!^^” Quindi, perché no?
_________________________

Ma benvenuti Siore e Siori!
Quello che avete letto è il prologo di quella che vuol essere una piccola commedia romantica! Non preoccupatevi, solo altri due capitoli ed è finita!ù.u Poco da dire, non cercate realismo da tutte le parti, non ne vuole avere, anzi, vuol solo strapparvi un sorriso con quelle situazioni un po' assurde che potrete trovarvi! E se vi va di lasciare un commentino...eh beh, ben venga! Vorrei vedere!;)
L'idea comunque parte da una cosa che una persona a cui voglio molto bene mi ha detto tempo fa, ammetto che me l'ha detta molto "alla sua maniera" ma tradotta suona circa così: quando ci si innamora veramente di qualcuno si possono anche avere altre dieci relazioni ma quell'amore ti rimarrà nel cuore anche dopo dieci anni. -> Conoscendolo non penseresti mai che possa avere dei pensieri così profondi!O.o
Oh beh, niente da aggiungere, solo...alla prossima!^^

   
 
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