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Autore: L_Fy    06/02/2006    25 recensioni
E’ credenza comune che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. In realtà, una certa megalomania prettamente inglese ha influenzato il pensiero popolare. Per gli addetti ai lavori, per coloro, cioè, che possono valutare con cognizione di causa la preparazione degli studenti che terminano gli studi, è indubbio che la migliore scuola del mondo magico sia la scuola di magia e stregoneria di Durmstrang.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

L’estate sembrava essersi adagiata pigramente sulle rive paludose e infide del lago Atanasovsko, in Bulgaria. Una figura solitaria sostava sul molo, dritta e immobile come una statua. La sua postura altezzosa stonava con l’abbigliamento che indossava: jeans, maglietta e scarpe da tennis, sembravano stranamente inadeguati a quella figura snella e immobile ferma sulle rive deserte del lago. Una ragazza con un largo cappello di paglia, fino a poco prima stesa sotto una delle enormi querce che costeggiavano il lago, si alzò e si avvicinò con indolenza alla figura sul molo.

"Hei, Costanza!" la chiamò con voce allegra "Che stai facendo?"

Costanza Malatesta si girò verso di lei e sorrise. I lunghi capelli neri e ricciuti le ondeggiarono intorno al viso vagamente abbronzato, abbondanti e ribelli come un mare in tempesta.

"Guardo il lago" rispose semplicemente e la giovane col cappello le lanciò uno sguardo in tralice.

"Ti manca?" le domandò e Costanza non finse di non capire.

"Durmstrang? Ancora non l’ho capito. Mi sembra che sia in atto una specie di auto-lavaggio del cervello…le cose brutte che mi sono capitate là dentro stanno perdendo importanza, i contorni dei ricordi sono più sfumati e meno dolorosi. Credo che, col tempo, della scuola mi rimarranno solo i ricordi belli e allora, forse, mi verrà un po’ di nostalgia. "

"Il fatto che Caccaroff sia ancora il preside non incide in questo tuo ponderato giudizio?" domandò Nadja, scettica.

"Poco, a dire il vero. Quell'essere immondo non potrà più imperversare con la sua puzzidità come in passato: avrà attaccato il Wizengamot alla schiena come una sanguisuga! Le ragazze che entreranno a Durmstrang non dovranno penare come noi, e questo mi basta."

Nadja alzò un sopracciglio dubbiosa e Costanza capitolò.

"E va bene. Sì, Durmstrang mi manca. Ma solo un pochino."

"Come è giusto che sia" decretò l’altra, annuendo saggiamente "In fondo, è lì che hai incontrato la persona più importante della tua vita."

"Vuoi dire Sasha?"

"Voglio dire io!" si scandalizzò l’amica, offesa "Certo, ammetto che quel ragazzaccio è diventato ancora più affascinante da quando ha smesso di atteggiarsi a reuccio del mondo…" Fece un sospiro allusivo, accolto con una specie di pernacchia da parte di Costanza "Tuttavia, sono io che ti ho salvato da morte certa per disidratazione. Vedi di ricordartelo, nel tuo testamento."

"Lo considererò al pari del meraviglioso scherzetto dello scambio bauli che mi hai fatto a Natale." Rispose Costanza sostenuta e la baronessa Nadja Iliovich non ebbe nemmeno la buona grazia di arrossire.

"Alla fine ti è servito, no?" ribatté con convinzione "Se hai conquistato Sasha è solo merito della la mia lingerie. Ti sei accaparrata l’esemplare più interessante di tutta Durmstrang e non ho mai visto nessuno andare d’amore e d’accordo come te e Sasha Valenskij."

"Ma se litighiamo almeno venti volte al giorno!" protestò Costanza.

"Appunto" rispose serafica Nadja "Conoscendo Sasha, deve essere oltremodo piacevole fare pace!"

"La solita mentecatta" glissò Costanza, sorridendo radiosa "Allora, hai finito di gingillarti con quei manufatti babbani?"

"Parli di questi?" tubò Nadja Iliovich, inforcando un enorme paio di occhiali da sole con aria estremamente soddisfatta "Non sono di tuo gradimento, miss Spocchia?"

"Oh, li adoro" ironizzò Costanza "Detlef e Dimitri che stanno facendo?"

"Dormono" rispose Nadja disgustata "Dicono che è tutta colpa dello stress post esami, ma secondo me è solo pigrizia multipla e congenita. Razza di lavativi: se vogliono davvero diventare Auror dovranno sudare sette camice"

"E tu non vedi l’ora di poterglielo strillare dietro in ogni momento, vero?" sogghignò Costanza malignamente.

"Ovvio" rispose Nadja con estrema tranquillità "Sasha è ancora in giro con Balthus?"

"Ma sì" sbuffò Costanza imbronciata "Sasha non lo vuole ammettere, ma gli secca da morire dover lasciare Balthus in Romania fino a settembre."

"Sciocchezze, Balthus starà benissimo…ci saranno anche Fifì e Bergil a fargli compagnia. Così, avete poi deciso di farvi un bel viaggetto?" domandò Nadja "Che cosa romantica! Tu e Sasha soli, in mezzo ai babbani ed alle loro triviali cianfrusaglie…"

"Silente ha detto che passare del tempo coi babbani e impararne le abitudini è fondamentale per prepararsi al meglio alla scuola per Auror" sorrise Costanza che ben conosceva l’amore morboso di Nadja per le cianfrusaglie in generale e quelle babbane in particolare "E tu che farai durante l’estate?"

"Mi annoierò a morte" si imbronciò l’amica "Ho bisogno di un fidanzato per distrarmi. Quel tuo amico di Hogwarts, quello che si prenderà cura di Balthus in Romania…è carino?"

"Chi, Charlie Weasley?" chiese sorpresa Costanza "Non saprei. Ha i capelli rossi e la faccia simpatica. Credo che sia troppo onesto per te, non ti piacerebbe. E poi, adora letteralmente il mio drago! Il quale, vorrei ricordarti, ti odia a morte."

"Ampiamente ricambiato, tra l’altro" sbuffò Nadja facendo spallucce "Comunque, per ritornare all’argomento maschi, ho deciso che bacerò Detlef, stanotte."

"Santi numi!" si sorprese Costanza "E Dimitri?"

"Bacerò anche lui, dopo" rispose Nadja con molta naturalezza "Così forse capirò chi dei due mi piace di più."

"E se non dovessi capirlo?" domandò Costanza, nascondendo un sorriso.

Nadja fece di nuovo spallucce, noncurante.

"Vorrà dire che continuerò a baciare tutti e due; così, rischierò meno di annoiarmi."

"Sei una pazza furiosa, baronessa Iliovich." rise Costanza, scuotendo il capo.

"Parla la sana di mente. Oh, ecco che arriva il tuo bello a cavallo della sua lucertola volante!"

Uno strano suono in lontananza aveva attirato la loro attenzione: un puntolino nero nel cielo si avvicinò rapidamente, mostrando di essere in realtà una imponente figura alata.

"Finita la pacchia" sospirò Nadja "Io torno sotto la quercia a svegliare i due catatonici, prima di beccarmi un colpo di tosse dal mostriciattolo verde."

Si allontanò ancheggiando e Costanza attese sorridendo che Balthus atterrasse di fianco a lei. Le squame verde smeraldo del drago scintillavano sotto il sole e le ali spiegate ombreggiavano metri e metri di terreno sotto di loro. Balthus se ne uscì in un "rah!" esultante piegando la testa verso Costanza che lo accarezzò con profondo affetto.

"Vi siete fatti un giretto piuttosto lungo, eh?" domandò al giovane che, in quel momento scivolava con sicurezza giù dal dorso del drago.

Sasha Valenskij era sempre stato un bel giovane, ma in quel momento sembrava essere la quintessenza del fascino maschile: i capelli spettinati, la camicia negligentemente fuori dai jeans e la pelle abbronzatissima facevano risaltare ancora di più i profondi occhi scuri e il bianco sorriso scintillante. Con estrema scioltezza, il giovane afferrò Costanza per la vita e la attirò verso di sé con aria possessiva. Dopo averle posato un bacio leggero sul collo, le lanciò uno sguardo canzonatorio e burbero insieme.

"Non brontolare quando stavo lavorando per te, donna" disse seriamente "Io e Balthus siamo andati in avanscoperta. Ho trovato un posticino, in mezzo al bosco, molto discreto e silenzioso, miracolosamente privo di quei fastidiosi fenicotteri che tu insisti a chiamare zanzare che infestano questo lago."

"Un posticino, eh?" domandò Costanza, sorridendo maliziosa "E che ci vuoi far in quel posticino? Una partitella a scacchi magici?"

"Certo che sì" rispose Sasha, fintamente scandalizzato "Dopo averti strappato i vestiti di dosso ed aver selvaggiamente approfittato di te, ovviamente."

"Adoro quando fai il romantico." sospirò Costanza, sbattendo leziosamente le ciglia.

Sasha la prese in braccio e, senza tante cerimonie, la caricò sul dorso di Balthus che scosse l’enorme capo bitorzoluto dalla gioia.

"Hei, voi due!" strillò Nadja da sotto la quercia mentre Sasha saliva cavalcioni dietro a Costanza "Dove credete di andare?!? E’ pronta la merenda!"

"Sasha vuole andare a fare una partita a scacchi!" rispose Costanza "Quindi, siccome lo straccerò dopo cinque minuti, saremo di ritorno in tempo per il thè!"

"Partita a scacchi?" berciò Nadja piazzandosi i pugni sui fianchi "A chi vuoi darla a bere, Valenskij? Costanza, quel tizio equivoco vuole approfittarsi di te!"

"Lo spero bene!" rise Costanza mente Sasha le circondava la vita con le braccia.

Poi, la giovane si aggrappò al collo di Balthus mentre il drago si girava per spiccare il volo.

"Pronta?" domandò Sasha con gli occhi scintillanti "Niente rimpianti, dubbi, perplessità?"

"Assolutamente" rispose lei fissandolo radiosa "Anzi, se il tuo posticino è davvero carino come dici, ci piazzeremo sopra una targa con i nostri nomi, così tutti sapranno che i famosissimi Auror Sasha Valenskij e Costanza Malatesta, un giorno, passarono di lì e lasciarono un segno per i posteri."

"Perfetto" approvò Sasha "E come preferisci che i posteri si ricordino di noi? Signore e signora Valenskij o Mister e Miss Letamaio?"

Costanza si girò verso di lui, passandogli un braccio intorno al collo: lo guardò a lungo con gli occhi brillanti e Sasha provò vagamente pena per il povero genere umano, destinato a sopravvivere in eterno senza quel sorriso davanti a sé.

"Direi che Mister e Miss Spocchia possa andare" rispose Costanza, decidendosi finalmente a baciarlo.

FINE

Finito di scrivere il 25/01/2006 da Elfie

Ebbene sì: è finita. 41 capitoli più prologo ed epilogo! Non è "Guerra e pace", ma credevo di cavarmela con meno. Mi auguro vivamente che questa storia vi sia piaciuta e vi abbia divertito, come mi sono divertita io a scriverla.

Non mi dilungherò in frasi di commiato, non vorrei scoppiare a piangere come una scema davanti alla tastiera, quindi la terrò corta: grazie a tutti voi.

Grazie per avermi incoraggiato, sgridato, suggerito, divertito…grazie per tutto quanto.

Non saluterò singolarmente, avrei il terrore di lasciare indietro qualcuno e non sarebbe giusto perché ognuno di voi si è ritagliato uno spazio speciale nel mio cuore e non voglio fare differenze proprio adesso, alla fine.

Spero di incontrarvi di nuovo e di poter "parlare" con voi come è successo fra le pagine di questa storia.

Un bacione affettuoso (alle ragazze) e appassionato (ai ragazzi) a chiunque sia passato di qui.

A presto!!

Elfie

  
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