TITOLO: "Solo
per questa notte...".
AUTORE: Katia
R.
DATA FINE: 29 ottobre 2008
PERSONAGGI: Luca\Anna
Premessa: Sto
ripostando tutte [o quasi] le mie vecchie storie : )
Questa l'ho pensata in un momento un pò "così",
quindi accetto qualsiasi critica : )
"Solo per questa notte..."
È
così strano. Mi sveglio è ho la sensazione che
quello che sto per
fare non è la cosa giusta. Ma è un attimo. Poi
sorrido dei mie
stessi pensieri. Luca si è appena svegliato. Sento che ha
qualcosa
di strano, ma lui rimane sul vago. Ma io so cos'ha. Domani mi sposo
con Carlo. Alla fine ho accettato e spero sia stata la scelta giusta.
So
che a Luca mancherà la nostra quotidianità. Il
svegliarsi la
mattina e fare colazione insieme. Ritornare la sera a casa e avere un
supporto. Guardare un dvd insieme, anche se l'abbiamo già
visto
tante volte. Sento che tutto questo finirà. O forse
è già finito
da un pezzo e me ne sto accorgendo solo adesso.
Luca
si alza e mi dà un dolce bacio sulla guancia dicendomi che
sta
andando al Decimo. Sento la porta che si chiude e ho una stretta al
cuore. Mi manca quasi il respiro. Non lo so perché, ma
improvvisamente non sono più sicura di niente. Mi appoggio
al
bancone. Faccio rovesciare il mio caffé e improvvisamente mi
riprendo. Dopo aver pulito corro al Decimo.
Ho
preferito non fare nessun "addio al nubilato". Stasera
voglio essere sola. Voglio capire se sto facendo la cosa giusta.
La
giornata trascorre tranquillamente, e a sera sto per andare a casa,
ma ad aspettarmi ci sono tutti i miei amici. C'è anche
Raffaele che
alla fine si è rassegnato. Sorrido a tutti che mi
abbracciano
felici. Faccio un respiro profondo e vado a casa. Luca è da
un pò
che non lo vedo. Provo a chiamarlo. Niente. L'avrà staccato.
Lancio
il cellulare sul divano e mi siedo. Mi arriva un messaggio. Spero sia
Luca. No. Non è lui. E sinceramente non so chi sia. Cerco di
riconoscere il numero, ma niente. Inizio a leggere. Mi sembra
qualcosa in codice, ma il messaggio è chiaro. Un indirizzo.
E poi
una frase "Il tuo destino sta guardando le stelle...". E ho
paura. Paura di raggiungere quel luogo e scoprire di aver sbagliavo
tutto davvero.
Un
pò titubante prendo le chiavi e raggiungo il luogo "del mio
destino". Spengo il motore e faccio un respiro profondo. Apro lo
sportello e mi guardo intorno. Sono in un posto alto di Roma. Riesco
a vedere tutta la città. Una vista magnifica. È
buio. C'è un
vecchio capannino. Inizio ad avere un pò paura.
Più di prima. Alzo
gli occhi al cielo. È stellato. Mi avvicino ad una ringhiera
e mi
appoggio un pò intimorita. Poco più in
là vedo qualcuno. Mi
avvicino di più. Luca. Non si è accorto della mia
presenza. Non
riesco ancora a capire la situazione. Mi ritrovo più confusa
che
mai. Sta guardando il cielo. Le stelle. Sorrido. Il mio destino. Vado
accanto a lui che sussulta. Poi sorride. E forse solo in quel momento
capisco che non voglio perderlo. Mi perdo un attimo nel suo sguardo.
Com'era quella frase? Ah si. "Guardo i tuoi occhi e vedo
ancora le stelle". Si, mai come in quel momento avrei
creduto che quella frase fosse vera. Luca mi guarda come solo lui sa
fare. Con quello sguardo che riesce a trasmettermi tutto. Gli metto
un braccio dietro la schiena e lui mi mette il suo intorno alle
spalle. Mi sento protetta. La sua pelle emana il solito calore che mi
rassicura. Sorrido e guardiamo ancora le stelle. Sono tantissime.
Sento il suo sguardo nuovamente su di me e mi giro. A volte le parole
non servono. Ma quella sera le cose da dire erano troppe. Luca inizia
a parlare. Parla quasi a raffica e faccio fatica a stargli dietro.
Però le parole più importanti riesco a percepirle.
Non
lasciarmi.
Ti
lascio andare per la tua strada.
Non
so quale delle due mi fa più male. Due frasi contrapposte.
Un unico
significato. Un significato che ho paura di scoprire. Lui continua a
parlare. Ora è quasi arrabbiato. Ma io non lo sto a sentire.
Mi
avvicino e lo bacio. Così all'improvviso, facendo rimanere
lui
sorpreso e sorprendendomi anch'io del mio stesso gesto. Dapprima
rigido, lo sento rilassarsi.
Mi
mette una mano tra i capelli e l'altra sul fianco. Ho paura di quello
che può succedere ora. Ma questa paura va subito via. Tra le
sue
braccia mi sento viva. No, non posso. Domani mi sposo. Ma non riesco
a smettere. Non riesco a fare a meno di lui. Delle sue carezze. Dei
suoi baci. Ed ho un improvvisa voglia di lui. E ancora paura. Mi
lascio andare completamente. Quel capannino, l’unico a sapere
del
nostro segreto. Un segreto che non doveva essere raccontato a
nessuno.
Perché
è il nostro
segreto.
“She
will be loved” Maroon 5
http://www.youtube.com/watch?v=pUVxaYdgS_Q
Si
leva la giacca e la mette su una panca. Poi dolcemente mi sdraia
lì
sopra. Sto tremando. E lui se n’è accorto. Mi
prende le mani tra
le sue e le porta sotto la sua maglietta. Il suo corpo così
caldo.
Sento i muscoli contrarsi per il freddo e vorrei toglierle, ma lui le
trattiene. Riprende a baciarmi e gli sollevo la maglietta. È
tutto
così irreale. Non sta succedendo davvero. Non ci credo. Lui
è a
petto nudo. Io con le mani gli accarezzo la pelle umida. Umida come
questa sera di maggio. Lui chiude gli occhi e mi lascia fare. Gli
bacio il petto. Poi rialzo il viso e mi ritrovo di nuovo vicino a
lui. E un altro bacio. Un altro ancora. Un passo indietro. Lasciarsi
andare e capire di volerlo entrambi. E la passione si mescola al
dolore. Alla rabbia. Alla paura. Non riesco a capire niente quando lo
sento dentro di me. Ho paura. Ma allo stesso tempo sento che
è la
cosa giusta. Il mio destino devo viverlo. Anche solo per una notte.
Sento freddo. Tremo ancora. Lui mi abbraccia. Il mio seno contro il
suo petto. E mi sento al sicuro. Protetta. Lontano dal mondo. Non
voglio che questo momento finisca. Voglio che duri per sempre. Ma se
ho capito una cosa in tutta la mia vita, è che il
“per sempre”
non esiste. Niente è per sempre. Ed ho paura. Le lacrime
iniziano a
scorrere sulle mie guance e non riesco a fermarle. Lui mi bacia le
gocce che scendono lentamente. Ed è come se questa notte
fosse il
nostro addio. E forse lo è. Guardo lui nella penombra e mi
accorgo
che le stelle non brillano più nei suoi occhi. O meglio,
stanno
cadendo. Una lacrima mi cade sul viso. Le sue lacrime e le mie. Unite
come noi due. Il dolore che abbiamo dentro, l’amore represso.
Mi
stringo più forte a lui. E non vorrei staccarmi
più. Non voglio
lasciarlo. Inizio a singhiozzare più forte. Lui non si
ferma, e
neanche le sue lacrime. Non è giusto. Amarsi per poi
separarsi.
Essere felici per poi tornare tristi. E mi sento uno schifo. Vorrei
urlare. Vorrei fare esplodere la mia rabbia, ma non riesco a dire
niente. Serro gli occhi e sento che Luca esce piano dal mio corpo. Li
riapro. Lui si riveste e scappa fuori. Mi rivesto anch’io e
mi
affaccio. È appoggiato alla ringhiera. Mi avvicino piano e
lo
abbraccio da dietro. Appoggio la testa sulla sua schiena accogliente.
Lui si gira e mi abbraccia. E rimaniamo così. Io che piango
sulla
sua spalla e mi stringo al suo petto, e lui che impotente lascia
cadere le sue lacrime sulla mia spalla. E non so di preciso per
quanto tempo rimaniamo lì. Ma l’unica cosa che
vorrei è che il
giorno dopo non arrivi mai. Ma questa è la
realtà. Con i suoi
tempi. E il domani non sarà più nostro.
Il
domani arriva. E io mi sento morire. È come risvegliarsi da
un sogno
e iniziare un incubo. Perché non sono più sicura
di niente. Mi
guardo allo specchio. Ho l’abito da sposa addosso. Bianco.
Pura. Ma
non mi sento affatto pura. Non voglio sposarmi. Ma è troppo
tardi.
Appoggio la mano sulla maniglia. Sospiro e l’abbasso. Avanzo
fino
ad arrivare in salotto. E lo vedo. Luca si gira verso di me. Mi
guarda. Negli occhi una strana luce. Accenna un sorriso. E non ce la
faccio. Mi sento disarmata. Lui si avvicina e mi porge il braccio. E
andiamo via. Scendiamo le scale, in braccetto. Lui così
dolce. Lui
che mi accompagna. Mi apre lo sportello e mi fa salire, poi prende il
suo posto alla guida. Parte. Incrocio il suo sguardo nello
specchietto retrovisore. E mi si gela il sangue nelle vene.
Siamo
arrivati. Lui viene ad aprirmi lo sportello. Mi aiuta a scendere e i
nostri sguardi si incontrano ancora una volta. Ma stavolta non mi
sento rassicurata. Stavolta non riesco a leggere niente. Ed ho di
nuovo paura. Avanziamo nuovamente a braccetto. Salgo quei pochi
scalini e mi ritrovo in chiesa. Tutto addobbato come abbiamo scelto.
Guardo avanti. Carlo è lì che mi aspetta. Lo
guardo negli occhi e
mi sento in colpa. Mi fermo. Guardo Luca e scappo fuori. Carlo mi
segue. Io mi siedo su una panchina. Lui si avvicina dolcemente. Non
riesco a guardarlo negli occhi di nuovo. Voglio Luca accanto a me.
Carlo mi rassicura. Ma non serve a niente. Dice che mi aspetta e che
se non ritornerò da lui è perché non
mi sento ancora pronta. E lui
capirà. E mi sento ancora di più uno schifo. Se
ne va. E io rimango
sola. Inizio a piangere. Improvvisamente mi accorgo di Luca.
È fermo
a pochi metri da me. Mi guarda. Inespressivo. Si avvicina lentamente.
Sembra come nei film. Una scena che sembra durare una vita. Si siede
accanto a me e mi prende la mano. La stringe. Forte. Quasi a farmi
male. Ma ho capito cosa cerca di dirmi. Non c’è
bisogno di parole.
Ma io ne ho bisogno.
Non
voglio lasciarti.
Una
stretta più forte e una lacrima che riga il viso di entrambi.
È
la tua strada. Non posso fermarti.
Quanto
vorrei invece che mi dicesse di scappare con lui. Lontani. Scappare
via e lasciarsi tutto dietro.
Ti
amo.
Le
mie lacrime non si fermano più dopo aver pronunciato quelle
due
parole. Vedo lui che chiude gli occhi e deglutisce.
Anch’io.
E
allora non riesco a capire. Cosa succede? Perché se
è così per
entrambi dobbiamo soffrire?
Noi
non ci lasceremo mai veramente. Io e te saremo sempre Luca e Anna. E
questo non lo può cambiare nessuno.
Il
mio respiro si ferma ancora una volta.
Ognuno
va per la sua strada. Non possiamo amarci. Perché a noi non
basta il
semplice affetto. Il semplice amore. Noi siamo di più.
Nessuno sarà
mai come noi. Tu puoi essere felice con un altro e io posso
continuare la mia strada da solo. Ma ciò non significa che
è tutto
finito. Quello che abbiamo non finirà mai. È per
sempre. E so che
il sempre non esiste. Ma noi faremo un' eccezione.
E
quelle parole, così vere. Così profonde. Dette
con la voce rotta
dal pianto. Ci abbracciamo. E rimaniamo così per un paio di
secondi.
Interminabili. Poi si alza. Mi sorride. Sorrido anch’io. Mi
prende
per mano e mi riaccompagna in chiesa. Carlo non ci sperava
più. E
gli invitati credevano che ci avessi ripensato. E non è che
abbiano
tutti i torti. Sorrido. Mi volto verso Luca e mi fa uno dei suoi
migliori sorrisi. E ora nei suoi occhi rivedo di nuovo le stelle. E
mi sento sicura. Arriviamo all’altare e guardo Carlo. Poi
Luca mi
stringe la mano. Forte come prima. E con quel gesto riesce a
trasmettermi serenità. Si mette ai lati. È il mio
testimone. Mi fa
un ultimo sorriso e poi la cerimonia ha inizio.
Arriviamo
allo scambio delle promesse e delle fedi. Sospiro e inizio a dire la
mia promessa. E quelle parole le combacio subito con Luca. Metto la
fede al dito di Carlo e do un fugace sguardo a Luca che mi sorride.
È
emozionato.
Mi
sembra passata una vita, quando, finalmente, la cerimonia finisce. Si
avvicinano a farci gli auguri. Luca mi abbraccia forte. Ci stacchiamo
e ci guardiamo. Si, il per sempre forse esiste nel nostro caso. Lo
vedo avvicinarsi a Carlo e abbracciarlo. Poi sento le sue parole e mi
commuovo.
Trattamela
bene.
Carlo
annuisce. Io sorrido e stampo un bacio sulla guancia a Luca. Lui mi
fa una dolce carezza e va fuori, mentre noi iniziamo a fare le foto.
Dopo
un paio di scatti varchiamo l’uscita della chiesa. Ci
riempiono di
riso. Riusciamo a raggiungere la macchina che stavolta guida un amico
di Carlo. Lancio il bouquet e riesce a prenderlo Elena. Proprio lei
che non ci crede molto. Sorride e alza le spalle. Io rido e salgo in
macchina. Andiamo a fare altre foto in uno splendido parchetto. E poi
raggiungiamo gli invitati al ristorante. Passiamo una serata
tranquilla. Piena di risate. Cerco sempre lo sguardo di Luca. E lui
c’è. Mettono una canzone che amo. L’ho
sempre amata sin da
bambina. Luca lo sa. E infatti si avvicina per invitarmi a ballare.
“Beauty
and the Beast“ Celine Dion
http://it.youtube.com/watch?v=j5Cvq416zuQ
Minuto:
2:30
Sorrido.
Lui mi porta al centro della sala. Mi poggia una mano sul fianco e
l’altra la intreccia con la mia. Iniziamo a muoverci.
Lentamente. I
nostri sguardi sono incatenati. Mi sento come se stessi ballando
sospesa in aria. Lui mi guarda. Mi sento morire.
Sei
bellissima.
Sorrido
e rispondo con un semplice, ma emozionato Grazie.
Questo
è il nostro ultimo ballo. Ed è come dirci addio.
Ma non è così.
Quasi
alla fine di questa canzone, Luca mi abbraccia.
Ti
amo, Anna.
Il
suo sussurro arriva al mio orecchio. E provo mille emozioni.
Anch’io
ti amo, Luca.
Sono
emozionata. I miei occhi sono lucidi.
Ti
auguro tutta la felicità di questo mondo.
Adesso
anche lui ha gli occhi lucidi. Le lacrime stanno quasi per scendere
per entrambi.
Scusami.
Mi
dice prima di uscire fuori. Io rimango lì. Le lacrime
iniziano a
scendere. Ma se c’è una cosa che ho capito
è che quello che c’è
tra noi… Non sarebbe mai finito. E ritorno al mio posto, con
quell’unica certezza…
FINE