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Autore: tsubychan1984    11/05/2011    11 recensioni
Santana ha una teoria sui ragazzi. Brittany vuole farne una bella ricerca e si arma di quaderno di Trilly. Puck da il suo contributo. E il povero Kurt alla fine deve sistemare il tutto. Delirio scritto dopo la domanda "Boxer o Slip?" nella 2x19, leggermente Kurtofsky ma con un adorabile Blaine. Ottimo come inizio per impestare con le mie storie pure questo fandom!XD
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Finn Hudson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The Underwar Chronicles
Fandom: Glee
Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Finn Hudson, David Karofsky, Blaine Anderson, Noah Puckerman
Genere: Comico
Rating: Verde
Disclaimer: I personaggi di Glee fortunatamente non mi appartengono (o sarebbero cavoli amari per loro!)
Note: Più o meno dopo la 2x16, non segue molto la storia originale. Un po' di Kurtofsky. Kurt è decisamente il personaggio più sano di mente qui presente. Non betata.





Brittany guardò Santana con due occhi da cucciolo che avrebbero fatto sciogliere anche i ghiacci del Polo Sud.- Non dovremo farlo. Non è giusto.-

- Lo so.- sospirò la mora.- Però non posso davvero farne a meno.-

- Ed è una cosa che possiamo fare solo noi?-

- Esatto. Acqua in bocca con tutti, se si viene a sapere la nostra reputazione andrà a puttane.-

- Posso andare in bagno a sputare ogni tanto?Non credo di riuscire a trattenermi per delle ore.-

Rassicurata dalle capacità deduttive di Brittany, beatamente sottozero come al solito, Santana si sporse verso il suo comodino per prendere un sacchetto di carta.

Con aria reverente tirò fuori due brioche di considerevoli dimensioni, ancora tiepide, dorate al punto giusto e farcite di cioccolata da far schifo.

La bionda attaccò la sua con voracità, mentre Santana la gustava ad occhi chiusi.

- Mmmmhhhhh. Credo di aver appena avuto un orgasmo senza penetrazione.-

Brittany squadrò la sua brioche.- Si possono usare per avere orgasmi?Sono vibratori alla pasta sfoglia?-

- Oh senti, saranno bombe di grassi e carboidrati, ma funzionano meglio dei maschi!E' scientificamente provato che l'80% delle donne finge l'orgasmo durante un rapporto, mentre è impossibile farlo mangiando una di queste. E noi due lo sappiamo che per certe cose i ragazzi sono superflui.-

- E poi anche i baci delle ragazze sono dolci.-

- Credimi, con una di queste il piacere è più sicuro e garantito, e lo posso dire per esperienza!-

La mora continuò la sua filippica sui maschi e le loro mancanze, ma Brittany perse un po' il filo. Insomma, se le brioche al cioccolato facevano venire gli orgasmi a Santana, probabilmente anche lei era una brioche in realtà. Si pizzicò la pelle per controllare la doratura. Sembrava tutto in ordine.

-....Quella è una delle principali leggi non scritte, non credi Brit? Brit?-

- Eh? Si, che stavamo dicendo?-

- Dove ti eri persa, Bribri? Vabbé, lasciamo perdere, meglio non sapere. Dicevo, un vero uomo tra boxer e slip deve per forza scegliere i boxer! Insomma, siamo seri, a chi piacciono più gli slip ormai?-

- Non lo so, non ho mai comprato biancheria intima maschile.-

Santana ridacchiò, tornando alla sua brioche. Ma ormai la curiosità di Brittany era stata risvegliata.

- Credi che potrei usarla come ricerca di scienze?-







Brittany camminava per i corridoi, armata di penna e quaderno. Ne aveva scelto uno bellissimo di Trilly, le sembrava adatto. Quella era una ricerca divertente e la fatina di Peter Pan era il suo personaggio preferito.

Aveva già segnato Artie. Sapeva bene che il suo ragazzo usava i boxer, cosa che l'aveva decisamente rassicurata. Però gli servivano altri dati. Aveva baciato praticamente tutti a scuola, vero, ma non ricordava la biancheria intima di ognuno. Era già tanto se riusciva a distinguere tra maschi e femmine.

Fortunatamente gli capitò davanti agli occhi il soggetto perfetto.

- Ehi Puck!-

- Che vuoi?- chiese sbrigativo.

- Boxer o slip?-

Il ragazzo inarcò un sopracciglio. Domanda bizzarra, ma in fondo si parlava di Brittany! E poi la risposta era semplice.- Niente.-

- Niente nel senso che porti qualcos'altro?-

- No, nel senso che oggi non ho messo i boxer. Ehi piccola, io sono Puckzilla! Niente può costringermi, nemmeno delle mutande!Mi piace tenermi libero e pronto all'azione.-

- Aspetta e spera, Puckerman.- ghignò Lauren Zizes, suscitando un sospiro ammirato da parte di Puck, che poi tornò a rivolgersi a Brittany.- Insomma, come insegna Van Wilder, il modo migliore per conoscere una persona è sapere che mutande indossa. Io sono senza perché sono un vero stallone.-

- Non sapevo che le lezioni di chimica fossero così, se no l'avrei fatta volentieri.-

- Brit, non sto parlando di un professore. Hai mai visto “Maial College”?-

- Cos'è?-

- Un film con quella gran gnocca di Tara Reid. Affittalo, fatti una cultura e impara a distinguere i veri uomini dalle loro mutande.-

Puck se ne andò, lasciandola pensierosa.

Aveva parlato pure lui di uomini e mutande, per cui era davvero una cosa scientifica! Santana era davvero un genio!

Tutta contenta, scrisse un nuovo appunto sul quaderno.

Senza Mutande = Stellone.





Aveva chiesto ad Artie di scaricare il film che le aveva suggerito Puck, poi lo aveva guardato mentre il suo ragazzo era impegnato in una delle sue maratone di Halo.

Ora tutto era più chiaro, la teoria delle mutande era sicura!

Solo che le serviva il codice per abbinare le persone alla loro biancheria, perciò doveva approfondire la sua indagine.

Seduta sul suo letto, osservò Kurt intento a sistemarsi il ciuffo davanti allo specchio.

Il suo amico era tipo ultragay e non era proprio sicura che potesse andare bene. Però lo aveva baciato, il che lo rendeva un possibile materiale di studio.

Facendo due più due, se gli uomini sceglievano tra boxer e slip, gli stelloni erano senza mutande, restava solo...

- Kurt, tu porti il perizoma?-

Kurt Hummel distolse lo sguardo dallo specchio e squadrò l'amica con il miglior “sopracciglio inarcato in maniera perplessa” del suo vasto repertorio espressivo.

- Dì la verità, ti sei mangiata di nuovo i croccantini del gatto.-

- Beh, lui mangia solo cibo umano ed è un peccato sprecarli. Sono ricchi di vitamine e mi rinforzano le ossa.-

- Lord Tubbington è un essere malvagio, ricordalo!-

La bionda annuì.- Ma gli voglio bene, anche se mi ruba il dentifricio e mi legge il diario.-

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo. Beata ingenuità, Brittany certe volte sembrava appena uscita da qualche bosco incantato dei Cartoon Disney. Era come la puzzola di Bambi. Cosa che gli fece ricordare i cacciatori, i suoi traumi infantili e le scarpe piene di vomito della Signorina Pillsbury.

Rabbrividì, cercando di cacciare quell'immagine mentale.

- Ma allora porti ancora i boxer?-

- Tesoro, perché continui a farmi domande sull'intimo che indosso? E soprattutto, cosa vorrebbe dire ancora?Che ne sai di quello che porto?-

- Quando ci siamo baciati ti ho messo le mani nei pantaloni per palparti il sedere.- rispose lei tutta fiera.

Urgh. Non aveva bisogno di ricordare quel trauma!

- Siamo d'accordo di non parlare della nostra imbarazzante relazione. Io sono felicemente gay e tu felicemente confusa, dimentichiamo il resto.-

- E' un bel sedere. Dovresti fartelo toccare più spesso.-

- Brittany, sono seriamente sull'orlo di una crisi isterica!-

- Sto facendo un'indagine scientifica. Allora, cosa metti?-

Kurt alzò bandiera bianca con un sospiro. Inutile, l'unica era rispondere e passare oltre.

- Boxerini attillati.-

- Attillati?-

- Non crederai seriamente che possa anche solo pensare di mettere quei cosi larghi e penzolanti!Le mie natiche stanno bene fasciate nel loro D&G Underwear!-

La ragazza sorrise felice. Sapeva anche la marca, Kurt era davvero il massimo!

In quella entrò nella stanza una versione più piccola di Brittany, una zazzera di capelli biondi sparati ovunque con due occhi verdi da urlo.

- Sorellina, mi presti la tua Barbie Hostess? Il mio Ken deve prendere il volo per Miami e non può decollare se manca il personale.-

- Sta badando a Shelly nella stanza dei giochi della villa. Assicurati che la piccola non resti da sola!-

- Ok, allora la affido a Skipper.-

Kurt immaginò che quella dovesse essere la norma in casa Pierce.

- Ciao Kimmie.-

- Ciao Kurtie.-

Kimberley Pierce aveva 6 anni ed era la copia a carboncino di sua sorella, con una certa predisposizione per i complotti e i commenti al vetriolo.

Lui già se la vedeva da grande, a scegliere tra vari rami dello spettacolo: attrice, avvocato, Presidente.

- Faccio partire Ken e vengo a vedere il film pure io!-

- Ho già chiesto alla mamma di preparare la fonduta anche per te.-

Kurt fece una smorfia.- Ti prego, dimmi che non è vero. L'ultima volta mi sono ustionato la lingua nel momento clou di “Nothing Hill”! E poi non è sano far partecipare anche Kimberley!-

- Ma io lo faccio per te, Kurtie. So che mi sposerai un giorno, se insisto abbastanza. Ora vado, se no l'aereo partirà in ritardo!-

Quella bambina era un pericolo pubblico. Almeno lo aspettava una serata divertente. Lui e Brittany erano nel pieno della loro maratona su Hugh Grant. Il fatto era che ultimamente Brit si era fissata con l'attore inglese, dopo averlo visto in “American Dreamz”, tipica pellicola che poteva piacere alla bionda cheerleader. Kurt aveva cercato di approfittarne per darle un minimo di cultura cinematografica, ma aveva rinunciato quasi subito. Aveva commesso l'errore di farle vedere “Maurice”, col risultato che lui aveva pianto sul suo Alexander McQueen per tutto il film, Brittany si era addormentata appena era finita la scena iniziale in cui si parlava di riproduzione sessuale, 5 minuti in cui del bel Hugh non c'era traccia, e Kimberley aveva lanciato pop-corn allo schermo sbraitando sull'idiozia maschile e inneggiando alla vittoria del vero amore. Sul serio, quella bambina doveva piantarla di guardare Beautiful!

Per quella sera avevano in programma “Scrivimi una canzone”. Era molto carino, Drew Barrymore faceva una parte assolutamente deliziosa e il video iniziale con Grant in tutina bianca attillata stile anni 80' valeva da solo la visione.

- Potremo cantare questa canzone al Glee, cosa dici?- chiese Brittany, leccando gli ultimi resti della fonduta.

Kurt era sprofondato nei cuscini tra le due sorelle Pierce.- Smettila di mangiare formaggio, l'ha fatto anche il tuo gatto e la cosa mi inquieta. “Pop goes my heart” è un po' fuori dal mio solito repertorio, però è carina come canzonetta.-

- Saresti molto bello in tutina bianca. Ti vestirai così anche al nostro matrimonio?-

- Grazie Kimmie, ma di solito lo sposo è in smoking.-

- Kurt, posso essere la tua damigella quando ti sposerai con mia sorella? Rischio di addormentarmi se non resto in piedi!-

- Tu ti addormenti anche in piedi Brit!-

- Come i cavalli.- aggiunse Kimberley con aria saputa.

- Però stai davvero bene in tutina, come quando abbiamo ballato Single Ladies.-

- Almeno non dovrei più entrare nella squadra di Football per giustificare il mio abbigliamento.-

Fortunatamente il film iniziò ad entrare nel vivo e a quel punto passarono più tempo a ridere che a chiacchierare.

Senza contare che il personaggio di Cora Corman era praticamente la controfigura di Brittany. Il suo agente, poi, assomiglia al professor Schue.

Ai titoli di coda, erano tutti e tre in piedi sul letto a ballare e cantare.

Ma il discorso tutine era in agguato.

- Secondo te che mutande portava Hugh sotto la tutina?-

- Per tutte le hit di Madonna, Brit, sto iniziando a preoccuparmi seriamente per questa tua mania per l'intimo altrui!-

- Sto facendo una ricerca. E' scientifico. E' una teoria di Santana e poi me l'hanno confermato anche Puck e Van Wilder.-

- Di chi accidenti stai...Ok, passiamo oltre!Allora, dimmi che mutande porti tu, visto che è così scientifico!-

- Questa settimana ho messo sempre i pantaloni, perciò ho potuto portare i mutandoni della nonna, finalmente!- sorrise la bionda.- Ispirano sesso a Hugh, e Artie ha detto che sono magica perciò diventano magici anche loro.-

- Amen.- disse rassegnato Kurt, mettendosi le mani nei capelli e ragionando sui danni provocati da Bridget Jones.

- Già che ci sei, cosa indossa Blaine?-

- Ma ti pare che lo sappia???-

In quella Kimberley gli saltò sulle gambe.- Kurtie, insegni anche a me a fare surf?-

- Io non so fare surf, da dove ti è uscita?-

Kimmie lo guardò come se fosse un idiota completo.- Beh, ti vedi con Blaine. E' proprio intelligente, ora che Barbie è tornata da Ken non poteva trovarsi una ragazza migliore. Di sicuro ti ha portato a fare surf, è sempre in costume.-

- Blaine fa surf?-

Il povero ragazzo non poteva credere alle sue orecchie.- Kimmie, non siamo nel mondo di Barbie!-

- Ma tu sembri appena uscito dal suo guardaroba. Ora vado a dormire, oppure domani non sarò in grado di gestire i miei 3 fidanzati.-

Kurt ne era sempre più convinto. Kimberley Daisy Pierce era una macchina da guerra!

E il fatto che Brittany stesse prendendo appunti su un quaderno di Trilly non lo rassicurava per niente.

- Allora, anche Blaine ha i boxer?-

- Suppongo di si.- sospirò stancamente. Non ne aveva idea, ma a quel punto avrebbe detto si a tutto.

- Brit, poi cosa hai intenzione di farci con quella roba?-

- Codificare le mutande per aiutare le ragazze del McKinley a capire i maschi.- sorrise la bionda, fiera del nuovo risultato raggiunto. Kurt e Blaine portavano le cose attillate, perciò aveva appuntato una nuova categoria.

Roba attillata = Barbie.







- Boxer o Slip?-

Mike guardò la sua compagna di esibizioni danzanti con una certa dose di perplessità. Lui e Tina si scambiarono un'occhiata. La ragazza alzò le spalle. Aveva smesso di essere gelosa della bionda dopo le provinciali, e poi si fidava del suo fidanzato. Senza contare che i secondi fini erano esclusi, con lei presente. Era Brittany, tanto valeva assecondarla.

- Oggi ho gli allenamenti, allora ho messo il sospensorio.-

La cheerleader annuì.- Grazie del contributo, ragazzi.-

- Brittany, che stai facendo?- chiese Tina.

- Un piccolo passo per Brittany, un grande passo per il McKinley.- mormorò, prendendo appunti sul suo quaderno e lasciando i suoi amici in uno stupefatto silenzio.

La faccenda delle mutande era sempre più intrigante.

Sospensorio (? chiedere ad Artie cos'è) = Uomo di gomma.






Sam osservò con terrore Brittany armata di penna e quaderno di Trilly.

- Scusa, puoi ripetere?-

- Voglio sapere se porti boxer o slip.-

- Se ci stai provando con me ti devo avvisare che non farei mai questo ad Artie...-

- Capirà. Lo sa che non è l'unico a portare i boxer qui a scuola.-

- Ehm...- Il giovane era perplesso, però dire di no a Brittany era quasi impossibile, come maltrattare un coniglietto.- Slip.-

- Oh.- Se portava gli slip non era un vero uomo. Ecco perché Santana lo chiamava bocca da trota!

- Però magari è colpa del ciuffo...- ragionò ad alta voce la bionda.

- Il ciuffo?-

- Quello che hai rubato a Justin Bieber...Si, dev'essere davvero colpa del ciuffo. Mia sorella mi ha detto che Justin in realtà è una donna e ha chiamato la sua Barbie nuova Justine in suo onore.-

- Ho come l'impressione di non voler conoscere tua sorella. Ehi, mi spieghi che stai facendo?-

Ma Brittany non lo ascoltava già più. Era troppo impegnata a segnarsi la nuova categoria.

Slip = Ciuffo biondo.






La giornata era stata fruttuosa. Aveva raccolto un bel po' di materiale in giro per la scuola e gli mancava solo un membro del Glee Club.

Alla fine delle prove, puntò dritto verso Finn, che era in compagnia di Quinn e Rachel. Il povero ragazzo sentiva di essere in trappola, stretto nella morsa della sua ex e della sua attuale ragazza intente a discutere sulle regole dei futuri duetti del Glee Club. Lui e Rachel si armonizzavano bene e la cosa non andava tanto giù a Quinn.

Quando si vide arrivare incontro una saltellante Brittany, pensò di intravvedere uno spiraglio di luce e salvezza.

Povero illuso.

- Boxer o slip?- esordì subito la bionda, ignorando bellamente le occhiate assassine che le arrivarono dalle sue compagne. La ricerca prima di tutto!

Finn sbatté le palpebre un paio di volte. Sentiva che quella doveva essere una specie di domanda a trabocchetto e non riusciva a capire dove fosse la fregatura.

- Brittany, che stai dicendo?- disse Rachel, sul piede di guerra.

- Potresti evitare di chiedere al mio ragazzo che biancheria usa?- fece Quinn con una smorfia.

- Ma mi serve!- piagnucolò Brit.- Dai, manchi solo tu Finn. Allora?-

- Uh...di solito è mia madre che mi compra le mutande...-

- Slip.- risposero in coro Rachel e Quinn per correggerlo, per poi scambiarsi un'occhiataccia.

Il Quaterback ne era certo: erano sull'orlo di una guerra che nemmeno in Call of Duty!

- Vuoi farti biondo anche tu?- ragionò Brittany.- Non credo ti starebbero molto bene i capelli biondi. Dovresti ascoltare di più i consigli di Kurt sulla moda, lui ne sa perché vive nell'armadio di Barbie e porta roba attillata. Saresti orribile col ciuffo.-

- Oh....ehm...grazie, suppongo...-

- Magari potresti tingerti di verde. Il verde è un colore divertente e trascurato. E poi sta bene con il giallo.- concluse la ragazza, ammiccando verso Quinn.

Lei e Rachel si affrettarono ad assecondarla. Sapevano bene come trattare i pazzi, in fondo erano entrambe innamorate di Finn Hudson.

- Ma certo Brittany.-

- E' decisamente come dici tu.-

Brit sorrise e se ne andò, ragionando su cosa fare. Aggiungere Finn al gruppo dei ciuffi o crearne uno nuovo? Avrebbe fatto bene a sentire il parere di Kimberley.

Finn invece ci mise un po' a liberarsi dalle grinfie delle sue ragazze e appena arrivato a casa si buttò su Assassin's Creed per cercare di riprendersi. Ma non riusciva a togliersi dalla testa il discorso di Brittany. Quindi le sue mutande erano un male? Insomma, non si vedevano, che cavolo di danni potevano combinare? E poi non aveva capito come mai avrebbe dovuto tingersi di biondo. Aveva per caso dato ad intendere di voler farsi biondo senza saperlo? Magari doveva sul serio tentare i capelli verdi, chissà se potevano stargli bene. Decise che tanto valeva fare un po' di prove davanti allo specchio. Buttò all'aria il suo armadio fino a scovare una maglietta verde acido che probabilmente si stava decomponendo lì dentro da troppo tempo e se la ficcò in testa. Non era del tutto sicuro a questo punto nemmeno riguardo al suo sedere e alla sua biancheria, perciò si levò felpa e jeans e iniziò a guardarsi da varie angolazioni per vedere se c'era qualcosa di strano.

Fu così che lo trovò Kurt quando passò in camera sua per il loro consueto latte caldo delle dieci.

Il più grande si immobilizzò sotto lo sguardo perplesso di quegli occhi azzurri.

- Sapevo che prima o poi l'eccesso di esposizione da Xbox ti avrebbe maciullato il cervello.-

- Kurt, per fortuna sei a casa!-

- Sono a casa da un pezzo, non sono io quello che salta la cena per uccidere zombie con un controller.- ribatté il piccolo, posando il vassoio sulla scrivania. Finn si ricordò che in effetti non aveva mangiato altro che patatine e si fiondò con entusiasmo sui famosi biscotti di sua madre.

- Nescuno mha ciamto pef cemha?-

- Tua madre sa che in caso di vera fame porti le chiappe fuori di qui da solo.- Kurt continuò a fissarlo perplesso.- Ora, ti prego, dimmi perché ti sto guardando mentre ti strafoghi di biscotti in mutande e con un turbante in testa.-

- Lo sai che Brittany sta conducendo un'indagine scientifica?-

- Oh mia Judy, non è possibile! Lo sta facendo ancora!-

- Ancora?-

- L'ultima volta che sono andato da lei ha tormentato anche me con questa storia. Non dovreste darle corda!-

- Oh, quindi non è necessario che mi tinga i capelli di verde?-

Kurt serrò gli occhi, pregando tutte le dee della Disco Music di dargli la forza per affrontare una simile marea di beata imbecillità.

- Finn, mettiti una cavolo di maglietta addosso, possibilmente non quella roba verdastra, mangia quei biscotti e non provare a tingerti i capelli! E la prossima volta ti porto con me al Centro Commerciale, così ti potrai comprare della biancheria decente.-

- Brittany lo aveva detto che dovevo chiedere a te. Quello e qualcosa riguardo alle Barbie.-

- Accidenti a Kimberley.- borbottò Kurt.

Qualcosa gli diceva che quella storia non era per niente chiusa.






Brittany era davvero contenta. Ancora di più di quando aveva completato la sua bellissima tesina sugli infarti, stavolta forse sarebbe riuscita a prendere addirittura una C+!

Aveva chiesto praticamente a tutti a scuola. I membri maschi dei Cheerios, i giocatori di Hockey, ragazzi del football, Jacob Ben Israel...

Passando davanti agli spogliatoi però, si rese conto che gli mancava qualcosa.

Che tipo di mutande indossavano i tiratori di granite?

Quando aveva chiesto ad Azimio lui prima si era lasciato andare a proposte sul levargli le mutande e poi le aveva fatto assaggiare la nuova granita all'anguria con un lancio ben calibrato. Non male, anche se preferiva prendersi della menta in faccia, si sa che le erbe sono salutari.

E tutti sapevano che il migliore nella specialità era Dave Karofsky.

La bionda sorrise. Si, poteva chiedere a Karofsky! Aveva fatto andare via Kurt, ma da quando il suo amico era tornato al McKinley si era tenuto alla larga. Probabilmente Kurt si era difeso con della lacca per capelli, Brittany sapeva che la lacca era un'arma letale!

Non sapeva dove potesse essere il ragazzo in quel momento. Poco male, gli armadietti degli spogliatoi si aprivano facilmente con un sapiente uso delle forcine. Bastava chiedere ad Artie per sapere quando avere campo libero.

Canticchiando allegramente canzoni di Britney Spears, si avviò alle prove del Glee.

Quello che non sapeva era che tutti i suoi compagni stavano parlando di lei con gradi di preoccupazione crescente.

Kurt si massaggiò le tempie disperato.- Santana, che diavolo ti è saltato in testa di suggerirle una cosa simile?-

- Senti un pò, Liz Taylor, guarda che non ho fatto proprio niente di male! Lo sanno tutti che i veri uomini devono portare i boxer!-

- Ehi!- esclamarono Sam, Finn e Mike, punti sul vivo.

- Su questo sono d'accordo.- ridacchiò Mercedes.

- Non è questo il punto, Brittany l'ha presa sul serio!- esclamò Tina.- Sta praticamente interrogando tutta la scuola!-

- Capelli verdi...- mugugnò Finn. Quinn lo guardò come se fosse impazzito.

Rachel si inalberò.- Ragazzi, tutto questo ci distrae dal nostro compito, che è quello di prepararci per le nazionali! Non batteremo certo i Vocal Adrenaline a suon di slip!-

- E chi lo dice? Magari ci sono delle canzoni fantastiche sulla biancheria o la mancanza di essa.- disse Puck divertito. Solo la presenza della consistente mole di Lauren, seduta tra lui e Rachel, lo salvò da morte certa.

In quella arrivò Brittany, dirigendosi subito verso il suo ragazzo.

- Qual è il momento migliore per scassinare gli armadietti della palestra?-

- Non credo sia una buona idea, Brit.-

- Perché? Il mostro peloso si aggira ancora da quelle parti?-

Tutti guardarono male Santana.

- Che c'è?- ringhiò questa punta sul vivo.- Se avete idee migliori fatevi avanti! E tu, BriBri, non ne hai abbastanza di sentir parlare di mutande per tutto il giorno?-

- No perché? Ah, Artie, la prossima volta che facciamo sesso voglio candele profumate, olio per massaggi e Barry White. Ma stai attento a non darmi fuoco.-

- O...kay...- disse il ragazzo perplesso. Puck si stava uccidendo nel tentativo vano di non ridacchiare troppo forte.

Rachel, sul punto di esplodere, stava per partire con un cazziatone mai visto, quando l'arrivo del professor Schuester interruppe la discussione.

- Ciao a tutti ragazzi! Allora, devo ammettere che sono un po' preoccupato dalle voci che girano, e Sue è venuta a tendermi un'imboscata in ufficio prima.- li fissò uno per uno con aria seria.- Cos'è questa storia che state organizzando uno spaccio illecito di biancheria intima usata?-

- Boxer o slip professore?- chiese Brittany.

- Non ne usciremo mai vivi.- sentenziò definitivamente Kurt.





La mancanza di entusiasmo del Glee Club non aveva minimamente smontato Brittany, sempre più decisa a completare il suo grandioso progetto.

Alla fine era riuscita a far confessare ad Artie che Karofsky si fermava spesso per degli esercizi extra con i pesi dopo gli allenamenti. Detto fatto, la bionda aspettò di veder uscire il resto della squadra, nel frattempo cercò una strategia per far smettere Lord Tubbington di fumare, poi si infilò negli spogliatoi.

C'era puzza di piedi e uova marce e Brit si guardò intorno con prudenza, nel caso che il mostro peloso avesse deciso di appostarsi dietro a qualche armadietto in caccia di cheerleader da sgranocchiare.

La stanza era in un discreto caos e lei non ricordava bene qual era l'armadietto giusto. Artie gliel'aveva spiegato, ma non sapendo distinguere tra destra e sinistra la cosa non si presentava facile. Poco male, bastava aprirli tutti, cosa che iniziò a fare subito con genuino entusiasmo.

- Pierce, che diamine stai facendo?-

Bingo! Brittany si voltò ed ecco lì Dave Karofsky, che la guardava come se fosse un alieno appena sbarcato dalla sua astronave.

- Cercavo le tue mutande, perché devo sapere cosa porti ma non voglio prendermi altra anguria in faccia. Penso di essere allergica.-

David era decisamente sconvolto.- Le mie....cosa? Mi stai prendendo per i fondelli per caso?-

- No, è una ricerca scientifica seria!-

- Gira i tacchi e vattene, ti conviene.-

- Guarda che mi sono portata dietro la lacca.-

- Cheee??-

- Se pensi di attaccarmi come hai fatto con Kurt, ti avviso che ho adottato i suoi metodi di difesa.-

- Non so di cosa stai parlando.- borbottò il ragazzo. Si era stranamente incupito a sentirle nominare Kurt, che strano.

- Ora te ne vuoi andare e smetterla di rompermi le palle? Dovrei cambiarmi.-

Le voltò la schiena e iniziò a trafficare tra la sua roba. Brit mise un broncio deluso, ma quando Karofsky si piegò per prendere lo shampoo in borsa, notò l'orlo della sua biancheria spuntare dai pantaloni...E sembravano proprio....

- D&G?-

- Sei ancora qui? Gira al largo!-

- Ma tu non assomigli ad una Barbie!-

Dave rinunciò ad ogni tranquilla idea di cambiarsi in pace.- Ti sembro una Barbie per caso???-

A quel punto Brittany ebbe l'illuminazione.- Ecco perché Kurt ha paura di te! Gli hai rubato le mutande!-

- Rub...no!- sbottò il ragazzo, rosso come un semaforo. - Le vende mia madre, ha un negozio nel Centro Commerciale e mi porta a casa gli ultimi modelli!-

- Davvero? Forse dovrei intervistarla, saprà decisamente tutto sulla biancheria intima.-

- Suppongo di si...-

- Comunque sono boxer?-

- Se ti dico si te ne vai?-

- Sono attillati?-

Il ragazzo quasi ringhiò.- Ma ti pare?!-

- Uhm...allora forse non sei Barbie, ma potresti essere Ken.-

Brittany lasciò lo spogliatoio segnandosi quel lapidario giudizio sul suo quaderno e senza degnare più di uno sguardo Dave, che si lasciò andare su una panca sbuffando. Finalmente quella schizzata se n'era andata! E poi che diavolo voleva? Farlo impazzire? Tutto quel parlare di Hummel e di mutande...

Il moro scosse la testa, cercando di scacciare quell'immagine mentale o non sarebbe più uscito dalla doccia. Era già abbastanza un colpo al cuore vederlo di nuovo tutte le mattine, lui e i suoi vestiti improbabili, i capelli perfetti e quella pelle da bambolina.

Molto meglio dell'alternativa comunque, quei mesi senza la fatina a scuola erano stati uno schifo totale. Gli era mancata terribilmente la sua vittima preferita. O per meglio dire aveva sentito la mancanza del loro contatto fisico quotidiano, che solitamente si concludeva con un incontro ravvicinato tra Kurt ed il primo armadietto disponibile.

Logico, era stata tutta colpa sua. Che gli era saltato in testa di baciarlo? Almeno sembrava che non l'avesse detto a nessuno, tranne a quel nano stile damigella di compagnia che si era portato dietro.

Non era stato facile, ma dopo la vittoria nel campionato Azimio e gli altri si erano calmati con le prepotenze e anche lui si era concesso un po' di respiro. Quando Hudson gli aveva proposto di andare alla Dalton per scusarsi con la principessina scappata si era incavolato, ma non poteva negare che una parte di lui avrebbe seguito il Quaterback all'istante. Voleva indietro Hummel.

Il che in effetti era un po' inquietante e dannatamente masochistico.

Tutto quello che era riuscito a fare era stato cercare di smetterla con le granite in faccia e gli spintoni, con risultati alterni.

Forse Hudson lo aveva notato, o forse c'era qualcos'altro sotto, comunque da poco meno di un mese Kurt Hummel era ritornato a imperversare per i corridoi del McKinley armato della sua polvere di fata.

David cercava di evitarlo. E poteva pure raccontarsi fino allo sfinimento che lo faceva per non correre il rischio di farsi espellere sul serio, versione che rifilava anche ad Az, in realtà aveva una gran paura di affrontare quel ragazzino che, nonostante tutto, si era dimostrato ancora una volta più forte di lui. In quelle settimane si era limitato ad osservarlo a distanza.

Un po' da maniaco, in effetti.

Certo che dei boxerini attillati neri addosso ad Hummel dovevano fare proprio una gran bella figura...

Dave scosse la testa. Accidenti a Brittany Pierce e alle sue ricerche del cavolo!





Kurt si domandò per l'ennesima volta come cavolo aveva fatto a ritrovarsi coinvolto in un simile guazzabuglio medievale. Almeno aver guardato di nuovo La Spada nella Roccia con Finn aveva arricchito il suo vocabolario.

Quel sabato si era sobbarcato l'immane impresa di trascinare il suo fratellastro a fare spese. Distrarsi con un po' di shopping faceva sempre bene e inoltre il guardaroba di Finn necessitava come minimo di un intervento d'urgenza di una squadra di caschi blu dell'Onu, possibili nuove forme di vita si stavano riproducendo in quell'armadio!

Aveva chiesto un po' di compagnia alle ragazze, ma Mercedes era fuori città con i suoi e gli aveva dato buca, mentre non aveva interpellato Rachel per non farsi staccare la testa da Quinn. In ogni caso il rischio di ritrovarsele tra i piedi entrambe, impegnate a marcare stretto il Quaterback, era decisamente alto. In compenso Brittany aveva risposto con un entusiasmo decisamente eccessivo che gli faceva subodorare un doppio fine legato alla sua cavolo di ricerca mutandosa. E ovviamente Kimberley si era aggregata ed aveva preteso di restare sulle spalle di Finn per godersi il panorama dal secondo piano. Il ragazzo, che non conosceva gli abissi di malizia della piccola Pierce, non si era fatto pregare e l'aveva caricata tutto contento. Però aveva chiamato Puck come supporto morale.

Alla fine della fiera, Kurt si ritrovava a portare a passeggio la compagnia più sgangherata a memoria d'uomo, dovendo anche riuscire nell'impresa di far spendere a Finn soldi in vestiti invece che in nuovi giochi per l'Xbox. C'era stata una litigata con Puck sull'argomento che sarebbe probabilmente passata alla storia.

Ma il poveretto non sapeva che il peggio doveva ancora venire, decisamente.

- Ehiiii, Kuuuuuurt!!!!-

Il giovane si immobilizzò, serrando gli occhi. Non poteva essere, non lì, ci mancava solo lui! Magari se faceva finta di non sentirlo sarebbe sparito...

- Ma non è Blaine quello?- chiese innocentemente Finn.

Puck ghignò.- Amico, non ci avevi detto che sarebbe venuto anche il tuo fidanzato!-

- Chiudi il becco, Puckerman.- sospirò Kurt, voltandosi poi verso l'amico e rispondendo con scarso entusiasmo al suo cenno.- Ciao Blaine.-

Eccolo lì. L'unico, il mitico, il solo Blaine Anderson nella sua versione shopper. Il che, come Kurt sapeva fin troppo bene, annunciava più disastri dell'Uragano Katrina.

Notò che il solista dei Warbles era nella sua classica tenuta da acquisti selvaggi: sneakers colorate ai piedi, in fondo si trattava di uno sforzo fisico notevole, jeans attillati, un'improbabile maglia a righe, chioma in libera uscita e i suoi famosi occhiali da sole con montatura rosa. Se l'avessero visto Wes e David sarebbero corsi come minimo a chiamare la guardia nazionale. Loro erano gli unici oltre a Kurt a conoscere quel perverso lato del carattere di Blaine. Il ragazzo più perfetto dal mondo, serio, educato, gentile, spiritoso...un paio di mastercard e diventava peggio di un drogato in pieno sballo!

Il giovane Hummel l'aveva ben presto imparato a sue spese. Certo, anche a lui piaceva girare per negozi ed era molto esigente nella scelta dei capi, ma il suo amico era un caso patologico, cambiava totalmente personalità, diventando una specie di Mr Hyde col feticismo dell'alta moda. Lo aveva personalmente visto da Versace fotografare una decina di camicie diverse con l'i-phone, inviare le foto in tempo reale a Jeff, esperto di computer e carente in storia, soggetto ottimo da ricattare, per poi farsi girare subito i fotomontaggi per capire quale acquistare. Aveva pianto per 2 ore quando l'unico paio di Diesel della sua misura che aveva trovato erano risultati difettati da una macchiolina così microscopica che perfino Kurt aveva faticato a trovarla. Li avevano sbattuti fuori da Foot Locker dopo che Blaine aveva tentato la scalata agli scaffali, perché non poteva aspettare il commesso per provare il nuovo modello Nike Air. Si era fatto coinvolgere in una rissa con un gruppo di signore di mezza età per una borsa vintage da Prada. Nessuno sano di mente lo avrebbe seguito per negozi. Kurt gli aveva sequestrato le carte di credito l'ultima volta che aveva arrischiato un'incursione con lui. Voleva bene a Blaine ma c'era un limite a tutto! Motivo per cui si era ben guardato dal chiamarlo per uscire quel giorno, lo preferiva decisamente in versione caffetteria o teatro. Ora si che era davvero fottuto.

E a giudicare dai pacchetti, il Warble era in piena fase di delirio totale da acquisti.

Zompettò verso di loro con un sorriso abbagliante.- Ragazzi, che bello vedervi! Girare per negozi in compagnia è molto meglio che farlo da solo!!!Dove si va allora?-

Kurt lo squadrò con aria critica.- Quanta roba c'è in quelle borse?-

- Oh, solo un paio di sciocchezzuole, niente di che...-

- Blaine Thomas Anderson, non credere di darmela a bere!-

- Una borsa di Gucci, un paio di foulard Hermes, uno stock di magliette Ralph Lauren e una giacca di Cavalli. Devo contare anche le Bikkembergs verdi e rosa?-

- Bello il verde!- esclamò allegra Brittany.

Kurt si mise le mani nei capelli.- Com'è possibile che ti lascino ancora girare armato di carta di credito?Dovrebbero dichiararlo illegale!-

- Dai, dai, dai, dai ragazzi, andiamo a fare un giro insieme, non vedo l'ora! Ho visto un paio di pantaloni che starebbero da sballo a te, Finn, e in vetrina da Gap c'è un completino favoloso per Brittany....-

- E per me nulla?- disse Puck.

In quella però intervenne Kimberley.- Non sembri affatto un surfista, rivoglio indietro i soldi che ho speso per comprarti la tavola nuova.-

- Parli con me?- fece il ragazzo, alzando gli occhi per poterla guardare in faccia visto che era ancora saldamente piazzata sulle spalle di Finn.

- Sembri più uno gnomo. Altro che Blaine, mi ricordi Teresa!-

Brittany lo guardò bene.- Ma sai che hai ragione?-

- Di che sta parlando?- chiese un sorridente Blaine ad un disperato Kurt.

- Uccidetemi ora...-

Finn era smarrito.- Kelly?-

- O lei o Harry Potter.-

Puck iniziò a sghignazzare senza ritegno.- Mille punti, sorella!-

- Però Kurt non è Hermione.- osservò Brit.

Kimberley annuì.- Certo che no, lui è tutto Draco, che è il più figo e mi piace tanto. Visto che mi sposerò con Kurt, lui è Draco.-

- Ehi, forte la piccoletta!- esclamò Blaine.- Io adoro Harry Potter!-

- Non dovevamo fare shopping?- ringhiò Kurt. A quel punto forse era il male minore.

- Siiiiiiiii!-

Nonostante Blaine, non poteva andare peggio di così.

Puck sghignazzò ancora più forte. Kurt cercò di prenderlo a calci senza riuscirci.

- Ma io non ci ho capito niente.- gli sussurrò Finn.- Mi spieghi?-

Rettifica, c'era di peggio.

- Zitto, Giganter, non ti ho ordinato di parlare.-

Molto peggio.

- Devo intervistare la signora che vende le mutande.- trillò Brittany.

Ok, così era davvero troppo peggio!

- Hai preparato il codice? La cosa mi interessa.-

- Tu sei il primo della lista, Puck, mi hai presentato Van Wilder!-

- Brit, te ne prego, dammi tregua!- si lamentò Kurt.

- A proposito, non dovevi portarmi a comprare dell'intimo decente?-

Perché Finn si ricordava di avere un cervello solo nei momenti sbagliati?

Blaine si illuminò.- Daidaidaidaidai!!!Mi servono nuovi modelli per l'estate!-

- Non sognarti nemmeno di comprarne venti paia uguali come l'ultima volta!!-

- No, Kurt, dico, ma hai visto Cristiano Ronaldo col nuovo intimo Armani? Deve essere mio!!!-

- Cosa, l'intimo o quel Cristo qualcosa?- fece Puck, divertendosi come un matto. Vedere il piccolo Hummel che minacciava di cacciar fumo dalle orecchie per l'incazzatura non aveva prezzo!

Blaine continuò a delirare, mentre cercavano un negozio che facesse al caso loro.- Almeno dieci slip per colore, direi, poi mi interessavano le canottiere, hai presente quella...-

Brittany lo fissò sorpresa.- Slip?-

- Si baby!-

- Ma tu porti boxer D&G.-

- No. Cioè, D&G di sicuro, ma niente boxer.-

- Oddio, nemmeno tu sei una Barbie!-

- Te l'ho detto, sorellina, è Harry Potter!-

- Devo scrivermelo prima di dimenticarlo!-

- Dimenticare cosa?- fece Blaine, guardandole incuriosito.

- Fidati, meglio non saperlo!- esclamò Kurt, mentre entravano nel negozio.

Subito una signora sulla cinquantina dall'aria simpatica andò loro incontro.- Salve ragazzi, posso esservi utile?-

Kurt anticipò qualsiasi imbarazzante domanda fosse sul punto di fare Brittany.- Si, cerco qualcosa per mio fratello, non avrebbe qualche articolo da consigliarci per....-

- Blaine?!-

- E adesso che cavolo c'è?!- sbottò Kurt, voltandosi con tutti gli altri. A parlare era stato un commesso intento a sistemare dei reggiseni nelle giuste scatole. Occhioni azzurri e folti capelli biondo miele.

Blaine era a bocca aperta, in manifesta adorazione.- Geremiah?-

Ci mancava giusto lui per rendere perfettamente orrorifica quella giornata!

Finn sbirciò l'espressione omicida di suo fratello e decise di spostarsi un pochino. Gli stava facendo più paura di Quinn e Rachel arrabbiate nello stesso momento, il che era tutto dire!

- Cosa ci fai qui?- balbettò il biondo commesso, evidentemente in cerca di una via di fuga rapida.

- Un po' di acquisti. Hai trovato lavoro in questo negozio?-

- Nessuna...sorpresa?- chiese cauto Geremiah, sbirciando Kurt, che in effetti non poteva dargli tutti i torti. Dopo il devastante GapAttack, quel disgraziato doveva averne abbastanza di serenate e cori per un bel pezzo.

La donna che li aveva accolti li guardò sorridendo.- Oh, conosci questi ragazzi, Geremiah?-

- Ehm, diciamo...-

- Gli ho fatto una serenata da Gap per San Valentino!- esclamò tutto fiero Blaine, omettendo i particolari del disastro.

Puck fece finta di vomitare in testa a Kurt come segno di apprezzamento per la cosa. Il piccolo gli tirò un pugno che sperò essere sufficientemente doloroso.

- Ma certo, mi ricordo benissimo!- cinguettò in adorazione la donna.- E' la cosa più dannatamente romantica che abbia mai sentito, che ragazzo dolcissimo! Magari il mio bambino fosse così, invece è un vero stupidone!-

- Mi scusi, torniamo al punto?- disse il soprano, ormai desideroso solamente di sbrigarsela in fretta.

- Oh certo caro, stavi dicendo?-

- Leggerebbe il mio codice sul rapporto tra uomo e mutanda?-

Perfino Blaine staccò gli occhi da Geremiah per fissare Brittany.

- Davvero? L'ho sempre detto che per capire un uomo basta sapere che intimo sceglie!-

Kurt si schiaffò una mano in fronte. Avevano trovato l'unica pazza nel raggio di chilometri disposta a dare corda a Brit!

Kimberley sorrise.- Mettimi giù, Giganter. Penso che ci sarà da divertirsi tra poco.-

Finn non ci stava capendo niente, ma ubbidì. Perché Brittany aveva tirato fuori il quaderno di Trilly e Puck era appeso ad un manichino a ridere come un matto?

Le due partirono a parlare a mitraglia, mentre la signora iniziava a tirare fuori vari modelli da mostrare a Finn, che Kurt cominciò subito ad esaminare. Buttò un occhio a Blaine ed alzò gli occhi al cielo. Inutile, il suo amico era totalmente partito per la tangente. Non stava nemmeno tentando di svaligiare il reparto calzini! E pensare che all'epoca era stato così male nel vederlo cantare per Geremiah... Quella era stata la prima seria picconata alla sua cotta, la seconda quando aveva confessato a Blaine che credeva di essere lui il destinatario della serenata di San Valentino e l'altro era caduto dalle nuvole. Cavolo, perfino Finn ci era arrivato ad un certo punto! E decisamente la simil-sbandata da ubriaco per Rachel non aveva aiutato. Teneva tantissimo a Blaine, era una delle persone più importanti della sua vita. Gli era stato vicino in un momento difficile e delicato ed era stato il primo a capirlo per davvero, subito, in tutto. Parlare con lui era la cosa più naturale del mondo per Kurt e adorava sentirlo cantare. Ma non era più così sicuro di esserne innamorato. Non in quel senso almeno. Il pensiero di baciarlo gli faceva strano almeno quanto quello di baciare Finn. E fino all'anno scorso avrebbe dato un braccio anche solo per poter camminare mano nella mano con Finn Hudson. Ora il suo primo amore era diventato suo fratello maggiore, mentre il secondo era sulla buona strada per farsi eleggere allo status di gemello, anche se al momento sembrava più un caso clinico da curare! Dio, doveva smetterla di guardare le repliche di Dawson's Creek, praticamente aveva appena paragonato lui e Blaine a Joey e Dawson! Bastava trovare qualcuno per interpretare Pacey ed erano pronti per il remake in salsa Lima!

E poi Kurt iniziava seriamente a dubitare delle sue capacità affettive. Insomma, si era fatto un piccolo esame di coscienza. Finn lo aveva conquistato con una sgridata a Puck post spintone, Blaine lo aveva preso per mano in un corridoio deserto e gli aveva cantato “Teenage Dream”. A quanto pareva, aveva un po' la sindrome della principessa da salvare.

- Avrebbe questo modello anche in bianco?- chiese alla commessa, mentre ammassava in mano a Finn modelli da provare anche alla velocità della luce, con sommo terrore del più grande.

- Se mio figlio si decide ad emergere dal magazzino con i nuovi arrivi certo.-

- Ehi Kurt, le sto dicendo che tu sei il modello Barbie.-

- Mia sorella ha perfettamente ragione Kurtie.-

- Ragazze, vi odio entrambe.-

Blaine affondò la testa sulla sua spalla.- Oddio, non ricordavo quanto era bello! Ecco perché mi ero innamorato perso!-

- Più che altro perché lavorava da Gap, ecco perché.-

- Credi che se provassi ad invitarlo per un caffè accetterebbe? Hai in mano la nuova collezione Hugo Boss???-

- Sapevo che saresti tornato in te, Blaine. Ora vai a chiedergli questo appuntamento e lasciami finire qui, altrimenti si fa notte e...-

- Alla buon'ora Davey!- sbottò la donna.- I clienti aspettano!-

- Il tuo maledetto magazzino è in un caos bestiale!- rispose una pila di scatole munita di due gambe. Kurt, Finn, Puck, e persino Brittany, alzarono gli occhi da quel che stavano facendo. Sembrava una voce familiare.

- Portale qui, devo far vedere un po' di nuovi arrivi a questi simpatici ragazzi. Fai qualcosa di utile!-

Dave ignorò sua madre e scaricò in malo modo la roba.- E poi lo sai quanto pesano queste...cavolo...di....-

Le parole gli morirono in gola. Hummel, Hudson e Puckerman erano lì davanti a fissarlo, il nano gay stava passando lo sguardo dalle mutande a quel figo di Geremiah e Brittany Pierce era armata di quaderno di Trilly. Quella decisamente non era la sua giornata.

A quel punto Puck non riuscì più a trattenersi e scoppiò bellamente a ridere, iniziando a rotolarsi per terra senza ritegno.

- Ka....Karofsky?- balbettò Kurt, troppo sorpreso per riuscire a fare altro.

- Sto intervistando la tua mamma, visto?- disse allegra Brittany.- Ma non tirarmi granite, per favore.-

- Li conosci anche tu, Davey?-

Il primo a riprendersi fu Finn.- Ehm, andiamo a scuola insieme. Io sono nella squadra di football con lui, e anche Puck.-

- Poi ha cacciato Kurt, ma lui si è difeso con la lacca ed è tornato.- aggiunse la bionda.

- Kurt? Kurt Hummel?-

- S...si...-

A quel punto la madre di Karofsky partì a mitraglia.- Oddio, tu sei il piccolo Kurt! Non sai quanto sono stata male quando ho saputo cosa ti aveva fatto Davey! Io sono Dorothy Karofsky, chiamami pure Dorothy. Stai bene, adesso? Sei tornato al McKinley? Oh davvero, certe volte non so cosa passi per la testa del mio ragazzo, voglio bene a quello stupidone ma il suo comportamento lascia proprio a desiderare e non capisco assolutamente da chi abbia preso! Prendersela con un ragazzo così dolce e carino! Ti farò uno sconto fenomenale per farmi perdonare! E potrei portare un po' di torta di mele a tua madre, la mia torta di mele è favolosa e....-

- Mamma!- sbottò Dave, rosso come un peperone.- Lo stai assalendo, dagli tregua!-

La donna lo fulminò con lo sguardo.- Osi insinuare che sono logorroica? Piuttosto vieni qui e servi i tuoi amici.-

- Manco morto.- borbottò. La faccia di Puckerman prometteva già sfottò a vita, non aveva intenzione di peggiorare le cose!

- In quanto tuo datore di lavoro non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando! O puoi scordarti la paga e di conseguenza quel nuovo videogioco sul rally, perché non ti finanzio niente se non lavori per averlo.-

Karofsky sbuffò forte. Maledetta ricattatrice. Si fece forza e guardò in faccia Hummel. Dio, non era umano avere occhi così belli...

- Cosa vi serve?-

- Mutande per Finn.- rispose cauto Kurt. Non aveva mai incontrato il suo bullo personale fuori da scuola. Di sicuro non mentre sua madre gli ordinava di mostrargli quali mutande comprare. Anzi, da quando era tornato, Karofsky si era tenuto decisamente alla larga. L'ultima volta che avevano incrociato lo sguardo era stato nell'ufficio del preside, quando Kurt aveva detto quella mezza bugia omettendo la storia del bacio. Si sentì arrossire al pensiero.

Poi Blaine gli abbracciò le spalle, sorridendo a David.- Già che ci siamo, amico, sono piuttosto interessato ai nuovi modelli di Armani, me li mostri?-

Il Warble ghignò vedendo lo sguardo da killer che ottenne in risposta.- Qualcuno è parecchio geloso.- sussurrò nell'orecchio a Kurt.

- Che...-

Prima che chiunque potesse aggiungere altro Kimberley fece la sua mossa. Si piazzò alle spalle di Karofsky e gli assestò un calcio dritto sul ginocchio, facendogli piegare una gamba.

- Ahi! Sei impazzita?!-

- Così impari a picchiare Kurt. E ora datti una mossa! Perfino io trovo stupidi i bambini che mi fanno i dispetti per attirare la mia attenzione, tu che sei più grande dovresti saperlo!-

- Sorella, sei un genio!- fece Puck, scambiando un cinque con la piccola.

- Karofsky ti ha tirato le trecce?- chiese perplesso Finn.

Blaine ridacchiò.- Diciamo una versione riveduta e corretta con spintoni e armadietti.-

- Beh, in fondo Kurt non ha le trecce, anche se starebbe benissimo e sembrerebbe una principessa.- constatò Brittany.

Kimberley sorrise.- Non lo è già?- chiese tra le ovazioni di Puck.

- State zitti idioti!!!!- urlò Dave, sempre più rosso.

Kurt guardò i suoi amici come se fossero impazziti tutti in una volta.- Di che cavolo state parlando?!-

- Sto cercando di trovarti un fidanzato. Blaine non fa surf, per cui è scartato.- disse seria Kimberley.- Lui è bello grosso, potrebbe andare.-

- E poi è un Ken, l'ho scritto molto chiaramente nei miei appunti.-

- Kimmie, Brit, finitela di sparare cavolate!!!-

Dorothy annuì.- Più che giusto, più che giusto. Brittany, hai ragione. E' un Ken.

- Mamma, non ti ci mettere anche tu!-

- E perché no? Trovo che hai dei magnifici gusti ragazzo mio.-

- Io non sono gay!!!-

La donna lo guardò con aria di pena.- Figliolo, lavori in un negozio di biancheria senza fare battutaccie sui reggiseni, hai approvato l'assunzione di quel gran figo di Geremiah e so che butti l'occhio quando credi che non ti veda. Fatti qualche domanda.-

- Come vorrei dei pop corn adesso.- sospirò soddisfatto Puck, mentre messaggiava ogni particolare a Lauren.

- Ah, allora Rachel aveva ragione.- saltò fuori Finn.

- Ragione su cosa?!- chiese Kurt, ormai al limite.

- Aveva detto qualcosa riguardo i secondi fini di Karofsky, ma mi pareva fosse una teoria di Mercedes...-

- Di Santana.- lo corresse Puck.- Lo ha detto lei a Mercedes e Quinn.-

- Ah, è per questo che lo sanno anche Sam e Mike?-

- E quindi Tina.-

- E io l'ho detto ad Artie.- intervenne Brittany.

- Uccidetemi...- borbottò Dave.

Kurt guardò Finn in tralice.- E tu non hai magari pensato di avvisarmi su certe voci??-

- Beh, ti ho detto che si comportava meglio e che in fondo non era cattivo, non è più o meno quello il senso?-

- Ecco perché serve il mio codice, così si poteva capire subito che era un Ken.- fece la cheerleader.- Ci saremmo risparmiati un po' di drammi e Kurt non dovrebbe girare armato di lacca.-

Il ragazzo non poteva credere alle sue orecchie. Ok, Brittany era seria anche quando parlava di Babbo Natale, Kimmie era una forza della natura ma aveva pur sempre sei anni, ma Puck e Finn? Non erano delle cime, ma fino a quel punto non pensava! Perfino la madre di Karofsky ci si era messa! Dave invece non aveva più detto niente, però non riusciva più a guardarlo in faccia e sembrava pronto a farsi inghiottire dal pavimento. Ma non era possibile...

Si voltò verso Blaine, un altro che era partito con quell'idea folle, per cercare un po' di aiuto, ma l'amico era distratto. Precisamente da qualcosa che si trovava in cima allo scaffale lì vicino.

- Oh Signore, uno stock di calzini burberry del 2010! Ne ho solo due paia, devono essere miei!!!!-

Così dicendo, tentò un balzo per prenderli.

Kurt, subodorando il pericolo di una nuova scalata, scattò in avanti.- Idiota, fermati! Non...-

Mentre lo scatolone gli franava addosso, riuscì solo a mandare mentalmente a quel paese Blaine, Finn e tutti gli altri. Poi ci fu il black-out.







Kurt si trovava in un'assurda cabina armadio rosa piena di abiti da sera improbabili.

- Oh Santa Gaga, sono finito a casa tua?-

- No scemo, è casa mia!-

- Barbie?!-

Ok, qualcosa non quadrava.

- Il mio nome è Justine. Se vuoi un altro vestito chiedilo la prossima volta. E smettila di uscire con Blaine, Ken è geloso e poi tira le paranoie a me.-

Kurt si guardò bene. Aveva addosso un vaporoso vestito che assomigliava in maniera inquietante a quello di Cenerentola al ballo del Principe.

- C'è un ballo e nessuno mi ha avvisato?-

- La fonduta è pronta!-

- No, la fonduta no!-

Così dicendo il ragazzo si lanciò dalla finestra e atterrò....in una valle di slip e boxer.

- Quale scegli?-

- Brittany???-

La sua amica aveva il corpo di una puzzola e si stava infilando in testa alcune paia di mutande.

- La ricerca è importante Kurt, la ricerca! Dove sono le tue trecce?-

- Io sono un maschio!-

- Ma certo principessa! Però penso che le trecce siano fondamentali. Ti serve un po' di polvere di fata.-

Con orrore, Kurt vide arrivare una cosa svolazzante. Una cosa svolazzante che si rivelò essere Finn con i capelli ossigenati, vestito da Trilly e armato di bacchetta magica.

- Uhm, Kurt, dici che il biondo mi sbatte troppo?-

- Le trecce.- ricordò Brittany, immersa nelle mutande.

- Ah, giusto! Abracadabra...pof!-

Il ragazzo si ritrovò con due trecce da far invidia a Rapunzel.

- Ora vai, sei in ritardo per il ballo.-

- Io sono sempre in ritardo.-

- La regina!- urlò Brittany.

Kimberley arrivò scortata da una fila infinita di ragazzi palestrati.- Kurt, dobbiamo fare le spose!-

- Le spese!- Blaine saltò fuori dal mucchio di mutande.

- Aiuto!-

Kurt si diede alla fuga inseguito dai Warbles al gran completo, intenti ad accompagnare il solista in un numero a cappella di “Barbie Girl”.

Lo stavano raggiungendo, quando Kurt andò a sbattere contro Puck.

- Salvami Puckerman!- urlò aggrappandosi alle sue gambe.- Buttami nel cassonetto.-

- Non posso, sono un soldato della Regina e tu sei la sua sposa. Chiedi a lui.-

Kurt si voltò e sorrise. Ecco chi lo avrebbe tirato fuori dai guai!

Aprì gli occhi con una sensazione di fresco alla fronte. Si ritrovò davanti la faccia di Dave Karofsky circondata da confezioni di mutande.

- Va meglio, Hummel?-

- La Regina e i Warbles mi hanno preso o mi hai buttato nel cassonetto?-

Dave sbatté le palpebre.- Quale cassonetto?-

- C'era Finn vestito da Trilly e volava.-

- Ok, non pensavo che la botta fosse stata così forte!-

- Botta?-

Ricordava i ragazzi che parlavano di idiozie. Poi Blaine si era lanciato sullo scaffale. E quella scatola gli stava cadendo addosso.

- Ah già, la botta. Che c'era in quella scatola?-

- Fosse stata solo una, quel pazzo di Anderson ha praticamente abbattuto sulla tua testa mezzo negozio! Ora sta sistemando insieme a Geremiah.-

- Se doveva essere una punizione avete toppato in pieno. Dopo ci penso io.- si guardò intorno.- Dove siamo?-

- In magazzino, così potevi riprenderti con calma.-

- E gli altri?-

- Ti aspettano fuori. Hudson ha chiamato sua madre e credo che Puckerman stia mettendo il tutto su Youtube.-

- Magnifico, perché mi sono svegliato?- borbottò Kurt.

Dave ridacchiò, ma si interruppe subito sotto lo sguardo del più piccolo.

- Perché ci sei tu qui?-

Si agitò a disagio.- Me l'ha detto mia madre di portarti di qua e non lasciarti da solo...-

- Ok, perché non Finn o Brittany?-

- Vuoi davvero farti assistere da Hudson in una situazione simile?-

- Non cambiare discorso, rispondimi.-

Dave abbassò gli occhi.- Ti ho soccorso io.-

- Tu?-

Il ragazzo borbottò qualcosa di simile ad un “ero preoccupato” che fece inarcare un sopracciglio a Kurt.

- Quindi non trovi più divertente l'idea di procurarmi ematomi o di ammazzarmi?-

- Non ho mai detto che era divertente!- saltò su Dave.

- Mi hai reso la vita un inferno totale però!-

- Senti, mi dispiace, ok? Non so cosa mi sia preso, non lo farò mai più e mi sento uno schifo per averti fatto star male. Possiamo chiuderla qui.-

- Neanche per idea!-

- Hummel...-

- Mi hai baciato. E non deve esserti dispiaciuto, visto che ci hai riprovato subito. Perciò, David, chiariscimi, cosa vuoi da me?-

- Se ti dico che non lo so?-

- Siamo messi bene allora...-

- E tu, perché sei tornato allora?-

Kurt sospirò.- La Dalton è un posto fantastico, i Warbles sono forti e tengo tantissimo a Blaine. Ma non ero più io. E poi non voglio dover scappare per sempre. Purtroppo dovrò affrontare un bel po' di cose peggiori dei tuoi spintoni nella vita.- lo guardò deciso.- E io non sono un codardo.-

- No, non lo sei.- assentì David.

Si guardarono in silenzio per un po'.

- Forse è meglio tornare di là prima che Hudson dia i numeri.-

Kurt annuì e si rialzò. La testa gli girava ancora un pochino e si preannunciava la nascita di un bel bernoccolo. Avrebbe squartato Blaine.

- Ehi, Karofsky.-

- Hm?-

- Sai, penso che dovrai tirarmi le trecce ancora per un po'.- il piccolo sorrise.- Magari potresti cambiare metodo, che dici? Un uccellino di nome Finn mi ha detto che hai ballato con molto entusiasmo al Glee Club.-

Dave si maledisse, ma non riuscì a non arrossire. Almeno notò che anche Hummel sembrava imbarazzato, nonostante il tono di voce sicuro.

- Ci penserò...-

- E David....Grazie per l'aiuto.-

- Di nulla...Kurt.-

- Che pizza, quando cavolo vi baciate?-

I due saltarono in aria.- Kimberley!! Che cavolo ci fai qui???-

- Ovviamente vi ho seguiti Kurtie! Volevo vedere una bella scena romantica e tu sei la principessa perfetta!-

- Ti scongiuro.- implorò Kurt, prendendola per mano.- Non parlarmi di principesse per un po'.-

- Va beh, allora, quando vi baciate?-

- Questa bambina è demoniaca.- borbottò Dave.

- A chi lo dici....- concordò Kurt, uscendo dal magazzino.

Subito Finn, Blaine e Dorothy gli furono addosso.

- Kurt! Come stai, tutto bene?-

- Oddio amico, non sai quanto mi dispiace!Puniscimi pure come vuoi!!!-

- Oh caro, che bernoccolo! Povero piccolo!-

- Sto bene Dorothy. Finn, non credere di scamparla dallo shopping. Blaine, la mia vendetta sarà lunga e dolorosa.-

- Che vi dicevo?- ghignò Puck.- Sta anche troppo bene!-

Brittany si avvicinò a Dave.

- Cosa c'è?- chiese il ragazzo.

- Ho completato il codice, grazie mille per l'aiuto!-

Gli mostrò il suo ultimo appunto.

Boxer D&G (in generale) = Ken e Barbie.

- Grande Brit!- esclamò Puck.

- E' un genio.- sospirò Dorothy.

- Bruciate quella roba!!!- urlarono Kurt, Finn e David.

- Esci con me? Tipregotipregotiprego!!!- chiese Blaine a Geremiah

- Perché mi perseguiti?- fu la disperata risposta.

Kimberley si fece issare di nuovo sulle spalle di Finn prima di dire la sua.- Si, ma voi due piccioncini quando vi baciate?-






La ricerca di Brittany Susan Pierce sugli uomini e le mutande fu un vero successo. Ancora di più degli scaldamuscoli sulle braccia o dei maglioni con i cavalli da giostra.

Non la consegnò alla prof di scienze. Decise di darle l'immortalità dal blog di Jacob Ben Israel. E Puck la diffuse tra gli atleti e gli sfigati che gettava nei cassonetti. Blaine se ne fece dare una copia che iniziò a girare sottobanco alla Dalton.

Mezza scuola era nel panico nel tentativo di trovare la mutande giusta. Si vociferava che il preside Figgins, ultimo baluardo dei mutandoni contenitivi, si fosse convertito agli slip.

Il negozio di Dorothy registrò un'impennata delle vendite. Anche perché Blaine era sempre intento a tampinare Geremiah e nel frattempo continuava a comprare ogni articolo in esposizione. Quando Dorothy gli propose di lavorare per lei, Kurt decretò l'arrivo dell'Apocalisse.

Alla fine Puck riuscì nel suo intento e il Glee Club preparò una canzone originale sull'intimo maschile per le nazionali.

Finn era sempre conteso tra Quinn e Rachel, ma almeno non si sarebbe mai fatto biondo.

Mike continuava ad usare il sospensorio.

Sam stava pensando di restituire il ciuffo a Justin Bieber.

Artie aveva scaricato da i-tunes la raccolta completa di Barry White, con ottimi risultati per la sua vita di coppia.

Lord Tubbington continuava a fumare, mangiare fonduta e leggere il diario segreto della sua padrona.

Kimberley era ancora in attesa del bacio e intanto era arrivata a quota 4 fidanzati e 19 Barbie.

Kurt faceva il prezioso perché si divertiva un po' a vedere gli sforzi di Dave ed era bastardo dentro. Però un appuntamento poteva anche concederglielo.

A Dave andava benissimo così. Stava valutando l'idea di entrare nel Glee Club.

E Brittany un giorno arrivò alle prove del Glee brandendo l'ormai famigerato quaderno di Trilly tra gli sguardi terrificati di tutti i presenti.

- Ora che ho capito i maschi, devo fare un codice anche per le femmine! Se no come faccio a fare la brioche con Santana? Perciò ragazze... Slip, boxerino, perizoma o tanga?-

- Non finirà mai...- decretò disperato Kurt.






Ola!

Brittany ha domandato al prof “Boxer o Slip?” nella 2x19 e io sono partita per la tangente! Il fatto è che le teorie di Santana (su mutande e brioche) sono tratte fedelmente dalle idee di una mia amica. Da lì alla fic il passo è stato dannatamente breve. Ho scritto tutto il prima possibile, c'era il serio rischio che mi diventasse una long e non ho tempo per un'altra long! XD Già ho aggiunto materiale a manetta in fase di scrittura....

Quella che fa le domande sui boxer non è Brit, sono io XD

Vi consiglio vivamente di guardarvi “Scrivimi una canzone”, dove il nostro Matthew Morrison ha effettivamente una particina, e “Maial College”, se vi interessa Ryan Reynolds svestito.

So che tutto ciò è un delirio totale, perciò sentitevi liberi di commentare o tirarmi delle pietre a vostra scelta! XD



Ciriciaux!

Tsubychan1984

   
 
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