Serie TV > Star Trek
Segui la storia  |       
Autore: lames76    17/05/2011    0 recensioni
Seconda missione della "nuova" Ardito.
Questa volta il capitano ed il suo equipaggio saranno alle prese con un "bizzoso" alieno onnipotente.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Q
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Ardito'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Deran Nos, diario personale.
Finalmente sono riuscito a trovare un incarico per Sela.
All’inizio speravo di tenerla per un po’ fuori dal gioco dandole
Da studiare il linguaggio Tamariano. Ma lei lo ha imparato tutto in
Meno di due giorni. Cosi' ora e' a bordo della nave dei Figli di Tama
Assieme ad altri ufficiali e civili, per il programma di scambio di personale.
E’ appena iniziato il mio turno di risposo e vorrei approfittarne
Per riuscire a fraternizzare e conoscere meglio i miei nuovi ufficiali"


Il bajoriano camminava per i corridoi della nave da ormai una ventina di minuti. Era ancora alla ricerca di qualcuno dei suoi nuovi ufficiali con cui spendere il suo tempo libero. Dapprima aveva contattato Giuliani, ma lui era impegnato in una delicatissima fase di ricalibrazione dei sensori esterni. Dos Santos era in servizio cosi' come il dottor G’Ratok. Erika e Melixa le conosceva fin troppo bene ed a lui interessava approfondire la conoscenza dei nuovi elementi. Cosi' Nos si ritrovo' di fronte alla cabina del Comandante Tashen e premette il campanello.
Le porte si aprirono poco dopo.
La ragazza appena lo vide si mise sull’attenti, «Posso fare qualcosa per lei capitano?»
Come lui, non indossava l’uniforme, ma un vestito comodo da civile. La cosa che colpi' Nos fu che teneva in una mano una specie di piccola sega e nell’altra una specie di minuscola sedia di legno.
«Non sono qui in veste ufficiale», le spiego' Deran, «Sono solo passato per vedere se le interessava passare un po’ del suo tempo libero con me. Credo che ci servirebbe per conoscerci meglio e poter sfruttare queste conoscenze per lavorare meglio fianco a fianco»
Gli occhi della ragazza lo studiarono attentamente, «E’ strano», continuava a fissarlo, «Di solito i capitani tendono ad essere il piu' distaccati possibile»
«Non e' il mio caso», le sorrise, «Preferisco conoscere bene le persone con cui lavoro, credo che mi possa aiutare a non sbagliare» Phoebe rispose al suo sorriso, «Cosa aveva in mente? Ponte ologrammi?»
«Si, lascero' scegliere a lei il programma», mentre lui parlava Tashen si era spostata nel retro della sua cabina.
Quando ne usci' aveva posato la sega ed impugnava un lungo arco di legno. «Ora possiamo andare», disse facendo strada al suo superiore.

La pianura attorno a loro era ricoperta di erba verde. Dalla collinetta di roccia su cui stavano potevano dominare tutta la valle. A sud, molto in lontananza, si poteva scorgere un bagliore rossastro e del fumo nero salire dalla cima di quello che poteva essere solo un vulcano. A nord c’era una grande e lussureggiante foresta verde, tagliata in mezzo da un fiume scintillante alla luce del sole.
«Eccoci qui», Phoebe sorrideva calorosamente, «Ci saro' stata mille volte, ma mi emoziona sempre questo posto»
Deran annui' con il capo, poi le si avvicino', «Dove siamo?»
Tashen si volto' verso di lui sorpresa, «Beh, a sud c’e' Mordor...»
«Eh?», chiese con fare interrogativo il bajoriano.
«Il nome Sauron non le dice niente?», vide che Nos era ancora perplesso, «Bilbo Baggins?», esclamo', ma non ottenne niente, «Gandalf, Aragorn, Frodo... l’Anello del Potere!»
«Non so di cosa stia parlando, mi spiace», il capitano era visibilmente dispiaciuto.
«Non ha mai letto "Il Signore degli Anelli"?», la ragazza aveva sgranato gli occhi dallo stupore. Il ragazzo scosse il capo e l’altra aggiunse, «Capitano, con tutto il rispetto, ma cosa diavolo legge nel tempo libero?»
Lui tentenno' solo per pochi istanti.
«Computer caricare il programma Deran-M-01», ordino' in risposta l’altro.
La pianura scomparve ed al suo posto apparvero quattro mura di una stanza. Sembrava uno studio privato abbastanza spoglio, quattro schedari da ufficio, una scrivania di finta noce con un ripiano di finto cristallo sopra, tendine che avrebbero avuto bisogno di una lavata e due poltroncine. Deran si sposto' ed apri' le persiane, un moscone sbatteva il capo ostinatamente contro il vetro della finestra, nell’inutile tentativo di uscire.
Phoebe storse il naso con una smorfia. In effetti aveva ragione: prima o poi si sarebbe dovuta dare una bella ripulita a quell’immondezzaio. Nos si sedette e la osservo'.
«Dovrebbe dirmi qualcosa?», chiese la ragazza guardandosi intorno. «Guardi la scritta sulla porta», le disse lui trattenendo un sorriso.
Lei si sposto' elegantemente fino all’uscio ed apri' il battente. Sul vetro era stampigliato in chiare lettere, seppur un po’ nascoste dalla polvere: "Philip Marlowe – Investigatore Privato"
«Mi spiace non mi aiuta per niente», mormoro' la ragazza.
«Ma come non conosce Marlowe!», il bajoriano si alzo' e si sposto' vicino a lei imitando lo stupore che aveva avuto poco tempo prima, «Comandante, con tutto il rispetto ma cosa diavolo legge nel tempo libero?» Lei si volto' verso di lui e scoppio' a ridere, presto seguita dal bajoriano. Furono interrotti dall’accensione delle luci dell’allarme rosso.

Entrarono in plancia pochi istanti dopo. Indossavano ancora abiti civili e Phoebe poso' vicino alla sua poltrona l’arco. Sullo schermo principale capeggiava l’immagine della nave Tamariana, agganciata alla nave federale da un raggio traente.
«Rapporto», chiese Deran prendendo posto sulla sua poltrona.
«E’ successo l’impossibile», dichiaro' il consigliere Zarton.
«Improvvisamente la stella di questo sistema si e' tramutata in un buco nero», spiego' Giuliani girando la poltrona per guardare negli occhi il suo superiore, «E’ qualcosa che va contro tutte le leggi della fisica»
«In piu' la nave Tamariana sembra aver perso, senza motivo, l’energia principale», intervenne dos Santos, «L’abbiamo agganciata con un raggio traente e siamo a piena potenza indietro... ma continuiamo ad essere attirati verso il buco nero»
Tashen analizzo' il computer, «Non e' possibile. Andando indietro tutta, a questa distanza, dovremmo riuscire facilmente a liberarci della forza gravitazionale»
«Sembra che l’universo sia impazzito e che niente vada come dovrebbe», fini' Thomas tornando a girarsi verso la sua postazione.
«Una bolla di curvatura potrebbe riuscire a compensare l’effetto gravitazionale?», il bajoriano si era alzato e si era avvicinato alla postazione delle operazioni.
«Ho gia' tentato», rispose Giuliani, «Ma semplicemente non e' stato possibile crearla»
«Ma e' impossibile! Le leggi della fisica non si possono cambiare!», esclamo' il bajoriano.
Ci fu un lampo di luce e, di fronte alla porta dello studio del capitano apparve un uomo.
Indossava una divisa della flotta stellare rossa, di qualche anno prima ed al collo portava quattro lustrini da capitano.
«Vorra' dire che VOI non potete cambiare le leggi della fisica», disse il nuovo venuto sorridendo.
«Chi diavolo e' lei?», ruggi' Deran.
Dos Santos aveva estratto il suo phaser e lo puntava contro l’intruso.
«Sempre cosi' aggressivi voi umani», mormoro' l’uomo senza preoccupazione.
Ci fu un altro lampo di luce ed il phaser spari', al suo posto apparve, in mano a dos Santos, un fiore.
«Lei e' uno del Continuum dei Q», Phoebe si avvicino' al suo capitano guardinga.
L’essere si mise in posa sorridendo, «Si, io sono Q», si guardo' intorno ed assunse un’aria dispiaciuta, «Per un attimo ho pensato che foste l’Enterprise», sospiro' in modo melodrammatico, «Mi sarebbe piaciuto rivedere Jean-Luc»
«E’ lei la causa di tutto questo?», Deran si era spostato a pochi centimetri da Q.
«Chi diavolo sei?», mormoro' l’essere onnipotente con fare scocciato.
«Sono Deran Nos, capitano di questo vascello», rispose il bajoriano. L’alieno schiocco' le dita e lui e Tashen furono avvolti da un bagliore. Quando scomparve entrambi indossavano la loro uniforme.
«Ora vi riconosco», sorrise Q compiaciuto.
«Cosa diavolo ci fa qui!», chiese ancora con voce arrabbiata Nos.
«Sono io a porvi questa domanda», gli disse distrattamente l’alieno, «Cosa ci fate in questo sistema? Chi vi ha dato il permesso di entrarvi?»
Deran rimase interdetto per un istante, «Sta cercando di dirmi che questo sistema e' vostro?»
«"Sta cercando di dirmi che questo sistema e' vostro?"», gli fece il verso Q, «Sveglia capitano, sto solo dicendovi che qui non dovevate e non dovete entrare!»
«Riattivi i motori della nave Tamariana e ce ne andremo», lo incalzo' Tashen.
«Uffa», sbuffo' l’essere onnipotente con fare pedante, «Non ho sentito la parolina magica...»
«Per favore!», gli ruggi' in faccia Nos.
Q si volto' verso il bajoriano con fare sorpreso, «Lei e' strano», gli giro' attorno osservandolo, «Non avevo mai incontrato un capitano che mi dicesse: "per favore"», allargo' le braccia sorridendo, «E sia!»
Un altro lampo di luce e la nave torno' in condizione normale uscendo dall’allarme rosso.
«Il buco nero e' scomparso ed i motori della nave Tamariana sono di nuovo attivi», spiego' Thomas.
«Ed ora andatevene e non tornate piu' a ficcare il naso», ordino' Q scomparendo dalla plancia in un lampo.
«Timoniere tracciare una rotta che ci porti fuori dal sistema, curvatura 5», ordino' Deran poi si volto' verso dos Santos, «Tenente apra un canale con la nave Tamariana e dica che ci segua, poi daremo loro spiegazioni »
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Star Trek / Vai alla pagina dell'autore: lames76