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Autore: Katia R    25/02/2011    1 recensioni
DATA PUBBLICAZIONE: 3 novembre 2008.
È passato un anno dalla morte di Irene.
Solo tre mesi dalla cattura dei Flaviano.
Dal ferimento di Luca.
Dal matrimonio annullato di Anna e Carlo.
E dall’avvicinamento e l’allontanamento di Alessandro ed Elena.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alele\Parlo con te

TITOLO: "Parlo con te".
AUTORE: Katia R.
DATA FINE: 3 novembre 2008
PERSONAGGI:  AlessandroElena
Premessa: Prima storia scritta su questa coppia : )



-1“Parlo con te” Giorgia

http://www.youtube.com/watch?v=mY51CPH9c9k

È passato un anno dalla morte di Irene.
Solo tre mesi dalla cattura dei Flaviano.
Dal ferimento di Luca.
Dal matrimonio annullato di Anna e Carlo.
E dall’avvicinamento e l’allontanamento di Alessandro ed Elena.
Lei è distesa sul letto con le cuffie del suo mp3 all’orecchio.
La riproduzione casuale sembra leggerle nei pensieri.
Le note della canzone di Giorgia iniziano a risuonare.

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Parlo con te
Parlo con te

Tre mesi erano passati dal giorno dei chiarimenti.
Non erano riusciti più a guardarsi negli occhi.
Non erano riusciti più ad essere semplicemente colleghi.
Elena legge quel libro, non riuscendo a capire il vero senso delle parole scritte su quel pezzo di carta.
Nella sua testa solo le parole di quella canzone. Così vera.
Così sua.
E la voglia di urlare al mondo tutta la sua rabbia.
Ma ogni volta non riusciva a dire niente.
Le parole non avevano più senso. Non riuscivano ad uscire.
Solo le lacrime avevano il coraggio di scorrere silenziose.
Lacrime di dolore. Di amarezza.
Elena viene percorsa da un brivido. Vorrebbe scappare fuori e raggiungerlo.
Lì, in quel letto d’ospedale.
Attaccato a tutte quelle macchine.
Elena chiude gli occhi e scivola lungo lo schienale del divano.

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza
di trovare una bellezza ancora intatta

Prende il cappotto e sale in auto. Diretta verso l’ospedale.
Verso l’unica persona che l’ha fatta sentire viva, anche se per poco.
L’uomo che ama con tutta se stessa.
L’uomo che sta lottando contro la vita e la morte.
E lei lì. Immobile. Lo osserva attraverso quel vetro.
Appoggia una mano sul vetro.
Chiude gli occhi e una lacrima silenziosa riga il suo viso.
Ti prego amore mio, non mi lasciare.
Le uniche parole che riesce a pronunciare, mentre nella sua testa, le ultime note di quella canzone.

E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Spiegami questa distanza
Spiegami tu l'indifferenza
Ora non so più mentire
Ho trovato il coraggio di dire mi sento morire…

Alessandro. Senza di te… mi sento morire.
   
 
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