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Autore: Dani85    19/01/2011    2 recensioni
Non sei sicuro sia questo che dovevi fare. In realtà, cominci a pensare che andare a Trieste fosse l'unica cosa che non avresti dovuto fare. Mai
- Tra Anna e Luca è davvero finito tutto con la lettera di lei? Lui cerca risposte.
Su Perdere l'amore di Ranieri.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luca Benvenuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E vorresti urlare...

Scendi dal taxi e ti guardi intorno.
Per un attimo ti senti dentro una bolla di sapone. Ti pare di galleggiare in qualcosa a metà tra la necessità e la paura di sapere, immerso in una sensazione a cui temi di non sapere dare un nome preciso.
La folata di bora, tagliente e gelida, che ti investe ti fa istintivamente stringere un po' di più nel tuo giaccone e quasi quello fosse un tacito invito ad andare avanti ti decidi a muoverti e oltrepassi così il cancello in ferro battuto che ti si para di fronte.
Non sei sicuro sia questo che dovevi fare. In realtà, cominci a pensare che andare a Trieste fosse l'unica cosa che non avresti dovuto fare. Mai.
Tiri fuori dalla tasca una busta bianca e ti senti molto stupido quado controlli l'indirizzo perchè ti sembra di voler negare a te stesso che lo conosci a memoria, proprio come conosci a memoria ogni singola parola che un intenso inchiostro nero ha fermato su quel foglio, sciupato e strapazzato che c'è dentro. Ignori queste considerazioni e fai scorrere velocemente lo sguardo sulla doppia fila di targhette incastonate in bell'ordine sul citofono accanto all'ampia porta in vetro specchiato.
Non ti ci vuole molto a trovare il nome che cerchi e ancora meno ti ci vorrebbe a suonare quel campanello.
Basterebbe una leggera pressione di un dito per sentire la sua voce che chiede “chi è” e basterebbe il coraggio di rispondere “sono Luca” per vederla apparire dietro la porta di casa sua che ti aspetta.
Ma tu quel coraggio non ce l'hai. Anzi, capisci che non ce l'hai mai avuto quando ti trovi a pensare che lei quella porta potrebbe non avere nessuna voglia di aprirla... perchè potrebbe non avere nessuna voglia di vedere te!
Lasci cadere la mano con cui stavi sfiorando il suo nome e fissi il tuo riflesso sul vetro del portone. Improvvisamente ti rendi conto che hai paura di quello che potresti vedere: paura che faccia ancora più male di quanto ne abbia già fatto solo leggere di quella nuova realtà. Scuoti la testa disegnando un no sconsolato, non hai voglia di sapere cosa faccia più male e non ti interessa di apparire vigliacco: tanto tu sarai l'unico a sapere di quanto ti sono tremate le ginocchia davanti alla prospettiva di vederti sbattere la porta in faccia.
Forse è per risparmiarti questo che Anna ha deciso di chiudere tutto con una lettera: niente labbra da guardare, niente occhi da scrutare, nessun “non ti voglio più” da ascoltare dalla sua voce ma un addio detto tra le righe, addolcito dal saperla felice.
Non aveva senso cercare spiegazioni che non avrebbero cambiato le cose, non aveva senso obbligarla ad un faccia a faccia a cui lei aveva preferito la solutidine di una stanza e un foglio bianco. Te lo ripeti un paio di volte, in un muto discorso con te stesso e cerchi di convincerti che accettare la distanza che lei ha messo tra di voi sia la cosa migliore che tu possa fare... non per te, certo ma per lei sì!
Sai perfettamente che questo non farà altro che accrescere il tuo dolore, i tuoi rimpianti, la rabbia verso te e anche verso quella fretta e quella velocità con le quali Anna ti ha cancellato dalla sua vita. Sospiri e ti allontani velocemente dalla casa. Non riesci a spiegarti il perchè ma hai il fiato corto e ti fischiano le orecchie. Allunghi una mano alla tua sinistra e ti appoggi con la fronte all'albero che domina imponente il giardino: chiudi gli occhi e senti sotto la pelle la corteccia ruvida mentre l'odore intenso della pianta ti invade le narici.
Vorresti tanto riuscire ad avercela veramente con lei perchè sarebbe molto più facile andare avanti o trovare la forza per affrontarla lì e ora e, invece, riesci solo ad avercela con i suoi atteggiamenti e quindi decidi di lasciar perdere.
Fai un lungo respiro per riprendere il controllo su te stesso, il tanto che basta per ritornartene a Roma tutto intero perchè sì, in questo momento con tutti i pensieri che ti turbinano in testa, hai qualche dubbio pure sulla tua capacità di tenere un accettabile livello di attenzione. Lanci un'occhiata di sfuggita al cancello che dista da te pochi metri e lo fai con il sollievo di chi vi riconosce una via di fuga. Sorridi amaramente ammettendo a te stesso che stai scappando, né più né meno. Stai scappando dall'unica possibilità di sapere come stanno veramente le cose. Sai, che se te ne vai ora, non avrai mai più l'occasione per cercare le risposte agli infiniti “perchè” che quella lettera ha infiltrato nella tua testa. Ma in fondo è meglio così, preferisci quel silenzio in cui vivi da settimane piuttosto che parole di cui sai che non sopporteresti il peso.
Alzi gli occhi al cielo, ti perdi dietro quelle nuvole bianche che si rincorrono in sbuffi vaporosi e ti odi per come stai rinunciando a lottare per mantenere in vita quella che è la tua vita: lei e il rapporto con lei. Abbassi la testa e fai per andartene ma un mormorio sommesso attira la tua attenzione.
Dal portone vedi uscire due persone e non ti serve che un attimo per riconoscere, in una di esse, Anna.
Sei lontano ma distingui ogni suo piccolo dettaglio. I capelli scuri sciolti sulle spalle in morbide e disordinate onde, il cappotto grigio e corto che la ripara dal freddo, la tracolla della borsa che le attraversava il petto e un leggero sorriso che le increspa le labbra. Senti lo stomaco contercersi in una morsa dolorosa. Pensi sia l'effetto del rivederla ma, in realtà, ti rendi conto che è gelosia quando realizzi che quel sorriso è per l'uomo che le cammina accanto.

perdere l'amore
quando si fa sera
quando tra i capelli un po'
d'argento li colora
rischi d'impazzire
puo' scoppiarti il cuore
perdere una donna e avere voglia
di morire.

Hai voglia di morire mentre l'aria intorno a te si colora di tramonto.
È una coltellata in pieno petto vederla... felice? Ti fa male sapere Anna felice!?
In questo momento, mentre vedi i suoi occhi seguire ogni mossa del ragazzo che è con lei, hai seriamente paura di sì... ma è un attimo!
Una vocina si fa largo nella tua testa e ti urla che quello che davvero ti fa male è saperla felice con un altro uomo.
Un uomo che ha preso il tuo posto: quello che era sempre stato il tuo posto e quello che sarebbe potuto esserlo.
E mentre le vocine si frantumano in mille echi, una prevale forte e nitida: “L'hai persa, Luca”.

...comunque ti capisco
e ammetto che sbagliavo
facevo le tue scelte
chissa' che pretendevo
e adesso che rimane
di tutto il tempo insieme
un uomo troppo solo
che ancora ti vuol bene.

“L'hai persa!” e la interpreti come una sentenza di colpevolezza. Hai sbagliato, hai fatto l'errore più grande della tua vita quando hai permesso che che la tua paura di rovinare tutto prendesse il sopravvento sul tuo amore per lei.
Forse pensavi che il tempo ti avrebbe dato una mano, che potesse aiutarti a superare quei timori e invece...
Invece, il tempo l'ha solo portata lontano da te, dalle tue scelte, a fare altre scelte che hanno stravolto le cose.
Non è rimasto più niente di Anna e Luca, di quello che eravate, di quello che vi eravate promessi.
Nulla a parte te.
A parte te che non ti sei mai sentito così solo.
A parte te che vuoi ancora bene, che ancori ami quella donna che si muove a piccoli saltelli sul ciottolato del vialetto per scaldarsi.

...perdere l'amore
quando si fa sera
quando sopra il viso c'e' una ruga
che non c'era
provi a ragionare
fai l'indifferente
fino a che ti accorgi che non
sei servito a niente

Senti gli occhi pungere ma provi a far finta di nulla.
Provi a rifugiarti nell'indifferenza, tenti di fingere che tutto quello non ti faccia male.
Ti sforzi di cercare una spiegazione logica a quella situazione che senti irreale. Ma è tutto inutile.
Fa male lo stesso, molto male.
E ha un sapore amaro quel dolore che ingoi quando ti accorgi che non sei servito a niente perchè non sei tu ad averle ridato il sorriso, non sei tu ad averla resa felice.

...e vorresti urlare
soffocare il cielo
sbattere la testa mille volte
contro il muro
respirare forte il suo cuscino
dire e' tutta colpa del destino
se non ti ho vicino

Vorresti urlare, vorresti dare la colpa al destino per tutto quello ma l'unica cosa che riesci a fare è tirare di nuovo fuori la lettera dalla tasca.
La avvicini al viso quasi potessi sentire così il suo profumo e poi la stringi forte nella mano.
La accortocci e la lasci cadere a terra. E tu te ne vai. Solo con il tuo dolore.
E mentre cammini veloce e a testa bassa non vedi Anna che si accorge di un ombra che scivola via.
E non la vedi tirare su incuriosita la carta appallottolata.
E non la senti mormorare in un soffio il tuo nome.

...perdere l'amore

  
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