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Autore: JackoSaint    03/06/2011    1 recensioni
"Finisce di lucidare il bancone.
Suona l'orologio a pendolo.
Nove di mattina.
Qualcosa graffia alla porta.
Alla buon ora, come ogni mattina, Yamamoto saltella fino all'ingresso sul retro della cucina per aprire al piccolo, innocente animaletto del suo compagno Gokudera..."

[Scritta da: Giorgia]
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"...Vogliamo giocare a palla, Uri?"


Così, una fic demente che mi è venuta in mente all'improvviso *_*
..Spero vi diverta e non sia troppo deprimente *E' già pronta ad emigrare in altri fandom* XD
Buona lettura!
Gio ^^





>> "...Vogliamo giocare a palla, Uri?" <<



Finisce di lucidare il bancone.

Suona l'orologio a pendolo.

Nove di mattina.

Qualcosa graffia alla porta.

Alla buonora, come ogni mattina, Yamamoto saltella fino all'ingresso sul retro della cucina per aprire al piccolo, innocente animaletto del suo compagno Gokudera; e, ancora straccio tra le mani, si accuccia per accarezzarne il musino delizioso:

- Buongiorno, Uriii! - .

Miagolio in risposta, un semplice miagolio che ormai vale più di mille parole.

- Ah-ah, so cosa vuoi! - cinguetta giaiamente Yamamoto, e si avvia verso il ripiano metallico sulla sua sinistra. - Pesce, eh? Come ogni mattina bello fresco, scongelato al punto giusto! - Piglia un pesce di media lunghezza che sta lì adagiato e lo porta ad Uri, ancora in attesa sulla soglia.

Appena lo poggia a terra, il micio gli si avventa voracemente contro muovendo sinuosametne la coda mentre i piccoli canini perforano le squame per godersi la sospirata colazione.

- Ah-ah, ma che Box Heiki carina che sei! - Yamamoto accarezza ancora il dolce animaletto da compagnia, poi resta a guardarlo mentre finisce di consumare il pasto.

Miagolii di ringraziamento. Uri si lecca i baffi ed incomincia a strusciarsi sulle gambe del moro, che non smette di ridacchiare:

- Vuoi giocare, Uri? Eh? - .

... Meowww!

- Sì? - .

...Meowwwwww!

- Allora giochiamo, su su! - Dal grembiule Yamamoto afferra una pallina (ne è sempre munito) e resta a fissare Uri come fosse improvvisamente impossessato da qualche demone maligno. Anche il tono di voce cambia, si fa quasi più spettrale: - ...Vuoi giocare a palla, Uri...? - .

Uri inclina il capo e miagola felice, ahimè, perché all'insaputa del pericolo che corre. Non si indispettisce per via di quell'occhiata sadica, seria, solo aspetta che Yamamoto faccia qualche passo indietro per accucciarsi ed attendere....

- Pronto a prendere la palla, Uri? - .

"Sì!".
...

"... Ma anche no".

Il micio vorrebbe dirlo, urlarlo a squarciagola, ma Yamamoto è lesto a prendere la mira e...

Oddio.

A Yamamoto cade la mandibola dallo sconcerto. Solo dopo aver lanciato la pallina si accorge che Uri, oddio, Uri non è più lì e... - Oddio Uri ho tirato troppo forte, forse? - Corre fuori dalla porta e nota che davanti a lui, crocifisso alla siepe, c'è il povero micino. La pallina? Probabilmente si sarà polverizzata data la potenza del lancio.

- Ops!, ah-ah-ah-ah-ah...! - Si gratta imbarazzato la nuca ridacchiando ad intermittenza e va a recuperare l'animaletto, che ora mostra l'occhiata di un deceduto che ha chissà come riacquistato la vita. - Scusami Uri, non ho fatto apposta, davvero...! - .

Incosciente. Stupido. Non sa ancora che Uri sta già architettando una vendetta abominevole. Per lui. E soprattutto per quella pallina.


>> GIORNO SEGUENTE <<


Finisce di lucidare il bancone.

Suona l'orologio a pendolo.

Nove di mattina.

Qualcosa graffia alla porta.

Alla buonora, come ogni mattina, Yamamoto saltella fino all'ingresso sul retro della cucina per aprire al piccolo, innocente animaletto del suo compagno Gokudera; ma questa volta non si ritrova davanti l'innocente, piccolo Uri.

Sbianca, la sua pelle si fa dello stesso colore di candide lenzuola stese al sole invernale.

Dà un'occhiata ai graffi alla porta: graffi? Paiono fessure provocate da una motosega; e pure il ringhio sommesso di Uri non è tra quelli più amichevoli. - U-uri...? - .

Un "paio" di chili di muscoli; zampe robuste; una testa grande il doppio della sua; fauci pronto a sbranarlo.

Yamamoto muove piano il sopracciglio destro, la bocca ormai prosciugata dal terrore. - ...N-on... n-on gioche-r-remo più a p-p-alla, pro-promesso... - .




Mi scuso per la stupidità dell'idea, ma io sono tagliata per questi siparietti dementi XD
Prendetela come una fic prodotta dalla mia voglia di pubblicare qualcosa, niente di più ^^"
A presto!!!!!!!!!!!!!
Gio

   
 
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