Eccomi
di nuovo con il primo capitolo, grazie alle persone che hanno
commentato, per me significa davvero molto! J
Per questa ff mi sto
ispirando alla mitologia giapponese, spero che vi piaccia!
Quella
mattina le lezioni diedero a Ranma l'impressione di essere ancora
più lunghe e
noiose del solito.
La voce infantile della signorina Hinako riecheggiava nell'aula :
"Bene ragazzi, come vi ho già spiegato, con il termine
"eclissi
centrale" viene indicato l'allineamento totale di Sole, Terra
e
Luna” detto questo fece una breve pausa, durante la quale
osservò con rammarico
il tedio stampato sul volto di Akane Tendo, intenta a fissare la
finestra, ed i
fugaci sguardi che Saotome le lanciava di soppiatto prima di chinare il
capo
impacciato.
Sospirò lievemente, si schiarì la voce e poi
continuò : “ Si tratta di un
evento piuttosto raro, ma tutti noi saremo così fortunati da
poter ammirare un
simile spettacolo la settimana prossima; più precisamente
venerdì 21 dicembre,
lo stesso giorno in cui ricade il solstizio
d’inverno”.
Con
un dolce
sorriso l’insegnante annunciò il termine delle
lezioni del mattino e durante
l’ora di pranzo si diffuse in tutte le aule un allegro
vociare di studenti.
Ranma
si
alzò di colpo dalla sedia, deciso a rifilare ad Akane una
qualche inverosimile
scusa che giustificasse il comportamento di quella mattina :
“Akane io…” -
deglutì nervosamente – “sai per quello
che è successo stamani…Non è come
sembra…Beh lo sai, chi pratica le arti marziali è
sempre in stato di allerta, anche
quando dorme, e tu ti trovavi lì proprio in quel
momento…Sì insomma,
considerando i fatti è più colpa tua che
mia..!”.
Si pentì all’istante di quel discorso cretino, ma
perlomeno il suo orgoglio era
salvo; mentre rimuginava su pensieri simili un martello di 2
tonnellate,
spuntato fuori da chissadove, gli arrivò dritto in faccia
accompagnato dalle
grida furibonde della fidanzata : “ Ranma sei solo un
pervertito, se fossi un
vero uomo ti assumeresti le tue responsabilità!”.
“Ero sicuro, come al solito riesci ad essere solo violenta e
per niente
carina!” ribatté il ragazzo col codino.
Il loro battibecco stava per prendere la solita piega, quando la voce
di
Nabiki, proveniente dal corridoio li fece raggelare entrambi.
“Ragazzi ho delle foto fantastiche di Akane e Ranma, vogliamo
partire da 5000
yen?”
Si precipitarono di corsa fuori dall’aula per cercare di
salvare la situazione
- e per distruggere le prove - ma, appena varcata la soglia, si
accorsero che
la ragazza aveva smesso di spacciare le istantanee che li ritraevano
per
ascoltare il preside Kuno, sbucato proprio allora dalla finestra, con
indosso
una sgargiante camicia Hawaiana e delle ciabattine infradito,
nonostante la
temperatura gelida.
“Hello boys and girls! Ho una sorpresa per voi -
it’s a present for my
students! - venerdì prossimo si terrà un
mercatino dell’antiquariato nella
palestra della scuola, tutti dovrete partecipare per dare una
mano!”.
“Un mercatino…Questa sì che
è una cosa veramente stupida!”
sentenziò Ranma in
modo impertinente.
“Of course not! Anzi in questo modo riuscirò
finalmente a liberarmi di tutte le
cianfrusaglie inutili che si sono accumulate in my house!”
così dicendo si
allontanò saltellando e ridendo fragorosamente.
“In fin dei conti potrebbe essere una cosa
carina…” disse Akane perplessa,
accennando un sorriso.
“Akane Tendo…Gli oggetti che appartengono alla mia
blasonata famiglia , seppur
rari e preziosi, non possono di certo competere con la tua bellezza
splendente!!”
Kuno, irrompendo in maniera teatrale si avvinghiò ad Akane
e, come di norma,
venne spedito in orbita da un attacco combinato della ragazza e di
Ranma.
I
due,
subito dopo, si lanciarono uno sguardo stizzito e, incrociando
ostinatamente le
braccia, se ne tornarono in classe.