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Autore: DumbledoreFan    12/12/2010    27 recensioni
Continuo della FanFiction "Obligation, Judgment or Truth?"
Sono passati più di tre anni dalla fine della scuola. Hermione ha lasciato Draco per partire e combattere in guerra al fianco di Harry. Draco lascia andare Hermione e accetta l'idea di vivere senza di lei, consapevole che probabilmente, non l'avrebbe più rivista. Dopo più di due anni finalmente la guerra finisce, facendo uscire vittoriosi Potter e tutti quelli che stavano dalla sua parte. Draco, senza più il peso di sapere Hermione in pericolo di vita, si prepara a voltare completamente pagina, con la notizia che la Grang sta per sposare Potter. Ma evidentemente, il destino aveva altri piani per loro, e un giorno Blaise si presenta nell'ufficio di Draco dandogli la notizia che dovrà intervistare Hermione...
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obligation, Judgment or Truth?'
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Ehm...salve *si allenta il colletto imbarazzata*. Ok, ok, sono passati...mmm sei mesi, e solo ora mi decido a postare l'epilogo. Sono una persona orribile. Molto, molto orribile. Però ora sono qui. Con l'epilogo. E che dire, spero che vi piaccia.
Enjoy **

“Draco ma sei ancora lì?! Devi sbrigarti dannazione!” mi spronò Blaise appena entrato nella mia stanza, mentre io mi sistemavo il nodo alla cravatta.
“Non vorrai far tardi anche al tuo matrimonio, non è vero?” disse affiancandosi a me davanti allo specchio.
“Non sono io che sono in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo” ribattei senza smettere di ammirare la mia immagine riflessa. La scelta degli abiti non era stata affatto casuale: ero vestito con un completo interamente nero, e l’unica cosa che risaltava era la cravatta bianca. Sbuffai andando a prendere sul mobile lì davanti il fazzoletto che avrei dovuto mettere nella tasca davanti del mio smoking. Era a strisce rosse e oro.
“Blaise, puoi ricordarmi come ho fatto ad accettare un simile accordo?” chiesi al mio migliore amico guardando riluttante il famigerato pezzo di stoffa.
“Eri ubriaco, e la Grang ti faceva gli occhi dolci…e poi non vedevi l’ora di vederla con addosso qualcosa di verde e argento” rispose Blaise sorridendo divertito. Io scossi il capo.
“Devo smetterla di ubriacarmi. Sì, dovrei proprio smetterla” borbottai fra me e me sistemandomi il fazzoletto perché si potesse veder fuoriuscire dalla tasca. Il moro mi diede una pacca sulla spalla e mi riservò un sorriso emozionato.
“Visto che avevo ragione? Sposerà te” mi disse con soddisfazione.
“Non è ancora detta l’ultima parola. Potrebbe mollarmi sull’altare” ribattei sarcastico e il mio migliore amico scoppiò a ridere.
“Fidati, non lo farà” replicò Bla, per poi sporgersi verso di me ed abbracciarmi calorosamente.
“Il mio migliore amico che si sposa con la mia migliore amica. Che cosa potrei desiderare di più?” mi disse senza mollare la stretta. Io sorrisi.
“Non starai per piangere, vero Bla?” lo scimmiottai allegramente.
“I Serpeverde non piangono” disse tirando su con il naso. Allora mi sciolsi in una risata genuina e mi staccai da lui.
“E’ tutto merito tuo amico” gli confessai con sincerità. Era vero. Non so come sarebbe andata se non ci fosse stato lui ad aiutarmi, a guidarmi in questa pazza storia. Lui mi aveva consigliato e indirizzato verso quello che ora mi rendevo felice. In realtà, non sapevo cosa sarebbe stata la mia vita se non ci fosse il mio migliore amico. Di sicuro però, sapevo che sarebbe stata peggiore.
“Uh, Draco Malfoy che non si mette al centro del mondo! Incredibile!” ribattè ridacchiando. Io lo imitai.
“Ti voglio bene” mi disse dandomi una pacca sulla spalla. Io gli sorrisi.
“Anche io Blaise” risposi annuendo. Il moro guardò l’orologio.
“Sei in ritardo, ovviamente, perciò sarà meglio avviarsi” mi spronò. Io annuii con il capo e fianco a fianco con Blaise mi diressi fuori da Malfoy Manor. Il giardino era completamente addobbato a festa, con gazebi, grandi nastri di raso e tulipani bianchi dappertutto.
Sì, i miei genitori avevano acconsentito all’idea che facessimo il matrimonio a casa nostra. E avevano acconsentito al matrimonio. Certo, erano rimasti sbalorditi. Più che sbalorditi. Ma la guerra era finita, e loro erano pronti a buttarsi tutto alle spalle, anche se mio padre era da un po’ che si autoconvinceva con discorsi tipo “i loro figli saranno comunque figli di due maghi”, “tutte le famiglie ormai sono contaminate”, “lei era la studentessa più brillante di tutta la scuola, e ha salvato il mondo”. In un certo senso era anche divertente.
Hermione non dispiaceva ai miei, specie per l’incredibile personalità. Ed era inutile negare che le erano grati per aver posto fine a quella guerra che aveva perso ogni scopo, che era diventata folle, e che ci metteva tutti in grande pericolo, me specialmente. Non erano i suoceri amorevoli e affettuosi che si facevano chiamare mamma e papà, ma non ci si poteva lamentare.
Quando mi videro arrivare tutti si misero a sedere e la cerimonia potè cominciare. Accanto a me i miei inseparabili migliori amici Blaise e Theodore, che avevo scelto come testimoni di nozze. La marcia nuziale cominciò a suonare ed entrarono le damigelle di Hermione, Pansy, Daphne e la piccola Weasley. Dei suoi vecchi amici, pochi avevano acconsentito a partecipare al matrimonio, tutti indignati di come lei avesse mollato Potter il giorno del matrimonio, per sposare il figlio di due ex Mangiamorte. Quasi tutti avevano seguito il povero fidanzato abbandonato all’altare, che dopo pochi mesi aveva deciso di trasferirsi e lasciare il lavoro al Ministero. Weasley ci aveva poi raccontato che aveva deciso di dare una svolta alla sua vita, e mettere la parola fine a quella storia che durava da troppo tempo senza successo.
Sì, Weasley era rimasto accanto a Hermione, fedele e comprensivo. Non aveva di certo abbandonato Potter, a cui era immensamente legato, ma aveva anche sostenuto la Grang e appoggiata nella sua scelta. Fu lei una volta a confessarmi che Weasley aveva sempre creduto nella storia fra me e lei, aveva sempre creduto che nonostante tutto, fossi io quello giusto per lei. Infatti era in prima fila e sembrava sprizzare gioia. Hermione nell’ultimo periodo si era legata ancor di più, se possibile, al suo rosso amico, l’unico a quanto diceva lei che aveva sempre incoraggiato la nostra storia, e che anzi, l’aveva sempre trovata eccezionale.
Finalmente, sulla soglia si fece vedere Hermione. Si affacciò lentamente e nel vederla non potei fare a meno di aprirmi in un sorriso luminoso. Inutile dire che era bellissima: avvolta in un grazioso vestito bianco senza spalline, con la gonna di chiffon che dal corpetto scendeva dritta e un po’ a campana fino alle caviglie. I capelli erano acconciati e tenuti su da una scintillante spilla, che però le lasciava sfuggire qualche boccolo ai lati del viso. Ai piedi aveva un paio di sandali con il tacco alto argentati, ed al collo aveva legato un foulard verde e argento.
Quello era stato il nostro patto. Io avrei indossato un po’ del suo mondo, e lei un po’ del mio. Solo così avremmo potuto unirci davvero. Attraversò il corridoio creato dalle file di sedie e  mi affiancò sorridendomi raggiante. La presi a braccetto e insieme ascoltammo attentamente la cerimonia. Quando arrivò il momento di scambiarci gli anelli e le promesse, ci guardammo un po’ emozionati ma allo stesso tempo divertiti. La Granger mi aveva confessato di voler un discorso come quello che le feci al settimo anno dopo la finale di Quidditch, e quel ricordo ci ispirava sempre allegria.
“Draco Malfoy. Se me l’avessero detto qualche anno fa, non c’avrei creduto. Come potrei io sposare uno come te? Ho passato quasi tutti gli anni a scuola ad odiarti. In alcuni momenti non potevo addirittura tollerare di stare troppo a lungo nella stessa stanza con te. Ma è questo che rende così emozionante la vita: la sua imprevedibilità. Forse ad un certo punto, siamo arrivati ad odiarci tanto, che l’unico modo per sopportarlo era cominciare ad amarci. Non lo so di preciso, so solo che ora non riesco ad immaginare nessun altro al mio fianco. Non riesco ad immaginare nessun altro con cui attraversare il percorso della vita, e soprattutto non riesco ad immaginare nessun altro che renda la mia vita degna del suo nome. Viva. Tu, i tuoi difetti, i tuoi modi di fare ed essere, il tuo orgoglio, il tuo sarcasmo, mi costringi a passare ogni giorno in maniera differente al precedente, mi riempi tutto con il sapore della novità, della curiosità, dell’eccitazione. Mi costringi ogni giorno ad una nuova sfida, ad una nuova avventura. Quest’avventura, è il nostro amore. Completamente folle. Completamente insensato. Un amore su cui nessuno scommetterebbe. Un amore, che come ogni avventura che si rispetti, è avvincente, appassionante, pieno di colpi di scena. Un amore che vale la pena essere vissuto. Una storia che vale la pena essere scritta. La nostra storia. La storia di Hermione e di Draco” 
Hermione pronunciò queste parole con decisione ed enfasi, senza smettere di fissarmi negli occhi, e appena finito mi infilò la fede al dito sospirando e sorridendomi. Ora, era il mio turno.
“Hermione Granger. Io ho sempre potuto ottenere tutto quello che volevo senza sforzo. Tutti mi rispettavano, le ragazze si concedevano a me senza che nemmeno glielo chiedessi. L’unica, l’unica che faceva eccezione, eri tu. Con te dovevo lottare. Con te, niente era scontato e dovuto, come lo era tutto il resto. Tu sei sempre stata l’unica capace di tenermi testa, di prendermi a pugni, l’unica che mi facesse provare entusiasmo. Di solito, tutto mi annoia. Tutto tranne te. Sei stata capace di dare alla mia vita un aspetto nuovo ed eccitante, capace di farmi capire che le cose migliori non ti piovono dal cielo. Le cose migliori sono quelle per cui vale la pena lottare. Quelle che ti tengono sveglio e vigile, quelle che ogni giorno bisogna riconquistare. Tu sei tutto quello che non sono e quindi tutto quello di cui ho bisogno. La nostra storia è cominciata con un inganno, un inganno che era diventato reale, anche se non volevamo ammetterlo. Estinto il primo contratto che avevamo firmato, ti dissi che non era mai cominciata. Ora che ne stiamo per firmare un altro ti dico che non era mai finita. E che non finirà mai”
Le feci indossare la fede e mi sporsi per baciarla. Tutti gli invitati cominciarono ad applaudire calorosamente ed Hermione mi cinse il collo con le braccia. Quando ci staccammo, lei mi passò due dita sulla guancia e mi regalò un sorriso che parve illuminare tutto intorno a noi.
“E’ così dovrò sopportarti per un’intera vita, Malfoy” mi disse divertita.
“Sei ancora in tempo per scappare, Granger” le risposi sorridendo alla mia volta.
“Non ci si libera mai di te” ribattè prendendomi le mani. Io sospirai.
“Perché sono la persona più fantastica che esista”
Hermione rise.
“Ecco una cosa che abbiamo in comune” esclamò gioiosa.
“Siamo entrambi innamorati di te”
Io le sorrisi e le diedi un altro bacio.
“Io invece sono l’unico ad amarti” replicai appongiando la mia fronte sulla sua. Il suo volto assunse un’espressione sorpresa.
“Hai appena detto che mi ami!” fece lei sbalordita e compiaciuta. Io alzai gli occhi al cielo.
“Sì ma non ti ci abituare Grang”

THE END.

Spazio dell'autrice.

Oddio, è finita del tutto. Che cosa triste! E' l'ultima cosa che ho scritto su questi Draco e Hermione. Ma non di certo l'unica Dramione che scriverò! Non so quando tornerò a postare, perchè come vi avevo già raccontato, sto scrivendo un'originale fantasy che mi impegna particolarmente, ma vi dico sinceramente che non credo resisterò lontana dai miei amati Draco e Hermione. E visto che ho già tante idee, probabilmente mi rivedrete fra poco ^^


Che altro dire se non G R A Z I E? Non avete idea di quanto io vi sia grata per aver seguito e vissuto un po' con me questa storia ** E per questo non smetterò mai di ringraziarvi.

Ci vediamo gente ^^

That's all folks!
   
 
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