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Autore: MusicDanceRomance    17/03/2011    15 recensioni
Hogwarts e l'intero mondo di Harry Potter sono nel mirino di una comicità spietata.
Troverete un Albus Silente che traumatizza con magie assurde il piccolo Tom Riddle e Dudley Dursley, tiferete per Neville Paciock innamorato perdutamente di una certa Serpeverde e scoprirete un Lord Voldemort ansioso di lottare contro... i suoi stessi Mangiamorte!
La storia ha partecipato al contest "Perle Nascoste" di Violet Acquarius e ha vinto il Premio Sorriso.
Prima classificata al flash contest "Make me smile" indetto da dea_93 sul forum di Efp e vincitrice del Premio Miglior Risata.
Prima classificata al "Flash contest: fammi sorridere in 42 ore" indetto da demebi sul forum di Efp.
Prima classificata al "Flash contest del week end" di Bethpotter.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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                                    STAVOLTA PER HOGWARTS!
 
La pioggia scrosciava cinicamente sulla terra umida e rideva nell’inondare il mondo con lacrime di affanno.
Hermione, dall'ampia finestra della Sala Grande di Hogwarts, scrutò desolatamente il cielo trafitto da mille nuvole oscure.
Pioggia e fango avrebbero assistito allo scontro finale. Pioggia e fango avrebbero ostacolato la loro missione di salvezza.
Hermione fissò i volti mesti di Luna, Ginny, Lavanda Brown e delle gemelle Patil, ma non parlò.
Concentrò allora lo sguardo verso i taciti gemelli Weasley, che sognavano da mesi quel giorno di riscatto, e tacque ancora.
Poi i suoi occhi si posarono su un disperatissimo Ron, ed infine, sul prescelto, sul bambino sopravvissuto, su colui dal quale le sorti della giornata e del futuro dipendevano solennemente, e meditò ancora.
Solo Hermione poteva parlare, solo Hermione poteva infondere nei suoi amici quel grintoso coraggio di cui avevano bisogno prima di partire all’attacco per contrastare i seguaci del serpente velenoso.
Ci avevano lavorato così a lungo. Non potevano tirarsi indietro per colpa di un imprevisto.
Ed Hermione parlò:
-Harry, noi abbiamo deciso di farlo, di essere con voi in tutto e per tutto. Voi avete bisogno anche di noi per trionfare!-
Trenta visetti si irradiarono di colpo. Sì, Hermione aveva detto di sì!
-No, Hermione, è troppo pericoloso!- replicò eroicamente Harry - Voi non potete esporvi, non potete mettere così a rischio la vostra salute! Guarda che tempo!-
-E invece sì!- ribatté prontamente Ginny - Io, Harry, sarò schierata con te in prima fila, ma non far sentire Hermione e gli altri inutili, ti prego! Siamo tutti uniti: Corvonero, Tassorosso e Grifondoro. Non arretriamo di fronte alle difficoltà e diamo il nostro contributo per una nobile causa! Non possiamo perdere! Non contro di loro!-
Harry, con i suoi leggendari occhi di smeraldo lucidi per il caloroso discorso dell’amata, si trovò costretto ad annuire:
-Va bene, Hermione, farete quella cosa come avevamo già stabilito.-
Rischiavano di beccarsi una polmonite a causa del tempaccio, ma non potevano tirarsi indietro, né volevano farlo.
 
Lo stadio di Quidditch era gremito di spettatori per il torneo ventennale delle case. La finale, baciata da un violento temporale, prevedeva lo scontro tra  Grifondoro e Serpeverde.
Pare superfluo ricordare per chi parteggiassero Tassorosso e Corvonero.
Il bello del torneo ventennale era l’introduzione alla partita. I tifosi delle rispettive squadre finaliste si sarebbero esibiti sul campo, prima della liberazione del boccino, per ingraziarsi il pubblico con un loro personalissimo cavallo di battaglia e supportare i giocatori.
Giunse finalmente il corteo dei Serpeverde.
I loro sostenitori presentarono una banale giostra magica di luci e colori accompagnata da una melodia strappalacrime. Si trattava di un incantesimo raffinato, ma nulla di che...
Hermione sorrise: la Parkinson, con quell’idea, era caduta davvero nel ridicolo, mentre la sua trovata spiazzante avrebbe massacrato gli snob purosangue della scuola.
Silente annunciò il corteo dei Grifondoro, cui avrebbero partecipato alcuni studenti di Corvonero e Tassorosso.
Harry, già posizionato sulla sua scopa, affrontava lo sguardo sprezzante di Draco Malfoy, curioso di scoprire cosa la mezzosangue avesse escogitato per sostenere quei miserabili e conquistare il pubblico.
Era il loro momento.
Hermione raggiunse il centro della pista già inzuppato d’acqua e costellato di pozzanghere nere e suggerì velocemente ai compagni come disporsi, senza curarsi della pioggia battente che li aveva già infradiciati fino alle ossa:
-Cho, tu più indietro. Luna, alla mia sinistra, Neville alla mia destra, le gemelle ai lati, Seamus in fondo, Dean qui dietro. Pronti? Ora! Li schiacceremo!-
E fu avviata la musica portafortuna.
Un urlo della foresta fu la prima cosa a venire udita. 
Un inno, pensò Draco Malfoy, che pregustava già la vittoria della sua regale mascotte.
Partì una ridente musichetta. Le prime parole dell’inno che i Grifondoro intonavano tutti insieme sembravano già guerrigliere.
Sei un soldato, scegli le tue battaglie...
Il resto caricò quando bastava la squadra per il conflitto decisivo.
-Sì, ce la possiamo fare!- esclamò Fred orgogliosamente, a cavallo della sua scopa - Questo è l’inno dei Grifondoro!-
Musica, canto e soprattutto ballo. Una coreografia irruente e selvaggia, l’ideale per una battaglia così aspra. In ciò consisteva l’idea della brillante allieva Granger.
Mani unite volteggiavano prima a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra, poi ancora a sinistra, poi verso il cuore e poi le braccia si gettavano libere in su.
Tutti muovevano mani e corpo a tempo, tutti, a partire da Hermione, affascinavano il pubblico.
E per la campagna inglese, insieme ai palpiti della pioggia tempestosa, rimbombava un unico tumulto corale.
 
Tsaminamina eh eh, waka waka eh eh
Tsaminamina zangalewa, anauahaha
Tsaminamina eh eh, waka waka eh eh
Tsaminamina zangalewa, stavolta per Hogwarts!
 
Al vedere l’inno dei Grifondoro riscuotere tanto successo tra i vari settori dello stadio (persino Piton mandava alla rinfusa le sue mani a destra e a sinistra, nel tentativo di seguire il ritmo schizzante della musica) Draco Malfoy indirizzò lo sguardo incupito verso i suoi compagni di squadra, per cercare conforto morale, e, dopo aver visto troppo anche dalla loro parte, si decise ad ammonirli rabbiosamente, tenendo alto l’onore dei purosangue:
-Non ballatela pure voi! Un minimo di dignità, per favore! Noi siamo gli avversari! La proveremo dopo nella nostra sala comune, se proprio ci tenete...-
Non lo avrebbe mai ammesso, ma anche lui moriva dalla voglia di ballare Waka Waka.
 
 
 
 
Sì, l’autrice è MusicDanceRomance, pare impossibile, ma è proprio lei.
Lo so, è terribile, sono terribile, è impensabile, sono impensabile, ma mi sono divertita a scriverla, perché negarlo? E’ mezza demenziale, per questo mi sono lasciata andare, ma non siate troppo severi...
Grazie per essere arrivati sin qua, ce ne vuole di coraggio, suppongo...
 
  

   
 
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