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Autore: Flaesice    21/03/2011    9 recensioni
Isabella Swan, assistente e migliore amica dell'affermata stilista Alice Brandon, lavora per la Fashion&Luxury. Durante uno dei tanti giorni di lavoro incontrerà una persona che le sconvolgerà la vita facendole conoscere la passione, l'erotismo, l'amore, ma anche la sofferenza, la delusione.
Tratto dalla storia: Vorrei non pensare a lui in questo modo, vorrei non provare questo desiderio di averlo tutto per me, vorrei che non mi avesse mai scritto quel biglietto, che non ci fossimo mai scambiati quei baci. Vorrei, vorrei, vorrei. Vorrei riavvolgere il mio cuore e tornare all’attimo esatto in cui si è innamorato per evitare che accada, vorrei…ma non posso. Rewind the heart.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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- Questa storia fa parte della serie 'Reopen your heart.'
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Isabella Pov.

Sono le 7.00 e come ogni mattina la sveglia suona ricordandomi che un altro giorno è iniziato. Mi alzo controvoglia anche se il sole che entra dalle imposte insieme con l’aria mite di fine settembre mi fanno presagire che oggi ci sarà bel tempo e questo mi mette di buon umore. 

Vado in cucina, metto il caffè sul fuoco, e ,aspettando che sia pronto, torno nella mia stanza per decidere cosa indosserò oggi a lavoro. Questo sarebbe un compito abbastanza semplice se non fosse per il fatto che lavoro in una casa di moda dove tutti sono vestiti di tutto punto : le donne indossano tailleur con decolté e gli uomini il classico completo giacca e cravatta e posso giurare che inorridirebbero se mi vedessero con un paio di jeans abbinati a delle scarpette da ginnastica, quindi, per ovviare al problema, scelgo una via di mezzo optando per un paio di jeans abbinati a delle decolté tacco 5 che infondo non hanno mai fatto male a nessuno. Tutto questo lo faccio soprattutto per la mia migliore amica, Alice, nonché mia datrice di lavoro.

Alice ha solo 25 anni ma è già una stilista affermata, ha sempre  avuto una passione per la moda e fin da quando eravamo bambine mi ha sempre torturato per il mio modo di vestire a suo parere “da brividi” solo perché non prediligo vestitini, scarpe col tacco e gingilli di ogni genere quali orecchini, bracciali, collane, borse e chi più ne ha più ne metta. Lei è l’unico motivo per cui lavoro in una casa di moda, io sono la sua assistente/segretaria e devo ammettere che tutto sommato, anche se non sono un asso nella moda, mi piace il mio lavoro.

Vado in bagno per una doccia veloce e, dopo aver sciacquato il viso e lavato i denti, metto su un filo di trucco e sistemo i capelli tirandoli all’indietro. Quando sono finalmente pronta raccolgo tutte le scartoffie che serviranno oggi ad Alice e scendo in strada per cercare un taxi che mi porterà al lavoro.

Arrivata alla Fashion & Luxury saluto Mike Newton che si trova dietro il bancone della reception e che ogni giorno trova le scuse più impensate per  trattenermi, credo che provi un interesse per me ma sinceramente in questo periodo voglio soffermarmi sul mio lavoro e non ho intenzione di impegnarmi in qualche situazione sentimentale, quindi, come ogni giorno, corro all’ascensore e mi ci fiondo dentro dicendo che ho fretta e che parleremo un’altra volta.

Arrivata al mio piano non ho nemmeno il tempo di andare alla mia scrivania per sistemare i documenti che ho preparato per Alice che una furia mi travolge.

-Oh Bella, finalmente sei arrivata, avevo proprio bisogno di te. Ieri sera ho saputo che il servizio fotografico che dovevamo fare la settimana prossima è stato anticipato e oggi pomeriggio arriveranno i modelli e..e…oddio devo ancora preparare tutti i vestiti, devo apportare le ultime modifiche, devo…- 

Come al solito ogni volta che dobbiamo fare un nuovo servizio fotografico Alice va in fibrillazione e tocca a me tranquillizzarla.

-Ok ok Alice, calmati. Respira. I vestiti sono già tutti pronti dobbiamo solo farli portare qui in ufficio dalla sartoria, posso occuparmene io, chiamerò James e gli dirò di portare qui tutta la nuova collezione.-

-Ma Bella io devo apportare le ultime modifiche, devo rivederli, devo decidere gli accessori da abbinare e…-

-Alice sono 3 settimane che hai finito la nuova collezione e in queste 3 settimane tutti i giorni non hai fatto altro che riguardarli, cambiare e ricambiare gli accessori, allungare, accorciare…basta. Sei una stilista affermata e non devi farti problemi. Piuttosto io dovrei preoccuparmi che devo ancora chiamare fotografi, parrucchieri, truccatori e sono a zero. Adesso vai a rilassarti così inizio questo giro di telefonate.- ed effettivamente è così,  adesso il lavoro duro tocca a me che devo reperire tutta questa banda di collaboratori.

-Va bene Bella, grazie. Non so davvero come farei senza di te, sai che perdo la testa perché voglio che tutto sia perfetto.-

-Si Alice, lo so, non preoccuparti. Adesso vai, ci vediamo alla pausa pranzo, pranziamo insieme?-

-Certo.- mi sorride.

-Ok, allora, a più tardi.-

Torno alla mia scrivania per chiamare James. James è il caporeparto della sartoria dove vengono confezionati gli abiti che Alice disegna, è un bell’uomo sulla trentina alto, biondo, occhi chiari e devo ammettere che ha proprio un buon gusto nel vestire se solo non fosse per quella sua aria da persona con la puzza sotto il naso che ti guarda sempre dall’alto verso il basso, c’è un qualcosa di inquietante in lui e quando devo parlargli mi sento veramente a disagio ma purtroppo siamo costretti a collaborare per esigenze lavorative.

-Pronto James?-

-Si Isabella dimmi!-

-Senti Alice mi ha informato che il servizio fotografico che dovevamo fare la settimana prossima è stato anticipato ad oggi pomeriggio, dovresti mandarmi tutti gli abiti della nuova collezione qui in ufficio gentilmente.- gli parlo con quanta più pacatezza possibile sperando che non cominci ad urlare per il poco preavviso.

-D’accordo Isabella, ma non posso farteli recapitare prima delle 16.00, la prossima volta se gentilmente potreste evitare di avvisarmi così all’ultimo minuto.- lo sento sbuffare.

-Lo so James, mi dispiace, ma…-  cerco di spiegarmi, ma prima che possa farlo mi interrompe.

-Niente ma, non voglio sentire scuse. I vestiti saranno li per le 16.00. Ciao. – lo sento riattaccare.

Riprendo il telefono per chiamare Victoria, colei che si occupa delle acconciature dei modelli. Victoria è un tipo molto eccentrico, con i suoi capelli rosso fuoco e le sue acconciature sempre molto particolari, il nostro rapporto si limita a poche telefonate di lavoro ma non ho mai avuto problemi con lei, di certo non mi sento a disagio come con James.

-Ciao Victoria, sono Bella.-

-Si Bella, ciao. Dimmi pure.-

-Senti oggi pomeriggio abbiamo bisogno di te, il servizio fotografico della settimana prossima è stato anticipato, mica hai altri impegni?- in cuor mio spero di no, altrimenti mi toccherà trovare anche qualcuno che la sostituisca.

-No Bella, non preoccuparti, nessun impegno. Dopo pranzo verrò li in ufficio così inizio a sistemare i miei “ferri da lavoro”.- la sento ridere per la sua battuta.

-Ok, grazie. A più tardi.- adesso manca solo il fotografo.

Mentre sto per chiamare il nostro fotografo squilla il telefono.

-Fashion & Luxury, sono Isabella Swan mi dica.-

-Ciao Isabella, sono Tanya Lewis l’agente dei modelli che oggi dovranno fare il servizio fotografico, volevo informarti che il fotografo lo porteremo noi.-

La voce di Tanya emana sensualità e, anche se non la conosco, presumo sia veramente una bella donna. Vengo distratta dai miei pensieri quando la sento chiamarmi.

-Pronto Isabella? Ha capito cos’ho detto?-

-Si si, certo signora Lewis, ho capito, mi scusi.-

-Ok, allora a più tardi.- riaggancia lievemente stizzita.

Cavolo oggi è proprio una giornata NO. Guardo l’orologio e vedo che è già arrivata l’ora di pranzo, prendo la mia borsa e scendo giù nella hall dove c’è Alice che mi aspetta.

-Hey Bella.- richiama l’attenzione su di lei alzandosi un po’ sulle punte e agitando una mano in aria.

-Eccomi Alice. Ti sei rilassata un po’?-

-Si, diciamo. Tu hai fatto tutte le telefonate che dovevi fare? Hai contattato James, Victoria…- parla velocemente e agitando le mani, è carica di adrenalina.

-Si Alice, calmati. Ho fatto tutto.- dovrei essere io quella stressata dopo le corse di stamattina.

-Va bene Bella. Allora che dici andiamo a mangiare un boccone al ristorante all’angolo?- mi sorride, evidentemente meno agitata dopo che le ho detto che è tutto pronto per oggi.

-Ok, andiamo.- le sorrido anch’io che adesso comincio a rilassarmi.

Dopo pranzo torniamo in ufficio e Mike ci informa che i modelli sono già arrivati e sono nelle mani di parrucchieri e truccatori e che nel frattempo è arrivata la collezione che è stata sistemata nell’ufficio di Alice. Prendiamo l’ascensore e saliamo su per andare a controllare un po’ la situazione.

Arrivate al piano si avvicina a noi una donna bellissima, alta, bionda, occhi chiari quasi di ghiaccio, che ti gelano, le labbra carnose e rosse, ci tende la mano e si presenta.

-Piacere io sono Tanya Lewis.- ci sorride, ma non mi convince tanto.

-Piacere io sono Alice - la mia amica si presenta – e lei è la mia assistente Isabella.- presenta anche me che le sorrido e le allungo la mano.

-Piacere.-

Tanya prende la parola e ci presenta i tre modelli che oggi avranno il servizio, sono 2 uomini e una donna.  Quando si girano resto incantata dalla loro bellezza.

La prima ad avvicinarsi è la donna, anche lei è alta, bionda e bellissima, ma la sua bellezza è diversa da quella di Tanya, i suoi occhi azzurri esprimono calore e non gelo.

-Salve, sono Rosalie Hale.- ci porge la mano e  sorride a me e ad Alice.

Poi si avvicinano i due ragazzi, molto diversi tra loro ma entrambi decisamente belli, ci porgono la mano e si presentano.

-Ciao io sono Rian Shuttel.- dice il primo sorridendo.  Alto, moro, un fisico mozzafiato e gli occhi blu cobalto come l’oceano profondo.

-Io invece sono Edward Cullen.- dice il secondo anche lui molto bello. Capelli ramati, occhi verdissimi e una lieve barba incolta che circonda il suo sorriso mozzafiato.
 

 

   
 
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