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Autore: Laitalee    30/01/2011    3 recensioni
La radura nel bosco era circondata da alte pietre bianche, erette proprio al limitare della foresta. Nel centro era una larga pietra azzurra, rozzamente squadrata. Sopra erano posati un calice pieno di vino profumato, due bacchette, un coltello dal manico nero istoriato di rune in argento, un vassoio con un pentacolo tracciato sopra, su cui erano posati due anelli d’oro, uno con una pietra rossa, l’altro con una pietra verde, un turibolo da cui si alzavano densi fumi d’incenso ed un antico libro rilegato di cuoio.
Il matrimonio molto intimo di due strani amanti: Draco Malfoy ed Hermione Granger
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giuramento

La radura nel bosco era circondata da alte pietre bianche, erette proprio al limitare della foresta. Nel centro era una larga pietra azzurra, rozzamente squadrata. Sopra erano posati un calice pieno di vino profumato, due bacchette, un coltello dal manico nero istoriato di rune in argento, un vassoio con un pentacolo tracciato sopra, su cui erano posati due anelli d’oro, uno con una pietra rossa, l’altro con una pietra verde, un turibolo da cui si alzavano densi fumi d’incenso ed un antico libro rilegato di cuoio.

Nella calda notte di mezza estate, Draco Malfoy stava facendo l’ultimo giro di purificazione, aspergendo lo spazio con un mazzo di foglie di salvia, mentre Hermione Granger finiva di disporre gli oggetti sulla pietra centrale e accendeva le candele. Infine tornò al centro, posò il mazzo di erbe odorose sull’altare e con la mano destra si tracciò la croce cabalistica sul petto, mormorando, poi allargò le braccia e declamò a voce alta parole arcane. Quindi si girò verso le quattro direzioni, partendo da est, e con il coltello tracciò nell’aria dei segni, salmodiando. Hermione nel frattempo lo seguiva nel giro, con l’incensiere in mano. Al termine, tornarono al centro ed inspirarono profondamente i fumi dell’incenso. Si fermarono a guardarsi, stabilizzando la sensazione del cerchio protettivo attorno a loro. Quindi reclinarono indietro la testa e si misero a salmodiare una lunga invocazione insieme. Sentirono arcani poteri radunarsi attorno a loro, riempiendo di vibrazioni la notte.

Al termine, con un unico gesto fluido, si tolsero le vesti da mago, restando completamene nudi. Si posero uno di fronte all’altra, vicinissimi, guardandosi negli occhi, ma senza toccarsi.

“Davanti alle potenze arcane di questa notte magica noi siamo,” recitarono insieme a memoria “Davanti agli Dei noi ci presentiamo per questo giuramento”

“Io, Draco Lucius Malfoy”

“Io, Hermione Jean Granger”

“Alla presenza dei custodi del Karma e delle forze della natura, dichiariamo all’universo il nostro reciproco amore!”

“Io, Hermione, sono qui di mia spontanea volontà, guidata solo dal mio amore, per unire il mio destino a quello di Draco, mio sposo. Sono qui per amarti e rispettarti, per renderti felice e prendermi cura di te, per onorarti e proteggerti, anche a costo della mia vita, finché dura l’amore.”

“Io, Draco, sono qui di mia spontanea volontà, guidato solo dal mio amore, per unire il mio destino a quello di Hermione, mia sposa. Sono qui per amarti e rispettarti, per renderti felice e prendermi cura di te, per onorarti e proteggerti, anche a costo della mia vita, finché dura l’amore.”

Si guardarono negli occhi, emozionati, Hermione sprofondò nelle iridi argentate del suo compagno e Draco si lasciò andare alla deriva negli occhi dorati della donna. Si baciarono gentilmente, senza toccarsi.

“Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, sei la luce che ha guidato i miei passi fuori dall’oscurità, sei la luna che illumina le mie notti ed il sole che scalda le mie giornate. Tu sei il vento che soffia ed io l’erba che si piega al tuo tocco gentile. Tu sei l’acqua che riempie la mia bocca assetata. Hermione, sei un dono del cielo.”

“Sei il solo che abbia saputo comprendermi totalmente, sei la roccia su cui ho potuto posare le mie stanche membra, sei la forza che ha accolto e sostenuto la mia debolezza. Tu sei il fuoco che mi brucia ed io sono il tuo combustibile. Tu sei l’acqua che placa la mia sete d’amore. Sei un dono del cielo, Draco”

Sorrisero, sentendo le forse arcane radunate quella notte attorno a loro condensarsi in un tocco gentile e benevolo sulla loro pelle, come un vento caldo e sensuale.

Draco prese il calice dall’altare, ne bevve un sorso e poi lo passò ad Hermione, che ne bevve a sua volta, poi insieme rovesciarono il resto per terra. Posarono il calice sulla pietra, ed insieme dissero: “Le nostre vite sono unite, ora siamo una cosa sola, fino a che dura il nostro amore. Che sia così”

Si baciarono di nuovo, con maggiore passione, questa volta. Si abbracciarono sentendo la pelle calda toccarsi e si strinsero più forte, sentendo il desiderio che cresceva tra loro. Come un fuoco, la passione divampò e li riempì. Si unirono, dolcemente, lentamente, davanti all’altare. Assaporarono il contatto, prolungando la ricerca del piacere per un tempo infinito, rallentando i gesti e la respirazione fino a sincronizzarsi, fusi insieme in un solo respiro ed un solo battito cardiaco, un solo corpo, una sola anima.

Fu un piacere travolgente, infinito, sconvolgente, che li colse contemporaneamente, infine, sentirono il piacere che saliva dai lombi, scorrere lungo la spina dorsale ed uscire dalla sommità del capo, come un’ondata di pura energia. Rimasero a lungo allacciati, respirando profondamente, baciandosi con estrema dolcezza, guardandosi negli occhi e perdendosi l’uno dentro l’altra.

“Ti amo, Hermione”

“Ti amo, Draco”

Attorno a loro, la notte declinava verso l’alba, ma non ci fecero caso, occupati di nuovo nella danza cosmica dell’amore. All’alba, finalmente, ringraziarono i testimoni divini della loro unione, congedarono forze arcane che avevano protetto la loro celebrazione di nozze e si diressero verso casa, dopo essersi rivestiti ed aver radunato tutte le loro cose.

“Allora, mogliettina mia, che te ne è parso del nostro giuramento, a dieci anni di distanza?” chiese Draco stringendosi accanto la donna che amava, mentre camminavano sul sentiero verso casa.

“Ancora meglio della prima volta, decisamente!”

   
 
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