Film > Il pianeta del tesoro
Segui la storia  |       
Autore: _Lightning_    17/02/2011    4 recensioni
E se Jim, invece di imbarcarsi sull'RLS Legacy e vivere favolose avventure sul Pianeta del Tesoro, fosse un pirata?
E se, alla ricerca di un imbarco, incontrasse proprio il vecchio Silver e si unisse a lui e alla sua ciurma?
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Hawkins, John Silver, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I

In Pieces



La Taverna "Occhio di Gatto" era stracolma di gente urlante, per la maggior parte ubriaca.
Esseri di tutte le razze e tutti i pianeti brindavano e ridevano sguaiatamente, in un miscuglio di lingue e risate che creava un'atmosfera allo stesso tempo accogliente e malsana. Ai tavolini più appartati erano seduti piccoli gruppetti di persone che confabulavano con fare cospiratorio, molte volte con passaggi di denaro da una mano all'altra e complici strizzatine d'occhio; il barista, un ometto piccolo e magro, quasi del tutto calvo, osservava indifferente quel gran caos, limitandosi a servire da bere e a sistemare i liquori in perfetto ordine sul sudicio scaffale dietro il bancone.

"Un luogo perfetto per trovare un imbarco." pensò soddisfatto Jim, ringraziando tra sé la vecchia tartaruga spaziale che glielo aveva consigliato.

Affondò le mani nelle tasche del giubbotto di pelle nero e si avvicinò con passo deciso verso il bancone, controllando prudentemente di non essere spiato e sedendosi con naturalezza su uno sgabello traballante. Il barista lo osservò con un misto di curiosità e sospetto e Jim non potè dargli torto. Dopotutto, non si vedono spesso ragazzini di quindici anni in covi loschi come quello.

«Cosa ti servo, ragazzo?» domandò burbero, guardandolo dall'alto al basso.

«Un whisky Calaniano,» rispose lui in tono fermo.

Il barista sollevò scettico un sopracciglio, poi alzò le spalle e prese la bottiglia semivuota dallo scaffale, afferrando un bicchiere dal vetro opaco da sotto il bancone. Gli riempì il bicchiere a metà di un liquido rosso fiammante con sfumature arancio cangiante, che lui tracannò in un sorso, ignorando l'inferno che gli scatenò in gola e che gli corse lungo le vene. Il barista ripose la bottiglia con malagrazia e fece per tornare alle sue occupazioni, quando Jim lo richiamò.

«Ehi,» iniziò, titubante, passando distrattamente il dito sul bordo umido del bicchiere e producendo una nota sottile e vibrante.

«Sì?» lo invitò a continuare, mettendosi subito sulla difensiva.

«Sa per caso dove posso trovare un imbarco?» chiese, cauto.

«Che tipo di imbarco?» domandò, storcendo il naso nel sentirsi dare del lei.

«Il tipo che non fa troppe domande,» buttò lì, decidendo di giocarsi il tutto per tutto.

Il barista arricciò appena il labbro e si chinò sul bancone, borbottando a mezza voce.

«Non credo che tu abbia molte possibilità, ma so che ci sono molti veterani che cercano mozzi per le loro navi,» disse, con aria divertita.

«Non cerco un imbarco come mozzo!» ringhiò lui, sbattendo un pugno sul banco e rendendosi conto di non essere preso sul serio.

Alcune teste si voltarono, per poi ritornare a farsi i fatti propri. 
Il barista lo squadrò corrucciato, ma, preso atto che non stava scherzando, gettò la maschera.

«C'è un cyborg che cerca una nuova ciurma. Non so se ti vorrà ingaggiare o meno, di questo dovrai discutere con lui. Viene sempre qui ogni giovedì verso l'una, se vuoi parlarci,» concluse, allontanandosi da lui e andando in fretta verso un Quasariano che chiedeva a gran voce alcool.

Jim rimase seduto per qualche altro minuto, rimuginando sulle informazioni appena ricevute, poi si riscosse e scivolò dallo sgabello, dirigendosi verso l'uscita. Spinse la porta, che si aprì con un cigolio penetrante, e venne investito dall'aria fresca della sera, che gli scompigliò i capelli castano scuro. Camminò lungo la banchina del porto per un lungo tratto, poi si sedette su un ormeggio vuoto, fissando la distesa sconfinata di stelle e galassie davanti a lui.

Lasciò vagare lo sguardo su quei milioni di puntini luminosi, sperando ardentemente di non andare verso un altro vicolo cieco.

 

Note Dell'Autrice:

Penso che abbiate capito che ho un'attrazione malsana per i fandom poco popolati (questo è anche peggio, in senso di numero, di quello de Il Gladiatore... devo essere un'autolesionista.)
Comunque, questo film mi ha affascinato fin da quando ero ancora piccola e ingenua. L'altro giorno stavo risistemando i DVD e, quando mi sono ritrovata in mano "Il Pianeta del Tesoro" sono stata folgorata da un'illuminazione improvvisa che mi ha portato a scrivere questa follia.

Ah, probabilmente avrò molte difficoltà ad aggiornare regolarmente e i capitoli saranno in generale piuttosto corti ... causa scuola (ma tanto chi legge?)
Ringrazio chiunque lascerà una recensione! ^^

-Light-


 

-Tutti i diritti appartengono a Robert Louis Stevenson per la storia originale "L'Isola del Tesoro" e alla Disney per il film remake  "Il Pianeta del Tesoro"; questa storia è scritta senza scopo di lucro-
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Il pianeta del tesoro / Vai alla pagina dell'autore: _Lightning_