Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: JackoSaint    03/04/2011    1 recensioni
"...Nonostante il tuo freddo sguardo e quel sorriso inanimato, senza scintilla alcuna di sentimento, con te mi sento bene. Non conosco quel tipo da cui mi sono ispirata per il tuo nome... un certo Michael Jackson, e chi sarà mai? Mia madre ne va pazza... forse è qualche suo amante, boh! Mio papà però non ha mai detto nulla... magari non lo sa. Sta il fatto che da quando ho sentito parlare di questo sconosciuto, ho incominciato a chiamarti Mike... è un nomignolo che m'ispira dolcezza!" (Scritta da: Giorgia)
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro amico di pezza...






E così tento di scrivere qualcosa su Michael... ma nulla di così complicato, intendiamoci. Semplicemente ho racchiuso qui in queste parole un po' di quel grande amore che provo per lui...
Buona lettura ^^
Gio



Caro amico di pezza...




Ho il mento poggiato sui pugni, ti osservo: così, sdraiata sul mio lettino, rimango immobile a fissarti. Nonostante il tuo freddo sguardo e quel sorriso inanimato, senza scintilla alcuna di sentimento, con te mi sento bene. Non conosco quel tipo da cui mi sono ispirata per il tuo nome... un certo Michael Jackson, e chi sarà mai? Mia madre ne va pazza... forse è qualche suo amante, boh! Mio papà però non ha mai detto nulla... magari non lo sa. Sta il fatto che da quando ho sentito parlare di questo sconosciuto, ho incominciato a chiamarti Mike... è un nomignolo che m'ispira dolcezza!
Oggi però non riesco a navigare in pensieri felici: mamma dice che sono una peste, che non so fare altro che brontolare e prendere brutti voti a scuola. Che brutta befana.
Resto in silenzio ancora per un po', non so da dove iniziare. E tu sei ancora lì, a guardarmi, non ti muovi. Devi proprio avere molta pazienza, caro amico mio, oppure non hai nient'altro di meglio da fare: d'altronde sei sempre sul mio letto, vicino al mio pigiama, con gli altri tuoi compagni di giornata.
- Non faccio che deludere la mamma - bofonchio finalmente, e tu mi fissi imperterrito.

Sei curioso? Vuoi che continui a parlare?

- Almeno tu non ti lamenti con me, Mike - ti dico, e mi sembra di scorgere sul tuo volto un sorriso più naturale.
 
Mi fai felice così. Dai, non guardarmi così che arrossisco!

- Sei buffo! - ridacchio prendendoti ed abbracciandoti forte, come se non voglia farti notare le mie guancette ora color ciliegia.

Mi pare che anche tu mi stia stringendo con le tue corte braccia di pezza. Che bello!

- Stasera dormi con me - ti annuncio platonicamente e con fare falsamente serio, e tu infatti non controbatti e sottostai al mio volere.

Piccolo, tenero Mike...

...
...

Ho il mento poggiato sui pugni, ti osservo: il cellulare l'ho già buttato nell'angolo del mio nuovo letto, è lì tutto solo a squillare a vuoto. Sarà qualche mio compagno che chiede i compiti o mia mamma che rompe perché è da tutto il giorno che non scendo in salotto.
Devo dire che però non si permette di aprire la porta della mia camera senza il mio permesso. Mi sento grande e potente.
La verità è che io voglio stare qui con te, Mike. Figurati se ti abbandono.
- Ieri ho curiosato in un bellissimo negozio dove vendono tantissimi cd - inizio a dirti, e tu ancora mi guardi.

Certo che sei silenzioso, mio caro! Silenzioso e timido, sì sì...

Il tuo comportamento non mi scoraggia: - Ho speso tutta la paghetta del mese lì. Ho comprato tante cose... - .
Ed eccola quella scintilla di curiosità che ti si accende sempre negli occhi!
Sorrido vittoriosa e acquisto più coraggio e tu sei lì, a pendere dalle mie labbra talmente è tanta la tua fretta di sapere. - Ho preso alcune spille ed alcuni cd... E anche l'ultimo tuo album uscito - .
Vedo nel tuo sguardo una strana gelosia.

Perché mi guardi così, piccolo? Vuoi forse sapere a quali altri cantanti mi interesso?

Sei così dolce, eppure severo... senza pensarci due volte, ignorando mia madre che mi chiama dal salotto, apro bocca: - Qualche cd rock e metal. Sai, per ampliare il mio universo musicale - Mi fermo. Mi sembri arrabbiato.
Non so se piangere, scusarmi o addolcirmi di fronte ai tuoi occhietti terrorizzati.
 
Terrorizzati per poi, cosa? Hai paura di perdermi? Mi vuoi così bene?

Ti abbraccio e il tuo corpicino di pezza si stringe al mio - Macché sciocchino! - ti sussurro, - io sono qui... sarai sempre il più importante per me... - .

...
...

Ho il mento poggiato sui pugni, ti osservo: no, non guardarmi così austero. Su un bel sorriso, non fare il solito gelosone!
Ti do un tenero buffetto sulla guancia e poi schizzo in piedi, davanti all'armadio ancora spalancato. Faccio qualche giravolta avvolta dai drappi di seta del mio nuovo vestito.
Aspetto un tuo giudizio, giudizio che come sempre non arriva. - Questo non ti piace, Mike? Me lo ha consigliato la mamma! Dici che a lui piacerò così? Eh? Eh? - .
Mi inginocchiò davanti al mio nuovo letto ed improvvisamente ti vedo invecchiato e un po' spossato.

Che succede? Sei malato?

Inclino il capo perplessa, non riesco a capire cosa vuoi farmi intendere con quei tuoi occhietti vitrei.
Sorrido addolcita. - Certo che sei proprio molto silenzioso, Mike. Scommetto che appena esco da questa stanza tu ed i tuoi amichetti fate sempre un gran bel baccano! - Ridacchio indicando gli altri tuoi amici di pezza, poi ritorno seria.
Capisco.
- Ah - mi scappa, - secondo te questo vestito è troppo scollato? Troppo corto? Devo vestirmi più sportiva? - .
Mi annuisci.

Che amico prezioso che sei!

Non aspetto troppo e mi volto per sistemarmi addosso quel paio di jeans che sembra l'unico adatto per la serata che mi aspetta. Prendo a casaccio anche una maglietta. Prima di spogliarmi però, mi blocco e mi giro a guardarti.

Scusami Mike, ma mi imbarazza sapere che mi stai guardando!

Ti afferro delicamente per la testolina e ti volto verso la finestra. E tu non ti giri, mantieni i patti.

Ma che ragazzo educato!

- Et voilà! - .
Ti faccio ancora voltare ed improvviso qualche passo di danza sotto il tuo vigile sguardo. Uhm, sembra che per te io sia okay. - Allora? Vado bene così, Sir. Jackson? - .
Ironicamente mi esibisco in un bufffo inchino. Sua maestà, ecco la vostra principessa!

Il tuo sorriso ride! Sì, stai ridendo...!

...
...

Ho il mento poggiato sui pugni, ti osservo: quelle piccole pesti dei miei figli sono da basso, sento mio marito che sta lavando i piatti.
Dai, è un bravo ragazzo. Mi avevi suggerito bene quella volta, caro amico. I jeans avevano proprio fatto colpo!
Ti sento orgoglioso, ora tu sei l'unico a dominare sul mio nuovo letto matrimoniale. Naturalmente mio marito non ti vuole (è geloso, sì!), ma appena posso ne approfitto per chiudermi in camera e stare da sola con te. La cosa mi diverte, è come se io abbia te come amante.

Il mio unico, grande Mike!

- Ti vedo felice - dico piano.
Tu mi sorridi.

E' bello vederti sorridere, mi mette allegria.

- Da quando sono arrivate quelle piccole pesti la tua discografia l'ho messa al sicuro dove non possono raggiungerla - .
Ecco, ti ho incuriosito. Come sempre.
- Eh certo Michael, possono rompere qualcosa... e non preoccuparti che a loro faccio ascoltare anche i tuoi album - .
Ti vedo più tranquillo.

Hai paura di non conquistare i miei figli con la tua magnifica voce? Ma figurati! Anzi, i miei figli sanno già chi sei.

- Anche loro ti chiamano Mike... o per meglio dire, zio Mike - ridacchio alle mie stesse parole. - Per loro sei uno zio, eh! Vedi di essere degno di tale incarico! - Ti faccio un buffetto sulla guancia, come tanto tempo fa.
Mi sorridi. Io allora ti abbraccio...

...
...

Ho il mento poggiato sui pugni, ti osservo: seduta sulla sedia a dondolo, vedo le mie nipoti torturarti con vivacità. Si divertono. Accipicchia se si divertono.
Ho tra le mani la lana da tessere, ma voglio te.
I miei figli hanno messo su famiglia, certo. Stanno seguendo le tue orme, si impegnano per aiutare il prossimo.
Sono fiera di loro. Anzi, di te.

Ti piace stare in compagnia delle mie nipotine?

A giudicare dal tuo sorriso ironico, sì.
- Nonna! Nonna! - mi chiama una di loro, ed io alzo gli occhi per vederla avvicinarsi con te tra le braccia.

Oh, quanto mi ricorda gli anni in cui perdevo ore ed ore a raccontarti della giornata appena trascorsa!

- Nonna, vuole te! - Ti allunga verso di me.

Mike, fai i capricci? Ti sei stancato di giocare?

- Me lo ha sussurrato - bisbiglia la mia nipotina indicandosi l'orecchio destro. - Qui, sì... - .

Oh Mike, coccolone!

Allora ti prendo e ti stringo a me... e solo ora capisco che sono innamorata di te da tanto, tanto tempo.



Salve a tutti! Non ho mai pubblicato nulla su Michael per il semplice fatto che... che non saprei come descriverlo e farlo agire XD Proprio per questo ho optato per una fic più "leggera" e senza la sua effettiva "presenza"...
Spero vi sia piaciuta!
Un abbraccio ^^
Gio







   
 
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