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Autore: Neko    01/05/2011    6 recensioni
Vidi una forte luce che sembrava chiamarmi. Feci qualche passo per oltrepassarla. Finalmente avrei visto i miei genitori e riabbracciato Ero-sennin, ma mi accorsi che qualcosa mi bloccava. I miei piedi non avevano più intenzione di muoversi e lentamente quella luce così accecante che mi riscaldava il cuore, si ridusse sempre di più fino a spegnersi completamente.Come la maggior parte delle persone, non sapevo cosa aspettarmi dopo la morte, ma avvertivo che c'era qualcosa che non andava. Mi sentivo in trappola, prigioniero, fuori posto, come se non dovessi trovarmi lì.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Eccomi tornata.

Ho voluto disegnare la copertina della storia, spero vi piaccia. Buona lettura.

 

 

Capitolo 9: rivelazioni

 

Pov Naruto

La vecchina non sembrava intenzionata a volermi aiutare, ma io non mi sarei arreso al primo un rifiuto.

L’avrei assillata fino allo sfinimento pur di farmi dire qualcosa a riguardo delle ombre.

Anche se avevo un dubbio. Se conosceva qualcosa in più su quelle creature, perché mai non ne aveva scritto in quel libro.

Sasuke mi  guardò e gli sfuggì un sorriso quando vide il mio sguardo determinato.

“Cosa facciamo ora, Kakashi-sensei?” chiese Sakura.

Uhm…facciamola sbollire un attimo, poi proviamo nuovamente a chiedere aiuto!” disse Kakashi dopo un sospiro “Ma non insisterei più di tanto”.

Sbuffai a quella risposta.

Io non avevo intenzione di mandare tutto a monte e inutili furono le richieste di Sasuke a rimanere fermo ad aspettare.

 

Pov Sasuke

 

Vidi Naruto attraversare una parete della casetta. Ci avrei scommesso che quella testa quadra sarebbe stata impaziente.

Passarono all’incirca due minuti, quando vidi nuovamente Naruto uscire attraverso un muro e nascondersi dietro di me impaurito.

“Quella è pazza!” mi disse.

La porta della casa si spalancò e ne uscì la vecchietta con una scopa in mano.

“E non farti più rivedere brutto maniaco!” urlò.

Mi girai verso Naruto e attesi spiegazioni

“Senza volerlo ho attraversato la parete del bagno. Non è stato un bello spettacolo!” mi disse disgustato.

Alzai gli occhi al cielo.

“Signora, mi scuso per qualsiasi cosa abbia fatto il mio amico, ma cercava solo il vostro aiuto!” dissi facendo un inchino.

“Vi ho detto che non ho alcuna intenzione di aiutarvi!” disse nuovamente per poi voltarci le spalle.

In quel momento, non solo io, ma anche Sakura e Kakashi avvertimmo una bruttissima sensazione. I miei compagni non si sapevano spiegare cosa fosse. Inizialmente pensarono a dei ninja nemici, ma questa ipotesi cadde presto. Quell’aura negativa che percepivamo, non poteva appartenere a nessun essere umano.

Naruto cominciò a indietreggiare con un’aria spaventata. Si guardava intorno a terra per poi dire “Mi hanno circondato!”

 

Pov Naruto.

 

Mi era capitato di vedere un’ombra solo per una frazione di secondo qualche giorno prima, mentre ora me ne trovavo molte intorno a me.

Erano riusciti a tenere nascosta la loro presenza, fin quando non furono troppo vicini. Fu in quel momento che mi assalirono.

Non riuscii a riflettere quando vidi quelle macchie nere a terra muoversi da sole e lasciai che mi circondassero senza combattere.

Ero terrorizzato e non sapevo nemmeno la ragione.

Sentivo la loro aurea cattiva, ma io avevo convissuto con un demone e non mi sarei mai aspettato che qualcosa di malvagio potesse avere un tale effetto su di me. Forse quello che mi spaventava e che non sapevo cosa mi sarebbe capitato, se fossi finito nelle loro mani. Con Kyuubi non avevo molto di che restare sorpreso. Se si fosse liberata o fosse stata estratta, sapevo che sarei morto. Oppure sapevo che rischiava di uccidere i miei amici nei momenti in cui prendeva il sopravvento sul mio corpo, ma una soluzione c’era, cioè evitare le situazioni che permetteva che tutto ciò avvenisse. In quel frangente sapevo come fare, inoltre avevo anche delle persone accanto che mi aiutavano a lottare, mentre ora ero completamente solo, in balia di un nemico che non sapevo come affrontare. Le tecniche ninja non sarebbero servite a niente e le parole nemmeno.

Avrebbero ottenuto quello che bramavano fin quando non sarebbero riusciti ad ottenerlo. Se fossi stato vivo, avrei potuto scappare da loro fin quando non sarei morto, cioè quando sarebbe arrivata la fine, ma non vi era più fine per me ora che ero un fantasma.

E se mi avessero portato in un posto orribile e condannato a commettere cose di cui non sarei mai andato fiero?

Mi vennero i brividi solo a pensarci.

La voce di Sasuke riuscì a liberarmi da quella paura che mi impediva di muovermi.

“Scappa” mi disse, ma per quanto ci provassi, non riuscivo a scomparire.

Abbassai per istinto lo sguardo sulle gambe e vidi che erano state afferrate da delle mani nere e scheletriche, che stringevano fino a fare male.

Cercai invano di liberarmi, ma presto mi ritrovai completamente imprigionato nella loro stretta.

Solo la testa era rimasta libera, ma per poco. Le ombre cominciarono anche a coprirmi il volto e riuscì solo a dire “aiuto!” prima che le tenebre mi circondassero.

 

Pov Sasuke

 

Non sapevo cosa stava succedendo. Sentivo quell’energia negativa aumentare sempre più e vedevo Naruto irrigidirsi sempre di più, mentre lentamente scompariva partendo dalle gambe.

Gli urlai di scappare, ma per qualche motivo non lo fece. Mi sembrava come imprigionato e non sapevo come aiutarlo.

Avevo capito che stava accadendo qualcosa di grave e nonostante cercassi di concentrarmi per trovare una soluzione, la voce di Sakura continuava a distrarmi.

Sasuke, che succede?”

La mia compagna aveva intuito che stava succedendo qualcosa a Naruto, me lo leggeva in faccia.

Non le risposi e continuai a riflettere, ma niente mi venne in mente prima di udire la richiesta di aiuto di Naruto  e vederlo scomparire completamente.

Sasuke, vuoi spiegarmi che diavolo sta succedendo?” mi disse.

“Sta zitta!” le urlai ormai preso dal panico.

Naruto era scomparso e non per sua decisione, di questo ne ero sicuro.

Una luce.

Una potente luce, costrinse tutti quanti a coprirci gli occhi.

Era una sensazione diversa da quella che le ombre  ci avevano procurato.

Sentivo il mio cuore battere e una pace interna scaturirmi nel petto.

Mi sentii improvvisamente sollevato e quella paura che avevo provato prima era, svanita del tutto.

Quella sensazione però svanì insieme a quella luce.

Mi girai in direzione della vecchietta, la quale non era ancora rientrata in casa, che emanava una luce che si affievoliva sempre di più.

La vidi incamminarsi e allungare la mano.

“Stai bene? Quelle ombre non ti hanno fatto del male, vero?” chiese con una voce più gentile. Sembrava essere completamente cambiata.

Naruto era nuovamente apparso e ora era seduto a terra, con occhi velati dalla paura.

Quella donna era eccezionale e oltre a vedere i fantasmi, riusciva a toccarli. La mano che aveva allungato verso il mio compagno, non gli era passata attraverso, ma si era poggiata normalmente sulla spalla. Riuscii finalmente a spiegarmi il perché poco prima il mio compagno fosse scappato da lei, probabilmente le aveva già prese quando era entrato accidentalmente nel bagno.

La signora invitò Naruto a seguirla all’interno della sua abitazione e quando esso mi fu abbastanza vicino gli chiesi se era tutto a posto.

“Ora si, grazie a Hikari!” mi disse accennando a un sorriso.

 

Pov Naruto

 

Il peggio era passato, ma avevo paura che tutto quello che si era verificato potesse riaccadere. Era stato una cosa orribile.

Mi avevano mostrato delle immagini, immagini orribili. Morte, sangue distruzione. Ho visto villaggi rasi al suolo e la gente disperata che piangeva i propri cari. Mi sembrò di scorgere anche Iruka-sensei, tra la massa. Infine sentii una risata agghiacciante diffondersi nella mia testa.

Non riuscivo a spiegarmi il motivo di quelle visioni. Non appartenevano a me, alla mia vita.

Quando mi fui un po’ rispeso, entrammo tutti  all’interno della casa.

La donna offrì delle tazze di thè verde ai miei amici e dopo aver sorseggiato la sua tazza, cominciò a parlare.

“Siete una combriccola interessante. Un pidocchioso Uchiha che è in grado di vedere l’amico che ha ucciso, uno scettico senza faccia e….una ragazza con la forza di un maschiaccio!” disse suscitando non poco la loro irritazione, soprattutto quella di Sakura.

“Ehi, ehi, calmatevi. Ho detto pressoché  le stesse cose che pensa il vostro fantasmino!”

Sasuke mi fulminò con lo sguardo. Mentre la vecchia se la rideva divertita.

“Hai travisato un’po le parole, anche se non hai tutti i torti, ma ripetilo e Sakura ti farà fuori baa-chan!” le dissi

Non mi diede molto retta, ma si concentrò su Kakashi e gli girò intorno.

“Come mai non vuoi credere che il tuo allievo sia qui con noi, figliolo?” chiese.

“Non credo all’esistenza dei fantasmi!” disse semplicemente, ma Hikari non fu affatto contenta della risposta ricevuta.

“Risposta banale. Allora te lo spiego io! Da ragazzino hai sempre creduto all’esistenza dei fantasmi. Tuo padre ti raccontava spesso di esperienze strane collegate con il sovrannaturale, ma quando esso morì, le tue certezze cominciarono a vacillare. Ti sei spesso chiesto il perché tuo padre non ti si è mai mostrato, per consolarti quando è morto, ma non è lì che hai smesso di credere nel sovrannaturale, ma dopo la morte di una persona a te molto cara.

Un evento in particolare ti ha segnato molto. Un amico morto davanti ai tuoi occhi, di cui ora porti l’occhio. Sapevi di non poter vedere i fantasmi, ma di poter avvertire la loro presenza e  non hai mai sentito questo tuo caro amico vicino a te! Da allora hai smesso di credere che certe cose potessero esistere!”

Vidi Kakashi sussultare “C-come fai a sapere queste cose? Nessuno le sa!”

La vecchietta non rispose e chiudendo gli occhi si concentrò.

Sorrise.

“Obito Uchiha, è stato lui a dirmi tutto ciò, è mi ha chiesto di dirti che sei un gran testone!” sorrise.

Kakashi sbiancò “Vuoi dire che Obito sarebbe in questa stanza?” chiese Kakashi.

“Io non vedo niente” risposi io. Avrei dovuto vedere la presenza di altri fantasmi.

La signora mi lanciò un’occhiata sorridendo e poi tornando a rivolgersi al mio sensei disse.

“Senti la sua presenza accanto a te?” chiese e Kakashi rispose di no.

La vecchia non ne fu molto sorpresa.

Non so cosa mi spinse a farlo, ma riapparvi alle spalle di Kakashi e gli misi una mano sulla spalla. Lo sentii irrigidirsi.

“Ora?” chiese nuovamente.

“No!”

“Non avverti niente!”

“Non è Obito!” disse “è Naruto!” disse abbassando la testa.

Sorrisi, stava cominciando ad accettare l’idea che fossi lì.

“Ho sempre negato che lui fosse tra noi perchè…non riuscivo ad accettare l’idea che fosse morto. Continuavo a illudermi che non era vero e che fosse solo un brutto sogno. Non volevo che fosse vero!”

Mi sorpresi a sentire quelle cose uscire dalla bocca di Kakashi, ancora di più a vedere il mio sensei commosso. Non lo avevo ancora visto piangere per la mia scomparsa e il motivo era  proprio quello che aveva appena spiegato.

Apparvi accanto alla vecchina e dissi “Ottimo lavoro Baa-chan!”

 

Ci fu nuovamente silenzio e attesa per conoscere quello per cui eravamo andati dalla vecchina. Si sedette e disse “Ho un potere speciale che non consiste solo in quello di vedere i fantasmi come il vostro amico Naruto. Posso vedere anche le anime passate oltre che stanno accanto ai loro cari, come Obito e tuo padre” disse guardando Kakashi. Sono nata con questo dono e non è stato per niente facile viverci. I fantasmi bisognosi di aiuto sono tanti e andrebbe bene se si fermasse tutto li, ma come avete potuto constatare, anche nella dimensione dei fantasmi vi è qualcosa di oscuro, qualcosa che non si può eliminare da quanto ne so e che diventa troppo pericolosa a lungo andare, se diventi un suo nemico. Ho aiutato migliaia di anime a passare oltre, ma a degli spiriti cattivi non andava bene quello che facevo. Offrivo perdono anche alle persone che si erano comportate male nella vita, strappandole a loro. Molte anime mi hanno avvertito di non immischiarmi molto. Non le ho ascoltate e queste anime cattive o ombre, mi hanno portato via tutti i miei cari. Non nel senso che sono entrati in possesso delle loro anime, ma hanno fatto accadere loro cose brutte e uccisi. Non potendo più sopportare oltre e non volendomi affezionare ad altre persone che avrebbero rischiato avendomi al loro fianco, ho deciso di isolarmi qui, lontano dalla gente, in un bosco poco trafficato dai viventi, quindi quasi totalmente privo di fantasmi. Ho scritto quel libro, per diffondere il mio sapere, sperando potesse tornare utile, ma non che conducesse a me!” disse infine prima di sospirare.

Sasuke intervenne “Non ci sono molte informazioni sulle ombre!”

“Questo perché conosco poco su di loro e ne sapevo ancora meno quando l’ho pubblicato!” disse Hokari guardandomi “Naruto, non posso consigliarti un modo per combatterle. Non vi è un modo, oltre a quello di passare oltre e scampare per sempre al pericolo. Ma posso aiutarti insegnando a questa ragazza, la tecnica che ho usato prima per scacciare via le ombre. Queste temono la luce perché è il loro contrario, è purezza, è amore, ma vi è un lato negativo in questa tecnica, per la quale non posso insegnarla né a Sasuke, né a Kakashi!”

“Farò di tutto per aiutare Naruto!” disse Sakura e anche se non poteva vedermi, le sorrisi.

“Con calma. Ti insegnerò la tecnica, ma nemmeno tu sei pienamente idonea a utilizzarla. Ma ad esclusione, sei quella più consigliabile”.

La guardai confusa, ma non mi volle spiegare cosa intendesse.

Inoltre Naruto, posso solo dirti di non avere paura di loro, perché non possono portarti via se non li temi, infatti non hai niente di cattivo in te e non è te che vogliono, ma qualcosa che hai ancora legato a te e che vedo benissimo agitarsi nel tuo stomaco!”

Spalancai gli occhi e dicemmo tutti all’unisono “Kyuubi

 

  
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