THE END.
 
 
RUGHE. ERANO QUELLE ORMAI, CHE SI MUOVEVANO SUL SUO VISO.
TRANQUILLE SI DELINEAVANO INSISTENTI SU DI ESSO, VECCHIO, DEBOLE E AFFATICATO. MA ANCORA SORRIDENTE…
AVEVA VISSUTO TUTTA UNA VITA, UN’INTERA VITA FATTA DI FATICHE, GIOIE E DOLORI.
AVEVA VISTO I SUOI FIGLI CRESCERE, ANDARE A SCUOLA E INNAMORARSI E COSI UGUALE CON I SUOI NIPOTI.
AVEVA PASSATO INNUMEREVOLI NATALI, ESTATI E ACQUAZZONI PRIMAVERILI CHE POI SI DISSOLVEVANO IN NUOVE SPLENDIDE GIORNATE DI SOLI AUTUNNALI, COME ACCADEVA SEMPRE NELLE NUMEROSE LITI E CHIARIMENTI CHE AVEVANO RIEMPITO LA SUA ALTRIMENTI NOIOSA VITA.
ABBRACCI, SERENATE, GIOCHI…E AMORI SI ERANO ALTARNATI CON UNA FRAQUENZA QUASI FRENETICA.. TRANE UNO. UN AMORE ERA RIMASTO LI SUGGELLATO IN UN DITALE…
UNO ERA RIMASTO COSI NITIDO E FORTE, CHE PERSINO NEI SUOI ULTIMI GIORNI DI VITA, LEI POTEVA RICORDARE TUTTO CIO’ CHE AVEVA PASSATO, IN UN PRESENTE CHE LA RIMANDAVA AI RICORDI PIU’ DOLCI CHE NON AVREBBE MAI CEDUTO NEMMENO IN CAMBIO DI UNA VITA INTERA DA POTER RIVEVERE.
PERCHE’ WENDY SAPEVA SEMPLICEMENTE CHE, LA SUA VERA VITA L’AVEVA GIA’ VISSUTA, SAPEVA QUALE ERA IL SUO POSTO FIN DA QUANDO I SUOI PIEDI SI ERANO LEVATI PER MAGIA, AL DI FUORI DELLA SUA STANZA, NEI CIELI DI LONDRA.
ERANO SOLO DEI BAMBINI, COME IN REALTA’ CE NE SONO MOLTI, MA INSIEME AVEVANO VISSUTO ATTIMI INFINITI…CHE AIME’ FURONO ESSI STESSI, PARADOSSALMENTE, DESTINATI A FINIRE,  PUR NELLA LORO INFINITA ESSENZA.
PETER, PETER PAN…INUTILE DIRE IL BAMBINO CHE NON VOLEVA CRESCERE, ANCHE PERCHE’ LEI NE ERA SICURA, C’E’ STATO UN SECONDO INTERMINABILE NEL QUALE ANCHE LUI AVEVA DESIDERATO POTER ESSERE COME TUTTI GLI ESSERI UMANI…E VOLARE A CASA, CON LEI.
NESSUNO DEI DUE FECE CIO’ CHE SEMBRAVA FOSSE GIUSTO FARE IN PRICIPIO OPPURE  FOSSE INFIMAMENTE SBAGLIATO, E NEMMENO SE NE PENTI IN SEGUITO, IN REALTA’ LORO SAPEVANO…SAPEVANO CHE NON SAREBBE FINITA’ COSI! SAPEVANO CHE ERANO DESTINATI A STARE INSIEME, LUI CONTINUO’ CON LE SUE MIRABOLANTI PAZZIE NEL SUO MONDO DI GIOCHI, FATE E PIRATI E LEI FECE CIO’ CHE SUO PADRE E SUA MADRE DESIDERAVANO CHE LEI FACESSE, DIVENTO’ UNA SPLENDIDA DONNA E PASSO’ SERENA I SUOI GIORNI…IN ATTESA..
WENDY SPIRO’ IN MAGGIO, DOLCE ERA L’ARIA DI QUELLA GIORNATA E AMARE FURONO LE LACRIME CHE TUTTI I SUOI CARI VERSARONO PER LEI, IN UN TRANQUILLO E PERIFERICO CIMITERO LONDINESE…
WENDY VAGO’ COME UN PICCOLO ALITO DI VENTO VERSO NUOVI ORIZZONTI E VERSO NUOVE STELLE.
SI ERA DUNQUE PERDUTA? AVEVA IN SE SOLO…SOLO..SOLO, ATTESA.
PERCHE’ POI COMINCIO’ A CHIAMARE, DAPPRIMA SUSSURRANDO (NON AVEVA PIU’ UN CUORE FATTO DI CARNE, MUSCOLI E SANGUE E NEMMENO POLMONI)  MA IL SUO GRIDO ERA COLMO DI TUTTO QUELLO CHE ERA NECESSARIO PERCHE’ GIUNGESSE SINO ALL’ISOLA CHE NON C’E’.
ERA FATTO DELLA MATERIA DI CUI SONO FATTE LE STELLE, COME LEI STESSA DOPOTUTTO, LA METERIA CHE COLLASSA SU SE STESSA MA POI SI RIGENERA…VORTICOSA…CELESTE…ETEREA
LUI UDI’ IL SUO RICHIAMO E CAPI CHE ERA GIUNTO IL MOMENTO, L’ATTIMO INFINITO LO AVEVA RIDESTATO DAL SUO TORPORE.
SULL’ISOLA CHE NON C’E’ IL TEMPO PASSA O SI MUOVE COSI PIANO CHE SI DIREBBE PURE CHE NON ESISTA. PER QUESTO DUE ANIME PURE CHE AVEVANO SAPUTO ADATTARSI ALLE LEGGI DETTATE DALLA FANTASIA, LEGGI FERREE CHE IN OGNI FAVOLA ESISTONO, COME FATE PREPOTENTI E ANCHE UN PO’ RIBELLI, POTEVANO RICONGIUNGERSI IN UN AMORE PROIBITO CHE FATICAVANO ENTRAMBI A COMPRENDERE.
SI DICE CHE QUANDO UNA PERSONA MURE, LA SUA ANIMA PRENDE LE SEMBIANZE DI CIO’ CHE IN VITA HA PIU’ CREDUTO VERO. WENDY HA SEMPRE CREDUTO IN LUI. NEL CORAGGIO, NELLA FANTASIA E NELLA POLVERE DI FATA.
QUANDO SI VIDERO, COMPRESERO CHE ERA COSI CHE DOVEVA ANDARE, WENDY TORNO’ QUELLA CHE FU ALL’EPOCA DELLA SUA AVVENTURA SULL’ISOLA CHE NON C’E’ E PETER ACCETTO’ SEMPLICEMENTE IL SUO AMORE E LA PORTO’ DOVE LEI DESIDERAVA ANDARE...
PERCHE’ D’ALTRONDE LA MORTE E’ SOLO LA PRIMA DELLE PIU’ GRANDI AVVENTURE CHE POSSANO MAI ESISTERE,
VOLANDO SI DISPERSERO NEI RAGGI DELLA SECONDA STELLA A DESTRA VERSO NUOVI MILLENARI MATTINI.
INSIEME…