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Autore: Katia R    23/02/2011    2 recensioni
DATA PUBBLICAZIONE: 29 ottobre 2008.
Anna deve sposarsi ma una notte decide di vivere il suo vero destino.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucanna\\Solo per questa notte...

TITOLO: "Solo per questa notte...".
AUTORE: Katia R.
DATA FINE: 29 ottobre 2008
PERSONAGGI:  Luca\Anna
Premessa: Sto ripostando tutte [o quasi] le mie vecchie storie : )
Questa l'ho pensata in un momento un pò "così", quindi accetto qualsiasi critica : )

"Solo per questa notte..."

È così strano. Mi sveglio è ho la sensazione che quello che sto per fare non è la cosa giusta. Ma è un attimo. Poi sorrido dei mie stessi pensieri. Luca si è appena svegliato. Sento che ha qualcosa di strano, ma lui rimane sul vago. Ma io so cos'ha. Domani mi sposo con Carlo. Alla fine ho accettato e spero sia stata la scelta giusta.
So che a Luca mancherà la nostra quotidianità. Il svegliarsi la mattina e fare colazione insieme. Ritornare la sera a casa e avere un supporto. Guardare un dvd insieme, anche se l'abbiamo già visto tante volte. Sento che tutto questo finirà. O forse è già finito da un pezzo e me ne sto accorgendo solo adesso.
Luca si alza e mi dà un dolce bacio sulla guancia dicendomi che sta andando al Decimo. Sento la porta che si chiude e ho una stretta al cuore. Mi manca quasi il respiro. Non lo so perché, ma improvvisamente non sono più sicura di niente. Mi appoggio al bancone. Faccio rovesciare il mio caffé e improvvisamente mi riprendo. Dopo aver pulito corro al Decimo.
Ho preferito non fare nessun "addio al nubilato". Stasera voglio essere sola. Voglio capire se sto facendo la cosa giusta.
La giornata trascorre tranquillamente, e a sera sto per andare a casa, ma ad aspettarmi ci sono tutti i miei amici. C'è anche Raffaele che alla fine si è rassegnato. Sorrido a tutti che mi abbracciano felici. Faccio un respiro profondo e vado a casa. Luca è da un pò che non lo vedo. Provo a chiamarlo. Niente. L'avrà staccato. Lancio il cellulare sul divano e mi siedo. Mi arriva un messaggio. Spero sia Luca. No. Non è lui. E sinceramente non so chi sia. Cerco di riconoscere il numero, ma niente. Inizio a leggere. Mi sembra qualcosa in codice, ma il messaggio è chiaro. Un indirizzo. E poi una frase "Il tuo destino sta guardando le stelle...". E ho paura. Paura di raggiungere quel luogo e scoprire di aver sbagliavo tutto davvero.
Un pò titubante prendo le chiavi e raggiungo il luogo "del mio destino". Spengo il motore e faccio un respiro profondo. Apro lo sportello e mi guardo intorno. Sono in un posto alto di Roma. Riesco a vedere tutta la città. Una vista magnifica. È buio. C'è un vecchio capannino. Inizio ad avere un pò paura. Più di prima. Alzo gli occhi al cielo. È stellato. Mi avvicino ad una ringhiera e mi appoggio un pò intimorita. Poco più in là vedo qualcuno. Mi avvicino di più. Luca. Non si è accorto della mia presenza. Non riesco ancora a capire la situazione. Mi ritrovo più confusa che mai. Sta guardando il cielo. Le stelle. Sorrido. Il mio destino. Vado accanto a lui che sussulta. Poi sorride. E forse solo in quel momento capisco che non voglio perderlo. Mi perdo un attimo nel suo sguardo. Com'era quella frase? Ah si. "Guardo i tuoi occhi e vedo ancora le stelle". Si, mai come in quel momento avrei creduto che quella frase fosse vera. Luca mi guarda come solo lui sa fare. Con quello sguardo che riesce a trasmettermi tutto. Gli metto un braccio dietro la schiena e lui mi mette il suo intorno alle spalle. Mi sento protetta. La sua pelle emana il solito calore che mi rassicura. Sorrido e guardiamo ancora le stelle. Sono tantissime. Sento il suo sguardo nuovamente su di me e mi giro. A volte le parole non servono. Ma quella sera le cose da dire erano troppe. Luca inizia a parlare. Parla quasi a raffica e faccio fatica a stargli dietro. Però le parole più importanti riesco a percepirle.
Non lasciarmi.
Ti lascio andare per la tua strada.

Non so quale delle due mi fa più male. Due frasi contrapposte. Un unico significato. Un significato che ho paura di scoprire. Lui continua a parlare. Ora è quasi arrabbiato. Ma io non lo sto a sentire. Mi avvicino e lo bacio. Così all'improvviso, facendo rimanere lui sorpreso e sorprendendomi anch'io del mio stesso gesto. Dapprima rigido, lo sento rilassarsi.
Mi mette una mano tra i capelli e l'altra sul fianco. Ho paura di quello che può succedere ora. Ma questa paura va subito via. Tra le sue braccia mi sento viva. No, non posso. Domani mi sposo. Ma non riesco a smettere. Non riesco a fare a meno di lui. Delle sue carezze. Dei suoi baci. Ed ho un improvvisa voglia di lui. E ancora paura. Mi lascio andare completamente. Quel capannino, l’unico a sapere del nostro segreto. Un segreto che non doveva essere raccontato a nessuno.
Perché è il nostro segreto.

She will be loved” Maroon 5
http://www.youtube.com/watch?v=pUVxaYdgS_Q

Si leva la giacca e la mette su una panca. Poi dolcemente mi sdraia lì sopra. Sto tremando. E lui se n’è accorto. Mi prende le mani tra le sue e le porta sotto la sua maglietta. Il suo corpo così caldo. Sento i muscoli contrarsi per il freddo e vorrei toglierle, ma lui le trattiene. Riprende a baciarmi e gli sollevo la maglietta. È tutto così irreale. Non sta succedendo davvero. Non ci credo. Lui è a petto nudo. Io con le mani gli accarezzo la pelle umida. Umida come questa sera di maggio. Lui chiude gli occhi e mi lascia fare. Gli bacio il petto. Poi rialzo il viso e mi ritrovo di nuovo vicino a lui. E un altro bacio. Un altro ancora. Un passo indietro. Lasciarsi andare e capire di volerlo entrambi. E la passione si mescola al dolore. Alla rabbia. Alla paura. Non riesco a capire niente quando lo sento dentro di me. Ho paura. Ma allo stesso tempo sento che è la cosa giusta. Il mio destino devo viverlo. Anche solo per una notte. Sento freddo. Tremo ancora. Lui mi abbraccia. Il mio seno contro il suo petto. E mi sento al sicuro. Protetta. Lontano dal mondo. Non voglio che questo momento finisca. Voglio che duri per sempre. Ma se ho capito una cosa in tutta la mia vita, è che il “per sempre” non esiste. Niente è per sempre. Ed ho paura. Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance e non riesco a fermarle. Lui mi bacia le gocce che scendono lentamente. Ed è come se questa notte fosse il nostro addio. E forse lo è. Guardo lui nella penombra e mi accorgo che le stelle non brillano più nei suoi occhi. O meglio, stanno cadendo. Una lacrima mi cade sul viso. Le sue lacrime e le mie. Unite come noi due. Il dolore che abbiamo dentro, l’amore represso. Mi stringo più forte a lui. E non vorrei staccarmi più. Non voglio lasciarlo. Inizio a singhiozzare più forte. Lui non si ferma, e neanche le sue lacrime. Non è giusto. Amarsi per poi separarsi. Essere felici per poi tornare tristi. E mi sento uno schifo. Vorrei urlare. Vorrei fare esplodere la mia rabbia, ma non riesco a dire niente. Serro gli occhi e sento che Luca esce piano dal mio corpo. Li riapro. Lui si riveste e scappa fuori. Mi rivesto anch’io e mi affaccio. È appoggiato alla ringhiera. Mi avvicino piano e lo abbraccio da dietro. Appoggio la testa sulla sua schiena accogliente. Lui si gira e mi abbraccia. E rimaniamo così. Io che piango sulla sua spalla e mi stringo al suo petto, e lui che impotente lascia cadere le sue lacrime sulla mia spalla. E non so di preciso per quanto tempo rimaniamo lì. Ma l’unica cosa che vorrei è che il giorno dopo non arrivi mai. Ma questa è la realtà. Con i suoi tempi. E il domani non sarà più nostro.
Il domani arriva. E io mi sento morire. È come risvegliarsi da un sogno e iniziare un incubo. Perché non sono più sicura di niente. Mi guardo allo specchio. Ho l’abito da sposa addosso. Bianco. Pura. Ma non mi sento affatto pura. Non voglio sposarmi. Ma è troppo tardi. Appoggio la mano sulla maniglia. Sospiro e l’abbasso. Avanzo fino ad arrivare in salotto. E lo vedo. Luca si gira verso di me. Mi guarda. Negli occhi una strana luce. Accenna un sorriso. E non ce la faccio. Mi sento disarmata. Lui si avvicina e mi porge il braccio. E andiamo via. Scendiamo le scale, in braccetto. Lui così dolce. Lui che mi accompagna. Mi apre lo sportello e mi fa salire, poi prende il suo posto alla guida. Parte. Incrocio il suo sguardo nello specchietto retrovisore. E mi si gela il sangue nelle vene.
Siamo arrivati. Lui viene ad aprirmi lo sportello. Mi aiuta a scendere e i nostri sguardi si incontrano ancora una volta. Ma stavolta non mi sento rassicurata. Stavolta non riesco a leggere niente. Ed ho di nuovo paura. Avanziamo nuovamente a braccetto. Salgo quei pochi scalini e mi ritrovo in chiesa. Tutto addobbato come abbiamo scelto. Guardo avanti. Carlo è lì che mi aspetta. Lo guardo negli occhi e mi sento in colpa. Mi fermo. Guardo Luca e scappo fuori. Carlo mi segue. Io mi siedo su una panchina. Lui si avvicina dolcemente. Non riesco a guardarlo negli occhi di nuovo. Voglio Luca accanto a me. Carlo mi rassicura. Ma non serve a niente. Dice che mi aspetta e che se non ritornerò da lui è perché non mi sento ancora pronta. E lui capirà. E mi sento ancora di più uno schifo. Se ne va. E io rimango sola. Inizio a piangere. Improvvisamente mi accorgo di Luca. È fermo a pochi metri da me. Mi guarda. Inespressivo. Si avvicina lentamente. Sembra come nei film. Una scena che sembra durare una vita. Si siede accanto a me e mi prende la mano. La stringe. Forte. Quasi a farmi male. Ma ho capito cosa cerca di dirmi. Non c’è bisogno di parole. Ma io ne ho bisogno.
Non voglio lasciarti.
Una stretta più forte e una lacrima che riga il viso di entrambi.
È la tua strada. Non posso fermarti.
Quanto vorrei invece che mi dicesse di scappare con lui. Lontani. Scappare via e lasciarsi tutto dietro.
Ti amo.
Le mie lacrime non si fermano più dopo aver pronunciato quelle due parole. Vedo lui che chiude gli occhi e deglutisce.
Anch’io.
E allora non riesco a capire. Cosa succede? Perché se è così per entrambi dobbiamo soffrire?
Noi non ci lasceremo mai veramente. Io e te saremo sempre Luca e Anna. E questo non lo può cambiare nessuno.
Il mio respiro si ferma ancora una volta.
Ognuno va per la sua strada. Non possiamo amarci. Perché a noi non basta il semplice affetto. Il semplice amore. Noi siamo di più. Nessuno sarà mai come noi. Tu puoi essere felice con un altro e io posso continuare la mia strada da solo. Ma ciò non significa che è tutto finito. Quello che abbiamo non finirà mai. È per sempre. E so che il sempre non esiste. Ma noi faremo un' eccezione.
E quelle parole, così vere. Così profonde. Dette con la voce rotta dal pianto. Ci abbracciamo. E rimaniamo così per un paio di secondi. Interminabili. Poi si alza. Mi sorride. Sorrido anch’io. Mi prende per mano e mi riaccompagna in chiesa. Carlo non ci sperava più. E gli invitati credevano che ci avessi ripensato. E non è che abbiano tutti i torti. Sorrido. Mi volto verso Luca e mi fa uno dei suoi migliori sorrisi. E ora nei suoi occhi rivedo di nuovo le stelle. E mi sento sicura. Arriviamo all’altare e guardo Carlo. Poi Luca mi stringe la mano. Forte come prima. E con quel gesto riesce a trasmettermi serenità. Si mette ai lati. È il mio testimone. Mi fa un ultimo sorriso e poi la cerimonia ha inizio.
Arriviamo allo scambio delle promesse e delle fedi. Sospiro e inizio a dire la mia promessa. E quelle parole le combacio subito con Luca. Metto la fede al dito di Carlo e do un fugace sguardo a Luca che mi sorride. È emozionato.
Mi sembra passata una vita, quando, finalmente, la cerimonia finisce. Si avvicinano a farci gli auguri. Luca mi abbraccia forte. Ci stacchiamo e ci guardiamo. Si, il per sempre forse esiste nel nostro caso. Lo vedo avvicinarsi a Carlo e abbracciarlo. Poi sento le sue parole e mi commuovo.
Trattamela bene.
Carlo annuisce. Io sorrido e stampo un bacio sulla guancia a Luca. Lui mi fa una dolce carezza e va fuori, mentre noi iniziamo a fare le foto.
Dopo un paio di scatti varchiamo l’uscita della chiesa. Ci riempiono di riso. Riusciamo a raggiungere la macchina che stavolta guida un amico di Carlo. Lancio il bouquet e riesce a prenderlo Elena. Proprio lei che non ci crede molto. Sorride e alza le spalle. Io rido e salgo in macchina. Andiamo a fare altre foto in uno splendido parchetto. E poi raggiungiamo gli invitati al ristorante. Passiamo una serata tranquilla. Piena di risate. Cerco sempre lo sguardo di Luca. E lui c’è. Mettono una canzone che amo. L’ho sempre amata sin da bambina. Luca lo sa. E infatti si avvicina per invitarmi a ballare.

Beauty and the Beast“ Celine Dion
http://it.youtube.com/watch?v=j5Cvq416zuQ
Minuto: 2:30

Sorrido. Lui mi porta al centro della sala. Mi poggia una mano sul fianco e l’altra la intreccia con la mia. Iniziamo a muoverci. Lentamente. I nostri sguardi sono incatenati. Mi sento come se stessi ballando sospesa in aria. Lui mi guarda. Mi sento morire.
Sei bellissima.
Sorrido e rispondo con un semplice, ma emozionato Grazie.
Questo è il nostro ultimo ballo. Ed è come dirci addio. Ma non è così.
Quasi alla fine di questa canzone, Luca mi abbraccia.
Ti amo, Anna.
Il suo sussurro arriva al mio orecchio. E provo mille emozioni.
Anch’io ti amo, Luca.
Sono emozionata. I miei occhi sono lucidi.
Ti auguro tutta la felicità di questo mondo.
Adesso anche lui ha gli occhi lucidi. Le lacrime stanno quasi per scendere per entrambi.
Scusami.
Mi dice prima di uscire fuori. Io rimango lì. Le lacrime iniziano a scendere. Ma se c’è una cosa che ho capito è che quello che c’è tra noi… Non sarebbe mai finito. E ritorno al mio posto, con quell’unica certezza…

FINE

   
 
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