Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: Livinginadream    08/03/2011    3 recensioni
La verità era che aveva bisogno di lei, un disperato bisogno di averla accanto ed era questo, più di ogni altra cosa, a sconvolgerlo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: fatti e personaggi appartengono alla BBC ed ai legittimi proprietari. La sottoscritta scrive solo a scopo di divertimento, non di lucro.

Il Dottore se ne stava seduto davanti alla console del TARDIS con i piedi appoggiati su di essa e le braccia dietro la testa, completamente perso nei suoi pensieri. Lui e Rose erano appena tornati da uno dei loro viaggi e anche quella volta si erano messi nei guai, impicciandosi in cose che non avrebbero dovuto essere di loro interesse e che proprio per questo avevano attirato l’attenzione del Dottore. Ancora una volta avevano rischiato la propria vita per migliorare quella di qualcun altro, ancora una volta lui aveva rischiato di perdere Rose.
Era sempre più sorpreso dal cambiamento di lei, era sempre stata una ragazza coraggiosa, piena di vita e bè..fantastica, ma stando al suo fianco era cambiata, divenendo una donna, un’ intrepida, meravigliosa donna, sempre pronta a seguirlo ovunque, a rischiare la vita con lui. Alcune volte si chiedeva se fosse giusto.
Rose gli diceva sempre quanto fosse felice di viaggiare con lui, ma spesso si ritrovava a pensare che forse la stava privando di una vita propria, una vita in cui non avrebbe rischiato di essere uccisa in ogni singolo istante, una vita in cui avrebbe potuto avere una famiglia propria, una casa e molto altro. Per lui quelle cose non erano niente in confronto alla vita nel TARDIS, ma non poteva fare a meno di chiedersi se in futuro Rose avrebbe potuto desiderare qualcosa di diverso. Si era talmente abituato ad averla accanto, alla sua risata, al modo in cui lo supportava in tutto, che la sola idea di perderla lo terrorizzava.
Era strano come lei fosse riuscita a cambiarlo, ad insinuarsi nella sua vita e nella sua testa in quel modo. Quando si erano conosciuti lui era un uomo diverso, in tutti i sensi, ma la presenza costante di Rose al suo fianco lo aveva trasformato, lo aveva reso migliore, ormai ne era più che convinto.
Quando era con lei si sentiva bene, era come se la sola presenza di Rose bastasse a cancellare il ricordo di una vita di solitudine e di dolore. Era l’ultimo dei Signori del Tempo, aveva il peso dell’universo sulle proprie spalle, ma alcune volte bastava anche solo una risata di Rose a fargli dimenticare, seppure per poco, quale fosse la sua vita.
Ma poteva davvero continuare così? Poteva continuare a fingere con se stesso che Rose ci sarebbe sempre stata? Sapeva che non sarebbe stato così, sapeva che un giorno l’avrebbe persa e allora cosa? Cosa avrebbe fatto? Poteva davvero lasciare che lei prendesse posto nel suo cuore con una consapevolezza del genere? No, non poteva, ma era oramai troppo tardi per impedire che accadesse e forse era solo un terribile egoista, ma sapeva perfettamente che mai e poi mai si sarebbe privato dell’unica cosa che lo faceva stare bene, non l’avrebbe mai lasciata andare, non finchè non fosse stata lei a desiderarlo.
La verità era che aveva bisogno di lei, un disperato bisogno di averla accanto ed era questo, più di ogni altra cosa, a sconvolgerlo.
Come era stato possibile arrivare a questo punto? Lui che non si era mai lasciato andare, che si era sempre imposto dei limiti, che si era creato una barriera perfetta, come aveva potuto cedere davanti una semplice ragazza umana? Senza volerlo il Dottore si ritrovò a sorridere. Perché Rose non era una semplice umana ecco perchè, era molto di più. Era la ragazza che aveva deciso di lasciare tutto alle proprie spalle solo per seguirlo, che aveva guardato nel Vortice del Tempo per salvarlo, che giorno dopo giorno gli regalava sorrisi meravigliosi, il suo conforto, la sua allegria e la sua voglia di vivere che lo contagiavano, facendolo sentire più vivo di quanto si fosse mai sentito in tutta la sua secolare, solitaria esistenza. Questa era la sua Rose.
'' Perché sorridi?''
La voce delicata di lei gli giunse alle spalle, senza che lui si fosse accorto dei suoi passi, preso come era dai suoi pensieri. Si voltò appena verso di lei, che in piedi a pochi passi da lui lo guardava con aria interrogativa e con un sorriso sulle labbra.
'' Niente, pensavo ad una cosa''
'' A cosa?'' chiese lei prendendo posto accanto a lui.
Il Dottore rimase a guardarla in silenzio per qualche secondo, per poi scattare in piedi come suo solito e fiondarsi sui comandi del TARDIS. '' Alla prossima destinazione!'' rispose lui con un sorriso smagliante, mentre correva intorno alla console azionando leve e pigiando bottoni.
Rose gli restituì il sorriso per poi alzarsi ed avvicinarsi alla console per dargli una mano.

Il TARDIS atterrò come sempre bruscamente, ma stavolta Rose era preparata e si resse alla console, evitando di cadere.
'' Dove siamo?'' chiese con la sua solita voce entusiasta.
Il Dottore si limitò a farle un gesto con il braccio, invitandola ad andare a verificare di persona.
Amava vederla sorridere, vedere l’eccitazione nei suoi occhi ad ogni nuovo viaggio. Rimase a guardarla mentre si precipitava verso la porta scomparendo dietro di essa.
Quando la raggiunse la trovò in silenzio, con lo sguardo alto nel cielo, dove volteggiavano placide creature che Rose avrebbe scambiato per delle mante, sullo sfondo di un panorama roccioso che si stagliava contro un cielo al tramonto.
Si aspettava che iniziasse a fargli domande su quel luogo meraviglioso ed invece non fu così, rimase semplicemente a guardare quel nuovo mondo. La fissò per un istante, non capendo cosa le passasse per la testa.
'' Non mi ci abituerò mai, è meraviglioso'' disse infine lei a bassa voce.
'' Si, lo è'' replicò lui con un sorriso.
Rimasero a guardarsi per un istante per poi tornare a posare lo sguardo sul panorama.
''Quanto resterai con me?’’ Infine glielo aveva chiesto, la domanda gli era sfuggita dalle labbra quasi involontariamente, ma non si pentiva di averglielo domandato. Era quello che voleva sapere in fondo.
Lei si voltò a guardarlo ancora una volta.
'' Per sempre''
Entrambi sorrisero.
Andava bene così. Sarebbe rimasta al suo fianco, non sapeva quanto, non sapeva come, ma sarebbe rimasta con lui e a lui bastava questo, gli bastava averla accanto.


Note dell'autrice
Questa è la mia prima FF sul Doctor Who e anche una delle mie prime FF in assoluto, solitamente preferisco scrivere storie interamente mie, ma devo dire che scrivere fanfiction è più divertente di quanto pensassi. Passando a questa One-shot, ho voluto mettere in evidenza i sentimenti del Dottore per Rose, mostrando quanto lei sia importante per lui e riprendendo nel finale una delle scene a mio parere più belle (S02E12 ''L'esercito dei fantasmi'' p1). Spero veramente di esser riuscita nel mio intento, ma soprattutto che vi piaccia e spero anche di ricevere commenti positivi o meno, le critiche fanno sempre bene :)
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Livinginadream