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Autore: Lellas92    28/11/2010    11 recensioni
Non esiste una guerra che valga la pena di combattere.
Ma per la pace, per la pace, sì, si può morire.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Disclaimer: I personaggi (il personaggio ._.) appartengono alla Rowling, la poesia al caro Owen e io non ci guadagno nulla, mi pare chiaro u.u

Dulce et decorum est, pro patria mori.

 

 

Come sei cresciuto, Regulus?

Con quali convinzioni?

Con quali ideali?

 

Guarda dove ti hanno portato…

 

As under a green sea, I saw him drowning.

 

Cerchi affannosamente di respirare, ma nei tuoi polmoni entra solo acqua; ti schiaccia, ti opprime.

Decine, centinaia di mani ti toccano, ti trascinano verso il fondo.

Verso una morte sicura.

E per cosa?

Per il sangue? Per la purezza? Per la patria?

 

He plunges at me, guttering, chocking, drowning.

 

Nonostante tutto, non riesci ad incolpare che te stesso.

Per aver deciso di credere in quelle convinzioni, di combattere per quegli ideali.

Era la tua guerra.

Una guerra che valeva la pena combattere, un obiettivo per cui valeva la pena morire.

 

Davvero?

 

L’orrore che hai sperimentato, le vite che hai visto spegnersi…

No. Non esiste una guerra che valga la pena di combattere.

Ma per la pace, per la pace, sì, si può morire.

Per la pace tu hai scelto di morire; stai morendo.

 

Ormai sei circondato dall’oscurità, il bagliore verde sulla superficie è sparito, attorno a te solo buio, in ogni direzione.

E’ così che morirai, dimenticato, da solo… In fondo te lo aspettavi.

Nell’oscurità; il tuo nome cadrà nell’oblio. Nessuno piangerà il tuo corpo, che giacerà sul fondo del lago.

 

Pensi a coloro che lasci.

Tua madre… Quante sofferenze le stai dando? Quanta delusione negli occhi di tuo padre? Quanto dolore?

E poi c’è Sirius… Sirius. Lui che non saprà mai, che ti riterrà un codardo per sempre, che ti disprezzerà. Perché lui aveva dannatamente ragione; e tu dannatamente torto.

 

Non hai più la forza di pensare.

Sorridi.

Sorridi come non sorridevi da molto tempo.

Lasci questo mondo, lasci la guerra. Ma non li lasci da sconfitto, li lasci da vincitore. Li lasci da eroe.

 

E poco importa se nessuno lo scoprirà. Lo sai tu.

E tanto basta.

 

Obscene as cancer, bitter as the cud

Of vile, incurable sores on innocent tongues,-

My friend, you would not tell with such high zest

To children ardent for some desperate glory,

The old lie: Dulce et decorum est

Pro patria mori.

 

_______

Oh buon Merlino ._. Non l'ho fatto davvero... Io... Io sono stata obbligata, non volevo ve lo giuro ç_ç Io avrei continuato a fare la mia lieta e tranqullissima vita da lettrice ç_ç E' colpa sua! E Sua ç_ç Prendetevela con lei io non... ç_ç Non volevo pubblicarla, perdonatemi. T-T

Ah ovviamente non é mio il personaggio (é di zia J.K.) mentre il titolo e i versi di poesia sono pezzi tratti dalla poesia di Owen "Dulce et decorum est" che il caro Mauro ci ha fatto studiare qualche tempo fa u.u

Saluti e baci a tutti u.u

   
 
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