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Autore: Astrid 5E    15/01/2011    0 recensioni
Premessa: questo primo capitolo non centra molto con il capitolo seguente, ma introduce un'altra parte che si aggiungerà in seguito. Per il momento immergiamoci, nel vero senso della parola nell'avventura di questo ragazzino che si trova in mezzo al mare, inerme. Buona lettura! Spero piaccia a tutti!
Genere: Comico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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 Nuovo capitolo! E stavolta puntuale … forse … ok, scusate! >.<”
 
Posa rumorosamente la valigia a terra.
<< E fa attenzione! Non ritorno di certo indietro a comprarteli di nuovo, quei vestiti! >> la rimprovera lui.
<< Eh, quanto sei irascibile! Non sono mica cristalli! Non si rompono così facilmente, i vestiti! >>
<< Sì, ma con tutto quello che hai comprato, è la mia borsa, ad essersi rotta! >>
<< Uff! Quanto sei attaccato ai soldi >> sbuffa lei, incamminandosi verso l’atrio.
E lui, dietro.
 << Non sono attaccato ai soldi! Questa è economia! Economia! >> le urla poco distante.
Lei alza gli occhi al cielo; carino è carino, ma rompe un sacco!
<< PUF! >> . Un qualcosa di sconosciuto le compare davanti, emettendo quel suono, avvolto da una nuvola di fumo.
<< Hibe! >> lei richiama la piccola strega, apparsale davanti,  che sta svolazzando divertita.
<< Sì, che c’è, Scarlet? >> le chiede la streghetta, ridendo scoprendo i denti bianchissimi.
<< Dove accidenti ti eri cacciata? Dovevi essere qui cinque minuti fa! >>
<< hihihihih >> ride Hibe.
<< Lui sarà pure attaccato ai soldi, come dici tu, ma anche Scarlet non scherza, eh, Miss perfettina? >> .
A quelle parole un dito della ragazza prende fuoco.
<< Andiamo, ragazze! Non litigate proprio qui davanti! Avrete tanto tempo per farlo in camera vostra! >>
<< Mm. Hai ragione, Firer, anche perché qui potrei distruggere mezza scuola! >> squittisce orgogliosa la maga.
<< Ah! Non ti sopporto! >> . Scarlet si allontana furiosa. La fiamma sul dito è sparita, ma non il rossore sulle guance.
<< Quanto la odio! Quanto la odio!! >> sussurra poi, digrignando i denti, sull’entrata principale dell’edificio.
<< Benvenuta signorina, lei deve essere la nuova studentessa >> . L ‘amministratrice della biblioteca appare davanti alla ragazza.
Scarlet per un attimo esita, poi annuisce.
<< Sì, e quelli laggiù sono i miei … fratelli >> continua, indicando con una mano i due ragazzi poco più distanti intenti a conversare amichevolmente fra loro.
<< Mi indichi la mia stanza, per favore … Ah! E anche quella degli altri due! I loro posti glieli riferirò io, più tardi >> .
In realtà non avrebbe detto  niente, a quei due. In questo momento è troppo arrabbiata per fargli questo favore. A lui e a quell’altra. Odiosa, semplicemente odiosa.
 
<< Allora, Keichi, devo prendere altro? >> . La voce della ragazza risuona tra le pareti del corridoio.
<< Mi dispiace di chiederti troppo, Candy Ly >> si scusa l’altro, dagli occhi verdi.
La sua lunga coda blu si muove, sinuosa.
<< No, figurati, non è colpa tua. Non si può pretendere niente da una come Hikaru, è fatta così >> sorride, lei.
<< Beh, ma ora non possiamo più entrare in biblioteca >> . Keichi mette una mano dietro la testa, imbarazzato.
Candy Ly  gli sorride.
<< Allora io vado >>
<< Sì! E … grazie ancora! >> .
In lontananza, si vede una mano alzata, che saluta.
Il ragazzo dagli occhi verde intenso rimane là, in mezzo al corridoio.
Pensa. È da tre giorni che non fa altro che pensare, diamine! Ma a che cosa mai penserà!
Keichi si guarda i palmi delle mani. Gli sono rimaste impresse nella mente quelle parole “potere invincibile e supremo”.
Ma chi? Lui? Veramente … parla di lui, quel libro? E dei suoi poteri? Keichi non si era mai sentito dei poteri, in vita sua.
E invece adesso, come risvegliati da un antico sogno, se li sente pulsare nelle vene, quei poteri miracolosi, e ha la voglia sfrenata di usarli, di poterli fare veramente suoi, di riuscire a controllarli di …
<< Ahio! >> . Qualcuno investe il nostro povero protagonista.
<<  È vietato sostare in mezzo al corridoio, se lo ricordi bene! >> . L’amministratrice della biblioteca se lo guarda dall’alto in basso mentre il ragazzo, seduto a terra per la spinta improvvisa, guarda stupito di fronte a sé.
La ragazza, a terra anch’essa, ha una lunga coda alta di un bel rosso scarlatto; lunga tanto quanto quella di Candy Ly, ma, anziché di lato, come ce l’ha la sua amica, la ragazza la porta dietro la testa.
<< Scusa … va tutto bene? >> chiede Keichi, non curandosi dell’amministratrice.
Quella lo guarda storto, poi strizza gli occhi e li spalanca. Anche gli occhi sono di un rosso acceso, simile al colore del sangue.
<< N .. no, no, sto bene, sì, bene, magnificamente! >> risponde poi, rialzandosi senza nessuno sforzo e mettendosi la mano sinistra dietro la schiena e la destra sulla testa.
<< Sì, magnificamente bene! Già! >> ripete ancora, più convinta e allungando le labbra in un grande sorriso.
I lunghi pantaloni beige sono un po’ bianchi sulle ginocchia, forse per la caduta, mentre il top rosso è ancora pulito.
<< Allora, signore >> interviene l’amministratrice.
<< Se mi fa il piacere di levarsi …  >> .
Keichi la guarda un attimo imbambolato. Poi scuote impercettibilmente la testa e si scansa a sinistra.
<< C .. certamente! Mi scusi >> . E detto questo riguarda la ragazza.
Lei continua a sorridergli, con gli occhi luminosi.
Mentre si allontana con l’amministratrice, girata di tre quarti, lo saluta con la mano destra, per poi proseguire il suo percorso.
Il ragazzo dagli occhi verdi rimane ancora una volta immobile. Ma chi diavolo era, quella?
 
Poco distante, un’altra ragazza fa un incontro … non proprio piacevole.
<< Grazie mille >> . Candy Ly esce dalla biblioteca, con i libri di Ryan e di Keichi in una busta gialla e blu.
Mamma mia, quei ragazzi! Mai una volta che ne combinino una giusta!
Alla ragazza scappa un sorriso e alza lo sguardo al cielo.
Il sole sta tramontando e il vento, non proprio freddo, scivola dolcemente tra le foglie degli alberi.
<< Scusa? >> . Una voce la prende alla sprovvista.
<< Eh? .. Oh, sì, ah, sei tu, Ryan >> . Candy Ly risponde agitata, come sorpresa nei suoi pensieri.
Il biondo le sorride, e poi, con sguardo meravigliato, indica la busta gialla e blu.
<< Ah, questa? >> chiede la ragazza, alzando la busta all’altezza della spalla << Sono i libri che vi servono per studiare … che ci servono per studiare >> continua, con un sorriso sulle labbra.
<< … Ci? >> chiede Ryan, inclinando la testa, scettico.
Candy Ly alza un sopracciglio, come per sfidarlo. << Che c’è? Hai paura di essere battuto da me? >>
<< Battuto? Io? Da te? >> fa lui, spalancando gli occhi, per prenderla in giro.
<< Bene, staremo a vedere! Intanto questi li porto a Keichi! Lui saprà come usarli! >> . Detto questo, la ragazza si volta, per dirigersi verso l’atrio e raggiungere Keichi, nel corridoio.
Fa appena un passo che subito si accorge di avere Ryan dietro. Le scappa una risata sommessa e prosegue scuotendo la testa, facendo finta di non accorgersene.
Quando ha l’atrio a pochi passi, si accorge di due persone che stanno parlando, davanti all’entrata dei dormitori della scuola. Li nota da dietro un cespuglio e non le sembrano subito familiari.
Ma, siccome tutto in questa scuola non le pare familiare se non il suo nome e gli amici, non se ne preoccupa più di tanto.
Invece ad uno di loro cade accidentalmente lo sguardo su di lei, mentre sta entrando.
 
<< Firer? >> chiede perplessa Hibe, rimasta a metà del discorso, non sentendosi più ascoltata.
Quell’altro sta là, con lo sguardo fisso su un punto definito senza aprire bocca, quasi imbambolato.
La maga segue lo sguardo del ragazzo, ma non vede altro che l’entrata dei dormitori. E nient’altro.
<< Beh, allora, mi vuoi dire che hai? >> . la maga inizia a irritarsi e i suoi svolazzi di qua e di là hanno una periodicità irregolare e impaziente.
Firer si riprende come da un bellissimo sogno.
<< Eh? Che … che dici? Ah, sì, giusto, sbrighiamoci ad entrare, che domani mattina dobbiamo andare a scuola! Se non posiamo le valigie prima del coprifuoco sono guai, domani! >> e tutto spedito il ragazzo dai capelli giallo ocra si incammina frettoloso, con la valigia dietro, trasportata con tanta facilità da sembrar farla pesare tanto quanto una piuma.
Hibe rimane un attimo lì, dove prima stavano parlando serenamente, svolazzando su e giù. Poi inclina la testa da un lato, alza le spalle e con il suo bastone magico fa apparire una piccola valigia gialla.
Il suo mantello viola svolazza al vento, che soffia come un gatto che fa le fusa.
 
 
Il giorno dopo …
<< Buongiorno ragazzi >> . La professoressa fulva, oggi, si è fatta la piastra. Ma, ne sono certo, non durerà a lungo.
La professoressa tossisce forte, per attirare l’attenzione degli alunni, o semplicemente per sopprimere la mia voce.
<< Eh-ehm >> . Tossisce ancora. Probabilmente ha mal di gola. O semplicemente vuole che la smetta.
*sbam!* Sbatte il registro sulla cattedra. Ok. Vuole che stia zitto.
<< Bene, ragazzi >> inizia poi << devo farvi un importante annuncio … e non è il fatto che mi dimetto! >>
Qualcuno tra i banchi schiocca la lingua, deluso.
<< Ecco, quest’ oggi avremo una nuova compagna di classe! >> . Tutta l’attenzione di ragazzi e ragazze è concentrata sulla porta. Tutti aspettano che entri la nuova compagna …. Tutti tranne uno, che sta tra le nuvole.
<< Keichi, non sei curioso di sapere chi è? >> chiede Hevil, timida.
<< Mah, per me fa lo stesso >>
<< Come lo stesso! Un’altra persona in più da prendere in giro! >>
<< Hikaru >> la richiama il ragazzo.
Candy Ly, al suo fianco, li osserva, sorridendo.
Keichi le sorride, pure lui.
La porta si apre e la ragazza entra, senza che lui si accorga di niente, e solo dopo un “ooh” di tutta la classe, il ragazzo dagli occhi verdi alza lo sguardo.
E rimane sbigottito. Davanti a lui, sulla pedana della cattedra, la ragazza dai lunghi capelli scarlatti se ne sta tutta tranquilla a farsi ammirare. E i suoi occhi si scontrano con quelli dell’altro.
In effetti era da un po’ che se lo guardava, appena entrata in classe ne aveva cercato gli occhi di quel verde intenso.
E li aveva trovati.
Ma prima, quando era entrata, lo aveva visto chiacchierare con una ragazza, quella accanto, che adesso la guarda, indifferente ma con gli occhi blu scuro, un po’ allargati.
Ha anche delle altre ragazzine che gli ronzano attorno, una vestita tutta di bianco e i capelli biondi con le punte a boccoli, che è  spaparanzata sul banco, e un’altra tutta rossa, compresi i capelli, che invece è seduta composta, sulle ginocchia.
Gli occhi verdi di lui la guardano ancora, con un’espressione quasi comica. E infatti le scappa un sorriso.
<< Lei si chiama Scarlet. Spero faccia amicizia con tutti >> conclude poi la professoressa lasciando la parola alla ragazza.
Scarlet si mette le mani sui fianchi, scoperti, e ghigna.
<< Ragazzi, lo spero anch’io, altrimenti sono guai! >> . Alcuni ragazzi già stravedono, altre ragazze si mettono a ridere.
Scarlet, fin da subito, fa amicizia con tutti.
 
Sono passate tre ore dall’inizio del giorno scolastico.
Candy Ly è rimasta al suo banco, accanto a Keichi, sottolineando delle frasi sul libro, senza farci caso. Ripensa alla ragazza, Scarlet, e ripensa al suo amico, dagli occhi verdi, che sta palesemente con la testa da un’altra parte.
Già, chissà perché, da un po’ Keichi aveva la testa da un’altra  parte.
In realtà un motivo c’era, ma adesso, a scuola, la sua attenzione era stata presa da un’altra cosa, più sconvolgente e scioccante.
 
 
 
 
 
Ok, lascio nel dubbio le cose ma .. chi ha frainteso NON FRAINTENDA! Ehehehe si vedrà la prossima volta già già già già! … mmm dite che l’ho fatto troppo corto? Beh, cercherò di riscattarmi la prossima volta! Saluti Astrid 5E.
  
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