Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Silene Nocturna    23/03/2011    8 recensioni
Salve a tutti! Nonostante sia un'accanita fan della mitica coppia, non ho mai scritto nulla che riguardasse la nascita del loro rapporto... Fino ad oggi.
"- Non ti è chiaro, terrestre, che quando ho deciso di trascinarti a bordo il tuo compito era quello di restartene in silenzio a meno che non ti ordinassi il contrario?
Lei distolse lo sguardo e stringendo i pugni dovette trattenersi dal commentare quella domanda che non ammetteva alcuna replica: era una constatazione, nient’altro che un ordine e doveva stare attenta a rispettarlo.
- Basta giocare all’ospite mescolatosi con i futili amici di un perdente, questa non è la Terra. Non è casa tua. Qui c’è solo il Principe dei Saiyan e tu, razza di sciocca impudente, imparerai finalmente ad assecondarmi…- Bulma si morse le labbra, inconsapevolmente tremava."
Grazie a Bluemary e Giulz87 *_*
Buona lettura a tutti!
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Da accanita lettrice, passo finalmente a potenziale scrittrice sulla coppia che ho da sempre adorato/venerato/amato!!! La mia iscrizione ad efp è stata dovuta appunto dalla curiosità che mi spingeva a leggere su Vegeta e Bulma, e adesso a distanza di tanto tempo provo a cimentarmi in una piccola long-fic sulle origini del loro rapporto. Sono tre giorni che riguardo le puntate alla ricerca di indizi ed ispirazione, ma finalmente oggi è arrivata e sono riuscita a scrivere questo piccolo prologo (sono prolissa ahimè).

Ci tenevo a dedicarlo alle mie due autrici/amiche virtuali e sostenitrici del sano pOrn, nonché paladine anti-OOC: BlueMary e Giulz. Grazie ragazze *O*

Non mi resta che augurarvi buona lettura!

 

 

L’Ospite e la Terrestre

 

Un terribile urlo squassò la tormenta ed il cielo rossastro sopra di sé parve tingersi dello stesso colore del sangue. Le nubi dense, grigie come non mai si addensarono in maniera scomposta sopra le teste di chi osservava uno spettacolo agghiacciante. Gemette, osservando un disco luminoso e chiaro farsi ancora largo tra quella mistura di colori spenti, simboli di rabbia, odio e vendetta.

Il grido della bestia catapultò nel panico gli esseri umani che momentaneamente incolumi osservavano il suo avanzare distruttivo, mentre con possenti falcate l’animale distruggeva ogni abitazione e struttura sul proprio cammino. Quel suono le parve ancor più assordante dal momento in cui assisteva da muta spettatrice. La coda dell’essere oscillò pericolosamente, sparpagliando così la folla in cerca della salvezza, poi quella sorta di primate assunse una posizione differente, sistemando una delle zampe inferiori sul tetto di uno dei bianchi palazzi e levando i pugni al cielo fece saettare la propria lingua fuori, scoprendo una chiostra spaventosa di denti affilati come spade, il cui morso avrebbe potuto spezzare qualsiasi materiale.

La stranezza di quel mostro era tale da indurle un solo e raccapricciante pensiero; notò gli atipici abiti di cui il corpo animalesco sembrava esser fasciato.

In quello scenario apocalittico, la sua bocca riuscì solo a spalancarsi alla ricerca d’ossigeno di cui l’atmosfera sembrava ormai priva, mentre l’enorme gorilla rideva sadicamente… Rideva appagato, rideva assetato di quel sangue che adesso riluceva sulle proprie mani guantate. E in quello stesso istante si rese conto a chi appartenesse quella voce resa dalla trasformazione quasi del tutto inumana…

***

- Coraggio, sveglia tesoro!-

La povera ragazza si ritrovò a sobbalzare per lo spavento con un urletto stridulo, girando ansante il capo a destra e sinistra per realizzare che il luogo in cui si trovasse non era nient’altro che la sua ampia camera da letto. Con le lenzuola ancora strette convulsamente tra le mani, ruotò gli occhi azzurri in direzione della figura che ridacchiava sommessamente accanto al suo letto; sospirò sollevata per il semplice fatto che quello che aveva vissuto era soltanto un sogno.

“Un incubo terribile!” Pensò fra sé.

- La sveglia ha suonato circa un’ora fa’, e tuo padre si stava chiedendo dove fossi finita, cara. Ma cos’è quell’espressione spaventata, hai fatto un brutto sogno?- Chiese la Signora Brief, sua madre, che senza aspettare una risposta aveva delicatamente mormorato un “Oh cielo” alla vista della fronte imperlata di sudore della figlia.

Con uno scatto nervoso, Bulma si ritrovò a scostare le coperte e quindi recarsi in bagno senza dare una risposta precisa alla madre che con un’alzata di spalle l’aveva lasciata sola, diretta probabilmente in giardino.

Dal canto suo, la scienziata aveva preferito farsi una doccia prima di scendere al piano sottostante e quindi far colazione; non aveva quasi voglia di rinchiudersi nei laboratori, pensò osservando il cielo limpido in cui troneggiava la splendente stella di fuoco. Dopotutto la stagione estiva era alle porte e chissà se ce l’avrebbero fatta i guerrieri a sconfiggere i temibili cyborg che si sarebbero presentati. Sarebbe stato decisamente meglio godersi quegl’attimi, avrebbe organizzato a breve un barbecue.

Si presentò dopo qualche minuto al cospetto della madre, intenta ad occuparsi dei fiori, esplicitando così il suo interesse per la tintarella, piuttosto che per i laboratori; avrebbe aiutato il Dottor Brief coi suoi nuovi progetti nel tardo pomeriggio. Oltrepassando quel breve tratto di giardino, situato sulla parte anteriore della struttura, lanciò un’occhiata alla Gravity Room posta al centro del prato rigoglioso. Arrestò il suo incedere rimanendo coi piedi nudi sull’erba, tra le mani crema solare ed asciugamani. Batté le palpebre più volte chiedendosi se con quel caldo il suo ospite fosse lì dentro alle prese con l’allenamento estremo, tutto per raggiungere il suo rivale. La figura terribile di quel gorilla gigantesco le si parò dinnanzi agli occhi facendola sobbalzare, quindi pensò a dirigersi verso il retro con grandi falcate, allontanandosi il più velocemente possibile dai rumori che provenivano dalla Capsule 3.

Una volta stesa su un comodo lettino, le risultò facile dimenticare tutte quelle stupide visioni angosciose per dedicarsi alla sua tintarella; indossati gli occhiali da sole e il due pezzi, giaceva comodamente al sole con le braccia incrociate dietro la testa e le gambe semiaperte, in una posizione del tutto rilassata e poco pudica. Dopotutto a volte Bulma dimenticava di non convivere più soltanto coi propri genitori; ma la presenza di Vegeta era così rara che poteva permettersi certi atteggiamenti, come quando aveva iniziato il suo viaggio insieme a Goku, non c’era poi molta differenza.

“Quei due sono soltanto maniaci della guerra”.

Con le palpebre serrate riuscì a percepire il breve oscuramento del sole, dovuto forse al passaggio di qualcuno; riaprì gli occhi lucenti e sotto le lenti scure individuò la figura del suo ospite allontanarsi a torso nudo. Si issò mettendosi a sedere posizionando gli occhiali tra i capelli.

- Hai già finito il tuo allenamento?- Considerando che fosse soltanto mezzogiorno e che il pranzo non fosse pronto, trovò inevitabile punzecchiarlo con quella domanda. Dal canto suo, il Principe dei Sayan si prodigò di riservarle un’occhiata sprezzante prima di tornare a volgere la sua attenzione alla struttura, ma Bulma non demorse.

- Che male c’è, hai finalmente capito che c’è un limite a tutto!- Ciò che guadagnò fu soltanto l’ennesima frase lanciata con disprezzo ed alterigia, contornata da un’espressione del tutto calma.

- Voi inutili terrestri non siete altro che dei buoni a nulla.- Pronunciò atono il saiyan riferendosi all’inutile occupazione della donna.

Osservando la sua schiena allontanarsi, lo sguardo limpido scivolò inevitabilmente laddove prima doveva esserci la coda animalesca del pericoloso guerriero. Rabbrividì lasciandosi ammutolire dalla sua risposta sprezzante; se non fosse stato per quel sogno non si sarebbe lasciata scappare l’occasione di prolungare un possibile dialogo. Era troppo testarda per lasciar correre e pareva che lui accogliesse la sfida quasi sempre, tuttavia l’ospite si era già allontanato e lei con stizza aveva deciso di distendersi ancora al sole con un’espressione corrucciata. Ma la sua quiete era stata interrotta; stavolta l’ombra dinnanzi non accennava a spostarsi. Riaprì gli occhi ritrovandosi di fronte Iamko che la salutava con malcelata calma.

- Ehi Bulma, quello scimmione ti ha infastidita?-

La giovane donna sospirò pesantemente esprimendosi con un:

- Ti dispiacerebbe spostarti di lì? Non si può nemmeno prendere il sole in pace oggi!

Il nuovo arrivato si ritrovò ad osservare la donna perplesso; cosa le passasse per la testa da quando era tornato in vita non l’aveva ancora capito, fatto sta che adesso sembrava decisa a voler abbandonare la sua postazione per dirigersi verso la struttura a cupola più nervosa del solito. Iamko osservò i suoi movimenti stranito, commentando con un “Chi la capisce” e pensando che a volte somigliasse terribilmente ad uno di quegli scimmioni.

 

 

Grazie per avermi dedicato un po’ di tempo.

Ovviamente i veri capitoli saranno leggermente più lunghi. E… Massì, incoraggiamento a me stessa che ho deciso di inoltrarmi in quest’altra avventura! XD

A presto,

Nihila.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Silene Nocturna