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Autore: palanmelen    04/01/2011    5 recensioni
Chiacchiere da letto. Il Natale da passare in famiglia (ma son due famiglie diverse). E ovviamente la discussione cade lì. (Necessita la lettura -o anche no?- di Massage Parlour!!)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Massage parlour (e tutto ciò che seguì)'
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Chatty night, holy night

 

-Quindi… domani, dai tuoi.-
-Sì, domani dai miei.-
-Quindi… dovresti dormire.-
-Mh. Beh, no. Mi aspettano per mezzogiorno.-
-Mh.-
Sospiro. Una mano che si arrampica su un petto.
-Non dimenticarti i regali.-
-Non li dimentico.-
La mano fu catturata. Non oppose resistenza. Venne trasferita alla bocca. Subì una tortura di soffici baci.
Draco sospirò di nuovo e appoggiò le labbra alla sua spalla. –Vorrei alzarmi.-
Risata. –Vorresti?-
-Sì, vorrei. Nel senso. Vorrei ma non voglio.-
-E che devi fare. A quest’ora!-
-Vado a mettere i regali sotto l’albero, no?-
Il polso sotto l’assalto dei denti. Le calde carezze della lingua.
-Sotto l’albero? Io li mettevo ai piedi dei letti.-
-Lo facevi tu?-
-Aha.-
Una piccola risata sbuffata. –Ah, sì. Penso che anche da noi fosse mio padre. Non so se te lo immagini.-
-Nh… No.-
Piccoli assaggi del sapore di Draco. Pian piano arrivò al gomito.
- Com’è?-
Schiocco attutito di labbra. –Cosa?-
- Com’è… mettere i regali… cioè. Ai bambini. Beh. La domanda generale è “com’è avere dei bambini”, ok.- Draco sbuffò per essersi incartato da solo.
Harry ridacchiò. –Beh, quando dormono, è bellissimo. E… sai, quando sono piccoli, si agitano tanto la vigilia che sembra non riescano ad addormentarsi, e alla fine crollano di botto. Jamie dovevo sempre portarlo in braccio dal divano al letto. E poi, la mattina, il primo che si sveglia si mette ad urlare e sveglia tutti gli altri. Grazie al cielo, quest’anno me lo risparmio.-
Draco ritrasse lentamente la mano, di nuovo gli accarezzò il petto e poi la rintanò sotto le coperte.
-Non ti mancherà?-
-Occielo, no! Va bene che sono una persona romantica, ma…- Scosse la testa, schioccò la lingua.
Si girò sul fianco e si tirò Draco addosso. –Ehi. E’ il nostro primo Natale, no? Anzi, sai che pensavo? Che se riuscivi, magari ci liberavamo tutti e due per il tè, e…-
-Oh, andiamo, Potter! I tuoi ragazzi tornano dopo quattro mesi di scuola, io e te ci vediamo tutti i giorni.-
-Ma guarda che una volta che ho consegnato i regali, io divento superfluo!-
-Smettila.- Draco gli tirò un calcetto. Harry sorrise, gli prese il viso tra le mani e baciò il suo broncio.
Poi il broncio ricambiò.
-Natale prossimo…- mormorò, -lo festeggiamo tutti assieme.-
-Nh, sì, certo. Coi miei genitori, eh?-
-Ovvio.-
-Oh, ma smettila.-
Bacio.
-Smettila tu, disfattista.-
Bacio.
Gambe incastrate tra coperte e lenzuola. Fruscii. Carezze che tentennano. Brividi sotto la pelle.
-Ohu, ti prego. Ieri abbiamo dormito quattro ore. Sono stanco morto!-
Harry infilò le mani nei suoi capelli, li strinse tra le dita. –Sei un vecchio.-
-Sì. Mi verranno le rughe.-
Bacio.
Sospiro. Sbadiglio. Draco lasciò cadere la testa sulla spalla di Harry. –Fa di me ciò che vuoi. Ma ora dormo.-
-Sì, dici sempre così e poi ti agiti e scalci per mezzora buona.-
-Ma non è vero.-
-Draco, un giorno ti filmo!-
Sorrisetto stanco. –Eh, sai che non è male come idea?-
Pausa. -…Pervertito.-
-Maniaco-
-Erotomane.-
-Ipersessuale.-
-Ahah! …Pussy boy!-
-Etero fallito!-
-Facciamolo.-
Pausa. Esitante missione d’esplorazione di una coscia.
-Ma Harry! Sei irrecuperabile!-
-Che ti devo dire?! ...Buon Natale?-
-Oddio…!-
Draco cercò di svincolarsi, ma la presa di Harry era a prova di riluttanza.
E infine cedette.
-Va bene. Solo un’altra volta.-
Harry esultò con molta poca sportività.
-Almeno, quando mio padre mi chiederà perché ho la faccia tirata, gli dirò che è colpa tua, e sarò sincero.-
-Ma perché gli vuoi male?-
-Così lui vuol male a te.-
-Questo è un ragionamento contorto. Ma possiamo non pensare ai tuoi? Vuoi stare sopra?-
-… Naa. Troppa fatica.-
Movimenti. Draco sistemò la testa sul cuscino e sbadigliò di nuovo.
-E poi, i regali?-
Harry sbuffò mentre armeggiava colle sue gambe. –Di’, è tutta una manovra per far alzare me.-
-No! Anche se, in effetti, sei tu il padre, qua.-
-Figuriamoci. Che fine ha fatto il lu… ah, ecco.-
Draco sentì il freddo del gel sulla pelle e rabbrividì da capo a piedi. Ridacchiò e acchiappò Harry per il capelli. Lo tirò a sé, lo baciò.
-Comunque. Buon Natale.-

  
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