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Autore: JackoSaint    19/06/2011    3 recensioni
"...Mi hai sentito piangere, Gokudera-kun? Ti sto facendo soffrire, ti ho svegliato? Oppure sei rimasto ad ascoltare in silenzio?"
[POV Tsuna / Accenno 5927]
[Scritta da: Giorgia]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayato Gokudera, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carezzevole tepore



Salve a tutti! Per questa insignificante one-shot scritta a penna durante questo noioso pomeriggio (tanto per non addormentarmi °^°) mi sono ispirata ad una parte dell'anime che mi ha veramente sconvolta... nel senso che mi è piaciuta tantissimo, pur nella sua semplicità. Be', ho voluto ampiarla un pochino secondo i miei desideri da amante della 5927, semplicemente perché dopo l'8059 è il mio pairing preferito! *Si emoziona* XD
Spero sia qualcosa di decente alla vostra vista X'D
Buona lettura!




_CAREZZEVOLE TEPORE_





Io non dovrei essere qui.

Tsunayoshi Sawada, tu sei morto e con te sono morte le tue inutili promesse; te le sei trascinate nella tomba.

I tuoi spregevoli inganni, lettere e parole cucite tra loro con un ago arrugginito, mosso dalla mano di un imbranato pieno di sé.


E questa mano è ricoperta da un pesante velo di sangue, il sangue di chi, ingannato, ha dato la vita per salvare la tua.

Unto di vergogna, sporco di malfamati crimini.


Soffro e faccio soffrire, sono morto ed ho fatto morire; e farò soffire e morire ancora, perché non sono mai stato capace di permettere altro.




Chiuso nei miei pensieri ascolto l'eco del mio affannoso respiro, strazianti sussulti mi rubano singhiozzi, gemiti, qualche sussurrio senza senso. Tutto questo mentre cerco di trovare riparo in un sonno privo di sogni, buio e fradicio.

Respiro l'umido delle mie lacrime e le sento, salate, mi rigano il volto imperlandolo così come la bocca, ora serrata per contenere un singulto troppo rumoroso, ora abbandonata ai dolorosi spasmi del mio cuore.

E d'improvviso, nuovi pensieri e nuovi dolori.

Papà; mamma; siete così lontani... io, io non vi sento.

Ho freddo.




Probabilmente stavo dormendo dato che non lo sentii avvicinarsi, oppure ero in un profondo stato di dormiveglia.

Mi sistemò le coperte con una delicatezza del tutto inaspettata, percepii la sua mano (o meglio, il freddo metallico dei suoi anelli) pungermi la guancia e ciò mi rubò un timido mormorio quasi impercettibile; ma ancora non sapevo che si trattava di lui, che si trattava di Gokudera-kun.

Me ne accorsi soltanto quando i suoi capelli mi pizzicarono la fronte, quando cioé lui si chinò su di me per detergermi le lacrime con un fazzoletto.

Gli davo le spalle e, non so se per imbarazzo o sorpresa, fui sul punto di voltarmi di scatto ed sgattaiolare al muro per allontanarmi il più possibile da lui e da quella situazione così raggelante.

Raggelante per poco: non mi permise né di voltarmi né di compiere movimenti bruschi, ma mi circondò il collo con un braccio ed andò ad afferrare la mia mano.

Mi sentii in fiamme ma tremendamente al sicuro.

"Juudaime" mi sussurrò accarezzandomi il lobo dell'orecchio con le labbra, e quel suo tono di voce così sottile ed amabile altro non fece che farmi rabbrividire. "Juudaime, dormite tranquillo".

Mi hai sentito piangere, Gokudera-kun? Ti sto facendo soffrire, ti ho svegliato? Oppure sei rimasto ad ascoltare in silenzio?

Mi stringeva la mano come si stringe quella di un neonato o quella di un bambino per non permettergli di incespicare nei propri passi; e non lo guardavo, non potevo fargli notare quanto fossi arrossito a tutte quelle attenzioni, a quei contatti sfuggevoli, a quelle parole.

Non te ne andare, mi ripetevo in testa, non te ne andare Gokudera-kun; anche se non merito la tua amicizia, non lasciarmi solo. Non lasciare la mia mano,

Non avevo il coraggio sufficiente per chiedergli di restare dietro di me, in quella posizione, il suo braccio a tenermi stretto e il suo corpo a riscaldare il mio.




E non seppi mai se Gokudera-kun avesse intuito il mio desiderio ma, non appena la mattina seguente mi svegliai, riuscii a percepire sia sulla mia schiena sia sull'altra sponda del letto un carezzevole tepore, come se avesse deciso di svegliarsi poco prima di me per testare se fossi abbandanza adulto per dormire da solo;

Gokudera-kun, sappi che non sono più riuscito a prendere sonno.















...Mi-mi-mi-mi dileguo XD Grazie per aver letto e spero abbiate apprezzato lo sforzo di scrivere un qualcosa di decente ^^" La parte in questione, per chi non avesse capito, è riferita al Future Arc, durante la prima notte di permanenza nella base; inutile esplicitarvi che mi hanno colpito molto le brevi inquadrature di Tsuna in lacrime e di Gokudera che, sentendolo piangere, non riusciva a prendere sonno ç_ç
A presto!
Gio




   
 
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