Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Kairi_92    06/07/2011    2 recensioni
Riku rivive in sogno ciò che gli è accaduto quando era preda dell'oscurità. Risvegliatosi, va alla ricerca di Kairi, sotto consiglio di Sora, preoccupata per lui.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Happy Birthday Riku Lo spazio intorno a me è un'enorme distesa bianca luminosa, uno spazio bianco su cui ogni colore si sarebbe perso in quell'aura splendente. Mi ritrovo a chiedermi se quello sia il cuore puro di una delle sette principesse, in quanto non vidi mai qualcosa di più bello. Credo improvvisamente di essere morto, pentendomi delle mie azioni passate a cui non avrei più avuto modo di porre rimedio, ma ho dovuto ricredermi... Un'ombra nera, dall'indefinibile provenienza, incomincia ad inghiottire tutto ciò che mi circonda, lasciandomi preda dell'oscurità. Comincio a cadere, perdendo conoscenza e la consapevolezza di chi io sia. Ogni centimetro è una voragine in più che si va formando nei miei ricordi. "Chi sono... io...?" un pensiero senza significato, perso tra le tenebre. Ed  ecco una voce a scuotermi nel profondo, una voce a me nota, ma a cui non riesco ad associare il volto. "Kairi" Sembra terribilmente preoccupata... e quel nome... continua a ripeterlo spasmodicamente, risvegliando in me qualcosa. "Kairi! Kairi! Apri gli occhi!". Sopraggiunge una seconda  voce per cui sento di provare un odio innato. "È inutile. La ragazza ha perso il suo cuore. Non può svegliarsi." A quelle parole provo una fitta alla testa, cominciando a ricordare. Invano cerco di pronunciare il nome di Kairi senza riuscirci, il corpo non risponde ai miei comandi. Al mio porre resistenza una litania prende possesso dei miei pensieri "Ogni cuore nasce dall'oscurità e all'oscurità ritorna.", una verità inconcepibile, che mi rifiuto di accettare, nonostante stia perdendo le forze. "Sora!" La mia attenzione si rivolge a quell'urlo soffocato. "Sora, ma sei veramente... no, non può essere! Non lo lascerò andare!". Mi rendo improvvisamente conto che, mentre io lasciavo perdere me stesso nell'oscurità, i miei amici si trovano in pericolo. Mi dico di dover reagire e di trovare un modo per salvarli. Come a far eco alla mia disperazione, appare una fioca luce a darmi conforto e sostegno e forse raggiungendola... Raccolgo tutte le forze in mio possesso e con uno sforzo immane, riprendo possesso del mio corpo e mi dirigo al mio obiettivo. Sento ogni muscolo contratto nello sforzo, ma alla fine c'è la faccio. Vedo Ansem, colui che mi ha ridotto in queste condizioni, avvicinarsi minacciosamente a Kairi e a coloro che cercano di proteggerla e così cerco a mio volta di fare altrettanto, facendo da scudo "No. Non mi userai per questo!" Sembra che questo riesca a fermarlo, probabilmente non era preparato a una mia eventuale reazione. "Riku!" Lei mi chiama con preoccupazione, ma non c'è tempo per i convenevoli, io saprò cavarmela. "Dovete andare! Stanno arrivando gli Heartless!". Li vedo circondati dai nemici, ma per fortuna riescono a scappare e al loro scomparire dalla sala vengo sopraffatto e torno nell'oscurità, ma qualcosa non è come dovrebbe. L'oscurità era più chiara, schiarita, come se una luce al suo interno cercasse di venirne fuori e così fu, in un certo senso. Un globo luminescente mi si avvicina e al sol tocco rivela la meraviglia che vi si cela al suo interno. I mondi, anzi un intero splendido mondo governato di sola luce. La voce di una signora anziana comincia a narrarne la storia "Tanto tempo fa, tutti gli uomini vivevano in pace nel calore della luce. Tutti amavano la luce, ma poi, gli uomini, volendo possederla, iniziarono a combattere tra loro e l'oscurità nacque nei loro cuori. L'oscurità si propagò, ingoiò la luce e il cuore della gente, coprì ogni cosa e il mondo sparì. Ma piccoli frammenti di cuore sopravvissero... nei cuori dei bambini. E con questi frammenti, i bambini ricostruirono il mondo perduto, il mondo in cui viviamo. Ma la vera luce riposa ancora all'interno dell'oscurità e per questo tutti i mondi sono ancora dispersi, divisi uno dall'altro. Ma un giorno, si aprirà una porta nell'oscurità... e la vera luce ritornerà. Quindi ascolta, bambina. Nell'oscurità più tetra... ci sarà comunque sempre una luce a guidarti. Credi nella luce, e l'oscurità non ti sconfiggerà mai. Il tuo cuore risplenderà di luce... e respingerà l'oscurità." A ogni parola si affiancava un'immagine all'interno del globo, ma a fine racconto scomparve insieme all'anziana voce, esattamente come era apparso. Ciò che avevo ascoltato mi lasciò da pensare. Credere nella luce era possibile anche nelle mie condizioni? Aver tradito il mio migliore amico ed essermi inoltrato volontariamente nell'oscurità per salvare Kairi, poteva farmi sperare in una possibile redenzione? Mi dico che è inutile continuare ad arrovellarmi il cervello. Devo farcela e andare a chiedere perdono ai diretti interessati, accettando qualunque loro decisione in merito. Chiudo gli occhi per cercare di concentrarmi e portare alla mente tutto ciò che per me nella vita è importante. "Sora...Kairi...", loro sono tutto ciò che m'impediscono di mollare e che fanno uscire la parte migliore di me. Sento un incomprensibile calore scaturirmi dal petto, togliendomi ogni preoccupazione. Persino il peso delle tenebre sembra affievolirsi, lasciandomi libero. Apro gli occhi. Il paesaggio che mi circonda è del tutto diverso. Mi trovo su una via sospesa nel nulla, come tra bene e male, non c'è nient'altro. Decido di percorrere la strada che mi si prospetta dinanzi e dopo ore di marcia, passo dopo passo, raggiungo un'enorme porta dai contorni indefiniti. L'uscio è socchiuso, ma nonostante l'aura negativa che sento scaturirne all'interno, qualcosa mi convince ad entrare. Mi risveglio  in riva al mare. Il sole è talmente accecante da impedirmi di tenere gli occhi aperti e per questo devo farmi scudo col braccio. La testa ha preso a girarmi, segno che sono stato sotto il sole per parecchio tempo, inoltre mi rendo conto di avere i pantaloni umidi fino alle ginocchia, al che non posso trattenere un'imprecazione. Cerco aiuto e sostegno col braccio che tengo ancora poggiato sulla sabbia e con un certo sforzo riesco al alzarmi. Percorro la spiaggia a passo lento e stanco, nel tentativo di passare in osservato, in quanto non sarei in grado di sopportare una conversazione con quel turbinio di emozioni dentro. Il ricordo è sempre più acceso e vivido di giorno in giorno, assalendomi nel sonno con i tutti i sensi di colpa che ne derivano e nonostante cerci di scacciarlo torna, prepotente più di prima. I miei tentativi di riscattarmi, in fondo, non potevano cancellare il passato e gli errori che avevo commesso, per quanto in buona fede potessi essere. "Tradire gli amici è un atto imperdonabile" mi dico, con un certo assenso del mio stomaco che si stringe in una morsa. All'improvviso mi sento afferrare per una spalla e conseguentemente girare. La persona che mi si para dinanzi è Sora, con la sua solita carnagione abbronzata che fa risaltare i suoi occhi blu, cristallini come il mare. Ha uno sguardo preoccupato. Lo guardo allibito, aspettando che parli. "Riku! È mezz'ora che ti chiamo!". "Scusa..." Fu l'unica cosa che riesco a pronunciare, posando lo sguardo altrove in evidente disagio. Mi scuote agitato. "Diamine, ma si può sapere che ti prende? Ho fatto di tutto per ritrovarti e ora te ne stai sempre per i fatti tuoi? No, non lo accetto! Non ti rendi conto che non fai altro che farmi preoccupare? Che far stare in ansia... Kairi?". Ha un fremito nella voce. Da parecchio, ormai, sapevo dei sentimenti che nutriva per la nostra migliore amica, non che me lo avesse mai detto, ma lo si intuiva dagli sguardi da cucciolo bastonato che le lanciava e pensare che la causa della scoperta di tali sentimenti fui io stesso. "Se vinco io... Faccio il capitano. E se vinci tu...", ecco com'era cominciata, come una sfida per la scelta del nome di una zattera. "Io divido un Paopu con Kairi.", fu la mia richiesta, alla quale Sora rimase sconcertato, tanto da farsi scappare un esclamazione di sorpresa. "D'accordo? Il vincitore divide un Paopu con Kairi." Bhè, in fondo non era l'unico che Kairi aveva conquistato, ma il castano non aveva avuto neanche il tempo di ribattere che già ci venne il dato il via per la partenza. Chi vinse la corsa non ebbe importanza, tanto quanto lo ebbe sapere che il mio ero tutto uno scherzo, almeno in parte. Desideravo poterlo fare, ma non avrei mai avuto il coraggio di "tradire" un amico per la seconda volta. Tornato in me, dopo aver accantonato quei ricordi, rispondo che non c'è da preoccuparsi e che sarei immediatamente andato a parlare con la ragazza. Di rimando, lui mi rivolge un ultimo sguardo colmo d'ansia, prima di incamminarsi. Seguo il suo esempio, non seguendo una rotta precisa perché non saprei dove trovare la ragazza. I miei passi mi portano sull'isolotto a pochi passi dalla riva. L'albero di Paopu è lì, come sempre, maestoso e magnifico coi suoi frutti a stella. Mi avvicino, cercando la parte del tronco cui sono solito appoggiarmi e rimirare il mare al tramonto, ma qualcosa, o meglio, "qualcuno", me lo impedisce. Rannicchiata in un angolo vedo una cascata di capelli rossi, il viso coperto dalle ginocchia. Alla sola vista ho un sussulto al cuore. Non so che fare, pensando che rimanere impalato come una statua è inutile, nonché non fa che accrescere la tensione che provo e perciò è da escludere, come del resto aprir bocca senza aver nulla da dire, col pericolo di sparare cavolate o peggio... Decido di chinarmi sulle ginocchia e scostarle i capelli, con la speranza che alzi il volto. "Il tramonto è stupendo vero?". Mi coglie totalmente alla sprovvista. "Si la soglia tra luce e oscurità, come l'alba del resto, soglie di due mondi completamente opposti, ma facenti parte della stessa medaglia." Guardo il mare amareggiato, pensando quanto quelle parole mi rispecchino. "Tu non sei così..." Quella frase mi colpisce come uno schiaffo in pieno viso. Possibile che abbia capito l'allusione al mio essere? Pianta i suoi occhi blu, tendenti al viola, nei miei color cielo. Non riesco a pensar altro se non  quanto sia bella, con gli ultimi raggi del sole morente a illuminarle il volto e dando una sfumatura particolare al rosso dei capelli. In me è prepotente l'impulso di baciarla, ma d'altra parte la mente me lo vieta categoricamente, sapendo già il risvolto che prenderebbe la storia. Devo sforzarmi per concentrare il pensiero su ciò che avrei risposto. "Non puoi sapere cosa c'è in fondo al mio cuore." Ammetterlo mi pesa ancor di più. "Riku, noi siamo cresciuti insieme, so cosa pensi, so com'è il tuo cuore. Credo che l'oscurità con cui sei stato controllato da Xeanorth c'è l'avessi solo per la brama di diventare più forte e salvare così il mio cuore, niente di più. La colpa è solo mia di ciò che ti è accaduto..." Non riuscendo più a controllare i miei impulsi mi trovo ad abbracciarla con tutta la forza che ho in corpo, non rendendomi neanche conto del mio gesto, se non con qualche secondo di ritardo. Lei, di rimando, non riesce a far altro che chiamare il mio nome, con timore ed emozione nella voce, cosa che non mi fa ben sperare. Mi distacco un pò amareggiato, chiedendomi che mi sia saltato per la testa. La mia mano viene improvvisamente presa tra le sue e strattonata nel tentativo di farmi alzare. La guardo in viso. Sorride, contro ogni mia aspettativa. Mi metto in piedi, seguendola, senza capire dove mi stia portando con quel suo strattonarmi. Arrivati sulla spiaggia ci dirigiamo verso l'entrata del luogo segreto. Gli occhi abituati alla luce del sole non riesco a far altrettanto con l'oscurità della grotta. Provare a mettere a fuoco è inutile. La ragazza davanti a me si era ferma. "Kairi, tutto apposto?". Non risponde. Le poggio una mano sul braccio, come per rassicurarla, ma di conseguenza vengo spinto contro la roccia. "K-Kairi?". Il suo comportamento è inspiegabile e subito dopo ne ho conferma, sentendo le sue labbra sulle mie. La testa mi si svuota, cominciando a girare e preso dall'istinto e dai miei sentimenti, ricambio con passione. Un fulmine a ciel sereno. La allontano bruscamente. "Ma che faccio??" Domando dando fiato ai miei pensieri. "Sono solo uno stupido! Scusami Kairi...". Mi guarda sorpreso, evidentemente non aspettandosi delle scuse da parte mia. "Scusami tu... ecco... io...  bhè... Riku, tu mi piaci, ecco." Rimango letteralmente di stucco, senza sapere che fare o cosa dire. "Io non avrei dovuto... ho rovinato tutto, scusa!". Riesco a intravedere il suo volto frustrato e allora non posso fare a meno che avvicinarmi e abbracciarla, cercando i suoi occhi. "Non hai niente di che scusarti. Anche tu mi piace, e non poco. Mi sei SEMPRE piaciuta.". A malincuore mi ritrovo a darle un bacio sulle fronte, in modo affettuoso. "Ma... non sei indifferente neanche a Sora e non potrei mai dargli un tale dispiacere.". Sto per uscire dalla grotta, ma vengo fermato da una sua presa al braccio. "Sora lo sa già! E so anche ciò che prova nei miei confronti, ma sono stata abbastanza chiara e... ha capito." Osservo il suo volto, un pò malinconico, sbalordito e non posso far altro che prendere il suo mento e darle un casto bacio sulle labbra per la felicità. Lei sembra arrossire e si volta cercando di darsi un contegno. "A-Adesso andiamo!" mi dice, riprendendomi per mano. "Ma dove?" Vengo del tutto ignorato e dovendomi rassegnare arriviamo alla fine della grotta, totalmente al buio. "Qua tutto è cominciato e ci è sembrato giusto che fosse lo stesso luogo dove si sarebbe avuto un nuovo inizio. Fire!" Appare Sora con una torta in mano, cui sopra c'è una candelina a forma di 17, i miei anni. "Ma... Oggi è il mio compleanno?". Con tutto ciò che mi aveva impegnato la mente in quei giorni me l'ero totalmente scordato. "E sì amico, oggi e il tuo compleanno! Esprimi un desidero e spegni la candelina.". Li guardo ammirato e commosso allo stesso tempo. "Grazie... Grazie di cuore..." è tutto ciò che riesco a dire. Prendo fiato e soffio, chiedendo che la nostra amicizia possa non finire mai.


Questa Fict è interamente dedicata a un'amica molto importante per me, che ha compiuto gli anni qualche mese fa. Questo è il mio modo di farle gli auguri, anche se avrei preferito finirla prima ^^" Auguri Iole e ricorda che ti vorrò sempre bene ù.u Aishiteru <3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Kairi_92