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Autore: _Ella_    06/03/2011    15 recensioni
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Cominciamo dalla base. Fondamentalmente, ci sono tre tipi di AkuRoku:
-Loro sono migliori amici;
-Loro sono nemici;
-Loro non si conoscono e si innamorano a prima vista.
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l’AkuRoku sta modificando geneticamente le menti di noi fangirl che spargiamo allegramente cuoricini, yaoi e biscottini in abbondanza, magari anche panettoni, colombe e uova pasquali e vorremmo anche noi una storia struggente come la loro, fatta di amore, sesso, resurrezioni da far invidia a quel povero birbantello di Gesù che, ahimè, non fa più notizia con tutti i suoi miracoli.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Premessa:

Eh, l’AkuRoku, fonte di gioia per tutte le fangirl accanite – compresa me –, epicentro dello yaoi Kingdomhearziano. Poi c’è anche il RiSo, ma qui nessuno ha fame, quindi, sorvoliamo.
Dicevo.
Io, Ella – ma non nel senso di lei, perché mi chiamo proprio Ella, l’accento infatti è diverso – sostenitrice accanita di questo paring, che amo con tutto il cuore, ho deciso grazie alla mia mente briccona di… di sfotterlo un po’, ecco. Perché – diciamolo – l’AkuRoku “a volte” – ma solo A VOLTE! – rasenta l’impossibile.
Cominciamo dalla base. Fondamentalmente, ci sono tre tipi di AkuRoku:
-Loro sono migliori amici;
-Loro sono nemici;
-Loro non si conoscono e si innamorano a prima vista.

 

 Cominciamo dalla prima, ove i nostri bricconcelli dal sesso confuso sono migliori amici da tempi immemorabili. Per questo – da bravi amichetti effeminati – si fanno le coccole, dormono assieme nello stesso letto – ovviamente a petto nudo o in mutante –, si danno dei bacetti sulle labbra in amicizia e poi, magicamente, scoprono di essere innamorati dell’altro. Oh, ma questo ovviamente è Roxas, perché Axel lo ama dal primo giorno in cui l’ha visto – nonostante il ragazzo avesse appena otto anni – e così, oltre che gay, il povero Aku si scoprirà anche pedofilo. Ma ovviamente, il suo amore struggente per il biondo, lo manterrà calmo e sfogherà gli ormoni su qualche ragazza avvenente, che tutto si aspetta, tranne di diventare un nano biondo nella mente del virile Axel. Ma naturalmente – al compiere dei quindici, sedici o addirittura diciassette anni – Roxas si accorgerà di essere innamorato del suo Best Friend ForevaH, lo bacerà nel momento opportuno e – per la gioia di tutte noi – faranno allegramente sesso (ovviamente, in queste fic le case sono sempre libere dai genitori, che talvolta non esistono nemmeno).
Se abbiamo questo genere di base, Axel perderà tutta la sua bastardità e la darà a Roxas, che è il serio della situazione, che si trova con un amico che per attirare la sua attenzione è disposto anche a girargli attorno con le mutande in testa e la gonna delle danzatrici hawaiane. Figo.

 

 

 

 Ora, c’è il secondo caso, dove differentemente dal primo, sono nemici. Ovviamente si odiano, ovviamente si pigliano a mazzate tutti i giorni, ovviamente si schifano a morte, ovviamente finiranno per baciarsi e fare sesso violento (?). No. Non è ovvio! Ma naturalmente sarà Axel – il figo virile della situazione – a fare il primo passo e Roxas, da bravo uke, subirà per un po’, finché non si accorgerà di amare follemente ogni cosa del rosso: dai suoi capelli impossibili, ai tatuaggi sotto agli occhi, dalle sue mani calde anche in pieno inverno ove i pinguini gli girano attorno, agli occhi allungati come quelli di un gatto e finemente truccati.
Naturalmente, in questo genere di fic, si scopre che Axel ha un passato di merda, ha una vita di merda, e per questo tratta tutti di merda. Bella merda, eh? Ma Roxas riuscirà a fargli tornare il sorriso e la voglia di vivere! Perché Aku sentirà il bisogno di proteggerlo e di amarlo in ogni modo possibile ed immaginabile e tante altre cose zuccherose. Ovviamente, il rosso è un bastardo di prima categoria! Ma con il suo amore – che ormai, talmente delle volte che arrossisce, ha preso una colorazione bordò – è più dolce e buono della bimba coi capelli assurdi che fa diventare buono il Grinch. Bello, vero?

 

 

 

 Ecco, adesso, l’ultimo genere di base AkuRokiano. Loro, ovviamente, non si conoscono. Roxas è un depresso, costantemente in combutta con se stesso, si affoga nel dolore e nei libri di greco, odia Sora che è così diverso da lui, e si sente abbandonato da tutto il mondo; ma non gli dispiace. Axel, invece, è un tipo dal passato ambiguo ed inesistente, spesso un chitarrista, un motociclista, spidermen, l’orso Bear nella Grande Casa Blu, un modello figo e tanti altri mestieri carini; lui, naturalmente, è un figo della madonna.
Si incontrano per puro caso, magari fuori la scuola di Roxas, in spiaggia, in un ghetto nazista, 30mila leghe sotto i mari, in un bar oppure a Fantaghirò. Axel – che in realtà aveva appena tolto il costume da (Pedo)Bear nella Grande Casa Blu – gli dà a parlare, infondendogli grande fiducia. Non importa che sia vestito di stracci, che abbia un aria spaventosa, che si stia fumando una canna, che sia sporco di sangue oppure che ci siano le sue foto da ricercato sparse nella città (lui comunque fa il modello, no?) ma Roxas si fiderà di lui ciecamente, arrossirà nel guardarlo negli occhi, Axel ne sarà compiaciuto, e così andranno allegramente a fare una scampagnata in qualche posto.
Qui, la cosa si fa più interessante. Potrebbero baciarsi al momento, oppure dopo altre giornate passate assieme. Sta di fatto, però, che Roxas diventerà allegro, che Axel si rivelerà un incredibile romanticone e la loro passione sboccerà a casa di quest’ultimo, che ovviamente vive da solo, e gli rivelerà che, tra tutte le persone che si è fottuto, lui è sicuramente il migliore. E Roxas? Roxas ne sarà felice! E il suo dolce e liscio e tenero culetto da bimbo sarà sempre e solo di Axel, forevaH.

 

 

 

 Ecco i tre generi più gettonati, poi ce ne sono altri – forse ancora più assurdi – che sono comunque amati.
-Axel l’adulto avvenente e sexy, Roxas l’alunno effeminato e timido, il tutto si concluderà con una bella scopata, e fanculo la pedofilia;
-Uno dei due è un morto, uno zombie, ma si ameranno comunque e uno dei due capirà che è un necrofilo, contraendo la Bella Swan’s Syndrome.

 

 

 

 Ma queste sono solo le basi, signori miei! Perché i finali non sempre sono come ci aspettiamo…!

Bhè. Sono solo due. Mica è colpa mia?!
O vissero felici e contenti dopo mille difficoltà, peripezie, omicidi eccetera, eccetera – soprattutto nelle long –.
Oppure uno dei due muore. Spesso e volentieri è sempre il piccolo Roxie… o lui è perennemente inseguito dalla sfiga, oppure è adorabile far piangere Axel – il cui trucco ovviamente non si scioglierà – e farlo abbandonare nella disperazione. Ovviamente, amando solo e soltanto Roxas per tutta la vita, quest’ultimo da infallibile Don Giggino (o era Giovanni…? Ma quello non era il re fasullo d’Inghilterra? Boh?) qual’era, diverrà un asessuato che vivrà nella pura castità. Ma, in questo caso, potremmo avere un possibile cambiamento di trama e finire – dalla prima o la seconda o la terza che fosse – a quella meno usata, della necrofilia acuta.

 

 

 

 Se il finale è catastrofico ovviamente c’è il pianto delle fanz accanite che vorrebbero strozzare l’autrice, con commenti del tipo: “Non dovevi farlo moriiiiireeeeeeee!!!11138qhsq2!|!! 1111!!!oneone!!!centoundici (e qui esce Tiziano Ferro che canta) ç___ç adesso Axelluccio mio come faaaaaaa?!?!? Almeno nella fantasia dovevi farla finire beneeeeee!!!”.
Nella fantasia?!
Ma perché?! Loro sono personaggi di realtà?!?!?!?

 

 

 

 Come potete vedere, l’AkuRoku sta modificando geneticamente le menti di noi fangirl che spargiamo allegramente cuoricini, yaoi e biscottini in abbondanza, magari anche panettoni, colombe e uova pasquali e vorremmo anche noi una storia struggente come la loro, fatta di amore, sesso, resurrezioni da far invidia a quel povero birbantello di Gesù che, ahimè, non fa più notizia con tutti i suoi miracoli.

 

 

 

 Oh! Quasi dimenticavo! Le AkuRoku – di qualsiasi genere esse siano – hanno un punto in comune: Roxas è un gatto.
Ma come: “come è possibile?”!! Lui è un tenero micetto biondo, schizzinoso, riservato, ha una coda, due tenere orecchie a punta, i baffi e le unghiette affilate. Già. Avete capito bene: oltre che gay, necrofilo, maniaco sessuale e pedofilo, Axel è anche uno zoofilo!
…Hey, Roxie, sei ancora sicuro che lui è un tipo affidabile di cui puoi fidarti ciecamente?

 

 

 

 Che dire, dopo questo piccolo sproloquio non mi resta che svelare le carte e rivelare il vero intento di questo sclero prologo.
Io sono la prima – magari qualcuno sen’è accorto – che è profondamente amante dell’AkuRoku, sono la prima che ama le loro storie assurde e tutto quello che questo paring comporta.
Ma l’amore non è bello se non è litigarello (?) quindi mi sono detta che bisognava un po’ sdrammatizzare questo mio amore/passione/malattia e… e sfotterli, punto.
Quindi, in questa piccolabreve raccolta, ci saranno delle flashfic basate proprio sui temi più usati dell’AkuRoku, portati ovviamente in chiave comica.
Beh, che altro dire: niente.
Quindi la smetto di rompere le ovaie e vado via prima che qualcuno mi prenda a sassate.
BYE!

 

L'autrice si appresta ad essere percossa violentemente.

 





Ripeto velocemente i punti base del primo tipo di AkuRoku, ove sono migliori amici:
- Axel è innamorato di Roxas;
- Roxas capirà di amare Axel facendosi assurde pippe mentali;
- Il tutto finirà con un’allegra pomiciata/scopata ♥.

 


Cose, fatti e circostanze sono da considerarsi puramente casuali,
in quanto frutto
della passione della fantasia della mucca pazza dell’autrice.

 

  

 

First Type: Willy Wonka, wolking down the street, Willy Wonka.

 

 

 

Axel era eccitato.
No, non nel senso che cel’aveva duro – anche se con quel tipo è molto probabile – ma nel senso che era contento, ecco.
Era contento perché quella sera il suo migliore amico, Roxas, sarebbe andato a dormire a casa sua, poiché i suoi genitori erano via, ed avrebbero passato assieme una tranquilla serata fra ragazzi virili…
Okay, una serata fra ragazzi…
Okay, una serata fra ragazzi un po’ con tendenze… cioè… un po’ effeminati…
E VA BENE! Una serata in FROCIO STYLE!
Oh. Contenti?
Ad ogni modo, aspettava tranquillo seduto sul divano di casa sua, di un bel colore rosso acceso. Non sapeva perché, ma ogni mobile di casa sua era rosso… a lui manco piaceva il rosso, bah.
Erano anni che lui e Roxas si conoscevano… aveva visto la prima volta il biondino quando, anni prima, gli aveva salvato la vita. No, non lui al biondino, ma il biondino a lui. Eh già… aveva sgarrato con l’eyeliner e gli era finito l’applicatore nella pupilla. Per fortuna Roxas lo aveva salvato…
Ad ogni modo, aveva subito ringraziato il biondino con un contento e felice “Grazie ragazzina!” ricevendo poi un pugno in faccia che gli aveva raddrizzato l’occhio, l’aveva fatto piangere per il dolore – in questo modo le macchie di trucco sulla pupilla erano andate via – e si era accorto che la ragazzina era un maschio. Un maschio un po’ con la bottarella.
Certo, una cosa del genere detta da uno che si trucca…
Oh, ma Axel era virile. Era virile col suo trucco tipo Moira Orfei, era virile anche quando si metteva a ballare sulle note di “macho man” indossando un’attillata camicetta rosa coi fiori. Insomma… chi non troverebbe virile un ragazzo del genere?
Lui era un bocconcino.
Sì, in poche parole Axel era una mozzarella.
Il latticino in questione, ad ogni modo, era innamorato di Roxas. Amava il colore dei suoi occhi, limpidi come l’acqua sul fondo della toilette, adorava il colore dei suoi capelli scoloriti, gli piaceva il suo carattere particolarmente demmerda e la faccia puccia da gattino piccino picciò che miagola nascosto in un cartone bagnato dalla pioggia battente sul ciglio della strada trafficata dove gli spacciatori vendevano le pasticche al tossico di turno che si drogava perché aveva avuto una vita travagliata da sofferenze e ingiustizie e quindi adesso doveva sfogare la sua frustrazione sulla droga che veniva precisamente dalle serre di un malfattore che aveva preso quel tenore di vita perché altrimenti non avrebbe potuto sfamare la sua famiglia e i suoi gatti che erano tali e quali a Roxas che aveva lo stesso musino piccino picciò di un micio che miagola nascosto in un cartone bagnato dalla pioggia battente sul ciglio della strada trafficata dove gli spacciatori vendevano le pasticche a…
Oh. Ebbasta, abbiamo capito il concetto, Axel!
Il filo dei suoi pensieri si sciolse, quando sentì bussare al campanello, così si alzò per andare ad aprire, trovandosi di fronte un Roxas tutto bagnato, che lo fissava coi suoi occhi azzurri.
Perché… ne ha un paio di ricambio, per caso?!
«Oh, Roxy! Ti stavo aspettando!»
«Ma grazie!» trillò contento l’altro.

Ma avevano un appuntamento o sbaglio?! È ovvio che lo stesse aspettando!
Vabeh, torniamo a noi.
Axel fece entrare il suo amico, sghignazzando come un idiota poiché la pioggia l’aveva reso zuppo dalla testa ai piedi
«Scemo, non ridere!»
«Suvvia, Roxie, non fare l’offeso» borbottò, mettendo il broncio per imitarlo «Beh, comunque vieni, ti do una coperta così ti asciughi, tu cambiati pure».
Al mio paese si usano gli asciugamani per asciugarsi. Poi boh.
Roxas fece quanto consigliato, così si sfilò i vestiti fradici e s’avvolse nella coperta calda di Axel – rossa anch’essa – sedendosi sul divano. Axel lo fissò: il biondo sembrava un pulcino pio pio, così, sorridendo dolcemente per quella visione da pollaio, gli si accomodò vicino, porgendogli una tazza di cioccolata calda.
No, non è come pensate, non è assurdo che uno abbia sempre a portata di mano la cioccolata calda, non ovviamente per Axel, che abitava presso la sede di Willy Wonka, il re del cioccolato.
Il più piccolo… no, anzi. Il più grande (oggi sono ribelle e voglio che sia Roxas il più vecchio, problemi?!) prese un sorso della cioccolata, gli occhi che gli luccicavano. No, non perché era buona, affatto. Insomma, quanto può essere buona una cioccolata dove di solito nuotano/bevono/fannopipìecacca gli Umpa Lumpa?
Aveva gli occhi lucidi perché faceva schifo, quindi gli veniva da piangere al povero cucciolotto.
«Axel…» sussurrò quest’ultimo, fissando il citato negli occhi; al rosso prese a battere il cuore (perché ovviamente a lui non batteva normalmente, ma scherziamo? Mica ha bisogno di quel pezzo di carne per vivere?) e fissò a sua volta Roxas negli occhi.
Notò che il biondo lo guardava diversamente dal solito.
Ah, certo!
Roxas era strabico, mentre adesso aveva gli occhi dritti!
No, non è questo che Axel intendeva. Roxas lo stava fissando in modo accorato, quasi commosso. Perché? Cos’era successo?
«Dimmi, Roxy»
«Questa cioccolata fa cagare».
E, in quel momento, il cuore del rosso si infranse. Ma cosa credeva? Il suo trottolino amoroso e dududadadà lo credeva semplicemente il suo migliore amico. Non avrebbe mai potuto provare qualcosa per lui, mai.
S’alzò dal divano, afflitto, correndo verso chissà dove, l’importante era allontanarsi da Roxas.
Peccato, davvero un peccato, che avrebbe dovuto ricordarsi dove fossero le sedie rosse, nelle quali inciampò, finendo dritto dritto nella finestra dal cornicione rosso, che si infranse, facendolo finire direttamente giù.
Esatto.
In quella merda di cioccolata che faceva Willy Wonka.
Roxas scattò dal divano, correndo per soccorrere Axel – per quanto si possa correre se avvolti da una coperta rossa – e lo raggiunse, arrampicandosi giù dalla finestra con le sue unghie da micio.
Gli si strinse il cuore, quando vide Axel, il suo Axel, il suo migliore amico forevaH, sulla sponda del fiume di cioccolato, completamente ricoperto dalla testa ai piedi di quella roba schifosa.
Ah, glielo aveva detto lui che vivere di fianco a Willy Wonka non era una gran bella idea!
Gli corse incontro stando attento a non scivolare – mica scemo lui? – e posò la sua testa cioccolattosa sulle proprie gambe, cominciando a piangere.
Axel non se la meritava una fine del genere, non meritava di morire, era una persona squisita! No, non per il cioccolato. Tengo a precisare che quello faceva schifo.
E poi, Axel gli aveva insegnato tutto! Gli aveva insegnato ad asciugarsi con le coperte, gli aveva insegnato che il suo nome era schifosamente storpiabile, gli aveva insegnato a proteggere la città con i suoi poteri da gatto. Eppure, però, alla fine non era riuscito a proteggere lui.
Si rese conto che per tutto quel tempo lo aveva amato, che la loro amicizia era stata da sempre qualcosa in più.
«Axel… ti prego, non morire!»
«Roxas. Ma non è che il cioccolato è acido, sai?» chiese retoricamente l’altro, che lo fissava da ben tre quarti d’ora
Ah… come vola il tempo quando ti diverti, vero?
«Oh, Axel! Ho avuto tanta paura…! I-io… io mi sono reso conto di amarti».
Si guardarono negli occhi per lungo tempo, intanto gli Umpa Lumpa bestemmiavano perché volevano lavorare ma c’erano quei due deficienti fermi come statue di sale.
«Ti sei accorto di amarmi perché… perché pensavi che fossi morto, Roxy?»
«Sì!»
«E ma vaffanculo! C’era bisogno che morissi?! Ma vedi te!».
Mentre bestemmiava e diceva parolacce che spaventarono i poveri Umpa Lumpa che volevano solo fare il proprio lavoro, Axel si rese conto che finalmente anche Roxas lo amava.
Incollò le labbra alle sue – dovettero aiutarli gli Umpa Lumpa perché si staccassero – dopodiché lo baciò, ma Roxas si tirò indietro, lasciando Axel sconcertato.
«Sei ricoperto della cioccolata di Willy Wonka, mi fa schifo!»
«Oh, hai ragione. Dai, torniamo a casa».
Ma quando alzarono gli occhi, si resero conto che il muro era troppo alto per arrampicarsi.
Già, erano bloccati nella sede di Willy Wonka.

 

E così, i due neofidanzatini si strinsero nelle spalle e si misero alla ricerca di un posto dove sistemarsi.
Alla fine, vissero per sempre felici e contenti dentro una casetta fatta di dolci, mangiando solo robe zuccherose e bevendo cioccolata.
Quell’orribile cioccolata.
Ma vabe’, il loro amore avrebbe fatto dimenticare quell’orribile sapore.
Perché l’AkuRoku può fare anche questo.
Tranne combattere l'obesità di cui furono entrambi vittime indiscusse.

 

 

The End.

 


 

Cioè... voi non avete idea, di quanto mi sia sentita ridicola a scrivere queste cose.
Certo, mi sono divertita come una bastarda.
Ma io sono tra quelle che adorano queste tipo di AkuRoku, sono tra quella che scrive queste tipo di AkuRoku e ne è fiera.
Beh, sono ancora fiera di farlo, ma come ho detto precedentemente: l'amore non è bello, se non è litigarello.
Ho fatto un po' come quando prendi in giro una persona che ami e lei sa che la ami, quindi la prendi in giro with love, ti fai due risate, ma continui ad amarla, forse più di prima.
Beh, dopo questo sproloquio di cui a nessuno fotte un c****o (non è come pensate, c'è scritto "cocco"!) passo a ringraziare.

 

-Chi preferisce:
assy98;
Baka_Kappa;
Yami no Koshaku fujin.

 

-Chi segue:
Ayesha;
Baka_Kappa;
jaryshanny;
Lorenz_123;
NaneTTa LeTTrice;
Nikkai;
tigre.

 

Che dire, tante tante grazie *-* Sarei ancora più contenta se lasciaste una piccola recensione >w< [ogni riferimento a Hayley Black (cessa, feti un casino) è puramente casuale].
Alla prossima!

 

 

   
 
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