Quel
pomeriggio, il cielo era nuvoloso e si prospettava una tempesta. Nel
parchetto
centrale della città di Londra, c’erano bambini
che giocavano spensierati con
la sabbia, le mamme invece si erano tutte riunite in varie panchine a
parlare
dei loro problemi, come dallo psicanalista.
Sembrava
una
giornata come tante.
Una giovane donna camminava
pensierosa nel
ciglio della strada diretta a un appuntamento, sperando di non rimanere
delusa.
Seduto
su una
panchina, aspettava un uomo tozzo che si agitava furiosamente ansioso.
Poco
dopo anche
la donna si sedette vicino a quello strano individuo e si guardarono
dritti
negli occhi.
Quel
pomeriggio
al parco si poteva scorgere anche due persone sedute vicine, in una
panchina
isolata.
“Allora
cosa
hai da dirmi?” chiese la donna parlando a bassa voce.
“Bella!
Devo
dirti che è successa una cosa terribile...” disse
l’uomo sull’orlo di una crisi
di pianto.
“
Cosa?!” volle
sapere la donna.
“Hanno
annullato
il concerto di Vasco!” ululò l’uomo
scoppiando in singhiozzi.
“Era
questo? Ma
allora sei scemo!”.
“No,
sono
Codaliscia”
“Lo
sapevo,
scemo”
“No,
ti ho
detto che sono Codaliscia, oppure puoi chiamarmi: Coda o Liscia o
Ruvido o
Assaggiatore di formaggio...” squittì il topo,
cioè Codaliscia insomma.
“O
scemo o
rimbecillito oppure stupido ratto!!!” si inferocì
Bella. “Vabbè lasciamo stare,
ma hai trovato un modo per eliminare Potterfesso?”.
“Basta
che
clicchi il tasto destro del topo e vai su elimina”.
“Non
mi ferisco
alla canzone ma a quell’essere”
s’innervosì ancora di più la donna.
“Il
topo?”
chiese impaurito.
“No,
mi
riferisco allo Sfregiato!”.
In
seguito si
misero a pensare intensamente e alla fine una lampadina si accese nel
cervello
della donna.
“Ho
trovato! Ci
serve un’arma che sembri innocua... Idea!! Mettiamo questa
trappola mortale
fuori da casa sua, suoniamo il campanello e così quando
Potter si avvicinerà
per spostare quell’orrenda cosa rimarrà...
”
“Io
so dove
trovarla!”
“Davvero
dove?”
chiese impaziente.
“Se
vuoi la
vado a prenderla subito! Fortuna che non ho tirato l’acqua
oggi!”
“Ma
che dici! Mi
arrendo con te!” così offesa se ne andò
verso il centro del parco.
Vide
quei
bambini sorridenti e un’idea malsana le balzò per
la mente.
Si
avvicinò
così a quei marmocchi.
“Che
fai?”
chiese a una bambina dai riccioli d’oro.
“Niente”
rispose mentre stava dissotterrando un teschio di cristallo.
“Che
fai??”
chiese di nuovo alla bambina.
“Niente”
rispose mentre scaraventò un bambino a terra per rubargli il
triciclo.
“Che
fai???!!!”
chiese esasperata alla bambina.
“Nienteee”
rispose mentre sotterrava un bambino grassottello, che divenne presto
una star
a ‘Chi la visto!’
Si
arrese dopo
qualche ora, non avrebbe ricavato nulla da quella bambina, neanche dei
dolciumi.
Rubare
le
caramelle ad un bambino era più semplice a dirsi che a farsi.
Spazio
o capanna fuori dal mondo:
Ehilàààààà!!!!
C’è qualcuno??? Mi sa di no, guardando le poche
o meglio l’unica recensione!
Cara
Milly, ti ringrazio che leggi e segui questa povera
fanciulla che ha appena imparato a scrivere! Spero che almeno questo
capitolo
potrà farti sorridere. Se sei arrivata a leggere fin qui con
un muso lungo e
sbadigliando ti mando a.... venire ad abbracciarmi:D
Un
saluto anche a chi mi ha messo tra le seguite e se vorrete
recensirmi vi giuro che non mi offenderò! J
Un
bacino