Vorrei correre lontano da te,
così lontano da permetterti di pensare a me,
così lontano da sentirmi morire,
così lontano che tu possa sentire la mia mancanza.

E non m’importa quanto lontano,
quanto dovrò correre,
quanto tempo passerà.
Desidero solo che tu senta la mia mancanza,
cosicché tu possa far tesoro di me,
cosicché tu senta quanto sono importante.

Ma non corro.
Non scappo via.
Non mi sposto di un passo.
Non lascio trascorrere un istante.

Perché….
…perché cosa farei?
Se ti rendessi conto che non hai bisogno di me,
che cosa potrei mai fare?

Vigliacco resto al tuo fianco,
vigliaccamente incasso colpo su colpo,
vigliaccamente ti rassicuro,
sussurrandoti che resterò sempre con te,
vigliaccamente evito lo specchio,
per non vedere lo spettro che sono diventato.

I miei sogni e desideri
sacrificati sul tuo altare,
immolati per sostenere i tuoi.
E io mi perdo, tra risa e pianti,
mi perdo crogiolandomi nella mia convinzione
che un giorno ti renderai conto di ciò che sono.

E vorrei correre lontano da te
perché tu possa sentire la mia mancanza.
Eppure ti siedo accanto,
ti tengo la mano,
ti sussurro dolci parole
e ti rassicuro.

«Resterò per sempre accanto a te.»

E la mia prigione d’amore
mi si stringe addosso
costruita pazientemente da me
con sogni, desideri e aspirazioni
lasciate indietro.

Resterò per sempre accanto a te…
...finché non ti accorgerai che anche senza di me
puoi stare bene.