È
la prima volta che provo a scrivere
qualcosa, spero che vi piaccia! Apprezzo qualsiasi genere di commento,
fatemi
sapere cosa ne pensate!
La
prima luce del giorno cominciava a rischiarare la città
di Nerima, quando, nella mente di Ranma, ancora avvolto in un sonno
profondo,
un’immagine iniziò a delinearsi in modo sempre
più chiaro.
-“Ranma…”-
con un sussurro lieve, rotto dal pianto, la bella
figura di Akane, circondata da un’aura corvina continuava a
chiamarlo.
-“Ranma…Accetta
ti prego!”
Una
smorfia comparve sul volto di Ranma, chiaramente provato
da quella visione.
Akane
salì di corsa le scale per andare a chiamare Ranma;
anche quel giorno molto probabilmente sarebbero arrivati in ritardo a
scuola.
I
suoi tentativi di svegliare il ragazzo col codino di prima
mattina erano delle vere e proprie imprese e, al solo pensiero di
ciò che
l’aspettava una vena cominciò a pulsarle
minacciosa sulla fronte.
Akane
irruppe rumorosamente nella camera ormai illuminata
dal sole e si inginocchiò al lato del futon.
-“Ranma
svegliati, dobbiamo sbrigarci siamo già in
ritard…ahh!!!”
Con
un gesto repentino Ranma l’aveva attirata a sé,
bloccandole la vita con il braccio.
Akane
avvampò e, non riuscendo a liberarsi dalla presa,
cominciò a dimenarsi inutilmente.
-“Lasciami
subito andare pervertito!”-
-“Cosa
credi di faree!!”-
In
quell’istante si accorse che il fidanzato non era affatto
cosciente, anzi continuava a dormire con un sorriso ebete.
-“Sorellina
che dire…Non credevo che foste diventati tanto
audaci!! Bè..meglio per me!”-
Nabiki
era spuntata dal corridoio con un sorriso malizioso,
sventolando orgogliosa delle istantanee che ritraevano la scena.
Akane,
furiosa per la situazione in cui era riuscita a
cacciarsi senza fare nulla in tempo record , tentò
nuovamente di staccarsi da
Ranma, ma senza risultati.
-“Maledizione,
tu…tu!! Bakaaaaaaa!!”-
I
piccioni appollaiati sul davanzale della finestra
strabuzzarono gli occhi prima di scappare terrorizzati
dall’urlo di Akane la
quale, ormai in preda al panico, aveva cominciato a prendere a
pizzicotti la
faccia del fidanzato senza controllo.
Ranma
grugnì infastidito prima di aprire finalmente gli
occhi ancora impastati di sonno.
Alla
vista di Akane il sogno di quella notte si fece di
nuovo vivido nella sua mente e il ragazzo col codino per degli infiniti
istanti
continuò a fissare la fidanzata completamente assorto,
sempre tenendola
stretta.
Akane
rimase senza fiato alla vista di quegli occhi nei
suoi, incapace di muoversi; ma ben presto si ricordò di
Nabiki e tentò
nuovamente di allontanarsi.
Ranma,
percependo i movimenti di Akane, tornò in sé,
realizzando ciò che stava accadendo.
A
quel punto balzò fuori dal futon in preda al panico, senza
riuscire ad articolare una sola parola, e si precipitò in
bagno come un
forsennato, in preda al totale imbarazzo.
Nabiki
sospirò incrociando le braccia:
-“Voi
due non combinerete mai niente!!”.
Dopodiché
si diresse al piano di sotto, pronta per alzare
più soldi possibile dalle foto di sua sorella al Furinkan.
Akane
rimase sdraiata con le guance in fiamme, perplessa a
causa di ciò che era accaduto, ma, nel profondo, compiaciuta
da quel contatto
inaspettato.
Un’altra
ordinaria mattinata di follia era cominciata in
casa Tendo.