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Autore: xlairef    12/01/2011    2 recensioni
Cosa succederebbe se nella vita di Harui entrasse uno strano anello? E se per sbarazzarsene fosse costretta da Mei a intraprendere un viaggio assurdo assieme all'Host Club al completo? Tentando di rispondere a questi amletici interrogativi è nata questa storia: è la prima, per cui spero di non aver sbagliato nulla...e di non annoiarvi troppo! ^_^
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In pochi minuti le forze speciali della polizia di Tokyo (in trasferta) avevano circondato l’edificio all’apparenza innocuo, in realtà covo di pericolosi sovversivi…il più pericoloso dei quali al momento stava tranquillamente mangiando caramelle alla fragola, mentre Kyoya provvedeva ad impostare uno schema tattico per l’offensiva.
“Ehi, un momento! Per quale motivo la mia squadra dovrebbe venire invischiata nei tuoi piani, Kyoya?” Biascicò Kuze addentando un’arancia. “Non intendo restare coinvolto nei tuoi sporchi crimini: affronta la giustizia, come si conviene ad un uomo d’onore!!”
“Tralasciando le tue battute medievali, ti renderò chiara la questione: la tua presenza in questa stanza ti rende un mio complice. Anche se negassi, ci vorrebbero almeno ventiquattro ore per verificare il tuo alibi, e in quel caso provvederò personalmente ad addossarti l’organizzazione di questa operazione…” Kyoya lo trafisse con lo sguardo gelido dei suoi occhiali. Qualcosa dietro quelle lenti costrinse Kuze ad ingoiare intera l’arancia e a cedere le redini della situazione.
Appena in tempo: le urla delle forze scelte del Giappone indicavano che l’assalto era cominciato.
“Sapete tutti cosa fare…” disse Kyoya.
 
In seguito, i pochi sopravvissuti del corpo speciale ancora in grado di parlare descrissero la sortita del gruppo sovversivo :“assolutamente inarrestabile”, “centinaia di truppe alte due metri”, “mai visto nessuno usare la katana a quel modo”, “si sono aperti un  varco a testate, uno di loro lanciava saette dagli occhiali” “guidati da una pazza che urlava assurdità su cavalli e hobbit”.
 
 
Il campo di cocomeri di Kasanoda era protetto da una ventina di tiratori professionisti, una cinquantina di esperti in arti marziali e alcuni fra i più feroci scherani della casata Kasanoda nascosti nei punti strategici per meglio vigilare le tenere piantine del loro giovane futuro capo.
Uno di questi alzò gli occhi dall’irrigatore per piantarli nelle pupille di Hikaru, il quale ritenne di dover sottolineare la profooonda amicizia che lo legava a Kasanoda  mettendogli u braccio attorno alle spalle.
Kaoru fece altrettanto.
“Belle piante, Casanova…”
“Adesso capisco perché quelle tre volevano a tutti i costi sapere..” continuò Hikaru.
Kasanoda, che stava declamando i pregi e i difetti del sistema di irrigazione a gocce diffuse, si bloccò in mezzo ad una frase.
“Chi? Sapere cosa?” balbettò, mentre svariate tragiche prospettive si delineavano davanti ai suoi occhi.
“Oh, sai com’è…quelle tre volevano a tutti i costi sapere dove si trovasse un campo di cocomeri, ed erano convinte che noi sapessimo…noi che per caso passavamo di qui…” buttò lì Kaoru.
“Parlavano di ruspe, di progetti edilizi ad alto guadagno e di altre cose così…” rincarò la dose Hikaru.
“Ru-ruspe???”
“Naturalmente…non potevano certo riferirsi a questo posto, vero?” conclusero in coro i gemelli, con una commovente, finta aria affranta.
“Tutte queste piantine, così sensibili ai raggi del sole…”
“E tutte quelle tonnellate di cemento proveniente da…”
Non fu necessario continuare oltre.
Kasanoda si issò con un salto sulla baracca degli attrezzi agricoli.
“Uomini!”
Una cinquantina di teste si girò verso di lui.
“E donne..” aggiunse.
Altre teste si girarono.
“E’ in atto un complotto per distruggere i nostri cocomeri, per sradicare le piantine che abbiamo coltivato e custodito con tanta fatica…”
Il centinaio di persone e sicari, fedelissimi al giovane padrone, avevano le lacrime agli occhi.
“Dobbiamo quindi aumentare le misure di sicurezza e…”
“Non possiamo permettere uno scempio simile!!!” Hikaru si intromise di forza.
Cento paia di sguardi a lama di coltello lo trafissero.
“…E se arrivassero con le ruspe? rischiereste di  perdere almeno qualche piantina, prima di riuscire a smontare il macchinario…” intervenne Kaoru per dare manforte al fratello.
Kasanoda  a sentir questo si riscosse.
“Giusto! Metà di voi con me! Attaccheremo prima di essere colpiti! Andiamo!”
E una folla urlante armata di pugnali, katane, bastoni, e altro,  alla testa di Kasanoda si lanciò nella foresta, accompagnata dai  gemelli, trascinati dalla corrente.
 
 
Ai confini degli alberi, stesi in un fossato che li nascondeva agli occhi degli elicotteri, Kyoya e i suoi stavano riprendendo fiato.
“Oh, cavalieri della terra di Roan dai nobili destrieri, grazie di essere accorsi in nostro aiuto, o prodi guerrieri vanto delle vostre pianure erbose…” Renge aveva trovato il modo di slegarsi, ma tutti erano troppo stanchi per rimetterle il bavaglio.
“Kyo, dici davvero che gli abbiamo seminati? Coniglietto è tanto stanco…” Honey si era accasciato a terra.
“Non ci saranno altri scontri, per ora…” boccheggiò Mei, “ impiegheranno ore per riorganizzarsi e per trovarci”.
“Ne siete sicuri?”
Da un cespuglio una musica vivace colpì i timpani dei presenti.
“Questo suono…”mormorò Mori.
Da un albero scese una pioggia di fiocchi di neve rosa e argento.
“Questa pioggia…” ricordò Honey.
Da un tronco tre ragazze vestite con sgargianti costumi dai colori improbabili saltarono fino a raggiungere con una piroetta acrobatica il gruppetto distrutto dalla stanchezza.
“Lo-be-liaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!” strillarono in coro.
“Che costumi pacchiani” commentò Mei con aria sprezzante.
Kyoya si portò una mano alla fronte: “Pure voi?”
“Sappiate che non abbiamo intenzione di arrenderci fino a quando non ci consegnerete Haruhi Fujiyoka!” dichiarò spavaldamente Lady RosaRossa.
“E per essere sicure che ci darete ciò che chiediamo, abbiamo chiamato alcuni rinforzi” li informò maligna Lady Mughetto.
Un nuovo corpo di polizia (FBI, questa volta) spuntò alle loro spalle, i fucili pronti al fuoco.
“Non ho paura di voi…” ansimò Kuze, rialzandosi in piedi con uno sforzo eroico, imitato da tutta la sua squadra.
“Sciocchi, siete in minoranza, non riuscirete mai a battere tutti noi…”li derise Lady Margherita, “Nemmeno un miracolo potrà…”
“Eccole! Sono loro.”
La voce di Kaoru risuonò forte e chiara sopra a tutte le altre.
Una valanga umana si precipitò sugli agenti dell’FBI prima che questi riuscissero a premere il grilletto dei loro fucili a sonnifero. Kasanoda puntò sulle tre Lady con occhi di fuoco: “Non avrete mai il mio campo!!!” urlò sguainando una katana.
Le tre cercarono di salvare la situazione: Lady RosaRossa saltò ed atterrò dietro Mei, prendendola in ostaggio: “Lasciateci andare altrimenti…”
“Non fermatevi, non vi preoccupate per l’ostaggio” disse Kyoya ad alcuni sicari.
“COSA???NON VI PREOCCUPATE????” L’ira di Mei crebbe in maniera esponenziale. Per trattenere la ragazza Lady RosaRossa le strinse maggiormente il braccio, strappandole inavvertitamente la manica.
Il tempo si fermò.
“Tu….” Mei si voltò lentamente. “Hai idea di quanto io abbia impiegato a cucire questo vestito, specie di pavone travestito?” ringhiò biecamente.
Lady Mughetto e Lady Margherita intervennero per salvare la loro compagna: “Ferma, non osare toccare…”
Ma la furia di Mei si scaricò sulle tre malcapitate in tutta la sua piena forza “ADESSO TI FARO’ SENTIRE LA POTENZA DI UNA SARTA AUTODIDATTA!!!!!” E roteando il ramo di un albero si scagliò contro di loro.
 
Mentre la battaglia infuriava attorno a loro, Honey, Mori e Kyoya si guardarono tra loro: una frase delle tre svitate aveva ricordato loro una cosa importante….Dove cavolo erano finiti Tamaki ed Haruhi???
 
 
 
“Haruhiiii!!! Guarda qui! Ho trovato delle strane radici!”
“Sono patate, sempai, questo è un campo di patate…”
“E guarda, Nekozawa ha pescato del pesce con la forza della magia occulta!”
“Ho usato un amo della  bambola voodoo e uno dei miei incantesimi per tutti i giorni…”
“…potremmo cucinarli tutti assieme! Uno stufato di patate e pesce! Potrebbe essere un nuovo piatto, inventato da me…”
“Sempai, non si possono cucinare assieme il pesce e le patate…prima bisogna pelare le patate e squamare il pesce…”
“Ma perché cuocere il pesce? Annusalo….è così fresco…Mangialo crudo!!!” 
  
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