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Autore: ElseW    15/05/2011    13 recensioni
Ci tengo a puntualizzare che io in questa storia avrò un ruolo ben diverso da quello della tipica ragazzina da salvare.
Solitamente infatti sono gli altri che vogliono essere salvati da me.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shadow
Capitolo1:
Maschere
 
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Ci tengo a puntualizzare che io in questa storia avrò un ruolo ben diverso da quello della tipica ragazzina da salvare.
Solitamente infatti sono gli altri che vogliono essere salvati da me.
 
*
 
Scivolo sul pavimento in marmo, liscio e lucido, avvolta nel mio abito blu, stile impero, lungo fino ai piedi. Il mio viso è in parte nascosto da una maschera color argento… volutamente nascosto.
So che molte teste si sono voltate a guardarmi, specialmente teste maschili.
So di essere bella.
Uso questo fattore a mio piacimento.
Essere belli rende tutto più facile.
Appena raggiungo l’apice della scalinata, molti invitati nella sala si voltano a guardare la nuova arrivata: cioè me.
Sono tutti mascherati e questo facilita di gran lunga il mio lavoro.
Odio perdere tempo.
Scendo, tenendo leggermente sollevato il vestito, per evitare di inciampare.
Poggio il piede calzato in un sandalo color argento sul pavimento della Sala delle Feste.
L’aria è satura di odori e profumi che, a primo acchito possono sembrare piacevoli; ma io lo sento: sento il marcio, sento la puzza di carogna.
Quasi tutti gli invitati non sono altro che degli avvoltoi, degli sciacalli… esattamente come l’uomo che siede sullo scranno, nel piccolo palco in fondo alla sala; ma lui è il peggiore.
Distolgo lo sguardo dallo scranno con un movimento delicato.
Il mio aspetto, pur covando rabbia e amarezza, è quello di una leggiadra e bellissima fanciulla, con i capelli neri come la notte e gli occhi blu come il vestito che indosso.
 
Faccio passare un’ora dal mio arrivo.
Chiacchiero amabilmente con chiunque mi rivolga la parola, bevo piccoli sorsi di Champagne da un bicchiere a stelo lungo e batto le palpebre, lanciando sguardi apparentemente interessati a uomini adulti che non sanno neanche quanti anni ho: diciotto appena compiuti.
In pratica sono uscita dall’adolescenza solo qualche giorno fa, ma non aspettatevi cuori spezzati e storie romantiche da raccontarvi. Io non ho avuto un’adolescenza… nella norma, ecco.
Colgo uno stralcio di conversazione.
“ …Marcus non sa che si sta accaparrando il malcontento della maggior parte del popolo. La gente mormora che in caso la nuova legge venisse approvata, la rivolta sarebbe impossibile da sedare… ma quello stupido è troppo accecato dal potere per vedere che si sta scavando la fossa con le sue mani.” Un risolino affettato esce dalle labbra ben truccate della donna che ha pronunciato queste parole.
Uno di questi giorni lo troveremo morto sul suo calice ricolmo di vino invecchiato!”
Io sorrido.
Un sorriso che una leggiadra e bellissima fanciulla non dovrebbe fare.
Mi dirigo a passo lento verso una zona più nascosta della sala, avvolta in drappi bianchi.
Lì, la crème de la crème dell’alta società si intrattiene con donne affettuose, bevande infuocate e sostanze che donano tanta allegria:
Prostitute, alcolici e droghe.
Il mio obbiettivo è lì dentro.
Sto per scostare le tende quando una mano mi ferma.
La guardia.
È un uomo alto e massiccio, con pelle e occhi scurissimi. “Questa zona è privata signorina.”
Sorrido lascivamente. “Lo so…ma io avrei un lavoro da fare, signore…non vuole mica che uno dei suoi superiori la accusi di aver privato uno dei Lord della sua intrattenitrice, non è vero?” Sbatto le palpebre sui miei occhi blu. L’uomo è affascinato.
Mi scruta, curioso e attratto, ma per qualche motivo non sembra volermi saltare addosso. Una piacevole novità, solitamente ogni guardia non fa altro che tentare di toccarmi.
Non sei troppo giovane per fare un lavoro così squallido?”
Sono sorpresa ma non lo do a vedere.
Un sorriso tirato nasce sulle mie labbra. Amaro.
Se si vuole sopravvivere, bisogna crescere in fretta. La Tirannide non è un ambiente consigliato per rimanere giovani e innocenti.”
Già, la Tirannide.
È così che il popolo e la maggior parte della piccola borghesia chiama il regime di Orion: vent’anni di tirannia.
La guardia mi osserva amareggiato, quindi borbotta “Nel caso cambiassi idea…cercami. Troverò il modo per farti uscire di qui.” Scosta la tenda.
Avanzo all’interno dell’ambiente.
Ci sono divanetti, tappeti e tende dappertutto, nell’aria aleggia una leggerissima nebbiolina, non si sente quasi alcuna parola, tranne qualche risolino.
Raggiungo la fine del lungo tunnel di drappi e tessuti e individuo su un divanetto, una figura che accarezza lascivamente la coscia di una donna sulla trentina, con capelli castani, occhi neri e un trucco pesante.
Mi fermo di fronte a loro e l’uomo alza lo sguardo.
Tocca a te ora?” chiede, con tono ironico. Mi scruta con più attenzione, quindi esclama , sempre con lo stessa inflessione, “Potevi anche non agghindarti in questa maniera, non li avrai addosso ancora per molto… ” sogghigna. “ …Ma devo ammettere che rende tutto più divertente.” Agita una mano e la donna raccatta la sua maschera, la indossa e si allontana.
L’uomo si alza e si avvicina, girandomi intorno. “Sei più giovane del solito.” Mi scosta i capelli dalla spalla e mi accarezza il collo. “ …non che mi dispiaccia. Anzi, devo ammettere che un po’ di carne fresca mi mancava.”
Stronzo.
Non apro bocca. Se dicessi qualcosa, non sarebbero parole accattivanti, ma vero e proprio veleno.
Non parli. Sei timida?”
Alzo gli occhi e noto un lampo di interesse attraversare il suo sguardo.
Devo dire che con te hanno fatto un salto di qualità… non sei la solita sgualdrina sciatta.”
Le sue mani mi accarezzano le braccia, con delicatezza. “Sei una giovane principessina vero?” Il suo viso si avvicina al mio, “Hai gli occhi di un colore stupefacente... ”
Le sue mani raggiungono i miei polsi e una si chiude esattamente sopra il mio bracciale: dei serpenti d’argento intrecciati.
Parlo.
Felice che l’ultima cosa che vedrai ti piaccia così tanto.”
Il suo sguardo, fino a quel momento nebbioso e intenso, passa a confuso e allarmato. “Che… ” i serpenti del bracciale si sciolgono tra di loro e si arrampicano lungo il braccio di Marcus. Il Primo Ministro di Orion.
Prima che lui abbia il tempo di aprire bocca, raggiungono la gola e la avvolgono, stringendosi in una morsa di ferro. Le sue mani corrono frenetiche al collo, tentando di sciogliere quel nodo di spire e denti, invano.
Cade sul divano continuando a dibattersi, e in un rantolo disperato chiede “chi… ?”
Mi chino su di lui, ormai innocuo e sussurro “Ombra.”
I suoi occhi si spalancano, terrorizzati.
Ancora qualche secondo e il corpo non si muove più.
Aspetto.
Allungo il braccio e i serpenti sciolgono la presa, aggrappandosi alla mia mano, riformando il bracciale.
Mi volto e ricordo il suggerimento della guardia all’ingresso.
Corro attraverso i drappi e appena esco, l’uomo mi guarda speranzoso. “Hai cambiato idea.”
Annuisco febbrilmente, dando l’impressione di voler uscire al più presto possibile da lì. Che poi è la verità.
Si guarda intorno e mi conduce in uno strappo della tenda che non avevo notato.
Mi guida lungo un corridoio, probabilmente uno di quelli destinati alla servitù, spinge una porta e ci ritroviamo in una cucina deserta.
Apri la porta in fondo e corri per qualche metro. La corriera sta passando adesso.” Annuisco e mi dirigo verso l’uscita.
Sto per poggiare una mano sulla maniglia quando un urlo di donna squarcia l’aria. “Il Primo Ministro è stato ucciso!”
La guardia si volta di scatto verso di me con occhi strabuzzati, io spalanco la porta e mi getto in strada. Mi tolgo brutalmente i tacchi e corro a piedi nudi fino alla fermata della corriera.
Sta per ripartire.
La guardia è dietro di me, sento i suoi passi alle mie spalle.
Allungo una mano e mi aggrappo al portabagagli sul retro, saltando a bordo. Mi volto, giusto in tempo per vedere la guardia gentile rallentare e poi fermarsi; il suo sguardo non è furioso, ne schifato ... è semplicemente sorpreso.
Sorrido amaramente.
Proprio no, la mia non è affatto una vita normale.
Sono Ombra.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Spazio Autrice:
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Ed eccomi di ritorno!
Avevo rimosso la storia da un sito per un concorso, ma non ho vinto e quindi, siccome voglio guardare il lato positivo, sono libera di ri-postarla su EFP u.u *mi lanciano pomodori*
Riguardo la trama non ci sono sostanziali modifiche, diciamo che ho solo apportato delle correzioni sintattiche, strutturali e grammaticali... e probabilmente ci sono ancora degli errori xD, quindi in caso segnalatemeli e io mi affretterò a correggerli.
 
Posterò un capitolo ogni due giorni (sperando di ricordarmelo =w=), perché non voglio farvi attendere troppo, ma allo stesso tempo non voglio privarvi del brivido dell'attesa... *sento odio nell'aria*
 
Beeeeeeh... a parte ciò non ho null'altro da dire, quindi mi defilo :3
 
Spero vi piaccia,
Besos*

P.S. Fatemi sapere se ci sono problemi nella visualizzazione del testo perché, ahimé, il mio editor di testo non mi permette di salvare un testo in HTML come voglio io, quindi sono costretta ad usare l'editor HTML di EFP (a proposito, mi sento di dover ringraziare immensamente per questo servizio dal momento che, se non ci fosse, non potrei pubblicare. Grazie.) e non sono certa di usarlo nel modo corretto xD

 
 
Moony
   
 
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