Tempo fa mi ero fatta una promessa: avevo stretto un patto con la mia anima, e per nessuna ragione volevo violarlo.
Mi ero giurata che non avrei più scritto di te, nemmeno una parola, perchè anche solo ricordarti in una storia mi faceva male. Portava a galla ricordi che avevo volutamente seppellito nei labirinti della mia mente, profumi ed emozioni che dovevo necessariamente rimuovere, se volevo stare bene.
E ci ho provato davvero, te lo giuro: ho tentato con tutte le mie forze di eliminarti dai miei pensieri, di dimenticarmi ciò che eri stato per me.
Ma, dimmi, come si fa a dimenticare due occhi colore del cielo?
Come si può dimenticare un sorriso più luminoso di una stella?
Credimi se ti dico che proprio non lo so.
E allora sai che c’è? Che nemmeno ci provo più, a scordarmi di te. Perché alla fine so che se mi dimenticassi della tua voce, del tuo volto, non starei poi così tanto bene.
E per una volta voglio stare bene anche io.
171 parole.
**Spazio autrice** Rieccomi qui. "Che strazio", direte voi.
E avete anche ragione. Sono di una monotonia assurda. Però cercate di capirmi: in fondo quando la propria vita gira intorno ad una cosa, non si può pensare di scrivere su altro.
Il titolo è una frase di Shakespeare, che in effetti non è che c'entri molto con la shot, ma vabbè.
Grazie a chiunque avrà il coraggio di aprire questa pagina, di leggere e magari di recensire, anche solo per dirmi "Smettila di pubblicare che le tue storie fanno schifo" :D
Con affetto,
Lilly_93