Lo sapevo che sarebbe finita così.
Eppure non volevo crederci.
Credevo che l'amore di Dorian sarebbe bastato a salvarmi.
E invece no.
Mi hanno scoperto. La mia copertura è saltata.
Ci hanno messo un pò a decidere cosa fare di me.
Mi hanno rinchiuso in uno stanzino del Samovar e mi hanno sequestrato il cellulare.
Luca non sa niente.
Chissà cosa avrà pensato del mio silenzio.
Sicuramente sarà preoccupato.
Ecco, la porta si apre. Hanno deciso.
Pavel e Nadja sono davanti a me. Dorian non c'è.
-Allora,Giulia... o forse dovrei chiamarti Anna...
Nadja fa un sorriso sprezzante mentre mi parla.
-Dorian non è voluto venire. Ha detto che preferiva non assistere alla scena. Eppure non ha alzato un dito per difenderti. Forse non ti amava così tanto.-
Pavel tira fuori un fucile.
Allora è questa la loro decisione.
Le lacrime mi scorrono sul viso.
Non piango perchè morirò. Piango perchè non c'è più tempo. Non c'è più tempo per dire a Luca quello che avrei dovuto dirgli tanto tempo fa. Non c'è più tempo per dirgli che lo amo.
-Non piangere. Te lo sei cercato tu. Peccato, mi stavi simpatica-dice Pavel.
Sento le sirene della Polizia avvicinarsi.
Luca ha capito che ero in pericolo.
Luca è venuto a salvarmi.
Forse c'è ancora speranza.
-Uscite, siete circondati!- la voce di Luca sembra autoritaria, ma lo conosco troppo bene da percepire la lieve nota di ansia nelle sue parole.
-Cazzo, la Polizia. Pavel, che facciamo?-
Si guardano agitati.
-Ammazziamola e uscita dal retro-
Luca, fai presto... ti prego...
Sento un gran rumore.
Sono entrati. Luca ha sfondato la porta. Punta la sua pistola contro Pavel e Nadja.
-Gettate l'arma e arrendetevi-
Ci sono tutti: Luca, Elena,Gabriele ,Lorenzo, perfino Vittoria, Ugo e Giuseppe.
I loro volti sono tesi, concentrati.
-Dite addio alla vostra amichetta- dice Pavel.
Non fanno in tempo a bloccarlo.
Uno sparo.
Un forte dolore all'addome.
Vedo Elena e Lorenzo prendere Nadja e Pavel.
Le braccia di Luca mi avvolgono.
-Amore mio, resisti. Fallo per me, Anna. Non lasciarmi, ti prego.-
Non ho la forza per rispondergli, nè per resistere.
-Anna, non chiudere gli occhi. Sta arrivando l'ambulanza-
Mi caricano su una barella.
Partiamo. Luca è accanto a me.
-Dai, Anna combatti! Ce la puoi fare, Anna.... io ti amo-
-Anche io... ti amo anche io...-
Mi sorride.
Non ce la faccio più. Ho combattuto fin troppo.
Ma ora posso andarmene felice.
-Il battito sta diminuendo... presto, defibrillatore!-
-No, Anna... no amore resisti! Non andartene!!!Anna!-
E' troppo tardi, amore mio. Troppo tardi.
L'ultima cosa che vedo è il suo viso.
Poi il buio.